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Home » Lifestyle » Aurora Ramazzotti e gli haters: “È bullismo, ogni giorno sono a tanto così dal mollare“

Aurora Ramazzotti e gli haters: “È bullismo, ogni giorno sono a tanto così dal mollare“

Costantemente criticata dei leoni da tastiera, la showgirl 25enne fa valere le proprie ragioni ma appare sofferente: "Non mi do per vinta solo perché altrimenti vincerebbero loro"

Letizia Cini
29 Luglio 2022
Aurora Ramazzotti (25anni) in alcuni scatti tratti dal suo profilo Instagram

Aurora Ramazzotti (25 anni) in alcuni scatti tratti dal suo profilo Instagram

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Ama sfogarsi sui social, Aurora Ramazzotti, un quarto di secolo e tante esternazioni su temi spinosi che hanno fatto e continuano far discutere. Dopo l’ironica polemica scatenata dai capezzoli in vista, la figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti torna a denunciare su Instagram gli haters, buttando giù parole pesanti e accuse precise: “Atti di bullismo, ogni giorno sono a tanto così dal mollare”, la sua denuncia social. Ma non si perde d’animo la conduttrice e influenzer che – mostrandosi in foto  provata ma non arresa – commenta con un laconico “non si può piacere a tutti”.

25 anni, e la foto ‘incriminata’ postata su Instagram
Aurora Ramazzotti, 25 anni, e la foto ‘incriminata’ postata su Instagram

Aurora Ramazzotti non è nuova a dichiarazioni social.  Ancora sotto attacco, e la showgirl, presa di mira da chi ce l’ha con lei, fa valere le proprie ragioni. Attraverso alcune storie su Instagram, ha puntato l’attenzione su alcuni atteggiamenti che sono ascrivibili ad atti di bullismo. Un discorso che arriva dopo una nuova stoccata, una nuova offesa davanti alla quale la Ramazzotti non è riuscita a stare in silenzio, per cui sebbene solo dieci giorni fa avesse affrontato l’argomento pubblicando un video in cui si dilettava in un rap, in alcune storie pubblicate su Instagram affronta la questione in maniera più dimessa, ma toccando analoghe tematiche.

“Prima di andare a dormire –  le sue parole – ci tenevo a dire questa cosa, io non vorrei mai voi pensiate che io mi faccio definire da queste stupidaggini, io sono consapevole di chi sono e di quali siano le mie capacità ma sono cresciuta nel pregiudizio e non dirvi che passo la mia esistenza da quando sono nata, da quando ho memoria, nel cercare di far cambiare idea, opinione alla gente sarebbe una bugia”.

“Ho scelto questo percorso consapevole della difficoltà che avrebbe comportato per farmi vedere dalle persone per chi sono: così che avrebbero potuto conoscermi veramente e non per il pregiudizio di me…. da che ho stampato sulla testa come una croce per sempre, ma purtroppo ho solo peggiorato la situazione”, prosegue. “L’unica ragione per cui non mollo è perché altrimenti vincerebbero loro e non me lo perdonerei mai: ma credetemi che sono quotidianamente a tanto così”.

Aurora Ramazzotti continua nel suo sfogo, sottolineando la difficoltà di essere un personaggio pubblico e di dover fare i conti con una sovraesposizione costante. “Quando ti esponi, sei un personaggio, le persone pensano che tu debba accettare per forza il rovescio della medaglia che è il fatto di non poter piacere a tutti, ma questo ragazzi non è il rovescio della medaglia, questo si chiama bullismo. È bullismo, e ad un certo punto uno si domanda non se ha le capacità di fare quello che vuole fare, ma si domanda se ha la forza di continuare accettando questa cosa”.

Aurora Ramazzotti parla di acne sui suoi profili social
Aurora Ramazzotti ha parlato anche dei suoi difetti sui social

Aurora Ramazzotti è una giovane donna che non ha paura di rivelare anche le fragilità passate e presenti, che la rendono autentica e amata da un pubblico trasversale, fatto di altre donne ma soprattutto di giovani che in lei vedono un modello. Ospite di Francesca Fagnani nel parzo scorso, durante il programma di Rai 2 Belve, oltre ad aver affrontato un tema doloroso come la separazione tra la madre, Michelle Hunziker, e l’imprenditore Tomaso Trussardi, ha ricordato un suo periodo difficile, da adolescente, tra problemi alimentari – è noto il suo impegno contro il body shaming che lei stessa ha subito in passato – e non solo. La primogenita della showgirl svizzera e di Eros Ramazzotti, ai microfoni di Belve, ammise di avere ‘alzato il gomito’ spesso in passato, e di avere superato il limite in più di un’occasione. Anche da minorenne”.

