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Home » Lifestyle » Ai Ferragnez l’Oscar dell’inclusione. Sono loro i personaggi dell’anno per i Diversity Media Awards.

Ai Ferragnez l’Oscar dell’inclusione. Sono loro i personaggi dell’anno per i Diversity Media Awards.

Assegnati i Diversity Media Awards, i premi ai personaggi e alle opere diffuse da tutti i media, considerate più inclusive del 2020 dal punto di vista del rispetto di genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, etnia, età e generazioni, disabilità. Francesca Vecchioni: Accendiamo la luce sui ciò che la società relega nelle tenebre"

Piero Ceccatelli
19 Luglio 2021
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I Ferragnez (Chiara Ferragni e Fedez) sono i personaggi dell’anno incoronati dai Diversity Media Awards, la rassegna che la no profit Diversity organizza per premiare contenuti mediali e personaggi che nell’anno precedente (nel nostro caso il 2020) hanno contribuito a una rappresentazione inclusiva delle persone e delle tematiche legate alla diversity.

La notizia del successo dei Ferragnez è stata annunciata nel corso della cerimonia di assegnazione della sesta edizione dei DMA, svoltasi lunedì 19 luglio 2021 al teatro Franco Parenti di Milano. La serata sarà trasmessa il 22 luglio alle 21 su TRULive  RaiPlay e sui canali ufficiali di Diversity.

Oltre al “Personaggio dell’anno”, quest’anno individuato in una coppia, i Diversity Media Awards hanno assegato i premi:

Miglior Programma TV Cartabianca
Miglior Film Italiano Ferro
Miglior Serie TV Italiana Skam Italia
Miglior Serie TV Straniera Sex Education
Miglior Programma Radio La versione delle due
Creator dell’anno Francesco Cicconetti @mehths
Miglior Prodotto Digitale Revenge Porn e narrazioni
problematiche
Miglior Serie KIDS Elena, diventerò presidente
Miglior Campagna pubblicitaria Goodbye Sterotypes, Hello Zerotypes (Zalando)ù

I presentatori Diego Passoni e Marina Cuollo, influencer con Francesca Vecchioni, fondatrice e presidente di Diversity

Nel corso della serata condotta da Diego Passoni e Marina Cuollo e ricca di ospiti del mondo dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni e della società civile, sono stati proclamati i vincitori e le vincitrici della sesta edizione dei Diversity Media Awards – i riconoscimenti che premiano i personaggi e i contenuti mediali che si sono distinti per una rappresentazione valorizzante ed inclusiva delle persone per genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, etnia, età e generazioni, disabilità – che saranno trasmessi giovedì 22 luglio alle ore 21.00 su RaiPlay e sui canali di Diversity e di numerosi broadcaster italiani.

Enterteinment

Tra i numerosi riconoscimenti attribuiti per l’entertainment nel corso della serata: Chiara Ferragni e Fedez eletti come Personaggio dell’Anno, “Cartabianca” come Miglior Programma TV, “Ferro” ha ottenuto il riconoscimento come Miglior Film, mentre Beatrice Bruschi, tra i protagonisti di “SKAM Italia”, ha ritirato il premio per la Miglior serie tv italiana, e Andrea Delogu e Silvia Boschero quello per il Miglior Programma Radio a “La Versione delle due“.

Beatrice Bruschi attrice di “Skam Italia” con Soumaya Abdel Qader, consulente della serie e giornalista femminista

Informazione

Durante la cerimonia di premiazione sono stati attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione: Miglior servizio TG a TG3 (per il servizio “Pakistan: sorridi ancora” di Giovanna Botteri), Miglior Articolo Stampa Quotidiani a Il Messaggero (per l’articolo “Crescita al femminile pilastro del recovery” di Maria Lombardi), Miglior Articolo Stampa Periodici a Vanity Fair (“Gente Comune – Le vite normali delle persone transgender e gender fluid” di Silvia Nucini) e Miglior Articolo Stampa Web a IlPost.it (“Storie di transizioni – Cosa succede in Italia alle persone che vogliono cambiare legalmente genere, al di là e al di qua delle norme” di Giulia Siviero).

