Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Barbara Masini: “Ho fatto un casino, ma gli italiani si sono riconosciuti nelle mie parole e la politica mi ha abbracciata, al di là dei colori”

Barbara Masini: “Ho fatto un casino, ma gli italiani si sono riconosciuti nelle mie parole e la politica mi ha abbracciata, al di là dei colori”

La senatrice di Forza Italia, protagonista dell'appassionato intervento in aula a favore del ddl Zan: "Il centrodestra è plurale, anche se una parte vuole convincersi del contrario". "Spero che mettermi a nudo acceleri la formazione di un centrodestra moderno ed europeo. La società deve crescere: c'è chi mi ha dato di 'pervertita'"

Sofia Francioni
16 Luglio 2021
Share on FacebookShare on Twitter

Con il suo intervento a cuore aperto in aula (leggi l’articolo), la senatrice di Forza Italia, Barbara Masini, ha commosso i cittadini, ma ha rotto per qualche ora le fila degli schieramenti politici. “Ho fatto un casino”, dice ridendo. “Avevo la chat di Facebook piena di messaggi: tutti belli. Tantissime testimonianze di persone che si sono riconosciute nelle mie parole e che hanno voluto raccontarmi quelle che hanno usato, parlando ai loro figli o quelle che si sono sentite dire dai loro genitori, una volta fatto coming out. Ma un grande abbraccio l’ho ricevuto anche dalla politica, al di là dei colori. Colleghi di destra e di sinistra mi hanno dimostrato la loro commozione, mi hanno telefonato, abbracciato, scritto. In queste ore – ammette – sono in una bolla. Ma la notorietà, si sa, dura venti secondi”. La sua battaglia a favore del Ddl Zan contro l’omolesbobitransfobia, lo ribadisce a ventiquattro ore dal suo intervento, non è personale “nonostante in passato abbia subito episodi spiacevoli”, ma una conquista di civiltà: “Vengo da un partito, Forza Italia, che fa della libertà la sua bandiera. E non c’è libertà più sacra di poter vivere la propria vita naturalmente e senza paura”. 

Barbara Masini

Senatrice, la destra ha tra i suoi valori portanti la famiglia tradizionale. Non crede di aver rotto un tabù e di aver dimostrato con il suo intervento che non c’è contraddizione tra essere omosessuali e di destra? 

“Mi sta parlando di un centrodestra che vuole convincere se stesso di essere soltanto questo. Non solo perché avrà nelle sue fila, per la legge della statistica, degli omosessuali, ma anche perché sappiamo tutti che anche la famiglia tradizionale mostra delle criticità. E per affermarlo, basta guardare al numero di divorzi che ogni anno si registrano in Italia. Il centrodestra è plurale, come il centrosinistra. E io, soprattutto in una destra moderata quale è Forza Italia, non mi sento a disagio per la mia storia personale. In Aula, forse, ho proprio voluto rivendicarlo. Anche io rappresento il centrodestra, rappresento anche io una parte di elettori che vogliono votare il centrodestra. Sono una liberale e non vedo perché questa mia visione dello Stato debba tenere fuori la parte dei diritti: mi rifiuto di pensare che i cittadini laici e moderni debbano per forza votare a sinistra”. 

Per la sua omosessualità ha mai avuto problemi con i suoi colleghi? 

“Nel mio partito mai”. 

Lei vede un cambiamento valoriale nel centrodestra?

“Il centrodestra rappresentato da Forza Italia ha sempre avuto questa natura liberale. Negli ultimi anni hanno preso più forza partiti di destra che hanno impostato una linea tradizionale, più conservatrice: ma il centrodestra è nato con noi”. 

Rispetto al Ddl Zan ha visto un cambiamento nell’atteggiamento del centrodestra?

“Sì, alla Camera l’atteggiamento era molto scettico: erano tanti gli interventi che sostenevano ‘Non serve’, ‘Non è necessario’, ‘Non esistono queste situazioni’. Andando avanti anche il centrodestra ha iniziato a sottolineare l’esigenza di legiferare. Poi, se questo mio mettermi a nudo, che sicuramente mi porterà anche tante critiche, ha contribuito ad accelerare il percorso per un centrodestra moderno ed europeo, come dev’essere, ben venga”. 

Al di là del Ddl Zan, lei che cosa ne pensa della possibilità di adottare per le famiglie omogenitoriali?

“Sono favorevole” 

Le è mai capitato di essere stata vittima di discriminazione o gesti d’odio? 

“Sì, sono come delle piccole rughe dell’anima che fanno parte del tuo percorso. Alcune sono state delle ‘cose piccole’, ma non vanno comunque bene. Ci sono stati, poi, anche altri episodi che però non metterei in piazza: chi sa, rifletterà. Le discriminazioni comunque avvengono anche ultimamente: chi sotto il mio intervento scrive ‘pervertita’, invece che ‘non sono d’accordo’, sta ovviamente giudicando in maniera discriminatoria”.

