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Donne alla conquista del mondo hi-tech con il summer camp AlxGirls. E nasce la prima mensa smart

L'ideatrice del progetto Darya Majidi: "La prima community in Italia di studentesse che saranno le future ricercatrici in ambito dell'innovazione digitale"

di MAURIZIO COSTANZO -
3 agosto 2022
Le partecipanti al progetto AIxGirls

Le partecipanti al progetto AIxGirls

Per troppo tempo retaggi culturali e sociali hanno impedito alle donne di farsi spazio, dare il proprio contributo e accedere a percorsi professionali e formativi nel mondo hi-tech. Per sopperire a questa mancanza, e per colmare questo storico gender gap, rendendo finalmente le donne protagoniste del presente e del futuro grazie alle tecnologie digitali, è stato organizzato AIxGirls, ad accesso gratuito. Considerando che big data, intelligenza artificiale e data science sono tra le competenze più richieste per il domani, a Volterra dunque il futuro lo immaginano e lo realizzano le donne.

Nel concreto, AIxGirls è un summer tech camp, quest’anno alla prima edizione, realizzato nella cittadina in provincia di Pisa da Fineco Asset Management, Associazione Donne 4.0 e Daxo Group. Lo scopo è ben preciso: sostenere la leadership femminile nelle professioni del futuro. E in tutto questo, le nuove tecnologie rappresentano una leva di crescita imprescindibile per le nuove generazioni di ragazze, sia a livello professionale che professionale. AIxGirls ha visto protagoniste giovani ragazze provenienti da tutta Italia: si tratta di 20 studentesse del quarto anno delle scuole superiori. L’evento si propone di avviarle nel settore dell’intelligenza artificiale e della scienza dei dati, verso un percorso di crescita e affermazione del proprio talento. E così dopo la teoria, e la full immersion dal 24 al 30 luglio tra laboratori e didattica nelle aule della Scuola Internazionale di Alta Formazione, ecco arrivare il momento della pratica. Ben cinque sono stati i progetti ideati dalle studentesse, partoriti e concretizzati nel corso della settimana per testare le funzionalità e le competenze che avevano acquisito.

Il progetto vincitore di questa prima edizione è risultato quello di "Lunch Lag", in pratica una mensa smart, che concretamente rappresenta una soluzione ideale per scuole e università. Grazie a questa mensa smart, per gli studenti viene tutto facilitato, fin da quando varcano la porta d’ingresso e sono chiamati a scegliere nel menù. Gli utenti della ‘mensa smart’ potranno scegliere quanti e quali piatti ordinare semplicemente attraverso un comando vocale, e una volta caricati i piatti sul vassoio, non serve far altro che passare alla cassa dove il sistema è in grado di preparare in automatico il conto, dopo aver riconosciuto, sempre in automatico, tutte le ordinazioni grazie al ‘machine learning’, sistema di riconoscimento visivo. Come ha detto Fabio Melisso, Ceo di Fineco Asset Management: “Stimolare la transizione verso una società più equa e più accessibile per tutti rappresenta una priorità, perché tecnologia e innovazione fanno parte da sempre del Dna del nostro gruppo”. E niente di meglio di una mensa accessibile a tutti che centra in pieno questo obiettivo, in un ambiente strategico quale quello del mondo scolastico.

Una menzione d’onore è andata anche agli altri quattro progetti, tutti validissimi: è stato pensato, infatti, un sistema che controlla e corregge le posizioni di yoga attraverso tecniche di body detection; è stata poi presentata l'app che indica come smaltire correttamente i rifiuti. Gli altri due progetti hanno riguardato il sistema di telemedicina per la diagnosi da remoto, e il sistema di 'face recognition' per il controllo accessi.

Grazie a questo evento le donne diventano protagoniste assolute per uno sviluppo tecnologico e culturale della società, in cui c’è spazio solo per il talento e la creatività, e non per gli stereotipi di genere. “Abbiamo creato la prima community in Italia di ragazze giovanissime – ha detto Darya Majidi, ideatrice del progetto, presidente di Donne 4.0 e Ceo di Daxo Group - che saranno le future ricercatrici in questi contesti. Ed è un primo passo per trasferire nuove competenze ma anche per incentivare le giovani menti nel giocarsi un ruolo attivo verso la gender equality”. Di strada da fare ce n'è tanta: "Nei settori in cui la tecnologia va a braccetto con la creatività - ha aggiunto Majidi - c'è tanto bisogno di occupazione femminile, che però in Italia è ferma al 50%, rispetto alla media europea che è del 62%. Secondo alcuni studi, occorrerebbero 100 anni per colmare questo gap. Con AIxGirls proviamo a ridurre questo divario di genere".