 

Francesca Vecchioni con Michela Murgia

Francesca Vecchioni: “Luce su chi è relegato nel buio”

“Dopo sei anni verrebbe da pensare che ormai il peggio sia passato e che questo lavoro costante stia maturando i suoi frutti. Ecco, guardando quello che sta accadendo là fuori, credo che mai come quest’anno sia necessaria una serata come questa”, afferma Francesca Vecchioni, presidente di Diversity. “I DMA parlano di visibilità, che non ha nulla a che fare con l’ostentazione, ma significa far esistere ciò che si nomina. Sono millenni che l’arma dell’invisibilità si rivela lo strumento più efficace per mantenere il potere. Con cura chirurgica sono state di fatto cancellate intere fette di umanità, per ragioni etniche o per escludere chi non è ritenuto conforme, per l’orientamento sessuale, l’età, la disabilità e naturalmente per il genere e l’identità di genere. Non possiamo permettere che accada di nuovo. Non possiamo cancellare le persone che invece dovremmo tutelare. Perché è certo: le persone nel buio spariscono, ma non smettono di esistere. Per tutto questo i DMA sono importanti: perché là dove c’è chi vuole mantenere il buio, accendono la luce“.

I Diversity Media Awards sono un’iniziativa ideata e promossa da Diversity, no-profit fondata e presieduta da Francesca Vecchioni. Sono realizzati con il supporto della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, il patrocinio del Comune di Milano, il sostegno di GLAAD, il sostegno del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani e grazie al supporto di aziende come Airbnb, Google, Diesel, Moët & Chandon. L’evento Diversity Media Awards è prodotto da Show Reel Agency (parte di Show Reel Media Group). www.diversitymediaawards.it

Le nominations

DIVERSITY MEDIA AWARDS 2021 NOMINATION &  WINNER

Personaggio dell’anno

Ferragnez – Chiara Ferragni e Fedez
Gianni Morandi
Giovanna Botteri
Michela Murgia
Claudio Marchisio
Elodie

Creator dell’anno 

Francesco Cicconetti @mehths
Giulia Valentina @giuliavalentina
Nicole Rossi @iam.rouge
Tia Taylor @misstiataylor_
Luca Trapanese @trapaluca
Benedetta De Luca @benedetta_deluca

Miglior film italiano 

Ferro (Banijay Italia, Amazon Prime Video – Amazon Prime Video)
Le sorelle Macaluso (Rosamont, Minimum Fax Media, Rai Cinema – Teodora Film)
Volevo nascondermi (Palomar, Rai Cinema – 01 Distribution)
Non odiare (Movimento Film, Agresywna Banda, Rai Cinema – Notorious Pictures)
La vita davanti a sé (Palomar – Netflix)

Miglior serie tv italiana 

Skam Italia (TIM Vision, Cross Productions – Netflix)
Summertime (Cattleya – Netflix)
We are who we are (Sky Studios, HBO – Sky Atlantic)
Mental (Stand by me, Rai Fiction – RaiPlay)
Vivi e lascia vivere (Bibi Film TV, Rai Fiction – Rai1)

Miglior serie tv straniera 

Sex Education (Netflix)
Lovecraft Country (Sky Atlantic)
Love, Victor (Disney+)
Mrs. America (TIM Vision)
Little Fires Everywhere (Amazon Prime Video)
Unorthodox (Netflix)

Miglior programma tv 

Cartabianca (Rai3)
Ogni Mattina (TV8)
Quello che è – Nuove storie italiane (laF, Sky 135)
Oggi è un altro giorno (Rai1)
Tu non sai chi sono io (RaiPlay)
Otto e mezzo (La7)

Miglior campagna pubblicitaria 

Goodbye Sterotypes, Hello Zerotypes (Zalando)
Un Passo Avanti (Lines)
Francesca (Diesel)
Senza età (Tena)
Libera di osare (Nuvenia)

Miglior programma radio 

La versione delle due (Rai Radio2)
Ora Daria (Radio Capital)
Vittoria (Rai Radio1)
Catteland (Radio Deejay)
Back to Back (Rai Radio2)
Forrest (Rai Radio1)

Miglior prodotto digitale 

Revenge Porn e narrazioni problematiche (Carlotta Vagnoli)
Palinsesto Femminista (Irene Facheris)
Gli italiani non sono razzisti, ma… (AfroItalianSouls)
I film e l'immagine che abbiamo degli altri (WILL)
Ma i disabili, fanno sesso? (Marina Cuollo)

