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Home » Lifestyle » Ride & Smile, in bicicletta da Roma a Bruxelles per promuovere la mobilità alternativa

Ride & Smile, in bicicletta da Roma a Bruxelles per promuovere la mobilità alternativa

Il 23% degli spostamenti in auto sono inferiori ai tre chilometri: la stessa distanza si può percorre pedalando in meno di venti minuti

Domenico Guarino
28 Settembre 2022
"Ride & Smile", il progetto per promuove l'uso della bicicletta negli ambienti urbani come scelta responsabile e come opzione efficace per il pendolarismo verso le scuole (Facebook)

"Ride & Smile", il progetto per promuove l'uso della bicicletta negli ambienti urbani come scelta responsabile e come opzione efficace per il pendolarismo verso le scuole (Facebook)

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Promuovere la mobilità sostenibile, incentivando in particolare l’uso della bicicletta, a partire dalle future generazioni di adulti, quelle che oggi vanno a scuola. E’ questo l’obiettivo del progetto “Ride & Smile“, coordinato dall’associazione “ReBik e ALTERmobility” di Roma, finanziato con il Programma Erasmus+.

I trasporti rappresentano, infatti, un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione europea e la loro quota continua a crescere. Ma visto che quasi un quarto del 23% degli spostamenti in auto urbana sono inferiori a 3 chilometri, una distanza che si percorre facilmente in meno di 20 minuti, la bicicletta può avere un ruolo importante da svolgere, in quanto aiuta ad affrontare la congestione e l’inquinamento atmosferico locale. Spesso però, le abitudini, lo scetticismo, una certa pigrizia, portano le persone a snobbare questo mezzo di trasporto straordinario nella sua semplicità. E allora “Ride & Smile” mira proprio a favorire lo sviluppo di cittadini attivi che siano consapevoli della rilevanza delle loro scelte individuali, introducendo nella vita quotidiana di alunni, insegnanti e famiglie la bicicletta come mezzo di trasporto per andare a scuola.

Il progetto "Ride & Smile" punta a incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi a scuola (Facebook)
Il progetto “Ride & Smile” punta a incentivare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi a scuola (Facebook)

Il progetto si è articolato in due anni nel corso dei quali i partner di cinque Paesi (Italia, Austria, Macedonia del Nord, Romania, Belgio) hanno messo a punto una piattaforma virtuale per l’apprendimento, che ha consentito a oltre 500 bambini di partecipare, durante il mese di maggio scorso, al “Bike to School Challenge 2022”: una vera e propria competizione tra le classi, in cui i bambini accumulano punti giorno dopo giorno scegliendo di andare a scuola in bicicletta o a piedi invece di farsi accompagnare in automobile.

Il 16 settembre poi, a conclusione dell‘iniziativa è stato lanciato un evento straordinario: un cicloviaggio simbolico da Roma a Bruxelles per portare i risultati del progetto direttamente nel cuore dell’Unione Europea, attraversando l’Italia, la Svizzera, la Germania, la Francia e il Lussemburgo fino ad arrivare in Belgio, in circa 40 giorni sulle due ruote. “Invece di invitare tutti a un evento conclusivo a Roma, abbiamo pensato di essere noi a portare il progetto in giro per l’Europa, raccontando la nostra esperienza e mostrando ai bambini che in bicicletta possiamo andare non solo a scuola o al parco, ma anche viaggiare su strada, divertendoci e coprendo distanze apparentemente proibitive” dicono gli organizzatori.

La partenza da Roma alla volta di Bruxelles (Facebook)
La partenza da Roma alla volta di Bruxelles (Facebook)

Per Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire (con sede a Firenze) “il progetto Ride and Smile è un bell’esempio di quanto il Programma Erasmus+ contribuisca concretamente alla realizzazione di alcune linee politiche strategiche dell’Unione europea: temi centrali come l’inclusione sociale, la transizione verso il digitale, la promozione della partecipazione alla vita democratica e, in questo caso specifico, la sostenibilità ambientale, sono priorità trasversali a tutti i settori del Programma, da tenere in considerazione sia per gli obiettivi che per le attività e le modalità di gestione dei progetti finanziati. Colpisce di questo progetto il lavoro svolto con le scuole primarie, con una metodologia basata sull’approccio del gioco e della sfida (Bike to School Challenge) e l’idea innovativa di disseminazione dei risultati: portare il progetto direttamente sui territori, in giro per l’Europa, raccontando l’esperienza alle scuole, alle associazioni, agli enti pubblici che ne faranno richiesta e mostrando ai bambini che in bicicletta possiamo andare non solo a scuola o al parco, ma anche viaggiare”.

