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Home » Lifestyle » 8 maggio, Kate Middleton e la difficoltà di diventare mamme: “Molte soffrono di ansia e depressione… in silenzio”

8 maggio, Kate Middleton e la difficoltà di diventare mamme: “Molte soffrono di ansia e depressione… in silenzio”

In occasione della Festa della Mamma, Luce! ci tiene anche a ricordare che diventare madre, per molte donne, non è sempre una passeggiata. Tante soffrono di problemi mentali perinatali. E come ha sottolineato la duchessa di Cambridge: "Tutte hanno bisogno di aiuto"

Remy Morandi
8 Maggio 2022
Kate Middleton

Kate Middleton

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L’8 maggio, oltre a essere un’occasione per mandare un po’ di frasi di auguri per la Festa della Mamma, dovrebbe servire anche a ricordarci che non sempre diventare madre è una passeggiata. E anzi, per moltissime, essere neo-mamma può tradursi in tanti e gravi problemi. Non solo per le difficoltà in cui le donne con figli si ritrovano, costrette a dover scegliere, costrette a dover trovare una soluzione su come conciliare lavoro e famiglia. Ma anche per motivi di salute, come l’ansia e la depressione post partum che colpisce più di una mamma su dieci, secondo i dati dell’associazione Kairos Donna. Per tutti questi motivi, a scendere in campo in difesa delle mamme si è fatta avanti niente meno che la duchessa di Cambridge Kate Middleton, che con un video pubblicato su Instagram ha denunciato il fatto che molte neo-mamme “soffrono di ansia e depressione in silenzio“. E per questo vanno aiutate.

 

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Un post condiviso da Duke and Duchess of Cambridge (@dukeandduchessofcambridge)

Kate Middleton alle mamme: “Nessuna di noi è immune da ansia e depressione”

Nel video pubblicato sull’account Instagram @dukeandduchessofcambridge, Kate Middleton, 40 anni, ha deciso di schierarsi in difesa delle mamme colpite da problemi mentali perinatali. La duchessa di Cambridge, divenuta portabandiera della Maternal Mental Health Alliance (MMHA), l’associazione che appunto si occupa di sostenere le neo-mamme, ha voluto sottolineare: “Tutte le mamme hanno bisogno di aiuto, nessuna di noi è immune da ansia e depressione”. “I genitori spesso – ha proseguito Kate Middleton, madre di 3 figli – si sentono soli e sopraffatti nei primi anni (dopo la nascita del bambino, ndr). Circa il 20% delle donne nel Regno Unito soffre di disturbi psichici perinatali. E purtroppo, sappiamo che anche molte altre stanno soffrendo in silenzio. Nessuna è immune dall’esperienza di ansia e depressione durante questo periodo”.

Dal matrimonio tra Kate Middleton e il principe William sono nati tre figli: George, Charlotte e Louis

Kate Middleton nel video diffuso su Instagram ha sottolineato la necessità di “aumentare la consapevolezza” e l’importanza di garantire l’accesso alle cure a tutte le donne colpite da problemi mentali perinatali. Secondo i dati della Maternal Mental Health Awareness, circa una donna su cinque sviluppa problemi di salute mentale o durante la stessa gravidanza o nei primi anni dopo aver avuto un bambino. Per questo, per la duchessa di Cambridge è necessario chiedere aiuto. Per una regola molto semplice: “Insieme si è più forti“. Inoltre, tutti questi problemi – ha sottolineato ancora Kate Middleton – sono stati amplificati durante la pandemia da Covid-19, che ha aumentato i rischi per la salute mentale che le nuove madri e le future mamme devono affrontare. “È fondamentale – ha dichiarato la duchessa di Cambridge – che tutte coloro che sono in difficoltà ricevano il giusto supporto al momento giusto, in modo che siano in grado di condividere questi sentimenti senza timore di essere giudicate e in modo che possano accedere alle informazioni, alle cure e al supporto di cui hanno bisogno”.