Aurora Ramazzotti e sex toy; ironia sui social

Aurora Ramazzotti e sex toy; ironia sui social”Della droga ho molta paura l’alcool invece l’ho sempre frequentato“, ammise Aurora, svelando un particolare episodio, che la Hunziker aveva già rivelato qualche anno fa, facendo finire la figlia nel mirino della critica. “Mi è successo di essere ricoverata per questo (l’abuso di alcool, ndr) – ha spiegato infatti la Ramazzotti – sono finita in coma etilico. Sono stata malissimo, mi hanno portato via in autombulanza ed ero minorenne, quindi mi hanno portato in pediatria. Non mi ricordo quasi niente. Non mi è stata fatta la lavanda gastrica, quindi tecnicamente non sarei finita in coma etilico, ma il medico il giorno dopo mi ha detto che avevo un tasso alcolemico che un uomo adulto, forse, sarebbe morto. Mi disse: ‘Non so se sei una miracolata o hai il fegato di ferro’”.

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Sul suo profilo Instagram pubblica una foto delle protesi lasciate sul lettino, prima di fare un tuffo in mare. Libera. 🏊‍♀️

#lucenews #lucelanazione #bebevio #inclusivity #libera #protesi #tornosubito
  • Maura Nardi, 41 anni a novembre, ed Emanuele Loati, 25, oltre ad essere innamorati, sono due giovani transgender che, dopo una vera e propria odissea, hanno completato insieme la transizione per il cambio di sesso. E ora, nuovi documenti alla mano, coroneranno finalmente il loro sogno d’amore con le nozze.

“Con l’identità di genere non si può scendere a patti: puoi lottarci per un po’, ma alla fine devi accettare quello che sei perché in ballo c’è la tua vita”.

Emanuele e Maura si sono conosciuti 3 anni fa, proprio durante il difficile e lungo percorso che li avrebbe portati alla loro nuova identità. Da quel primo incontro, proprio come in una favola con la freccia di Cupido scoccata che non lascia scampo, i due non si sono più lasciati.

Uniti, supportandosi a vicenda senza mai smettere di amarsi, hanno affrontato tutte le difficoltà che si sono presentate e non sono state poche: prima la sofferenza emotiva (ma anche fisica) per la transizione, aggravata poi dalla burocrazia dello Stato. E dopo tante peripezie la luce è apparsa in fondo al tunnel: l’ufficio anagrafe del comune di Recanati, in provincia di Macerata, ha provveduto a rettificare i loro documenti di identità. Era l’ultimo step da superare prima del via libera al matrimonio. Ora non resta che organizzare.

Se quella di Nardi e Loati è una vicenda già particolarmente travagliata, anche se a lieto fine, per Maura le cose sono state, se possibile, ancora più difficili. Ha iniziato la transizione nel 2016 e quando ha completato il percorso, è stata la prima persona non vedente italiana a riuscirci. Da quando ha 19 anni soffre di una forma di cecità a causa dello sviluppo di una rara malattia alla retina, nel suo caso “è stato più semplice convivere con la cecità che con l’incongruenza di genere”.

E aggiunge: “Nonostante il supporto non è stata una passeggiata: ho avuto diversi momenti di sconforto e paura, altri in cui mi sono sentita in colpa per aver trascinato la mia famiglia in questo cammino così complesso. Oggi so che rifarei tutto. La ciliegina sulla torta è stata l’arrivo del mio compagno. Ora finalmente siamo pronti a sposarci e possiamo pensare a una cosa bella”.

#lucenews #recanati #nozze
  • Quello che molti temevano è purtroppo accaduto: per scoprire le interruzioni di gravidanza negli Usa le autorità stanno facendo ricorso anche ai dati personali contenuti nelle app di messaggistica e sui social. 

