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L'amore universale e senza confini raccontato nei fumetti, dove davvero "Love is Love"

Da Lady Oscar a "Il poema del vento e degli alberi", da "La mia prima volta" a "Girl From The Other Side": storie di personaggi e creature che hanno infranto le barriere della convenzione

di MARIANNA GRAZI -
3 novembre 2022
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"Che cos'è l'amor?" canta Vinicio Capossela: una domanda che accompagna gli esseri umani dall'alba dei tempi. Ma la risposta? Diversa da persona a persona tanto quanto il sentimento, invece, è universale. L'amore è ovunque, l'amore è sempre (anche se non "per sempre", ci perdoneranno i matrimonialisti convinti), l'amore è per tuttə. Non esiste una creatura che non abbia mai provato un briciolo d'amore almeno: per se stessa, per la propria famiglia, per un altro membro della sua specie. O chissà, di una specie diversa. Ne hanno scritto poeti e romanzieri, compositori e cantanti, l'hanno dipinto, disegnato, scolpito, raccontato sul grande e piccolo schermo. Di secolo in secolo, da un'epoca all'altra, d'amore s'è sempre parlato. Questo sentimento primordiale e assoluto, ai giorni nostri, lo si racconta anche attraverso mezzi (considerati) inusuali, come il fumetto. Tanto che, nell'edizione dei record di Lucca Comics & Games, al Palazzo delle Esposizioni era possibile visitare la mostra "Manga: Love & Other Stories", ideata da J-Pop Manga, con il patrocinio del Comune di Lucca. L'educazione sentimentale declinata tra vignette e baloon, il legame d’amore espresso nei manga (i fumetti giapponesi, quelli - per intenderci - che si leggono al contrario) è ciò che veniva offerto al pubblico attraverso le splendide narrazioni di grandi maestri del Sol Levante come Ryoko Ikeda, Keiko Takemiya, Nagabe, Kabi Nagata, Waka Hirako, Keigo Shinzo, Aki Irie, Kaori Tsurutani e di un nuovo, ma già affermatissimo mangaka europeo, Tony Valente. In giapponese ci sono molte parole per definire l'amore e nell'esposizione a Lucca storie diverse, ma accomunate dall'intento di raccontare i sentimenti d'affetto più forti e autentici, ne hanno mostrato le varie sfaccettature. Perché nessun mezzo, come quello dell'arte, concede davvero la libertà di parlare di tutti i tipi d'amore possibili. Che vanno ben al di là di quello tra un uomo e una donna.

L'amore incontrastato Lady-Oscar

Uno dei fumetti più conosciuti ed amati di sempre, anche grazie alla trasposizione televisiva: Lady Oscar della mangaka Riyoko IkedaDalla penna della straordinaria Ryoko Ikeda prese vita, a partire dal 1972, Lady Oscar, l'eroina francese nata donna ma cresciuta e trattata come un uomo da quel padre che "voleva un maschietto". Un capolavoro che dimostra l'importanza e la forza dell'amore, di chi si batte fino alla morte per i propri ideali e combatte chi cerca di calpestare i sentimenti altrui. Una ragazzina che ha imparato fin da subito la durezza di una vita passata tra duelli di spada e affari di palazzo, schierata in difesa della regina Maria Antonietta d’Austria. Oscar François de Jarjayes, comandante della Guardia Reale, con la futura sposa di Luigi Augusto aveva instaurato un forte amicizia, da molti considerato persino amore. Ma se l'orientamento sessuale della protagonista non viene mai svelato (e anzi nella serie animata tratta dai manga addirittura censurato) quello che è certo e il sentimento che rivolge, in questo caso come rivale della sua stessa sovrana, al conte svedese Hans Axel von Fersen, di cui si innamorano entrambe. Ma Lady Oscar è protagonista, come in un'impeto di ribellione femminile a quella vita da soldato a cui era stata costretta fin dalla nascita, di un’altrettanto tormentata storia, con lo scudiero Andrè Grandier, che le dichiarerà il suo amore in punto di morte, mentre l'eroina gli rivela il desiderio di diventare sua moglie.

