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Anche Firenze vuole una statua per Margherita Hack. A Trieste arriva il fondo librario

di OLGA MUGNAINI -
25 marzo 2022
MARGHERITA-HACK_0

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Lezione dell'astrofisica Margherita Hack sotto il bancone in piazza della Signoria a Firenze (2008) (ANSA)

Ammirata in vita, contesa in morte. La  politica riesce infatti a litigare anche sulla celebrazione di un personaggio immenso come Margherita Hack. Succede a Firenze, dove la signora delle galassie era nata e vissuta, e dove ora si vorrebbe dedicarle una statua. Peccato però che Milano abbia battuto sul tempo Firenze, scippando l'idea e il primato. Non solo: prima di realizzare il monumento a questa super donna ci sarà da duellare su chi debba pagare. Il sindaco Nardella, con la sua giunta e maggioranza, è intenzionato a cercare uno sponsor, mentre i consiglieri Bundu e Palagi, di Sinistra Progetto Comune, ritengono che simile omaggio debba essere finanziato dalla comunitàCome andrà a finire? 

Margherita Hack: l'astro dell'emancipazione femminile

Intanto vale la pena ricordare che Margherita Hack era nata in via Cento Stelle al Campo di Marte, come se il suo destino fosse già segnato. Ma lei le stelle, oltre a studiarle, ce le ha sapute anche raccontare. E ha dimostrato, in tempi in cui non era davvero la norma, che anche una donna poteva diventare una delle più grandi astronome del mondo, al pari di un uomo. La Hack, nata a Firenze il 12 giugno 1922 e morta a Trieste il 29 giugno 2013, è stata un simbolo e un esempio di emancipazione femminile. Amata da tutti per la sua bravura e per la sua simpatia. Non è quindi strano che la città di Milano, avviandoci verso il centenario della sua nascita, abbia anticipato tutti dedicando alla celebre astrofisica una scultura sul suolo pubblico italiano. Sorgerà di fronte all’Università Statale di Milano, in Largo Richini, e sarà realizzata dall’artista bolognese Sissi, nome d’arte di Daniela Olivieri, docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Margherita Hack è solo una delle donne che verrano celebrate con le sculture dell'Accademia di Belle Arti di Carrara

Il progetto fiorentino con l'Accademia di Belle Arti di Carrara

Sempre Firenze, per la verità, ha già intitolato un ponte sul torrente Mugnone alla studiosa; e un murale in un quartiere periferico, dove ci sono già quelli di La Pira e Gramsci. Il sindaco Dario Nardella ha precisato, inoltre, che anche lui ha già pensato a una statua. Anzi che ha già in mente "un progetto in collaborazione con le Cave di Carrara per realizzare proprio una scultura di Margherita Hack insieme all’Accademia di Belle Arti". E non si tratta di una sola statua, ma di "una strategia culturale precisa: di fronte a così poche sculture dedicate a donne, l’amministrazione ha deciso qualche mese fa di invertire la tendenza commissionando nuove statue per ricordare figure femminili illustri. Quella per Margherita Hack sarà la prima ad essere inaugurata".

La statua a Milano

Il bozzetto della statua di Milano dedicata a Margherita Hack

Va detto inoltre, che a portare la proposta di un monumento alla signora delle stelle a Milano è stato l'assessore alla cultura Tommaso Sacchi, che era appena arrivato dalla giunta di Palazzo Vecchio, dove ricopriva lo stesso incarico e dove aveva già iniziato a lavorare al progetto. A promuovere la realizzazione della scultura nel capoluogo lombardo è stata la Fondazione Deloitte, insieme alla Casa degli Artisti, con il supporto del Comune di Milano-Ufficio Arte negli Spazi Pubblici. L’opera, che ha vinto un concorso, verrà donata da Fondazione Deloitte al Comune di Milano e sarà inaugurata a giugno 2022, in occasione del centenario della nascita di Margherita Hack. "Collocare il monumento dedicato a Margherita Hack, donna libera, straordinaria, e competente, davanti all’Università Statale, aumenta il già alto valore simbolico di questa operazione", ha commentato Tommaso Sacchi. La scultura sarà di bronzo, avrà per titolo Sguardo fisico e rappresenterà Margherita Hack intenta a osservare le stelle mentre emerge da un vortice raffigurante una galassia. Inoltre, l’astrofisica verrà raffigurata mentre alza le braccia verso l’alto, simulando un telescopio: un gesto emblematico e un vero e proprio invito alla scoperta e all’immaginazione.

Il fondo librario a Trieste

La scienziata, pioniera dell'emancipazione femminile, ha trascorso molti anni a Trieste, dove sarà realizzato in suo onore un fondo librario

Laureata in astrofisica al termine della seconda guerra mondiale, nella sua lunga vita la Hack ha riempito auditorium e teatri, difeso la libertà della scienza, la laicità dello Stato e combattuto per la parità dei diritti. Ha saputo coniugare la carriera scientifica con la passione per la divulgazione, affascinando e divertendo milioni di italiani dal vivo e in tv. L’amica delle stelle ha trascorso buona parte della sua vita a Trieste, dove ha diretto per oltre 20 anni l’Osservatorio astronomico ed ha insegnato nell’università dal 1964 al 1992. Ed è proprio qui, a Trieste,  che si realizzerà un fondo librario composto da circa 18mila volumi e diversi appunti appartenuti all'amata Margherita Hack. Il progetto è della Fondazione intitolata all'astrofisica a cento anni dalla sua nascita. "La sfida – ha spiegato il direttore scientifico Marco Santarelli – è catalogare a livello ufficiale nel sistema Opac tutti i volumi appartenuti a Margherita Hack, grazie a una convenzione con il Comune di Trieste. Ho assistito alla prima catalogazione a casa di Margherita: tutta la vita di lei e del marito Aldo era contenuta in quei volumi e negli appunti".