A destare scalpore è un caso in Nebraska, dove Celeste Burgess, 18 anni, e sua madre Jessica, 41, sono finite in tribunale per un presunto aborto illegale, con molteplici capi d’imputazione. La polizia ha presentato come prove i messaggi su Facebook che le due donne si sarebbero scambiate e a cui, con l’autorizzazione dei gestori della piattaforma – in questo caso Meta –, ha avuto accesso. Le chat private, secondo le autorità, mostrano le prove di un aborto farmacologico illegale, autogestito alla 28esima settimana di gestazione (settimo mese), e di un piano per nascondere "i resti”.

Dopo che la polizia ha ottenuto il materiale dai due mandati di perquisizione, Jessica è stata accusata di altri due reati, induzione all’aborto illegale e pratica dell’aborto come persona diversa da un medico autorizzato, per i quali si è nuovamente dichiarata non colpevole. Attualmente il Nebraska proibisce gli aborti dopo le 20 settimane, una legge in vigore da prima dell’annullamento della sentenza Roe v. Wade.

Il problema di fondo che emerge da questa e da tante altre vicende in materia di diritti ha un duplice aspetto: da una parte c’è l’obbligo di una società di fornire i dati alle forze dell’ordine che ne fanno richiesta per le indagini e dall’altra la possibilità di disporre di questi dati. 

Mai come oggi grandi aziende private possono disporre di informazioni personali relative ai propri utenti, e se queste sono utili per fermare chi commette crimini è un conto, ma se le leggi vengono modificate ciò che può essere giudicato come crimine cambia. Il caso di Celeste Burgess è solo un esempio, ma conferma anche che negare il diritto all’aborto non eradica il fenomeno, ma lo trasporta in una dimensione di illegalità e pericolo per la salute della donna.

#lucenews #lucelanazione #aborto #nebraska #abortion #usa
  • La scelta coraggiosa del calciatore croato Robert Peric-Komsic non poteva non fare il giro del mondo in un baleno. Nel fiore dell’età, e con tutta la vita davanti, a soli 23 anni ha deciso di lasciare il mondo del pallone. La sua non è stata una scelta forzata, è stata intimamente voluta, e se ha detto addio alla sua carriera è stato solo per una scelta d’amore. Dimostrando che la vita della propria madre viene prima di qualunque cosa. Prima della passione per il pallone, prima del successo, prima di ogni carriera.

“Non c’erano altre opzioni, io era l’unica possibilità, l’ultima. Ho avuto ben chiara qual era la mia missione: salvarla.”

L’attaccante del Cibalia Vinkovci non ci ha pensato due volte quando si è trattato di scegliere tra il suo futuro nel mondo calcistico e la salute della sua mamma malata. Per tanto, troppo tempo l’aveva vista lottare contro una malattia al fegato. Ora non c’era più tempo da perdere: si trattava di trovare un donatore compatibile, e al più presto. Lo stomaco della donna si stava oramai riempiendo di acqua, e questo voleva dire che le rimaneva poco tempo, secondo i medici che l’avevano in cura. Questione di qualche giorno appena. Il calciatore della seconda divisione croata era l’unico compatibile. A quel punto Peric-Komsic si è tolto la tuta, ha riposto maglietta e calzoncini da calciatore nella sua valigia e ha preso l’aereo, salendo sul primo volo con destinazione Istanbul. Lì ha trovato sua mamma Ljiljiana che l’aspettava per abbracciarlo, in fin di vita.

“Dopo aver lottato duramente per 13 anni, il vero eroe è lei. Io ho solo fatto quello che chiunque al posto mio avrebbe fatto."

Sono passati quattro mesi e più dall’intervento. Il trapianto è andato benee la signora Ljiljiana è migliorata molto da allora. Giorno dopo giorno ce l’ha messa tutta, e con una straordinaria forza di volontà, animata dall’amore di suo figlio, si sta piano piano riprendendo. E a chi si complimenta per aver fatto qualcosa di straordinario, con l’umiltà dei grandi risponde: “È stata mia madre a darmi la vita. Io l’ho solo estesa a lei”.

