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Home » Lifestyle » Avvistamento di balene e delfini in modo sostenibile: ecco le regole di “Friend of the Sea”

Avvistamento di balene e delfini in modo sostenibile: ecco le regole di “Friend of the Sea”

Creata una certificazione per gli operatori turistici basato su rigorosi criteri che rispettano il benessere del mare e degli animali

Giorgia Borgioli
11 Agosto 2022
L'avvistamento delfini e balene in maniera sostenibile

L'avvistamento delfini e balene può e deve avvenire in maniera sostenibile

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Allontanarsi dalla costa in barca, fermarsi in mezzo al mare, aspettare giusto qualche istante… e poi eccoli là, quegli animali meravigliosi che spuntano dall’acqua e nuotano vicino alla carena. È uno spettacolo unico quello dell’avvistamento di delfini e balene, ma nessuno pensa mai all’impatto che queste attività turistiche hanno sulla salute fisica e mentale degli animali?

Tutto nasce intorno al 2014 grazie a “Friend of the Sea“, il progetto della “World Sustainability Organization”, una Ong impegnata nella tutela di specie a rischio, che certifica inoltre prodotti da agricoltura e allevamento sostenibili in tutto il mondo. “Friend of the Sea” ha dato avvio a questo progetto in collaborazione con “Worldrise” (Cristina Fiori, responsabile scientifica, e Mariasole Bianco, biologa marina), una Onlus di giovani professionisti basata sulla conservazione e valorizzazione dell’ambiente che, già dal 2018, vede attivo il progetto dal nome “Il Golfo dei delfini”, mirato allo sviluppo di un turismo responsabile a Golfo Aranci.

Un momento del progetto di "Friend of the Sea" dedicato al Dolphin Watching sostenibile
Un momento del progetto di “Friend of the Sea” dedicato al Dolphin Watching sostenibile

Il modo più sostenibile per non impattare su cetacei sarebbe eliminare del tutto il business di avvistamento di delfini e balene: questa, però, è purtroppo un’alternativa utopistica. Il lato positivo è che queste escursioni possono rivelarsi dei veri e propri strumenti di divulgazione, grazie ai quali far parlare delle problematiche dei delfini, e quindi sensibilizzare riguardo al tema dei cetacei, volgendo quindi il tutto a favore della causa.
Per questo motivo, “Friend of the Sea” ha deciso di creare una certificazione per gli operatori turistici con delle regole da rispettare per il benessere degli animali e del mare.

L'avvistamento di delfini e balene in maniera sostenibile
L’avvistamento di delfini e balene in maniera sostenibile

Ma quali sono i criteri da seguire per le attività di Dolphin e Whale Watching? Distanza massima di avvicinamento, eliminazione della plastica mono-uso a bordo, formazione per operatori ed equipaggio: sono solo alcune delle regole previste per lo svolgimento di un turismo ecosostenibile e rispettoso della natura. “Un altro requisito importante – spiega Mario Passoni, responsabile del progetto – è non disturbare gli animali durante determinate attività, come per esempio l’accoppiamento, la fase di caccia o di riposo. Proprio per questo, uno dei requisiti per la certificazione è la presenza di un biologo marino a bordo. Questo, però, non è sempre possibile. E, così, per i 10 operatori di Lampedusa, abbiamo creato un corso dedicato, in collaborazione con l’organizzazione MeRis (Jessica Alessi), attraverso il quale studiare e sensibilizzare riguardo questo tema. La risposta dei lampedusani è stata a dir poco positiva”.

Un momento del progetto di "Friend of the Sea" dedicato al Dolphin Watching Sostenibile
Un momento del progetto di “Friend of the Sea” dedicato al Dolphin Watching Sostenibile

Al momento la certificazione è stata attribuita a 10 operatori a Lampedusa, 6 in Sardegna e uno nel sud della Nuova Zelanda, ma l’obiettivo è quello di ampliare sempre dei più, in Italia e nel mondo, questa rete di sensibilizzazione. Sul sito di “Friend fo the Sea” è possibile consultare un elenco delle aziende che soddisfano i criteri di certificazione di prodotti ittici sostenibili che includono prodotto e servizi di acquacoltura e pesca, imprese di osservazione di delfini e balene, produttori e fornitori di farina e olio di pesce. Per tutti coloro che, invece, vogliono allo stesso tempo osservare e rispettare questi splendidi animali, è possibile trovare tutti gli operatori Dolphin e Whale Watching certificati “Friend of the Sea” che aderiscono al progetto. Osservare delfini e balene è un’esperienza unica, ancora più speciale se svolta con rispetto.

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«Ho ricevuto un messaggio dalla scuola... hanno messo tutti i bambini in classe perché c’era dell’attività della polizia e il mio cuore è esploso di paura. Per fortuna non è successo niente perciò sto tornando a casa. Però l’idea che mia figlia di 7 anni, suona l’allarme a scuola e deve di corsa andare in classe e chiudersi a chiave... è assurdo.»

Dopo la preoccupazione, ha postato una nuova storia in cui ha rassicurato tutti, annunciando la buona riuscita dell’operazione.

#lucenews #lucelanazione #biancabalti
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Un momento del progetto di "Friend of the Sea" dedicato al Dolphin Watching sostenibile
Un momento del progetto di "Friend of the Sea" dedicato al Dolphin Watching sostenibile
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L'avvistamento di delfini e balene in maniera sostenibile
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Ma quali sono i criteri da seguire per le attività di Dolphin e Whale Watching? Distanza massima di avvicinamento, eliminazione della plastica mono-uso a bordo, formazione per operatori ed equipaggio: sono solo alcune delle regole previste per lo svolgimento di un turismo ecosostenibile e rispettoso della natura. "Un altro requisito importante - spiega Mario Passoni, responsabile del progetto - è non disturbare gli animali durante determinate attività, come per esempio l’accoppiamento, la fase di caccia o di riposo. Proprio per questo, uno dei requisiti per la certificazione è la presenza di un biologo marino a bordo. Questo, però, non è sempre possibile. E, così, per i 10 operatori di Lampedusa, abbiamo creato un corso dedicato, in collaborazione con l’organizzazione MeRis (Jessica Alessi), attraverso il quale studiare e sensibilizzare riguardo questo tema. La risposta dei lampedusani è stata a dir poco positiva".
Un momento del progetto di "Friend of the Sea" dedicato al Dolphin Watching Sostenibile
Un momento del progetto di "Friend of the Sea" dedicato al Dolphin Watching Sostenibile
Al momento la certificazione è stata attribuita a 10 operatori a Lampedusa, 6 in Sardegna e uno nel sud della Nuova Zelanda, ma l’obiettivo è quello di ampliare sempre dei più, in Italia e nel mondo, questa rete di sensibilizzazione. Sul sito di "Friend fo the Sea" è possibile consultare un elenco delle aziende che soddisfano i criteri di certificazione di prodotti ittici sostenibili che includono prodotto e servizi di acquacoltura e pesca, imprese di osservazione di delfini e balene, produttori e fornitori di farina e olio di pesce. Per tutti coloro che, invece, vogliono allo stesso tempo osservare e rispettare questi splendidi animali, è possibile trovare tutti gli operatori Dolphin e Whale Watching certificati "Friend of the Sea" che aderiscono al progetto. Osservare delfini e balene è un’esperienza unica, ancora più speciale se svolta con rispetto.
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