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Home » Lifestyle » The Future of Pink is Green: una Barbie in plastica riciclata omaggia Jane Goodall

The Future of Pink is Green: una Barbie in plastica riciclata omaggia Jane Goodall

Realizzata con materiale di recupero per la salvaguardia degli oceani fa parte della collezione Inspiring Women

Marianna Grazi
12 Luglio 2022
Barbie Jane Goodall

La nuova Barbie in plastica riciclata ispirata alla dottoressa Jane Goodall

Share on FacebookShare on Twitter

Due obiettivi nobili: salvaguardare gli oceani dall’inquinamento e omaggiare ad una donna straordinaria, una figura di riferimento nel campo delle scienze naturali e messaggero di pace delle Nazioni Unite. Barbie presenta la nuova bambola ispirata alla dottoressa Jane Goodall, realizzata in plastica riciclata.
Ad annunciarlo è la nota azienda di giocattoli Mattel che, in collaborazione con il ‘Jane Goodall Institute’, presenta una novità all’interno della collezione Inspiring Women, la serie che rende omaggio alle donne coraggiose che hanno rischiato la loro vita o la loro carriera, che hanno contribuito a cambiare le regole prestabilite e aperto la strada alle future generazioni, per sognare più in grande che mai.
La dottoressa Goodall, fondatrice dell’omonimo istituto, si unisce infatti a un elenco di incredibili eroine del loro tempo, tra cui Ida B. Wells, Maya Angelou, Billie Jean King ed Eleanor Roosevelt, tra le altre.

Chi è Jane Goodall

La dottoressa Goodall, etologa di fama mondiale, fondatrice del Jane Goodall Institute (Mattel)

La dottoressa Jane Goodall è un’etologa e attivista di fama mondiale che ogni giorno si impegna per una maggior comprensione del mondo naturale, ispirando azioni in favore dell’ambiente. È nota in particolare per gli studi rivoluzionari sugli scimpanzé selvatici nel Parco nazionale di Gombe Stream (Tanzania), ad oggi lo studio in tema più longevo al mondo. Ha fondato il ‘Jane Goodall Institute’, un’organizzazione globale per la conservazione, la difesa, il benessere degli animali e per la ricerca e l’emancipazione dei giovani. Goodall lavora da molti anni alle questioni climatiche e per i diritti umani, e continua a essere una voce di primaria importanza nella promozione del progresso ambientale.
“Per tutta la mia carriera ho cercato di aiutare i bambini ad essere curiosi ed esplorare il mondo che li circonda, proprio come ho fatto io quando ho viaggiato per la prima volta in Tanzania 62 anni fa – afferma la dottoressa –. Sono entusiasta di collaborare con Barbie e incoraggiare i più piccoli a imparare dall’ambiente e a credere che possano fare la differenza – aggiunge –. Attraverso questa partnership, spero di ispirare la prossima generazione di eco-leader a unirsi a me nella protezione del nostro pianeta e ricordare loro che possono essere tutto ciò che desiderano, ovunque: sul campo, in laboratorio e nella ricerca”.

Ispirare i futuri eco-leader

Proprio per celebrare i traguardi storici raggiunti dalla scienziata la Mattel, con Barbie, sta avviando una partnership globale con l’istituto intitolato a Jane Goodall e già collabora con il loro programma ‘Roots & Shoots‘, che punta a ispirare curiosità per l’ambiente nei bambini di tutte l’età e insegnare loro quale possa essere il loro impatto sociale e ambientale. L’istituto e la casa di giocattoli lanciano quindi la sfida globale #NaturallyCuriousJane, incoraggiando i più piccoli a scoprire i piccoli (ma significativi) passi che possono fare per creare grandi cambiamenti, come la creazione di un diario di osservazione della natura, l’attività di mapping di una comunità e l’impegno ad aumentare gli spazi verdi locali. Inoltre, Barbie celebra la dottoressa con un episodio speciale della serie Barbie You Can Be Anything sul proprio canale YouTube.

La bambola in plastica riciclata

La Barbie ispirata a Jane Goodall
La Barbie ispirata a Jane Goodall con uno dei suoi amati scimpanzé (Mattel)

La bambola ispirata alla dottoressa Jane Goodall si aggiunge all’elenco di giochi e accessori Barbie che si allineano all’obiettivo aziendale di Mattel di raggiungere, entro il 2030, il 100% di materie plastiche riciclate, riciclabili o interamente di origine naturale in tutti i prodotti e in tutte le confezioni. Tra i giochi sostenibili figura anche Barbie Loves the Ocean, la prima linea di fashion dolls realizzata con materiale riciclato per la salvaguardia degli oceani.