Potrebbe interessarti anche

Il Parlamento lavora al riconoscimento dell’“Agricoltore custode dell’ambiente e del territorio”
Scienze e culture

Ambiente, da contadini a “guardiani” del territorio

26 Marzo 2023
Nessun angolo della Terra è libero dall’inquinamento atmosferico (Ansa)
Scienze e culture

L’inquinamento atmosferico ricopre (quasi) tutta la Terra

23 Marzo 2023
Marina Piperno è una produttrice cinematografica italiana, Nastro d’argento 2011 alla carriera
Spettacolo

Marina Piperno, una vita per il cinema: “Una delle prime produttrici donne”

22 Marzo 2023

Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Con il suo intervento a cuore aperto in aula (leggi l'articolo), la senatrice di Forza Italia, Barbara Masini, ha commosso i cittadini, ma ha rotto per qualche ora le fila degli schieramenti politici. “Ho fatto un casino”, dice ridendo. “Avevo la chat di Facebook piena di messaggi: tutti belli. Tantissime testimonianze di persone che si sono riconosciute nelle mie parole e che hanno voluto raccontarmi quelle che hanno usato, parlando ai loro figli o quelle che si sono sentite dire dai loro genitori, una volta fatto coming out. Ma un grande abbraccio l’ho ricevuto anche dalla politica, al di là dei colori. Colleghi di destra e di sinistra mi hanno dimostrato la loro commozione, mi hanno telefonato, abbracciato, scritto. In queste ore - ammette – sono in una bolla. Ma la notorietà, si sa, dura venti secondi”. La sua battaglia a favore del Ddl Zan contro l’omolesbobitransfobia, lo ribadisce a ventiquattro ore dal suo intervento, non è personale “nonostante in passato abbia subito episodi spiacevoli”, ma una conquista di civiltà: “Vengo da un partito, Forza Italia, che fa della libertà la sua bandiera. E non c’è libertà più sacra di poter vivere la propria vita naturalmente e senza paura”. 
Barbara Masini
Senatrice, la destra ha tra i suoi valori portanti la famiglia tradizionale. Non crede di aver rotto un tabù e di aver dimostrato con il suo intervento che non c’è contraddizione tra essere omosessuali e di destra?  “Mi sta parlando di un centrodestra che vuole convincere se stesso di essere soltanto questo. Non solo perché avrà nelle sue fila, per la legge della statistica, degli omosessuali, ma anche perché sappiamo tutti che anche la famiglia tradizionale mostra delle criticità. E per affermarlo, basta guardare al numero di divorzi che ogni anno si registrano in Italia. Il centrodestra è plurale, come il centrosinistra. E io, soprattutto in una destra moderata quale è Forza Italia, non mi sento a disagio per la mia storia personale. In Aula, forse, ho proprio voluto rivendicarlo. Anche io rappresento il centrodestra, rappresento anche io una parte di elettori che vogliono votare il centrodestra. Sono una liberale e non vedo perché questa mia visione dello Stato debba tenere fuori la parte dei diritti: mi rifiuto di pensare che i cittadini laici e moderni debbano per forza votare a sinistra”.  Per la sua omosessualità ha mai avuto problemi con i suoi colleghi?  “Nel mio partito mai”.  Lei vede un cambiamento valoriale nel centrodestra? “Il centrodestra rappresentato da Forza Italia ha sempre avuto questa natura liberale. Negli ultimi anni hanno preso più forza partiti di destra che hanno impostato una linea tradizionale, più conservatrice: ma il centrodestra è nato con noi”.  Rispetto al Ddl Zan ha visto un cambiamento nell’atteggiamento del centrodestra? “Sì, alla Camera l’atteggiamento era molto scettico: erano tanti gli interventi che sostenevano ‘Non serve’, ‘Non è necessario’, ‘Non esistono queste situazioni’. Andando avanti anche il centrodestra ha iniziato a sottolineare l’esigenza di legiferare. Poi, se questo mio mettermi a nudo, che sicuramente mi porterà anche tante critiche, ha contribuito ad accelerare il percorso per un centrodestra moderno ed europeo, come dev’essere, ben venga”.  Al di là del Ddl Zan, lei che cosa ne pensa della possibilità di adottare per le famiglie omogenitoriali? “Sono favorevole”  Le è mai capitato di essere stata vittima di discriminazione o gesti d’odio?  “Sì, sono come delle piccole rughe dell’anima che fanno parte del tuo percorso. Alcune sono state delle ‘cose piccole’, ma non vanno comunque bene. Ci sono stati, poi, anche altri episodi che però non metterei in piazza: chi sa, rifletterà. Le discriminazioni comunque avvengono anche ultimamente: chi sotto il mio intervento scrive ‘pervertita’, invece che ‘non sono d’accordo’, sta ovviamente giudicando in maniera discriminatoria”.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto