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Home » Lifestyle » Bambini cattivi? In Cina si puniscono i genitori. La proposta di legge per “l’istruzione familiare”

Bambini cattivi? In Cina si puniscono i genitori. La proposta di legge per “l’istruzione familiare”

Una multa fino a a 1.000 yuan (circa 135 euro) o la detenzione fino a cinque giorni, a seconda della gravità dei reato. Sono le pene per i genitori dei ragazzi fino a 16 anni che si comportano male, previste dal nuovo disegno di legge della Repubblica Popolare

Camilla Prato
19 Ottobre 2021
Asian Parents kissing their little daughter on both cheeks. family portrait.

Asian Parents kissing their little daughter on both cheeks. family portrait.

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Nella cultura occidentale ai bambini cattivi Babbo Natale non porta doni, la Befana riempie le calze di carbone e i genitori li mandano al letto senza cena, o meglio, senza cellulare o videogiochi. Al di là dei personaggi di fantasia, infatti, sono la mamma e il papà, o comunque le figure genitoriali, i principali modelli di riferimento per i piccoli, parte attiva nella crescita dei propri figli e perciò anche responsabili delle loro azioni, soprattuto quando queste sono sbagliate o i giovani non si comportano bene. Dall’altra parte del mondo, invece, ad essere sottoposti al giudizio sul proprio comportamento sono proprio i genitori: in Cina è stata presentata una “Legge per la promozione dell’istruzione familiare“, che in sostanza punta a punire e rieducare i genitori cattivi, che si comportano male con i figli e non insegnano loro a comportarsi con gli altri in modo corretto, specie in ambito scolastico. Per le azioni sbagliate dei ragazzi fino ai 16 anni (quando diventano diretti responsabili) e il mancato rispetto delle punizioni per l’educazione familiare, mamme e papà rischiano una multa fino a 1.000 yuan (circa 135 euro) o la detenzione fino a cinque giorni, a seconda della gravità dei reato.

Un incentivo dunque per le famiglie al completo, non più solo per i bambini, a comportarsi correttamente: se i figli si comporteranno male nei confronti di altre persone a risponderne penalmente saranno anche i genitori. Il portavoce della Commissione per gli affari legislativi dell’Assemblea nazionale del popolo (Anp), Zang Tiewei, ha chiarito che l’obiettivo della nuova misura è quello di promuovere e sviluppare “le capacità genitoriali, la moralità e i valori fondamentali del socialismo in tutto il Paese“. “La mancanza di educazione familiare è la principale causa dei comportamenti scorretti degli adolescenti”, ha aggiunto Tiewei. Per la Repubblica Popolare, tra l’altro, non si tratta di una novità: negli ultimi mesi il governo cinese ha infatti messo in atto una serie di misure per interventi diretti nel percorso educativo dei più giovani. Tra le norme introdotte la più nota è quella relativa ai videogiochi, vietati ai minori di 18 anni per più di tre ore a settimana.

⁣Ai genitori è stato anche imposto il compito di far riposare, giocare e allenare i bambini: nella bozza del nuovo disegno di legge, oltre alle punizioni, è previsto anche un percorso formativo per le famiglie, in modo che incoraggino le buone abitudini nei figli e promuovano l’educazione alla salute fisica e mentale. ⁣

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Nella cultura occidentale ai bambini cattivi Babbo Natale non porta doni, la Befana riempie le calze di carbone e i genitori li mandano al letto senza cena, o meglio, senza cellulare o videogiochi. Al di là dei personaggi di fantasia, infatti, sono la mamma e il papà, o comunque le figure genitoriali, i principali modelli di riferimento per i piccoli, parte attiva nella crescita dei propri figli e perciò anche responsabili delle loro azioni, soprattuto quando queste sono sbagliate o i giovani non si comportano bene. Dall'altra parte del mondo, invece, ad essere sottoposti al giudizio sul proprio comportamento sono proprio i genitori: in Cina è stata presentata una "Legge per la promozione dell’istruzione familiare", che in sostanza punta a punire e rieducare i genitori cattivi, che si comportano male con i figli e non insegnano loro a comportarsi con gli altri in modo corretto, specie in ambito scolastico. Per le azioni sbagliate dei ragazzi fino ai 16 anni (quando diventano diretti responsabili) e il mancato rispetto delle punizioni per l'educazione familiare, mamme e papà rischiano una multa fino a 1.000 yuan (circa 135 euro) o la detenzione fino a cinque giorni, a seconda della gravità dei reato. Un incentivo dunque per le famiglie al completo, non più solo per i bambini, a comportarsi correttamente: se i figli si comporteranno male nei confronti di altre persone a risponderne penalmente saranno anche i genitori. Il portavoce della Commissione per gli affari legislativi dell'Assemblea nazionale del popolo (Anp), Zang Tiewei, ha chiarito che l'obiettivo della nuova misura è quello di promuovere e sviluppare "le capacità genitoriali, la moralità e i valori fondamentali del socialismo in tutto il Paese". "La mancanza di educazione familiare è la principale causa dei comportamenti scorretti degli adolescenti", ha aggiunto Tiewei. Per la Repubblica Popolare, tra l'altro, non si tratta di una novità: negli ultimi mesi il governo cinese ha infatti messo in atto una serie di misure per interventi diretti nel percorso educativo dei più giovani. Tra le norme introdotte la più nota è quella relativa ai videogiochi, vietati ai minori di 18 anni per più di tre ore a settimana. ⁣Ai genitori è stato anche imposto il compito di far riposare, giocare e allenare i bambini: nella bozza del nuovo disegno di legge, oltre alle punizioni, è previsto anche un percorso formativo per le famiglie, in modo che incoraggino le buone abitudini nei figli e promuovano l'educazione alla salute fisica e mentale. ⁣
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