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La Cooker Girl dei social: "La ristorazione? È maschilista"

La seguitissima e giovane cuoca Aurora Cavallo: "Io mi sono sentita dire che non potevo fare la maionese perché avevo il ciclo: non mi sarebbe venuta"

di BARBARA BERTI -
29 marzo 2023
Aurora Cavallo, meglio conosciuta come Cooker Girl (Instagram)

Aurora Cavallo, meglio conosciuta come Cooker Girl (Instagram)

Per Aurora Cavallo, meglio conosciuta come Cooker Girl, la ristorazione è maschilista. La seguitissima food creator dall’inconfondibile grembiule rosso, che su Instagram ha 698mila seguaci e su TikTok oltre un milione e centomila, si è recentemente raccontata nel podcast “DOI - Denominazione di origine inventata” (disponibile gratuitamente sull’ app di One Podcast, sull’app di Radio Deejay, su Spotify, Apple Podcast e Amazon Music).
Aurora Cavallo, meglio conosciuta come Cooker Girl (Instagram)

Aurora Cavallo, meglio conosciuta come Cooker Girl (Instagram)

La giovane cuoca classe 2001, originaria di Cuneo, sui social si è ritagliata il suo spazio spiegando come preparare al meglio focacce, risotti e piatti della tradizione rivisti e corretti. Le ricette, così come la passione per la cucina, arrivano dalla nonna ma le sue proposte culinarie e i suoi preziosi consigli non sono improvvisati visto che si è iscritta all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo). “Nel 2016 ho deciso di aprire una pagina Instagram ma senza mostrarmi, con un nome di fantasia che si ispira alla serie ‘Gossip Girl’ e scelgo di indossare un grembiule rosso” ha raccontato in una vecchia intervista la ragazza che ha fatto del suo marchio di fabbrica ricette semplici e alla porta di tutti condite con storie di famiglia.
@cooker.girl STARBUCKS BREAKFAST SANDWICH ✨❤️ @Starbucks #sandwich #breakfastsandwich #asmr #foodasmr ♬ original sound - Cooker Girl
Ma l’ambiente della ristorazione non è per niente facile per una ragazza. “C’è un atteggiamento, soprattutto nella ristorazione, molto paternalista, un po’ maschilista” racconta nel podcast “DOI - Denominazione di origine inventata”. E aggiunge: “Io mi sono sentita dire che non potevo fare la maionese perché avevoil ciclo: non mi sarebbe venuta”. Secondo la cuoca, per le donne gli ostacoli sono maggiori rispetto agli uomini. E nel podcast, la food creator spiega che nell’ambiente della ristorazione ci sono meno chef donne rispetto agli uomini, e ciò è dovuto solo in parte a scelte di vita. La giovane, infatti, sottolinea come la cucina imponga dei ritmi che vengono concessi ad un uomo, ma che si rivelano difficilmente sostenibili per una donna, soprattutto se desidera avere dei figli. Questo senza contare la fatica, la resistenza necessaria a stare in piedi tante ore per lavorare. Una condizione – rimarca la tiktoker inserita dalla rivista "Forbes" tra gli under 30 più influenti in ambito social – che dovrebbe essere maggiormente tutelata. “Sfortunatamente quello che si vede è che per fare strada, in questo mondo molto patriarcale, a volte devi giocare le regole del patriarcato per farti valere. Cioè una donna vale quando usa, essa stessa, metodi patriarcali”. E anche sulle sperimentazioni di nuove ricette e nuovi piatti, secondo Cavallo c’è poca apertura. “C’è tra i miei coetanei una maggiore volontà di provare sapori meno conosciuti. Sui social però c’è molto integralismo. I ‘pilastri’ gastronomici fanno parte del nostro patrimonio culturale, ed è un bene ma questo rende più complicato sperimentare. Cosa che invece viene fatta con maggiore libertà in altri paesi, portando ad azzeccare nuovi sapori e nuovi piatti” dice ancora nella chiacchierata con Alberto Grandi e Daniele Soffiati nel podcast “DOI - Denominazione di origine inventata”.