Dopo le polemiche degli ultimi giorni, da oggi la protagonista è la grande fiera del fumetto. Assenti i due artisti israeliani, i fratelli Hanuka: "Non ci sentiamo di spostarci da una zona di guerra vera verso una zona di conflitto mediatico"
Read moreLo speciale cartaceo di Luce! dedicato al terzo Festival del Canale, in cui sono raccolte le voci, le idee, le opinioni e le proposte degli ospiti dell'evento a Palazzo Vecchio
Read moreLa cantautrice sul palco del terzo Festival di Luce! a parlare di nuclei tradizionali e non, di genitorialità e maternità
Read moreL'attrice, autrice e cantante sul palco del Festival nonostante l'influenza, in un monologo su Pinocchio "Eroe dei nostri giorni perché sfida il dolore e il pericolo" accolta dall'affetto del pubblico
Read moreLa paura del futuro, il potere della musica e la necessità di accogliere il cambiamento. Il pubblico del festival abbraccia il frontman dei Pinguini Tattici Nucleari
Read moreNina Zilli, Lidia Carew e Cristiano Fico raccontano, durante il festival di Luce! a Firenze, il loro concetto di famiglia e le loro esperienze, in alcuni casi drammatiche
Read moreCon il suo team il Ceo Luca Freschi ha avviato anche un laboratorio dove dare lavoro e avviare un percorso di formazione per persone con disabilità
Read moreSi è chiuso il terzo festival di Luce. Una giornata all'insegna della condivisione e dell'inclusione. Se ve la siete persi, ecco i video e i protagonisti dell'evento
Read moreInclusione, sostenibilità, lavoro e disagio giovanile: prenditi pochi secondi per rispondere al sondaggio e fare il primo passo verso il cambiamento!
Read moreIl 23 ottobre a Firenze lo spettacolo a scopo solidale e la consegna al Meyer del secondo assegno di 25.000 euro per il finanziamento del primo progetto pilota di diagnosi precoce della MLD
Read moreTra gli ultimi ospiti annunciati ci sono anche il cantante Daniele Silvestri e lo scrittore Stefano Massini. Manca poco più di una settimana alla festa di Luce! ed è quasi sold out
Read moreNata per creare interazioni dinamiche fra gli utenti e il mondo dell'arte e per superare le barriere cognitive, è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
Read moreAffiancata da Cererly, piattaforma che permette di mappare i terreni incolti da destinare all'agricoltura o al fotovoltaico, è una delle startup finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
Read moreNata per sensibilizzare sulle problematiche della plastica e sull'importanza dell'acqua libera come bene primario, è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
Read moreIl primo navigatore intelligente che informa in tempo reale sull'accessibilità delle strade ed edifici. È tra le finaliste del Premio Luce! Startup inclusiva che verrà assegnato il 21 ottobre, durante il festival
Read moreNata con l'obiettivo di reinserire nella società le persone fragili attraverso la cura del verde cittadino, è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
Read moreAttrice, presentatrice e oggi anche cantante. L'artista a tutto tondo, diventata simbolo di inclusione, sarà tra i protagonisti della festa di Luce! il 21 ottobre
Read moreLa startup nata per migliore la qualità del tempo speso in famiglia, è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
Read moreQuando l'intelligenza artificiale viene messa a supporto dell'inclusione: QuestIT è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
Read moreNata per evitare l'esclusione sociale di individui con problematicità, è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
Read moreNata per automatizzare il controllo e la gestione dei prodotti in scadenza, è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
Read moreLa startup che mette al centro l'azienda e i propri dipendenti, è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
Read moreLa startup per aiutare i bambini e i ragazzi dai 7 ai 17 anni con difficoltà cognitive, è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato al Festival il 21 ottobre
Read moreLuce! vi dà appuntamento il 21 ottobre, a Palazzo Vecchio, per una giornata di talk, dibattiti, musica con tanti ospiti e creator provenienti dal mondo dell'economia, della politica e dello spettacolo
Read moreÈ tra le finaliste del Premio Luce! Startup inclusiva: "La nostra missione è combattere gli sprechi dando una nuova opportunità agli scarti"
Read moreNata per aiutare persone e animali in emergenza, è una delle finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato durante la terza edizione del Festival il 21 ottobre
Read moreNata per far risparmiare denaro ed evitare acquisti inutili, è una delle startup finaliste del Premio Luce!, che verrà assegnato durante la terza edizione del Festival il 21 ottobre
Read moreNata per dare un aiuto alle aziende a ridurre il proprio impatto ambientale, è una delle finaliste del Premio Luce! Startup inclusiva. La vincitrice si scoprirà il 21 ottobre in occasione del Festival di Luce!