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  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Due obiettivi nobili: salvaguardare gli oceani dall'inquinamento e omaggiare ad una donna straordinaria, una figura di riferimento nel campo delle scienze naturali e messaggero di pace delle Nazioni Unite. Barbie presenta la nuova bambola ispirata alla dottoressa Jane Goodall, realizzata in plastica riciclata. Ad annunciarlo è la nota azienda di giocattoli Mattel che, in collaborazione con il 'Jane Goodall Institute', presenta una novità all'interno della collezione Inspiring Women, la serie che rende omaggio alle donne coraggiose che hanno rischiato la loro vita o la loro carriera, che hanno contribuito a cambiare le regole prestabilite e aperto la strada alle future generazioni, per sognare più in grande che mai. La dottoressa Goodall, fondatrice dell'omonimo istituto, si unisce infatti a un elenco di incredibili eroine del loro tempo, tra cui Ida B. Wells, Maya Angelou, Billie Jean King ed Eleanor Roosevelt, tra le altre.

Chi è Jane Goodall

La dottoressa Goodall, etologa di fama mondiale, fondatrice del Jane Goodall Institute (Mattel)
La dottoressa Jane Goodall è un'etologa e attivista di fama mondiale che ogni giorno si impegna per una maggior comprensione del mondo naturale, ispirando azioni in favore dell’ambiente. È nota in particolare per gli studi rivoluzionari sugli scimpanzé selvatici nel Parco nazionale di Gombe Stream (Tanzania), ad oggi lo studio in tema più longevo al mondo. Ha fondato il 'Jane Goodall Institute', un'organizzazione globale per la conservazione, la difesa, il benessere degli animali e per la ricerca e l'emancipazione dei giovani. Goodall lavora da molti anni alle questioni climatiche e per i diritti umani, e continua a essere una voce di primaria importanza nella promozione del progresso ambientale. “Per tutta la mia carriera ho cercato di aiutare i bambini ad essere curiosi ed esplorare il mondo che li circonda, proprio come ho fatto io quando ho viaggiato per la prima volta in Tanzania 62 anni fa – afferma la dottoressa –. Sono entusiasta di collaborare con Barbie e incoraggiare i più piccoli a imparare dall’ambiente e a credere che possano fare la differenza – aggiunge –. Attraverso questa partnership, spero di ispirare la prossima generazione di eco-leader a unirsi a me nella protezione del nostro pianeta e ricordare loro che possono essere tutto ciò che desiderano, ovunque: sul campo, in laboratorio e nella ricerca”.

Ispirare i futuri eco-leader

Proprio per celebrare i traguardi storici raggiunti dalla scienziata la Mattel, con Barbie, sta avviando una partnership globale con l'istituto intitolato a Jane Goodall e già collabora con il loro programma 'Roots & Shoots', che punta a ispirare curiosità per l'ambiente nei bambini di tutte l’età e insegnare loro quale possa essere il loro impatto sociale e ambientale. L'istituto e la casa di giocattoli lanciano quindi la sfida globale #NaturallyCuriousJane, incoraggiando i più piccoli a scoprire i piccoli (ma significativi) passi che possono fare per creare grandi cambiamenti, come la creazione di un diario di osservazione della natura, l’attività di mapping di una comunità e l'impegno ad aumentare gli spazi verdi locali. Inoltre, Barbie celebra la dottoressa con un episodio speciale della serie Barbie You Can Be Anything sul proprio canale YouTube.

La bambola in plastica riciclata

La Barbie ispirata a Jane Goodall
La Barbie ispirata a Jane Goodall con uno dei suoi amati scimpanzé (Mattel)
La bambola ispirata alla dottoressa Jane Goodall si aggiunge all’elenco di giochi e accessori Barbie che si allineano all'obiettivo aziendale di Mattel di raggiungere, entro il 2030, il 100% di materie plastiche riciclate, riciclabili o interamente di origine naturale in tutti i prodotti e in tutte le confezioni. Tra i giochi sostenibili figura anche Barbie Loves the Ocean, la prima linea di fashion dolls realizzata con materiale riciclato per la salvaguardia degli oceani.
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