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Home » Economia » Lavorare meglio: in Toscana Unicoop Firenze inserisce nell’integrativo la parità di genere

Lavorare meglio: in Toscana Unicoop Firenze inserisce nell’integrativo la parità di genere

Firmata l’ipotesi di contratto: potenziamento del sostegno alla paternità, orari più brevi e attenzione alla sicurezza. L’accordo sarà sottoposto al vaglio degli 8mila dipendenti distribuiti in 108 punti vendita

Barbara Berti
15 Giugno 2022
Dipendenti di un punto Coop al lavoro

Dipendenti di un punto Coop al lavoro

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C’è anche una parte dedicata alla tutela della dignità e della parità di genere nel nuovo contratto integrativo di Unicoop Firenze. Nei giorni scorsi, la cooperativa e i rappresentanti dei sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs) hanno siglato un’ipotesi di accordo, che toccherebbe gli 8mila lavoratori dei 108 punti vendita attivi nelle sette province della Toscana. Gli stessi lavoratori saranno ora chiamati ad approvare o respingere l’accordo raggiunto.

Unicoop Firenze, prima cooperativa di consumo della Toscana e la seconda in Italia, con oltre un milione di soci, con questo integrativo punta a “migliorare le condizioni di lavoro in Cooperativa, con un’attenzione particolare ai temi della conciliazione lavoro e famiglia, della tutela delle persone più fragili (lavoratori in condizione di malattia o vittime di violenza di genere), alla sicurezza sul lavoro e della parità di genere attraverso i congedi parentali” fanno sapere dalla cooperativa.

L’accordo, infatti, prevede una misura importante per il sostegno alla paternità, attraverso la previsione di quattro settimane aggiuntive di paternità retribuita al 100% per i padri lavoratori e ulteriori 30 giorni per congedo parentale facoltativo. Questa novità dà gambe ad una campagna, quella per una genitorialità alla pari, che è stata sostenuta da Coop e Unicoop Firenze negli scorsi mesi, attraverso la promozione di iniziative che vanno sotto il nome di “Close the Gape”.

Adesione alla petizione “Stop Tampon Tax”

Si chiama 'period poverty', in italiano 'povertà mestruale', e indica la difficolta' di accesso delle donne a assorbenti e tamponi per il flusso mestruale, ma anche a luoghi sicuri dove cambiarsi e lavarsi
Si chiama ‘period poverty’, in italiano ‘povertà mestruale’, e indica la difficolta’ di accesso delle donne a assorbenti e tamponi per il flusso mestruale, ma anche a luoghi sicuri dove cambiarsi e lavarsi

Tra le tante azioni portate avanti da Coop con “Close the Gap” con enorme successo nel 2021, anche l’adesione alla petizione “Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso”.
Sempre in tema genitorialità, l’accordo prevede permessi per la cura dei figli e per la fecondazione assistita. In tema di benessere e welfare “grande attenzione è stata dedicata alla dignità personale e alla parità di genere oltre a prevedere per le vittime di violenza di genere ulteriori 90 giorni di congedo retribuito oltre a quanto previsto dalle norme di legge” ricordano le tre sigle sindacali. La tutela della parità di genere viene garantita anche attraverso l’equiparazione delle unioni civili ai matrimoni tradizionali nel diritto a vedersi riconoscere tutto quello che è previsto dall’integrativo in riferimento a matrimonio e famiglia.

Duemila le unioni civilitra persone dello stesso sesso in Italia nel 2021
Duemila le unioni civilitra persone dello stesso sesso in Italia nel 2021

Obiettivo sicurezza

Particolare attenzione anche al tema della sicurezza sul lavoro implementando la prevenzione e la partecipazione dei lavoratori, con l’istituzione della Commissione tecnica che avrà il compito di promuovere la diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza, oltre a creare il 28 aprile di ogni anno la giornata dedicata alla sicurezza.

