Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Barbie Bessie Coleman, la bambola celebra la prima donna afroamericana a diventare pilota

Barbie Bessie Coleman, la bambola celebra la prima donna afroamericana a diventare pilota

Fa parte della collezione “Inspiring Women” il cui obiettivo è omaggiare le figure femminili che hanno segnato la storia con i loro meriti

Barbara Berti
26 Gennaio 2023
La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)

La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)

Share on FacebookShare on Twitter

In occasione del compleanno dell’aviatrice Bessie Coleman, la Mattel lancia sul mercato la Barbie in suo onore, come nuovo modello della linea “Barbie Inspiring Women”.

Bessie Coleman nacque il 26 gennaio 1892 e grazie alla sua grande determinazione è stata la prima donna di colore e nativa americana a diventare pilota, nonché la prima persona afroamericana a conseguire una licenza di pilota internazionale. Nonostante gli ostacoli e le avversità incontrate sul suo cammino, la donna ha realizzato il suo sogno di volare e ha dedicato la sua vita a incoraggiare altre persone di colore a intraprendere la carriera di pilota. Ed è proprio questo lo spirito dei modelli della linea “Barbie Inspiring Women”: “le ragazze possono capire che la loro immaginazione è solo l’inizio di ciò che possono ottenere” sostiene la Mattel presentando la bambola Bessie Coleman che indossa un tradizionale abito da aviatore verde oliva, alti stivali stringati e un berretto decorato con le sue iniziali, “BC”.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Barbie (@barbie)

 

Il lancio della Barbie, oltre a celebrare il compleanno di Bessie Coleman, arriva a pochi giorni dalle celebrazione del “Black History Month” (tradotto in italiano come “Mese della storia dei neri”) che in America e Canada si festeggia a febbraio. Tra le altre attività su cui Barbie sta lavorando per onorare Bessie Coleman c’è anche una partnership con American Airlines, poiché è stata la prima compagnia aerea commerciale ad assumere un pilota nero. Il giorno del compleanno di Bessie (il 26 gennaio), un volo americano sarà caratterizzato da un equipaggio di sole donne nere.

La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)
La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)

La storia di Bessie Coleman

A causa della sua razza e del suo sesso, a quei tempi, le scuole di volo negli Stati Uniti non erano disponibili ad ammettere Coleman. Questo, però, non l’ha fermata. Coleman si trasferì, infatti, a Parigi per frequentare la scuola di aviazione. Il 15 giugno 1921, la Coleman divenne non solo la prima donna afroamericana a conseguire un brevetto aereo internazionale dalla Fédération Aéronautique Internationale e il primo americano di qualsiasi sesso o etnia ad ottenerlo, ma anche la prima donna afroamericana a ottenere un brevetto di pilota di aviazione. Iniziò così a fare le acrobazie nei cieli, sia in America che in Europa. Per tutti era “Queen Bess”. La sua carriera di pilota è stata interrotta a soli 34 anni quando morì in un tragico incidente durante una dimostrazione per le celebrazioni del Primo Maggioa Jacksonville, in Florida: il suo aereo si capovolse e lei non indossando la cintura di sicurezza precipitò e morì.

La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)
La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)

“Mantenere viva l’eredità di Bessie è sempre stato un impegno per la mia famiglia. Siamo orgogliosi di riconoscere la sua determinazione e i suoi risultati per le donne di colore nell’aviazione. E siamo orgogliosi di continuare a condividere lo spirito pionieristico della mia prozia con i fan di tutte le età” sono le parole di Gigi Coleman, pronipote di Bessie Coleman, rilasciate a mezzo stampa in occasione del lancio della bambola. Barbie collaborerà anche con “Bessie Coleman Aviation All-Stars”, organizzazione no profit fondata da Gigi Coleman, che educa gli studenti e li introduce alle carriere nel settore dell’aviazione, nonché con Girls Write Now, organizzazione no-profit che fa da mentore alla prossima generazione di scrittori e leader.

La collezione “Barbie Inspiring Women”

La Barbie aviatrice Bessie Coleman è l’ultima novità della serie “Barbie Inspiring Women”, collezione che vuole mettere al centro l’empowerment femminili. Per questo le bambole rappresentano eroine che tramite le loro vite hanno superato delle barriere e hanno creato nuove possibilità per il sesso femminile.

Fanno parte di questa linea – lanciata a marzo 2018 – la pittrice messicana pioniera dei diritti delle donne Frida Kahlo; la prima pilota donna che ha attraversato l’Atlantico in solitaria Amelia Earhart; l’influente matematica afro-americana della Nasa che ha calcolato la traiettoria dell’Apollo 11, Katherine Johnson. Poi si sono aggiunge la Barbie astronauta Sally Ride e la Barbie attivista per i diritti civili Rosa Parks.

