Una startup impegnata nella trasformazione di scarti di tessuto in coperte salvavita, che dona a rifugi per animali abbandonati, persone senzatetto e rifugiati, convertendo l’impatto positivo per persone ed ambiente in valore per i propri partner.
È questa Fody, società benefit e una delle finaliste del Premio Luce! Startup Inclusiva, la cui assegnazione è in programma il prossimo 21 ottobre, nel corso del terzo Festival del canale nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
Gli obiettivi di Fody
L’obbiettivo di Fody è chiaro: donare 1 milione di coperte salvavita entro il 2030, dando lavoro a oltre 1000 persone con disabilità per realizzarle e riciclando oltre 1000 tonnellate di scarti tessili.
Ma in che modo? Utilizzando risorse non considerate di valore e ottimizzando la redditività degli investimenti CSR triplicandone l’impatto positivo su persone e ambiente.
La startup è attenta anche ad altri aspetti. Non a caso offre alle aziende produttrici un metodo innovativo per smaltire i propri scarti tessili, trasformandoli in nuovi prodotti sostenibili per persone ed aziende.
Oltre alla donazione di coperte salvavita a rifugi ed associazioni in oltre 5 paesi e alla condivisione dei prodotti con le ETS nazionali per aiutarle nel fundraising, la società benefit progetta e realizza attività ad alto impatto eco sociale in Europa, creando valore per le persone e per l’ambiente.
E questo porta un vantaggio inevitabilmente per tutti. Per le aziende grazie ad un risparmio sulla gestione dello scarto, per le persone perché ci saranno nuove opportunità di avvi-cinamento e colloca-mento professionale e per l’ambiente perché ci sarà una riduzione della CO2.
Gli artigiani e i beneficiari di questo enorme lavoro
Chi sono gli artigiani di Fody? Lo abbiamo già accennato in precedenza. Gli artigiani sono persone speciali, che a causa di condizioni psicofisiche o sociali, risultano temporaneamente o sistematicamente emarginate dal contesto economico e lavorativo.
Attraverso i programmi di socializzazione, formazione e inclusione professionale, è possibile valorizzare queste persone, motivate da un forte sentimento di riscatto sociale e professionale.
E chi sono i beneficiari di questo enorme lavoro? I beneficiari sono persone e animali in condizioni di emergenza, per i quali una calda coperta al momento giusto può rappresentare un elemento determinante per la loro sopravvivenza. Profughi e rifugiati, persone senzatetto e animali abbandonati ospiti di centinaia di rifugi europei: ecco chi cerca di aiutare la startup.
Il premio Luce!
Il 21 ottobre, in occasione del terzo compleanno di Luce!, il canale dedicato a inclusione, unicità e coesione sociale del Gruppo Monrif, sarà consegnato il Premio Luce! Startup Inclusiva. Come già annunciato, sono 15 le finaliste, che dopo un’attenta selezione, studiando tra i tantissimi profili aziendali che si sono candidati al premio (oltre 70), si contenderanno la vittoria.
Il riconoscimento vorrà riservare una particolare attenzione a quelle aziende italiane che si sono distinte per progetti altamente innovativi e di ricerca nei campi dell’inclusione sociale, la battaglia contro il gender gap, la sostenibilità ambientale e diritti civili.
La vincitrice, che verrà svelata solo la sera del Festival, riceverà un riconoscimento che prevederà visibilità sui canali media di Luce! e durante l’evento stesso. Tra i benefit per la startup, inoltre saranno previsti un branded content con PED social e lancio in newsletter su StartupItalia, video intervista dedicata e campagna di comunicazione sui media del Gruppo.
Come partecipare al festival
Per partecipare all’esclusivo Festival di Luce!, il 21 ottobre nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, e rimanere aggiornati sul programma, basta iscriversi al sito dedicato: clicca qui.