Riduzione dell’orario

Dipendenti di un punto Coop al lavoro
Dipendenti di un punto Coop al lavoro

Fra le misure inserite anche il mantenimento dell’orario a 36 ore e la progressiva riduzione da 40 ore a 38 ore per tutti gli assunti dal dicembre 2011, azione questa in controtendenza nel momento in cui il contratto nazionale fissa l’orario a 40 ore. Confermato anche l’elemento del salario variabile partecipativo, che prevede, come sta accadendo proprio in questi giorni, la distribuzione del 25% dell’utile della gestione commerciale ai lavoratori, cui si aggiunge, per venire incontro a chi dovesse affrontare un periodo di difficoltà, la possibilità di acquisti rateali per i lavoratori.
“In questo momento particolarmente complicato per la congiuntura internazionale che stiamo vivendo e per le difficoltà economiche diffuse, siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto attraverso un confronto importante e un dialogo costruttivo con le parti sociali, quali protagonisti di un sistema avanzato di relazioni sindacali: i punti salienti riguardano i principi che muovono la Cooperativa” fanno sapere da Unicoop Firenze che auspica l’approvazione “di questo testo per poter applicare al più presto tutte le misure comprese in questo accordo lungamente concordato e nettamente migliorativo rispetto al precedente”.

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
C’è anche una parte dedicata alla tutela della dignità e della parità di genere nel nuovo contratto integrativo di Unicoop Firenze. Nei giorni scorsi, la cooperativa e i rappresentanti dei sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs) hanno siglato un’ipotesi di accordo, che toccherebbe gli 8mila lavoratori dei 108 punti vendita attivi nelle sette province della Toscana. Gli stessi lavoratori saranno ora chiamati ad approvare o respingere l’accordo raggiunto. Unicoop Firenze, prima cooperativa di consumo della Toscana e la seconda in Italia, con oltre un milione di soci, con questo integrativo punta a “migliorare le condizioni di lavoro in Cooperativa, con un’attenzione particolare ai temi della conciliazione lavoro e famiglia, della tutela delle persone più fragili (lavoratori in condizione di malattia o vittime di violenza di genere), alla sicurezza sul lavoro e della parità di genere attraverso i congedi parentali” fanno sapere dalla cooperativa. L’accordo, infatti, prevede una misura importante per il sostegno alla paternità, attraverso la previsione di quattro settimane aggiuntive di paternità retribuita al 100% per i padri lavoratori e ulteriori 30 giorni per congedo parentale facoltativo. Questa novità dà gambe ad una campagna, quella per una genitorialità alla pari, che è stata sostenuta da Coop e Unicoop Firenze negli scorsi mesi, attraverso la promozione di iniziative che vanno sotto il nome di “Close the Gape”.

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Si chiama 'period poverty', in italiano 'povertà mestruale', e indica la difficolta' di accesso delle donne a assorbenti e tamponi per il flusso mestruale, ma anche a luoghi sicuri dove cambiarsi e lavarsi
Si chiama 'period poverty', in italiano 'povertà mestruale', e indica la difficolta' di accesso delle donne a assorbenti e tamponi per il flusso mestruale, ma anche a luoghi sicuri dove cambiarsi e lavarsi
Tra le tante azioni portate avanti da Coop con “Close the Gap” con enorme successo nel 2021, anche l’adesione alla petizione “Stop Tampon Tax! Il ciclo non è un lusso”. Sempre in tema genitorialità, l’accordo prevede permessi per la cura dei figli e per la fecondazione assistita. In tema di benessere e welfare “grande attenzione è stata dedicata alla dignità personale e alla parità di genere oltre a prevedere per le vittime di violenza di genere ulteriori 90 giorni di congedo retribuito oltre a quanto previsto dalle norme di legge” ricordano le tre sigle sindacali. La tutela della parità di genere viene garantita anche attraverso l’equiparazione delle unioni civili ai matrimoni tradizionali nel diritto a vedersi riconoscere tutto quello che è previsto dall’integrativo in riferimento a matrimonio e famiglia.
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Particolare attenzione anche al tema della sicurezza sul lavoro implementando la prevenzione e la partecipazione dei lavoratori, con l’istituzione della Commissione tecnica che avrà il compito di promuovere la diffusione della cultura della prevenzione e della sicurezza, oltre a creare il 28 aprile di ogni anno la giornata dedicata alla sicurezza.

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