#lucenews #lucelanazione #donazionefegato #RobertPericKomsic #donarelavitaperamore
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25 anni, e la foto ‘incriminata’ postata su Instagram
Aurora Ramazzotti, 25 anni, e la foto ‘incriminata’ postata su Instagram
Aurora Ramazzotti non è nuova a dichiarazioni social.  Ancora sotto attacco, e la showgirl, presa di mira da chi ce l'ha con lei, fa valere le proprie ragioni. Attraverso alcune storie su Instagram, ha puntato l’attenzione su alcuni atteggiamenti che sono ascrivibili ad atti di bullismo. Un discorso che arriva dopo una nuova stoccata, una nuova offesa davanti alla quale la Ramazzotti non è riuscita a stare in silenzio, per cui sebbene solo dieci giorni fa avesse affrontato l’argomento pubblicando un video in cui si dilettava in un rap, in alcune storie pubblicate su Instagram affronta la questione in maniera più dimessa, ma toccando analoghe tematiche. "Prima di andare a dormire -  le sue parole - ci tenevo a dire questa cosa, io non vorrei mai voi pensiate che io mi faccio definire da queste stupidaggini, io sono consapevole di chi sono e di quali siano le mie capacità ma sono cresciuta nel pregiudizio e non dirvi che passo la mia esistenza da quando sono nata, da quando ho memoria, nel cercare di far cambiare idea, opinione alla gente sarebbe una bugia". "Ho scelto questo percorso consapevole della difficoltà che avrebbe comportato per farmi vedere dalle persone per chi sono: così che avrebbero potuto conoscermi veramente e non per il pregiudizio di me.... da che ho stampato sulla testa come una croce per sempre, ma purtroppo ho solo peggiorato la situazione", prosegue. "L’unica ragione per cui non mollo è perché altrimenti vincerebbero loro e non me lo perdonerei mai: ma credetemi che sono quotidianamente a tanto così". Aurora Ramazzotti continua nel suo sfogo, sottolineando la difficoltà di essere un personaggio pubblico e di dover fare i conti con una sovraesposizione costante. "Quando ti esponi, sei un personaggio, le persone pensano che tu debba accettare per forza il rovescio della medaglia che è il fatto di non poter piacere a tutti, ma questo ragazzi non è il rovescio della medaglia, questo si chiama bullismo. È bullismo, e ad un certo punto uno si domanda non se ha le capacità di fare quello che vuole fare, ma si domanda se ha la forza di continuare accettando questa cosa".
Aurora Ramazzotti parla di acne sui suoi profili social
Aurora Ramazzotti ha parlato anche dei suoi difetti sui social
Aurora Ramazzotti è una giovane donna che non ha paura di rivelare anche le fragilità passate e presenti, che la rendono autentica e amata da un pubblico trasversale, fatto di altre donne ma soprattutto di giovani che in lei vedono un modello. Ospite di Francesca Fagnani nel parzo scorso, durante il programma di Rai 2 Belve, oltre ad aver affrontato un tema doloroso come la separazione tra la madre, Michelle Hunziker, e l’imprenditore Tomaso Trussardi, ha ricordato un suo periodo difficile, da adolescente, tra problemi alimentari – è noto il suo impegno contro il body shaming che lei stessa ha subito in passato – e non solo. La primogenita della showgirl svizzera e di Eros Ramazzotti, ai microfoni di Belve, ammise di avere ‘alzato il gomito’ spesso in passato, e di avere superato il limite in più di un’occasione. Anche da minorenne". Aurora Ramazzotti e sex toy; ironia sui social Aurora Ramazzotti e sex toy; ironia sui social"Della droga ho molta paura l’alcool invece l’ho sempre frequentato“, ammise Aurora, svelando un particolare episodio, che la Hunziker aveva già rivelato qualche anno fa, facendo finire la figlia nel mirino della critica. “Mi è successo di essere ricoverata per questo (l’abuso di alcool, ndr) – ha spiegato infatti la Ramazzotti – sono finita in coma etilico. Sono stata malissimo, mi hanno portato via in autombulanza ed ero minorenne, quindi mi hanno portato in pediatria. Non mi ricordo quasi niente. Non mi è stata fatta la lavanda gastrica, quindi tecnicamente non sarei finita in coma etilico, ma il medico il giorno dopo mi ha detto che avevo un tasso alcolemico che un uomo adulto, forse, sarebbe morto. Mi disse: ‘Non so se sei una miracolata o hai il fegato di ferro'”.
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