Georgina Rodriguez e la dedica alle mamme dopo la morte del figlio

Il pensiero di Georgina Rodriguez a tutte le mamme del mondo: “A chi lo è, a chi lo è stata, a chi voleva essere e non ha potuto” (Screenshot / Instagram / Georgina Rodriguez)

A schierarsi a fianco delle mamme, giorni fa, è stata anche Georgina Rodriguez. Dopo la terribile morte del figlio, nel parto con cui è riuscita a dare alla luce una femminuccia, la compagna di Cristiano Ronaldo ha lanciato una dedica a tutte le mamme del mondo: “A chi lo è, a chi lo è stata, a chi voleva essere e non ha potuto, a chi ci prova, a chi lo fa senza esserlo, a chi ha l’istinto, a chi decide di non esserlo. A tutte noi creatrici di vita e di legami. Buongiorno, mamme”. Così ha scritto Georgina Rodriguez in una storia pubblicata su Instagram. Solo due settimane prima, la giovane neo-mamma aveva perso il figlio durante il parto. Poi, grazie anche alla nascita della femmina, la donna era riuscita a ritrovare il sorriso, come ha dimostrato in una foto scattata pochi giorni dopo il parto.

Cristiano Ronaldo e Georgina Rodriguez, la foto a casa con la figlia appena nata (Profilo Instagram di Cristiano Ronaldo)

Depressione post partum, quante donne ne soffrono in Italia

Come evidenziato da numerosi studi scientifici, la gravidanza, il parto e il puerperio rappresentano per le donne fattori di alto rischio per l’insorgenza di disturbi affettivi. Per la Fondazione Onda non ci sono dati epidemiologici italiani aggiornati sul fenomeno. Ma l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere stima che in Italia siano oltre 90mila le donne che soffrono di disturbi depressivi e di ansia nel periodo perinatale, che comprende la gravidanza, il puerperio e i dodici mesi successivi al parto. A esserne colpite sono circa il 16% delle donne nel periodo della maternità, con percentuali che vanno – sottolinea ancora la Fondazione Onda – dal 10-16% al 14-23% durante la gravidanza e dal 10-15% al 20-40% nel periodo post partum. L’Osservatorio tiene però a precisare che “si tratta di stime molto approssimative, dal momento che i sintomi sono frequentemente sottovalutati sia dalle pazienti sia dai clinici e che solo in circa la metà dei casi viene riconosciuto il disturbo e data risposta adeguata”.

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  • Passa anche da un semplice tasto la possibilità per una donna, vittima di stalking, di salvarsi da chi vuole farle del male. Il tasto di uno smartwatch che, una volta premuto, lancia un’immediata richiesta di aiuto alle forze di polizia. E grazie a questo orologio, Marta (il nome è di fantasia) potrà ora vedere la sua vita cambiata in meglio. La donna aveva smesso di vivere, a causa della relazione asfissiante e malata con il suo ex marito violento che aveva promesso di sfregiarla con l’acido e poi ucciderla e seppelire il suo corpo in un terreno. Ma venerdì scorso a Marta è stato consegnato il primo di 45 smartwatch che saranno distribuiti ad altrettante vittime. L’orologio è collegato con la centrale operativa del comando provinciale dei carabinieri di Napoli: appena arriva l’Sos, la vittima viene geolocalizzata e arrivano i soccorsi.

E così Marta ha ripreso la sua vita interrotta per paura dell’ex e delle sue minacce. «Posso uscire più serena e tranquilla dopo mesi e mesi trascorsi rintanata in casa. Grazie a questo orologio mi sento protetta. È vero, devo rinunciare alla mia privacy, ma è un prezzo che sono disposta a pagare.»

Lo scorso 30 novembre i carabinieri del Comando provinciale di Napoli, la sezione fasce deboli della Procura partenopea coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, la Fondazione Vodafone Italia e la Soroptimist international club Napoli hanno annunciato l’avvio del progetto pilota "Mobile Angel", che prevede, appunto, la consegna di questo orologio salvavita alle vittime di maltrattamenti. Il progetto è stato esteso anche alle città di Milano e Torino. Lo smartwatch affidato a Marta è il primo nel Sud Italia. Il mobile angel, spiegano i Carabinieri, rientra in un progetto ad ampio respiro che ha come punto focale le vittime di violenza. Un contesto di tutela all’interno del quale è stata istituita anche la "stanza tutta per sé", un ambiente dove chi ha subìto vessazioni può sentirsi a suo agio nel raccontare il proprio vissuto. 