L'amore verso se stessa

"La mia prima volta- My Lesbian experience with Loneliness"

Più recente è invece l'opera (uno shojo) di Kabi Nagata, fumettista giapponese nota al grande pubblico internazionale per aver scritto e ideato "La mia prima voltaMy Lesbian Experience With Loneliness" (2016, in Italia nel 2019). Manga autobiografico, racconta - com'è intuibile dal titolo - la prima esperienza sessuale di una giovane ragazza che non ha mai sperimentato il sesso, non concedendosi neppure di immaginarlo. Il manga indaga vari aspetti della sua vita, come il lungo periodo di depressione, l'autolesionismo e i disturbi alimentari, dovuti a una mancata realizzazione personale e all'oppressione della società - ma anche della famiglia - di cui proprio non riesce a sentirsi partecipe. Ormai sull'orlo dell'abisso Kabi, la protagonista ispirata all'autrice, capisce di non poter continuare ad "autodistruggersi": ecco il momento dell'illuminazione, le sue difficoltà provengono dall'enorme fatica a creare rapporti interpersonali, si rende conto di aver completamente escluso il sesso dalla sua vita. Far riemergere quella parte di sé sarà complicato, così come trovare qualcuno che la possa aiutare in questo percorso. Come risolve l'annoso problema? Prenotando un appuntamento con una escort lesbo. A questo libro sono seguiti poi "Lettere a Me Stessa (dopo La Mia Prima Volta)" (2018, in Italia nel 2020) e il My Alcoholic Escape from Reality (uscito in Giappone nel 2019, mentre la pubblicazione in inglese è avvenuta nel 2021).

L'amore passionale

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"Il poema del vento e degli alberi"

Quello di Keiko Takemiya è un manga conosciutissimo e intenso, che si articola nella sua prima edizione, pubblicata dal 1976 al 1984, in diciassette volumi ricchissimi di eventi e personaggi. La serie "Il poema del vento e degli alberi" è riconosciuta come un classico del genere shōnen'ai, essendo tra le prime nel genere a combinare il romanticismo con la sessualità, oltre a essere una delle primissime storie d'amore omosessuali pubblicate. Innovativo fin quasi a diventare scandaloso per le scene "apertamente sessuali" tra i protagonisti, ci vollero nove anni prima che l'editore accettasse di mettere in commercio il manga, dato che l'autrice si rifiutava categoricamente di tagliare e censurare gli elementi più apertamente sensuali della storia (tra cui una scena in cui i due protagonisti si presentano nudi a letto, che fece scalpore nell'ambiente dei maestri del fumetto). Un dramma storico all'interno d'un contesto scolastico, in cui le vite e le storie personali di due adolescenti, il gentile Serge e il bel tenebroso Gilbert (efebo dalla pessima reputazione), studenti di uno rigido collegio maschile della Provenza nel tardo '800. Il primo, figlio di un visconte francese e di una donna zingara, sincero e leale, amato da molti nell'accademia dove insegue il sogno di eccellere al pianoforte. L'altro, segretamemte ammirato ma pubblicamente umiliato dagli altri allievi, per i pessimi risultati scolastici ma soprattutto per i rapporti sessuali mercenari con studenti più grandi di lui. Il destino li farà incontrare e nei dormitori del collegio, tra peccati di lussuria e di gelosia, i due diventano amanti: ma siamo nel XIX secolo e la loro vita quotidiana risulterà essere piena di conflitti, desideri e disperazione, fino alla fine. Ostracismo e intolleranza, ma anche indigenza, prostituzione, dipendenza dalle droghe e infine anche la morte si intrecciano e scandiscono le vicende che, una volta diventato un adulto, Serge ricorderà durante una visita nella sua vecchia scuola.

