Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Alessandro Iannoni, quando la normalità è meglio di diventare Famosi: “Mi dispiace, torno a studiare”

Alessandro Iannoni, quando la normalità è meglio di diventare Famosi: “Mi dispiace, torno a studiare”

Il figlio di Carmen Di Pietro lascia l'Isola dei Famosi per tornare a preparare gli esami dell'università. Il dispiacere della mamma: "Lui è fatto così, non posso farci niente"

Geraldina Fiechter
25 Maggio 2022
alessandro iannoni isola dei famosi

alessandro iannoni isola dei famosi

Share on FacebookShare on Twitter
Vuoi diventare famoso? Fai qualcosa di incredibile, scegli la normalità. È questa la morale della storia che ha per protagonista Alessandro Iannoni, un ragazzo di 20 anni che mai nessuno avrebbe sbattuto prima in Honduras e poi in prima pagina se non fosse il figlio di Carmen Di Pietro, show woman dei tempi andati. Quando gli autori dell’Isola dei Famosi a cui partecipava fino a ieri hanno comunicato la proroga di un mese del programma, lui ci ha pensato un po’ e ha deciso: me ne vado. Stanco? Paura di perdere? Nient’affatto. “Non posso rimandare l’università un altro mese, ho da preparare gli esami. Mi dispiace, torno a studiare”.
Alessandro Iannoni, 20 anni, figlio di Carmen Di Pietro, lascia l’Isola dei Famosi per tornare a preparare gli esami dell’università (Foto / Instagram / Alessandro Iannoni)
Apriti cielo e spalancati occhi. Ci hanno provato tutti, in eurovisione e in diretta, a fargli cambiare idea. Ilary Blasi, la conduttrice: “Sei a un passo dal traguardo, sei sicuro che sia la cosa giusta?”. Vladimir Luxuria e Nicola Savino, dallo studio: “Ma sei sicuro? Stai facendo un’esperienza bellissima, sei cresciuto, che vuoi che sia un mese in più o in meno per uno come te”. Malgioglio: “Guarda che sei il potenziale vincitore dell’Isola”. Hanno arruolato pure l’amico del cuore, che da Roma gli diceva “non mollare, non lasciare”.
E mentre mamma Carmen, anche lei fra i naufraghi, piangeva a dirotto in sottofondo, lui ha risposto con tutta la calma del mondo che no, non poteva saltare un altro mese di studio, che la sua università “è in inglese e quindi è più difficile delle altre”, che non voleva tornare a luglio più stanco che mai e “dover recuperare tutti gli esami che perdo”. E ancora: “Ho mantenuto la mia promessa fino a qui, ma un mese di proroga non saprei come gestirlo, penserei allo studio giorno e notte”. L’Isola per Alessandro si ferma qui. E in pochi minuti era già sul barcone che lo riportava sulla terra ferma.
Carmen Di Pietro, 57 anni, si è detta dispiaciuta per l’addio del figlio all’Isola: “Mi ha detto che è indietro di tre esami, lui è fatto così” (Foto Ansa)
Sembra quasi un colpo di scena del copione, una trovata per alzare l’attenzione sul programma. Della serie: se Maometto non va alla montagna (ascolti modesti), la montagna va a Maometto (il ragazzo per bene che fa notizia). Ma la storia di Alessandro, di cui il padre separato Giuseppe parla con orgoglio, racconta di un ragazzo che è fatto proprio così, un normale ragazzo con la testa sulle spalle e con un progetto in testa che neanche lo show business è riuscito a smontare. “Mi dispiace tanto – ha detto mamma Carmen risucchiata dal dolore (e dal digiuno) – ma non posso fare niente, mi ha detto che è indietro di tre esami, lui è fatto così, sono la mamma, non posso che appoggiarlo”. Resta la domanda: sarà mica questa la strada per far studiare i figli? Pregarli di non farlo, di rinviare lo studio, di sfruttare la celebrità capitata fra capo e collo e il resto chi se ne importa?

Potrebbe interessarti anche

Bebe Vio
Paralimpiadi

Roma, ripartiti gli WEmbrace Games di Bebe Vio. Torna la festa dello Sport e della Diversità

14 Giugno 2022
L'intimità di coppia messa a dura prova con l'arrivo dei figli
Lifestyle

L’allarme della psicologa Di Loreto: “Con l’arrivo dei figli, addio intimità di coppia”

2 Luglio 2022
Privacy
Attualità

Stati Uniti, come scoprire un aborto? I dati personali nelle app potrebbero essere tracciati

29 Giugno 2022

Instagram

  • Un’onda multiforme, dalle mille voci diverse. 🌈

Il Pride Month, il mese dell’orgoglio Lgbtqia+ che tradizionalmente si celebra a giugno, porta ogni anno una vera e propria marea multicolore in tutto il mondo. 