#lucenews #lucelanazione #mobileangel #napoli
  • Se nei giorni scorsi l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, papà single di Alba, bambina affetta da Sindrome di Down, aveva ri-scritto pubblicamente alla premier Giorgia Meloni per avere un confronto sull’idea di famiglia e sul tema delle adozioni, stavolta commenta quanto sta accadendo in Italia in relazione ai diritti dei figli delle famiglie arcobaleno. 

Ricordiamo, infatti, che lo scorso 12 marzo il Governo ha ordinato, in merito ad una richiesta pervenuta al Comune di Milano di una coppia dello stesso sesso, lo stop a procedere alla registrazione del loro figlio appena nato e impedendo, di fatto, la creazione di una famiglia omogenitoriale. Il veto della destra compatta boccia il certificato europeo di filiazione che propone agli Stati membri di garantire ai genitori residenti in Unione Europea il diritto ad essere riconosciuti come madri e padri dei propri figli nello stesso modo in tutti i Paesi Ue.

“In tutta Europa i figli di coppie gay avranno il riconoscimento degli stessi diritti degli altri bambini. In Italia il Senato, trascinato da Fratelli d’Italia, fortemente contrario, ha appena bocciato la proposta – dice Trapanese in un lungo post sulla sua pagina Instagram -. Quindi, i figli delle coppie omosessuali non sono, per il nostro Paese, figli come gli altri. Questo hanno deciso e detto chiaramente”. Così facendo, “resteranno bambini privi di tutele complete, i cui genitori dovranno affrontare battaglie giudiziarie, sfiniti da tempi lunghissimi, solo perché il loro bimbo venga considerato semplicemente un figlio”. 

Trapanese attacca chiaramente questa decisione: “L’Italia è l’unico paese europeo con un governo che lavora per togliere diritti invece che per aggiungerli. Se la prende con bambini che esistono e vivono la loro quotidianità serenamente in famiglie piene d’amore, desiderati sopra ogni cosa, ma considerati in Italia figli di un dio minore”. Per Trapanese “stiamo continuando a parlare di ciò che dovrebbe essere semplicemente attuato. I diritti non si discutono, si riconoscono e basta. Ma come fate a non rendervene conto?”.

#lucenews #diritti #coppieomogenitoriali
  • Il nuovo progetto presentato dal governatore Viktor Laiskodat a Kupang, in Indonesia, prevede l’entrata degli alunni a scuola alle 5.30 del mattino. Secondo l’alto funzionario il provvedimento servirebbe per rafforzare la disciplina dei bambini.

Solitamente nelle scuole del Paese le lezioni iniziavano tra le 7 e le 8 del mattino: anticipando l’orario d’ingresso i bambini sono apparsi esausti quando tornano a casa. La madre di una 16enne, infatti, è molto preoccupata da questa nuova iniziativa: “È estremamente difficile, ora devono uscire di casa mentre è ancora buio pesto. Non posso accettarlo. La loro sicurezza non è garantita quando è ancora notte. Inoltre mia figlia, ogni volta che arriva a casa, è esausta e si addormenta immediatamente.”

Sulla vicenda è intervenuto anche Marsel Robot, esperto di istruzione dell’Università di Nusa Cendana, che ha spiegato come a lungo termine la privazione del sonno potrebbe mettere in pericolo la salute degli studenti e causare un cambiamento nei loro comportamenti: “Non c’è alcuna correlazione con lo sforzo per migliorare la qualità dell’istruzione. Gli studenti dormiranno solo per poche ore e questo è un grave rischio per la loro salute. Inoltre, questo causerà loro stress e sfogheranno la loro tensione in attività magari incontrollabili”. Anche il Ministero per l’emancipazione delle donne e la Commissione indonesiana per la protezione dei minori hanno espresso richieste di revisione della politica. Il cambiamento delle regole di Kupang è stato anche contestato dai legislatori locali, che hanno chiesto al governo di annullare quella che hanno definito una politica infondata.