L'amore "diverso"

Alcune strisce del manga di Nagabe "Wizdoms"

È stato tra gli ospiti più attesi dell'edizione di quest'anno del Lucca Comics & Games, tanto da provocare file chilometriche ogni giorno per entrare nel padiglione J-Pop per avere un suo disegno. Il giovane (classe 1993) ma già famoso in tutto il mondo maestro Nagabe coi suoi manga ci trasporta in mondi fantastici, popolati da creature più o meno conosciute, che rompono le convenzioni del 'normale'. In "Wizdoms" (2020) e "Monotone Blue" (2022) i protagonisti sono animali antropomorfi, che intrecciano rapporti di amicizia e non solo, anche amorosi o semplicemente di affetto o sesso, legami più o meno solidi ma soprattutto non sempre 'legali'. Nella prima opera, composta da tutta una serie di storie ambientate in una scuola di stregoneria, il lettore impara a conoscere tutta una serie di personaggi, ognuno alle prese con una qualche spinosa questione amorosa. Nella prima storia vediamo le insicurezze di un personaggio innamorato che, pur temendo di non essere ricambiato, non vuol rinunciare a provare quel sentimento. C'è poi chi vive giornalmente in bilico tra l'amore e la paura, chi si sente felice di trascorrere innocenti attimi preziosi con la persona che più ammira, chi è disposto al sacrificio per prendersi cura dell'altro, chi si porta dietro pesanti fardelli che gli impediscono di vivere liberamente, chi brama morbosamente l'amore di chi cerca solo ammirazione, chi scopre il piacere più prettamente fisico e chi riesce a volersi bene nonostante le evidenti differenze personali. In "Monotone Blue", invece, Hachi, un gatto liceale annoiato, incontra una lucertola di nome Aoi che nasconde segreto e che solo lui riuscirà a scoprire, risvegliandosi di colpo dal torpore e...

L'amore maledetto

E infine non poteva mancare una citazione al più famoso manga di Nagabe stesso, "Girl From The Other Side", la serie in undici volumi, richiamando da un lato le atmosfere dei fratelli Grimm e dall'altro le illustrazioni di un libro per bambini, possiede tutto il fascino di una fiaba intramontabile. In un mondo segnato dalla presenza di una maledizione che tramuta coloro che ne vengono colpiti in mostruose creature nere (i Figli del Buio) gli esseri umani trovano rifugio nel regno interno per proteggersi, mentre all'esterno, ignara di tutto, una misteriosa e candida bambina di nome Shiva abita insieme ad una di queste creature maledette, che lei chiama "Maestro", in una casetta vicina al bosco. Il fulcro di questa favola dark unica nel suo genere, dove i toni onirici e surreali prendono forma e sostanza nei disegni, dominati dal forte contrasto tra bianco e nero (trasposizione del continuo dualismo tematico tra bene e male), è il rapporto tra i due protagonisti, l’affetto sincero che li unisce e la purezza con cui è visto un mondo così crudele dagli occhi di una bambina.

Shiva e il Maestro, protagonisti di "Girl From The Other Side"

Non esiste un'unica chiave di lettura, ma ad esempio la contrapposizione fra bellezza e mostruosità dei protagonisti, offre una moderna variante sul tema de "La Bella e la Bestia", dove Shiva riscatta la bruttezza del Maestro sottoponendosi a diverse prove che supera con successo. Tra queste la più emblematica non può che essere quella del contatto fisico tra i due (il bacio di Belle al Principe ferito, ricordate?), con tutto il suo carico di significato sull’accettazione dell’altro, del diverso da sé, e sulla necessità di abbattere i muri (reali o metaforici che siano), in nome di un sentimento universale. Indovinate quale... Ma il confine tra luce e ombra è più sfumato e labile di quanto ci si possa aspettare: il Maestro infatti, più che un malvagio mostro nero sembra incarnare un sentimento d'amore quasi genitoriale nel suo sforzo di educare Shiva, cercando di non mortificarne l’innocenza, e l’entrata in scena della nonna riconfigura gli archetipi del classico senza tempo Cappuccetto Rosso, qui riletto in una chiave tutta nuova, più malinconica e oscura. E allora nella frase che presenta l'opera, "La favola della creatura e della bambina che indugiano sul calar della sera, al confine tra il giorno e la notte...", sta tutto il reale significato di questa storia delicata ma profonda, bellissima nella sua intensità.