La Barbie ispirata a Frida Kalo (Instagram)
La Barbie ispirata a Frida Kalo (Instagram)

Fanno parte della collezione anche la ballerina Yuan Yuan Tan, la prima a ricoprire il grado di “Principal Dancer” al San Francisco Ballet; Madam CJ Walker, la prima donna americana che senza aiuti è diventata milionaria; l’etologa e attivista Jane Goodall, medaglia d’onore, fondatrice del Jane Goodall Institute, soprannominata la “regina degli scimpanzé”.

E’ diventata una bambola anche Ida Bell Wells-Barnett, più comunemente nota come Ida B. Wells, l’attivista, giornalista e sociologa afroamericana, impegnata nel contrastare il linciaggio della popolazione nera negli Stati Uniti meridionali. Stesso destino per la scrittrice, autrice, attivista e insegnante Dr. Maya Angelou che nella vita ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui oltre 50 dottorati onorari e una nomination al “National Book Award” per la sua autobiografia del 1970.

Madam CJ Walker, la prima donna americana che senza aiuti è diventata milionaria, ora è anche una Barbie (Instagram)
Madam CJ Walker, la prima donna americana che senza aiuti è diventata milionaria, ora è anche una Barbie (Instagram)

Tra le bambole che celebrano l’empowerment femminile, troviamo anche le Barbie della tennista Billie Jean King, accesa sostenitrice della lotta al sessismo nello sport e nella società, ricordata per l’incontro di tennis noto come “battaglia dei sessi”, che nel 1973, la vide sconfiggere il tennista Bobby Riggs, vincitore del singolare a Wimbledon e numero 1 al mondo tra il 1941 e il 1947.

Sono diventate Barbie anche Florence Nightingale, l’infermiera considerata la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, in quanto fu la prima ad applicare il metodo scientifico attraverso l’utilizzo della statistica; la cantante Ella Fitzgerald, dotata di un potente strumento vocale, vantando un’estensione di più di tre ottavi; Eleanor Roosevelt, first lady degli Stati Uniti, portavoce delle Nazioni Unite e attivista per i diritti umani.

Alcune bambole della collezione “Inspiring Women” (instagram)
Alcune bambole della collezione “Inspiring Women” (instagram)

In formato bambola troviamo, infine, Susan B. Anthony, attivista e pioniera dei diritti civili statunitense, che svolse un ruolo cruciale nel movimento per l’emancipazione delle donne del XIX secolo, volto ad assicurare il diritto di suffragio alle donne negli Stati Uniti; Helen Keller, la prima persona sordocieca a conseguire una laurea in lettere.

Potrebbe interessarti anche

L'atleta paralimpico Massimo Giandinoto insieme ad alcuni bambini presenti al progetto Sport For Good Torino
Sport

Chi è Massimo Giandinoto, l’atleta paralimpico “salvato” dallo sport

20 Marzo 2023
GionnyScandal con mamma Rita e papà Antonio (fonte Instagram)
Attualità

GionnyScandal: il cantante ritrova i genitori biologici dopo 30 anni

22 Marzo 2023
Smartwatch antiviolenza, cos'è: il primo consegnato a una donna di Napoli
Attualità

Smartwatch antiviolenza, cos’è: il primo consegnato a una donna di Napoli

19 Marzo 2023

Instagram

  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
In occasione del compleanno dell’aviatrice Bessie Coleman, la Mattel lancia sul mercato la Barbie in suo onore, come nuovo modello della linea “Barbie Inspiring Women”. Bessie Coleman nacque il 26 gennaio 1892 e grazie alla sua grande determinazione è stata la prima donna di colore e nativa americana a diventare pilota, nonché la prima persona afroamericana a conseguire una licenza di pilota internazionale. Nonostante gli ostacoli e le avversità incontrate sul suo cammino, la donna ha realizzato il suo sogno di volare e ha dedicato la sua vita a incoraggiare altre persone di colore a intraprendere la carriera di pilota. Ed è proprio questo lo spirito dei modelli della linea “Barbie Inspiring Women”: “le ragazze possono capire che la loro immaginazione è solo l'inizio di ciò che possono ottenere” sostiene la Mattel presentando la bambola Bessie Coleman che indossa un tradizionale abito da aviatore verde oliva, alti stivali stringati e un berretto decorato con le sue iniziali, “BC”.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Barbie (@barbie)

  Il lancio della Barbie, oltre a celebrare il compleanno di Bessie Coleman, arriva a pochi giorni dalle celebrazione del "Black History Month" (tradotto in italiano come "Mese della storia dei neri") che in America e Canada si festeggia a febbraio. Tra le altre attività su cui Barbie sta lavorando per onorare Bessie Coleman c'è anche una partnership con American Airlines, poiché è stata la prima compagnia aerea commerciale ad assumere un pilota nero. Il giorno del compleanno di Bessie (il 26 gennaio), un volo americano sarà caratterizzato da un equipaggio di sole donne nere.
La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)
La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)