Read moreOltre 70 le candidature attentamente valutate da Startup Italia, Rekeep e dai giornalisti del nostro canale. La vincitrice sarà svelata in occasione del Festival, a Palazzo Vecchio il prossimo 21 ottobre
Read moreDal 28 al 30 settembre a Firenze la quinta edizione di "Equivalenze-Il Cantiere delle Diversità”
Read moreFirenze, il nostro evento dedicato ad ambiente e coesione aperto a tutti torna per la terza volta. Monica Peruzzi condurrà la serata in programma il 21 ottobre a Palazzo Vecchio
Read moreIl riconoscimento è ideato dal Gruppo Monrif, con la collaborazione di Rekeep e StartupItalia. La premiazione in occasione del terzo compleanno del canale
Read moreEd ecco che il travestimento può diventare sì un luogo dove trovare riparo, uno scudo dietro al quale sentirsi più sicuri, ma paradossalmente spesso è una lente di ingrandimento su noi stessi, con pregi e difetti, forze e fragilità. Ci si ricopre di strati e strati di trucco, sotto parrucche e abiti appariscenti, ma allo stesso tempo ci si mette a nudo di fronte agli altri. Nell'essere tutto quello che si vuole, in fin dei conti si è solo se stessi. Con tutto ciò che ne consegue. Le barriere che abbatte il cosplay sono, quindi, multiple: convenzioni sociali, gli stereotipi, etichette e confini, ma sono anche i muri alzati verso e dagli altri. "La natura umana è fatta di giudizi e pregiudizi, mettersi un cosplay è come salire su un palco, mettersi sotto le luci e questo vuol dire inevitabilmente esporsi al giudizio altrui, che a volte può essere negativo".
"Venivo presa in giro per il mio fisico, cercavo di nascondermi, non ho mai avuto un bel rapporto con il mio corpo - ha raccontato - Attraverso il cosplay me ne sono di nuovo impadronita, tra l'altro attraverso un personaggio che sta quasi sempre in bikini. Grazie a lei sono riuscita a sentirmi più sicura del mio corpo, ho iniziato a postare foto e questo mi ha esposto a commenti negativi, ha innescato di nuovo quel meccanismo che mi ha mandato ancora una volta in crisi.
Ho avuto problemi con il cibo fino a quando mi sono detta: ma che me frega di quello che dicono, perché farmi condizionare. Ci sarà sempre qualcuno che penserà male di me, perché è così: c’è sempre qualcuno che ha qualcosa da ridire. Io sono felice, sto bene con me stessa, perché farmi condizionare".
"Le maschere sono ataviche. L'essere umano le ha sempre usate per esorcizzare l’inspiegabile o raccontare storie. E oggi ci sono i cosplay. Il bullismo l’ho sempre sperimentato da che ho memoria per la mia mutazione, ma non mi è mai importato: sono palesemente diversa e orgogliosa di esserlo - ha detto - Tutti giudichiamo, anche il giudizio è atavico, usato per proteggersi da una minaccia. Al giorno d’oggi il giudizio arriva sul e dal prossimo, se non si spiega questo ci si sente sopraffatti. Il bodyshaming io lo subisco anche senza cosplay, ma che devo dire: non hanno un hobby io ce l’ho".
"Quello che ho vissuto io, e che mi è stato diagnosticato tardi, è lo spettro dell’autismo - ha raccontato - La conseguenza spesso è l'emarginazione, ti fanno sentire in difficoltà. È il motivo che mi ha spinto a diventare un Hikikomori per cinque anni, di cui ho un ricordo molto vago. Il personaggio che interpreto mi ha aiutato tanto: indossare una maschera è stato un modo per tirare fuori un lato che non è sbagliato, è semplicemente parte di me.
La cosa bella è che quando ho tolto la maschera, mi sono reso conto che chi mi seguiva mi voleva bene lo stesso. Così è avvenuta la riconciliazione tra i due me. I messaggi che mando sono quelli che avrei voluto sentire dire io nel mio periodo più buio. Credo sia facile essere cinici, è un meccanismo di difesa anche quello, ma bisogna avere il coraggio di essere gentili anche quando gli altri non lo sono con te e il cosplay è stato un modo per aprirmi agli altri".