Miglior serie kids 

Elena, diventerò presidente (Disney+)
She-ra e le principesse guerriere (Netflix)
Kipo e l’era delle creature straordinarie (Netflix)
The owl house – Aspirante Strega (Disney+)
Il club delle babysitter (Netflix)
Craig (CartoonNetwork)

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Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
I Ferragnez (Chiara Ferragni e Fedez) sono i personaggi dell'anno incoronati dai Diversity Media Awards, la rassegna che la no profit Diversity organizza per premiare contenuti mediali e personaggi che nell'anno precedente (nel nostro caso il 2020) hanno contribuito a una rappresentazione inclusiva delle persone e delle tematiche legate alla diversity. La notizia del successo dei Ferragnez è stata annunciata nel corso della cerimonia di assegnazione della sesta edizione dei DMA, svoltasi lunedì 19 luglio 2021 al teatro Franco Parenti di Milano. La serata sarà trasmessa il 22 luglio alle 21 su TRULive  RaiPlay e sui canali ufficiali di Diversity. Oltre al "Personaggio dell’anno", quest'anno individuato in una coppia, i Diversity Media Awards hanno assegato i premi: Miglior Programma TV Cartabianca Miglior Film Italiano Ferro Miglior Serie TV Italiana Skam Italia Miglior Serie TV Straniera Sex Education Miglior Programma Radio La versione delle due Creator dell’anno Francesco Cicconetti @mehths Miglior Prodotto Digitale Revenge Porn e narrazioni problematiche Miglior Serie KIDS Elena, diventerò presidente Miglior Campagna pubblicitaria Goodbye Sterotypes, Hello Zerotypes (Zalando)ù
I presentatori Diego Passoni e Marina Cuollo, influencer con Francesca Vecchioni, fondatrice e presidente di Diversity

Nel corso della serata condotta da Diego Passoni e Marina Cuollo e ricca di ospiti del mondo dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni e della società civile, sono stati proclamati i vincitori e le vincitrici della sesta edizione dei Diversity Media Awards - i riconoscimenti che premiano i personaggi e i contenuti mediali che si sono distinti per una rappresentazione valorizzante ed inclusiva delle persone per genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, etnia, età e generazioni, disabilità – che saranno trasmessi giovedì 22 luglio alle ore 21.00 su RaiPlay e sui canali di Diversity e di numerosi broadcaster italiani.

Enterteinment

Tra i numerosi riconoscimenti attribuiti per l’entertainment nel corso della serata: Chiara Ferragni e Fedez eletti come Personaggio dell’Anno, "Cartabianca" come Miglior Programma TV, "Ferro" ha ottenuto il riconoscimento come Miglior Film, mentre Beatrice Bruschi, tra i protagonisti di "SKAM Italia", ha ritirato il premio per la Miglior serie tv italiana, e Andrea Delogu e Silvia Boschero quello per il Miglior Programma Radio a "La Versione delle due".
Beatrice Bruschi attrice di "Skam Italia" con Soumaya Abdel Qader, consulente della serie e giornalista femminista

Informazione

Durante la cerimonia di premiazione sono stati attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione: Miglior servizio TG a TG3 (per il servizio “Pakistan: sorridi ancora” di Giovanna Botteri), Miglior Articolo Stampa Quotidiani a Il Messaggero (per l’articolo “Crescita al femminile pilastro del recovery” di Maria Lombardi), Miglior Articolo Stampa Periodici a Vanity Fair (“Gente Comune – Le vite normali delle persone transgender e gender fluid” di Silvia Nucini) e Miglior Articolo Stampa Web a IlPost.it (“Storie di transizioni - Cosa succede in Italia alle persone che vogliono cambiare legalmente genere, al di là e al di qua delle norme” di Giulia Siviero).  
Francesca Vecchioni con Michela Murgia

Francesca Vecchioni: "Luce su chi è relegato nel buio"