La storia di Bessie Coleman

A causa della sua razza e del suo sesso, a quei tempi, le scuole di volo negli Stati Uniti non erano disponibili ad ammettere Coleman. Questo, però, non l'ha fermata. Coleman si trasferì, infatti, a Parigi per frequentare la scuola di aviazione. Il 15 giugno 1921, la Coleman divenne non solo la prima donna afroamericana a conseguire un brevetto aereo internazionale dalla Fédération Aéronautique Internationale e il primo americano di qualsiasi sesso o etnia ad ottenerlo, ma anche la prima donna afroamericana a ottenere un brevetto di pilota di aviazione. Iniziò così a fare le acrobazie nei cieli, sia in America che in Europa. Per tutti era “Queen Bess”. La sua carriera di pilota è stata interrotta a soli 34 anni quando morì in un tragico incidente durante una dimostrazione per le celebrazioni del Primo Maggioa Jacksonville, in Florida: il suo aereo si capovolse e lei non indossando la cintura di sicurezza precipitò e morì.
La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)
La Barbie dedicata a Bessie Coleman (Mattel)
“Mantenere viva l’eredità di Bessie è sempre stato un impegno per la mia famiglia. Siamo orgogliosi di riconoscere la sua determinazione e i suoi risultati per le donne di colore nell'aviazione. E siamo orgogliosi di continuare a condividere lo spirito pionieristico della mia prozia con i fan di tutte le età” sono le parole di Gigi Coleman, pronipote di Bessie Coleman, rilasciate a mezzo stampa in occasione del lancio della bambola. Barbie collaborerà anche con “Bessie Coleman Aviation All-Stars”, organizzazione no profit fondata da Gigi Coleman, che educa gli studenti e li introduce alle carriere nel settore dell'aviazione, nonché con Girls Write Now, organizzazione no-profit che fa da mentore alla prossima generazione di scrittori e leader.

La collezione “Barbie Inspiring Women”

La Barbie aviatrice Bessie Coleman è l’ultima novità della serie “Barbie Inspiring Women”, collezione che vuole mettere al centro l’empowerment femminili. Per questo le bambole rappresentano eroine che tramite le loro vite hanno superato delle barriere e hanno creato nuove possibilità per il sesso femminile. Fanno parte di questa linea – lanciata a marzo 2018 - la pittrice messicana pioniera dei diritti delle donne Frida Kahlo; la prima pilota donna che ha attraversato l’Atlantico in solitaria Amelia Earhart; l’influente matematica afro-americana della Nasa che ha calcolato la traiettoria dell’Apollo 11, Katherine Johnson. Poi si sono aggiunge la Barbie astronauta Sally Ride e la Barbie attivista per i diritti civili Rosa Parks.
La Barbie ispirata a Frida Kalo (Instagram)
La Barbie ispirata a Frida Kalo (Instagram)
Fanno parte della collezione anche la ballerina Yuan Yuan Tan, la prima a ricoprire il grado di “Principal Dancer” al San Francisco Ballet; Madam CJ Walker, la prima donna americana che senza aiuti è diventata milionaria; l’etologa e attivista Jane Goodall, medaglia d’onore, fondatrice del Jane Goodall Institute, soprannominata la “regina degli scimpanzé”. E’ diventata una bambola anche Ida Bell Wells-Barnett, più comunemente nota come Ida B. Wells, l’attivista, giornalista e sociologa afroamericana, impegnata nel contrastare il linciaggio della popolazione nera negli Stati Uniti meridionali. Stesso destino per la scrittrice, autrice, attivista e insegnante Dr. Maya Angelou che nella vita ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti tra cui oltre 50 dottorati onorari e una nomination al “National Book Award” per la sua autobiografia del 1970.
Madam CJ Walker, la prima donna americana che senza aiuti è diventata milionaria, ora è anche una Barbie (Instagram)
Madam CJ Walker, la prima donna americana che senza aiuti è diventata milionaria, ora è anche una Barbie (Instagram)
Tra le bambole che celebrano l’empowerment femminile, troviamo anche le Barbie della tennista Billie Jean King, accesa sostenitrice della lotta al sessismo nello sport e nella società, ricordata per l'incontro di tennis noto come “battaglia dei sessi”, che nel 1973, la vide sconfiggere il tennista Bobby Riggs, vincitore del singolare a Wimbledon e numero 1 al mondo tra il 1941 e il 1947. Sono diventate Barbie anche Florence Nightingale, l’infermiera considerata la fondatrice dell'assistenza infermieristica moderna, in quanto fu la prima ad applicare il metodo scientifico attraverso l'utilizzo della statistica; la cantante Ella Fitzgerald, dotata di un potente strumento vocale, vantando un'estensione di più di tre ottavi; Eleanor Roosevelt, first lady degli Stati Uniti, portavoce delle Nazioni Unite e attivista per i diritti umani.
Alcune bambole della collezione “Inspiring Women” (instagram)
Alcune bambole della collezione “Inspiring Women” (instagram)
In formato bambola troviamo, infine, Susan B. Anthony, attivista e pioniera dei diritti civili statunitense, che svolse un ruolo cruciale nel movimento per l'emancipazione delle donne del XIX secolo, volto ad assicurare il diritto di suffragio alle donne negli Stati Uniti; Helen Keller, la prima persona sordocieca a conseguire una laurea in lettere.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto