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Uova solo da galline senza gabbie: i big della ristorazione per la transizione cage free

di DOMENICO GUARINO -
3 settembre 2021
galline

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Cage free: liberi dalle gabbie! Yum! Brands, l’azienda più grande al mondo nel campo della ristorazione con le sue 50 mila sedi nel mondo e i suoi brand Kentucky Fried Chicken (Kfc), Pizza Hut, Taco Bell e The Habit Burger, ha pubblicato un impegno a non rifornirsi da allevamenti di galline allevate in gabbia entro il 2026 per la maggior parte delle sue sedi, ed entro il 2030 su scala globale.

Manifestazione antigabbie in Spagna

La transizione cage-free era già stata realizzata in proprio dal marchio Taco Bell, che aveva adottato una rigida procedura volta ad escludere dalle proprie produzioni le uova provenienti da allevamenti in gabbia anche in Europa. Il 26 agosto di quest’anno, inoltre, Yum! Brands aveva rilasciato una policy cage free per gli Stati Uniti, l’Europa occidentale e altri mercati leader. La campagna internazionale per ‘liberarsi dalle gabbie’ è stata guidata dalle organizzazioni che aderiscono alla Open Wing Alliance, una coalizione internazionale che lavora per il benessere di polli e galline ancora confinati negli allevamenti intensivi di tutto il mondo. Gli attivisti di 77 importanti organizzazioni per la protezione degli animali in 63 paesi hanno unito le forze per chiedere un cambiamento concreto a Yum! Brands e portare così l’azienda a fare la propria parte per gli animali. Gli allevamenti in gabbia confinano le galline in gabbie minuscole e spesso sporche, dove ogni individuo vive in uno spazio vitale pari ad un foglio A4. Spesso, parti del corpo degli animali rimangono impigliate nella gabbia, provocando ferite e fratture, deformità e grave perdita di piumaggio. Alcune galline,  esauste o impossibilitate a muoversi, vengono calpestate a morte dalle loro compagne. Eliminando i sistemi basati sulle gabbie, si ridurranno notevolmente le sofferenze delle galline allevate per la produzione di uova. “Con questo impegno contro le gabbie, Yum! Brands e Kfc potranno fare la differenza nel ridurre la sofferenza di milioni di galline ovaiole in Italia e in tutto il mondo”, ha affermato Alice Trombetta, direttrice di Animal Equality Italia. “Questa policy coinvolge alcune delle catene di fast food più importanti al mondo ed è evidente che la transizione a un mondo senza gabbie sta diventando il futuro del settore agroalimentare”. E la buona notizia è che, poiché la domanda dei consumatori di uova cage-free continua a crescere, anche altre aziende globali leader del settore stanno abbandonando l’uso delle gabbie. Impegni internazionali sono stati presi da alcune delle più grandi aziende del mondo, tra cui Unilever, Nestlé, Aldi, Restaurant Group International, InterContinental Hotels, Sodexo, Mondelez, Compass Group, Shake Shack, Famous Brands, Costa Coffee e Barilla.