"Dopo sei anni verrebbe da pensare che ormai il peggio sia passato e che questo lavoro costante stia maturando i suoi frutti. Ecco, guardando quello che sta accadendo là fuori, credo che mai come quest’anno sia necessaria una serata come questa", afferma Francesca Vecchioni, presidente di Diversity. "I DMA parlano di visibilità, che non ha nulla a che fare con l’ostentazione, ma significa far esistere ciò che si nomina. Sono millenni che l’arma dell’invisibilità si rivela lo strumento più efficace per mantenere il potere. Con cura chirurgica sono state di fatto cancellate intere fette di umanità, per ragioni etniche o per escludere chi non è ritenuto conforme, per l’orientamento sessuale, l’età, la disabilità e naturalmente per il genere e l’identità di genere. Non possiamo permettere che accada di nuovo. Non possiamo cancellare le persone che invece dovremmo tutelare. Perché è certo: le persone nel buio spariscono, ma non smettono di esistere. Per tutto questo i DMA sono importanti: perché là dove c’è chi vuole mantenere il buio, accendono la luce". I Diversity Media Awards sono un’iniziativa ideata e promossa da Diversity, no-profit fondata e presieduta da Francesca Vecchioni. Sono realizzati con il supporto della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, il patrocinio del Comune di Milano, il sostegno di GLAAD, il sostegno del Comitato Interministeriale per i Diritti Umani e grazie al supporto di aziende come Airbnb, Google, Diesel, Moët & Chandon. L’evento Diversity Media Awards è prodotto da Show Reel Agency (parte di Show Reel Media Group). www.diversitymediaawards.it

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Personaggio dell'anno

Ferragnez – Chiara Ferragni e Fedez Gianni Morandi Giovanna Botteri Michela Murgia Claudio Marchisio Elodie Creator dell'anno  Francesco Cicconetti @mehths Giulia Valentina @giuliavalentina Nicole Rossi @iam.rouge Tia Taylor @misstiataylor_ Luca Trapanese @trapaluca Benedetta De Luca @benedetta_deluca Miglior film italiano  Ferro (Banijay Italia, Amazon Prime Video – Amazon Prime Video) Le sorelle Macaluso (Rosamont, Minimum Fax Media, Rai Cinema - Teodora Film) Volevo nascondermi (Palomar, Rai Cinema - 01 Distribution) Non odiare (Movimento Film, Agresywna Banda, Rai Cinema - Notorious Pictures) La vita davanti a sé (Palomar – Netflix) Miglior serie tv italiana  Skam Italia (TIM Vision, Cross Productions – Netflix) Summertime (Cattleya – Netflix) We are who we are (Sky Studios, HBO – Sky Atlantic) Mental (Stand by me, Rai Fiction - RaiPlay) Vivi e lascia vivere (Bibi Film TV, Rai Fiction – Rai1) Miglior serie tv straniera  Sex Education (Netflix) Lovecraft Country (Sky Atlantic) Love, Victor (Disney+) Mrs. America (TIM Vision) Little Fires Everywhere (Amazon Prime Video) Unorthodox (Netflix) Miglior programma tv  Cartabianca (Rai3) Ogni Mattina (TV8) Quello che è – Nuove storie italiane (laF, Sky 135) Oggi è un altro giorno (Rai1) Tu non sai chi sono io (RaiPlay) Otto e mezzo (La7) Miglior campagna pubblicitaria  Goodbye Sterotypes, Hello Zerotypes (Zalando) Un Passo Avanti (Lines) Francesca (Diesel) Senza età (Tena) Libera di osare (Nuvenia) Miglior programma radio  La versione delle due (Rai Radio2) Ora Daria (Radio Capital) Vittoria (Rai Radio1) Catteland (Radio Deejay) Back to Back (Rai Radio2) Forrest (Rai Radio1) Miglior prodotto digitale  Revenge Porn e narrazioni problematiche (Carlotta Vagnoli) Palinsesto Femminista (Irene Facheris) Gli italiani non sono razzisti, ma… (AfroItalianSouls) I film e l'immagine che abbiamo degli altri (WILL) Ma i disabili, fanno sesso? (Marina Cuollo) Miglior serie kids  Elena, diventerò presidente (Disney+) She-ra e le principesse guerriere (Netflix) Kipo e l’era delle creature straordinarie (Netflix) The owl house - Aspirante Strega (Disney+) Il club delle babysitter (Netflix) Craig (CartoonNetwork)
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