Migliaia di persone che manifestano identità di genere, espressioni di genere o orientamenti sessuali diversi scendono in strada, nelle piazze, portando avanti le istanze della comunità, rivendicando tra cui, forse il più importante, quello di essere e amare chi si vuole. 
Tutti, tutte e tutt* riunit* convenzionalmente sotto un’unica bandiera, quella arcobaleno, simbolo di riconoscimento anche politico per le persone Lgbtqia+. 

Ma se anche la Pride Flag cambia colore, diventando sempre più inclusiva, ogni soggettività ha adottato col tempo dei simboli per potersi identificare e dimostrare unità, orgoglio e i propri valori, oltre che riconoscersi. 

Scorri la gallery per scoprire tutte (o quasi) le bandire del Pride ✨

E tu? In quale ti riconosci? 🏳️‍🌈

#lucenews #lucelanazione #pridemonth #lgbtqiaplus #prideflag #proudtobepride
  • La notizia del matrimonio, giovedì 30 giugno, ha destato scalpore, diventando immediatamente virale, rimbalzando sui siti web e sui social, fino ai quotidiani.

Paola Turci e Francesca Pascale si sposeranno domani, sabato 2 luglio, nella splendida cornice di Montalcino. Ma se i bagliori dello scoop non si sono ancora spenti, quello che si è acceso dopo che l’informazione è diventata di dominio pubblico è anche il fuoco dell’omofobia. Ancora e ancora.
E meno male che il mese del Pride, dell’orgoglio e delle rivendicazioni della comunità Lgbtq+ si è appena concluso (anche se manca ancora Milano tra gli eventi in calendario).

La cantautrice ha infatti ricevuto e denunciato insulti omofobi che le sono stati rivoluti dopo l’annuncio del matrimonio. Stanotte, nella sue storie di Instagram, l’artista ha pubblicato un messaggio ricevuto da un profilo di una guest house piemontese: “Lesbicona che schifo!!“, recita lo squallido post, che la cantante ha mostrato, commentando: “Ignoranza, omofobia, cattiveria e infelicità in una sola frase“.

Immediati i commenti di condanna per il gesto che hanno sommerso il profilo social da cui risulta partito l’insulto. L’indignazione generale non basta però a cancellare il fatto: due donne, anche famose, che scelgono l’amore non sono ancora tollerate. Assurdo? Certo.

È inammissibile che l’odio prevalga ancora sulla gioia, che una persona, un gruppo di individui, una comunità perfino non accettino che due donne celebrino la loro felicità. Cosa, queste nozze, toglierebbero loro?

Per fortuna sul web si moltiplicano invece i messaggi di felicitazioni per la coppia, che avrebbe voluto tenere riservata la notizia dell’unione civile, mantenendo sull’evento la stessa privacy con cui finora ha protetto la relazione, rivelata nell’estate del 2020 dal settimanale “Oggi" che pubblicò lo scatto di un bacio tra le due donne durante una vacanza in barca.

Perché l’amore, in effetti, andrebbe sempre celebrato e non insultato. Che sia quello tra un uomo e una donna, due donne, due uomini, due persone…
L’amore è amore, chiama felicità, non odio.

Di Marianna Grazi ✍

#lucenews #lucelanazione #paolaturci #pridemonth #matrimonio #unionecivile
  • È la storia di Carson Pickett che non è solo una favola sportiva, ma un esempio di forza volontà e voglia di superare limiti fisici e pregiudizi. ⚽️

Nell’amichevole contro la Colombia, la Nazionale femminile degli Stati Uniti ha dimostrato ancora una volta quanto è all’avanguardia e ha fatto esordire Carson Pickett, giocatrice nata senza una parte del braccio sinistro. 

"La sensazione di essere diverso e l’ansia di non adattarsi è qualcosa che ho passato. Spero di incoraggiare altri a non vergognarsi di quello che sono.”

Questa volta la Nazionale statunitense ha mostrato, ancora una volta, quanto sia avanti nell’inclusione sociale e nelle pari opportunità. I diritti umani e sociali sono sempre in primo piano nella testa delle ragazze e della Federazione, che non di rado si sono esposte su tematiche importanti come il razzismo, l’omofobia e più in generale su questioni spinose.

Dopo il raggiungimento dell’obiettivo della parità salariale con i colleghi uomini, lo sdoganamento dell’omosessualità e altro ancora, ora i riflettori si puntano verso la disabilità e come nonostante essa si possa diventare giocatrici professioniste.

Di Edoardo Martini ✍

#lucenews #lucelanazione #carsonpickett #football #colombie #womensoccer #uswomensoccer #inspiretheworld
  • Il suo desiderio, più che legittimo, è semplicemente quello di partecipare al Jova Beach party di Viareggio, a settembre, insieme ai suoi amici. Eppure Enrico, classe 1965, padre di due meravigliosi figli adottivi e costretto su una sedia a rotelle dal 1988, non è riuscito a fare quello che tutto il resto della sua comitiva ha fatto con pochi semplici click sul sito di Ticketone: acquistare il suo biglietto. 

“Per noi disabili cose come questa sarebbero troppo semplici. Forse non tutti sanno che la realtà è che, se una persona nelle mie condizioni desidera partecipare a un qualsiasi evento, solitamente gli viene richiesto di individuare per conto proprio gli organizzatori, cercare sul rispettivo sito le indicazioni sulla modalità di richiesta dei biglietti (che variano da organizzatore ad organizzatore) e in fine allegare alla domanda di partecipazione il certificato di invalidità e un documento d’identità. Mai ci è permesso di usare le piattaforme online ad acquisto diretto come Ticketone.

Mi sono sentito ulteriormente discriminato: oltre ai miei limiti fisici mi sono dovuto scontrare con ulteriori ostacoli rappresentati da procedure imposte da persone che non hanno la minima idea di cosa significhi la parola ‘inclusione‘. E quello che più mi ha sorpreso è che questi limiti siano arrivati in abbinamento ad un evento di Jovanotti, che ritengo un paladino dell’inclusione. Mi chiedo se lui sia a conoscenza di tutto questo e cosa ne pensi in tal caso”.

Il racconto di Enrico nell’intervista a cura di Caterina Ceccuti ✍

#lucenews #lucelanazione #enrico #jovabeachparty #disabilityinclusion
Vuoi diventare famoso? Fai qualcosa di incredibile, scegli la normalità. È questa la morale della storia che ha per protagonista Alessandro Iannoni, un ragazzo di 20 anni che mai nessuno avrebbe sbattuto prima in Honduras e poi in prima pagina se non fosse il figlio di Carmen Di Pietro, show woman dei tempi andati. Quando gli autori dell’Isola dei Famosi a cui partecipava fino a ieri hanno comunicato la proroga di un mese del programma, lui ci ha pensato un po’ e ha deciso: me ne vado. Stanco? Paura di perdere? Nient’affatto. “Non posso rimandare l’università un altro mese, ho da preparare gli esami. Mi dispiace, torno a studiare”.
Alessandro Iannoni, 20 anni, figlio di Carmen Di Pietro, lascia l'Isola dei Famosi per tornare a preparare gli esami dell'università (Foto / Instagram / Alessandro Iannoni)
Apriti cielo e spalancati occhi. Ci hanno provato tutti, in eurovisione e in diretta, a fargli cambiare idea. Ilary Blasi, la conduttrice: “Sei a un passo dal traguardo, sei sicuro che sia la cosa giusta?”. Vladimir Luxuria e Nicola Savino, dallo studio: “Ma sei sicuro? Stai facendo un’esperienza bellissima, sei cresciuto, che vuoi che sia un mese in più o in meno per uno come te”. Malgioglio: “Guarda che sei il potenziale vincitore dell’Isola”. Hanno arruolato pure l’amico del cuore, che da Roma gli diceva “non mollare, non lasciare”.
E mentre mamma Carmen, anche lei fra i naufraghi, piangeva a dirotto in sottofondo, lui ha risposto con tutta la calma del mondo che no, non poteva saltare un altro mese di studio, che la sua università “è in inglese e quindi è più difficile delle altre”, che non voleva tornare a luglio più stanco che mai e “dover recuperare tutti gli esami che perdo”. E ancora: “Ho mantenuto la mia promessa fino a qui, ma un mese di proroga non saprei come gestirlo, penserei allo studio giorno e notte”. L’Isola per Alessandro si ferma qui. E in pochi minuti era già sul barcone che lo riportava sulla terra ferma.
Carmen Di Pietro, 57 anni, si è detta dispiaciuta per l'addio del figlio all'Isola: "Mi ha detto che è indietro di tre esami, lui è fatto così" (Foto Ansa)
Sembra quasi un colpo di scena del copione, una trovata per alzare l’attenzione sul programma. Della serie: se Maometto non va alla montagna (ascolti modesti), la montagna va a Maometto (il ragazzo per bene che fa notizia). Ma la storia di Alessandro, di cui il padre separato Giuseppe parla con orgoglio, racconta di un ragazzo che è fatto proprio così, un normale ragazzo con la testa sulle spalle e con un progetto in testa che neanche lo show business è riuscito a smontare. “Mi dispiace tanto - ha detto mamma Carmen risucchiata dal dolore (e dal digiuno) - ma non posso fare niente, mi ha detto che è indietro di tre esami, lui è fatto così, sono la mamma, non posso che appoggiarlo”. Resta la domanda: sarà mica questa la strada per far studiare i figli? Pregarli di non farlo, di rinviare lo studio, di sfruttare la celebrità capitata fra capo e collo e il resto chi se ne importa?
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2021 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto