Il nome è già una dichiarazione di intenti: si chiama wetlands (letteralmente dall’inglese: Zone umide) ed è una nuova casa editrice italiana – a scanso di equivoci sul termine anglosassone – che sarà dedicata ai temi della sostenibilità sociale e ambientale, e alle sfide dell’antropocene. Nell’attuale epoca geologica infatti l’ambiente terrestre è fortemente condizionato su scala globale dagli effetti dell’azione umana e tutte le buone azioni in termini di rispetto e ripristino dell’ecosistema sono apprezzabili. Anche se si tratta di pubblicare libri.
Il nuovo progetto prenderà il via il 26 maggio, a Venezia, emblematica metafora delle problematiche in questione, ma allo stesso tempo delle soluzioni possibili. La proposta editoriale si muove tra fiction e non-fiction, offrendo un ampio ventaglio di temi di carattere ambientale, urbanistico, sociale, antropologico e culturale. Wetlands è un progetto carbon neutral e completamente a filiera locale: tutti i libri sono composti, prodotti e stampati nella laguna da manodopera del posto su carta eco-sostenibile (importantissimo in un momento storico come quello attuale in cui il prezzo della materia prima è schizzato alle stelle). Le copertine, invece, sono in alga carta.
Già annunciate le prime tre uscite in programma, in un piano editoriale che prevede 15 testi in uscita tra il 2022 e il 2023, e poi circa 10 titoli all’anno. I primi a vedere la luce saranno infatti il reportage letterario di Frank Westerman, “Dittico Idraulico. Venezia, il Vajont e Il sorriso del salmone”, nella traduzione di Claudia Cozzi; il pamphlet di Régis Debray, “Contro Venezia“, uscito per la prima volta nel 1995, paradossale dichiarazione d’amore per la città lagunare, aggiornato con una nuova prefazione dell’autore; infine un testo di Gianni Montieri e Robert Davis, “Il giocattolo del mondo. Venezia nell’epoca dell’iperturismo“, tradotto per la prima volta in italiano, in un’edizione riveduta e aggiornata. Fra i titoli previsti nel biennio 2022-2023 ci sono anche quelli degli autori Tash Aw, Isham Matar, Claire Judde de Lariviere, Giandomenico Romanelli e Costanza Jesurum.
Wetlands si pone l’ambizioso obiettivo di intrecciare prospettive internazionali con idee generate in città, grandi autori -prevalentemente internazionali- e nuove firme tra narrazione e ricerca. Impresa Sociale no profit, wetlands si ispira a principi di eguaglianza, partecipazione, valorizzazione delle diversità, rispetto dell’ambiente e pluralismo culturale.