Tuttavia il governo centrale ha mantenuto il suo esperimento rincarando la dose ed estendendolo anche all’agenzia di istruzione locale, dove anche i dipendenti pubblici ora inizieranno la loro giornata alle 5.30 del mattino.

#lucenews #lucelanazione #indonesia #scuola
  • Quante ore dormi? È difficile addormentarsi? Ti svegli al minimo rumore o al mattino rimandi tutte le sveglie per dormire un po’ di più? Soffri d’insonnia?

Sono circa 13,4 milioni gli italiani che soffrono di insonnia, secondo le ultime rilevazioni di Aims - l
L'8 maggio, oltre a essere un'occasione per mandare un po' di frasi di auguri per la Festa della Mamma, dovrebbe servire anche a ricordarci che non sempre diventare madre è una passeggiata. E anzi, per moltissime, essere neo-mamma può tradursi in tanti e gravi problemi. Non solo per le difficoltà in cui le donne con figli si ritrovano, costrette a dover scegliere, costrette a dover trovare una soluzione su come conciliare lavoro e famiglia. Ma anche per motivi di salute, come l'ansia e la depressione post partum che colpisce più di una mamma su dieci, secondo i dati dell'associazione Kairos Donna. Per tutti questi motivi, a scendere in campo in difesa delle mamme si è fatta avanti niente meno che la duchessa di Cambridge Kate Middleton, che con un video pubblicato su Instagram ha denunciato il fatto che molte neo-mamme "soffrono di ansia e depressione in silenzio". E per questo vanno aiutate.
 
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Dal matrimonio tra Kate Middleton e il principe William sono nati tre figli: George, Charlotte e Louis
Kate Middleton nel video diffuso su Instagram ha sottolineato la necessità di "aumentare la consapevolezza" e l'importanza di garantire l'accesso alle cure a tutte le donne colpite da problemi mentali perinatali. Secondo i dati della Maternal Mental Health Awareness, circa una donna su cinque sviluppa problemi di salute mentale o durante la stessa gravidanza o nei primi anni dopo aver avuto un bambino. Per questo, per la duchessa di Cambridge è necessario chiedere aiuto. Per una regola molto semplice: "Insieme si è più forti". Inoltre, tutti questi problemi - ha sottolineato ancora Kate Middleton - sono stati amplificati durante la pandemia da Covid-19, che ha aumentato i rischi per la salute mentale che le nuove madri e le future mamme devono affrontare. "È fondamentale - ha dichiarato la duchessa di Cambridge - che tutte coloro che sono in difficoltà ricevano il giusto supporto al momento giusto, in modo che siano in grado di condividere questi sentimenti senza timore di essere giudicate e in modo che possano accedere alle informazioni, alle cure e al supporto di cui hanno bisogno".

Georgina Rodriguez e la dedica alle mamme dopo la morte del figlio

Il pensiero di Georgina Rodriguez a tutte le mamme del mondo: "A chi lo è, a chi lo è stata, a chi voleva essere e non ha potuto" (Screenshot / Instagram / Georgina Rodriguez)
A schierarsi a fianco delle mamme, giorni fa, è stata anche Georgina Rodriguez. Dopo la terribile morte del figlio, nel parto con cui è riuscita a dare alla luce una femminuccia, la compagna di Cristiano Ronaldo ha lanciato una dedica a tutte le mamme del mondo: "A chi lo è, a chi lo è stata, a chi voleva essere e non ha potuto, a chi ci prova, a chi lo fa senza esserlo, a chi ha l'istinto, a chi decide di non esserlo. A tutte noi creatrici di vita e di legami. Buongiorno, mamme". Così ha scritto Georgina Rodriguez in una storia pubblicata su Instagram. Solo due settimane prima, la giovane neo-mamma aveva perso il figlio durante il parto. Poi, grazie anche alla nascita della femmina, la donna era riuscita a ritrovare il sorriso, come ha dimostrato in una foto scattata pochi giorni dopo il parto.
Cristiano Ronaldo e Georgina Rodriguez, la foto a casa con la figlia appena nata (Profilo Instagram di Cristiano Ronaldo)

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