L’itinerario a tappe della carovana prevede diverse soste, durante le quali persone e organizzazioni (associazioni, scuole, enti locali, etc.) interessate a sostenere l’iniziativa e a partecipare al Bike to School Challenge 2023, dicono gli organizzatori “possono farsi avanti e concordare il percorso da fare per entrare nella rete, promuovendo i principi della mobilità sostenibile e una maggiore consapevolezza verso le questioni ambientali”

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  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
Promuovere la mobilità sostenibile, incentivando in particolare l’uso della bicicletta, a partire dalle future generazioni di adulti, quelle che oggi vanno a scuola. E’ questo l’obiettivo del progetto "Ride & Smile", coordinato dall’associazione "ReBik e ALTERmobility" di Roma, finanziato con il Programma Erasmus+. I trasporti rappresentano, infatti, un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell'Unione europea e la loro quota continua a crescere. Ma visto che quasi un quarto del 23% degli spostamenti in auto urbana sono inferiori a 3 chilometri, una distanza che si percorre facilmente in meno di 20 minuti, la bicicletta può avere un ruolo importante da svolgere, in quanto aiuta ad affrontare la congestione e l'inquinamento atmosferico locale. Spesso però, le abitudini, lo scetticismo, una certa pigrizia, portano le persone a snobbare questo mezzo di trasporto straordinario nella sua semplicità. E allora "Ride & Smile" mira proprio a favorire lo sviluppo di cittadini attivi che siano consapevoli della rilevanza delle loro scelte individuali, introducendo nella vita quotidiana di alunni, insegnanti e famiglie la bicicletta come mezzo di trasporto per andare a scuola.
Il progetto "Ride & Smile" punta a incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi a scuola (Facebook)
Il progetto "Ride & Smile" punta a incentivare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi a scuola (Facebook)
Il progetto si è articolato in due anni nel corso dei quali i partner di cinque Paesi (Italia, Austria, Macedonia del Nord, Romania, Belgio) hanno messo a punto una piattaforma virtuale per l’apprendimento, che ha consentito a oltre 500 bambini di partecipare, durante il mese di maggio scorso, al "Bike to School Challenge 2022": una vera e propria competizione tra le classi, in cui i bambini accumulano punti giorno dopo giorno scegliendo di andare a scuola in bicicletta o a piedi invece di farsi accompagnare in automobile. Il 16 settembre poi, a conclusione dell‘iniziativa è stato lanciato un evento straordinario: un cicloviaggio simbolico da Roma a Bruxelles per portare i risultati del progetto direttamente nel cuore dell’Unione Europea, attraversando l’Italia, la Svizzera, la Germania, la Francia e il Lussemburgo fino ad arrivare in Belgio, in circa 40 giorni sulle due ruote. “Invece di invitare tutti a un evento conclusivo a Roma, abbiamo pensato di essere noi a portare il progetto in giro per l’Europa, raccontando la nostra esperienza e mostrando ai bambini che in bicicletta possiamo andare non solo a scuola o al parco, ma anche viaggiare su strada, divertendoci e coprendo distanze apparentemente proibitive” dicono gli organizzatori.
La partenza da Roma alla volta di Bruxelles (Facebook)
La partenza da Roma alla volta di Bruxelles (Facebook)
Per Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire (con sede a Firenze) “il progetto Ride and Smile è un bell’esempio di quanto il Programma Erasmus+ contribuisca concretamente alla realizzazione di alcune linee politiche strategiche dell’Unione europea: temi centrali come l’inclusione sociale, la transizione verso il digitale, la promozione della partecipazione alla vita democratica e, in questo caso specifico, la sostenibilità ambientale, sono priorità trasversali a tutti i settori del Programma, da tenere in considerazione sia per gli obiettivi che per le attività e le modalità di gestione dei progetti finanziati. Colpisce di questo progetto il lavoro svolto con le scuole primarie, con una metodologia basata sull’approccio del gioco e della sfida (Bike to School Challenge) e l’idea innovativa di disseminazione dei risultati: portare il progetto direttamente sui territori, in giro per l’Europa, raccontando l’esperienza alle scuole, alle associazioni, agli enti pubblici che ne faranno richiesta e mostrando ai bambini che in bicicletta possiamo andare non solo a scuola o al parco, ma anche viaggiare”. L’itinerario a tappe della carovana prevede diverse soste, durante le quali persone e organizzazioni (associazioni, scuole, enti locali, etc.) interessate a sostenere l’iniziativa e a partecipare al Bike to School Challenge 2023, dicono gli organizzatori "possono farsi avanti e concordare il percorso da fare per entrare nella rete, promuovendo i principi della mobilità sostenibile e una maggiore consapevolezza verso le questioni ambientali"
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