Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Stop ai riferimenti di genere sui libri dei canti di Natale. "Per riflettere al meglio la diversità"

La Oxford University Press modifica gli spartiti: i versi non più etichettati come parti maschili o femminili ma per voci basse o alte

di BARBARA BERTI -
19 dicembre 2022
Stop ai rifermenti di genere sui libri dei canti di Natale

Stop ai rifermenti di genere sui libri dei canti di Natale

Stop ai rifermenti di genere sui libri dei canti di Natale. L’editrice Oxford University Press ha modificato gli spartiti di diverse opere popolari come “Good King Wenceslas” di Bing Crosby in modo che i versi non siano più contrassegnati per essere cantati da uomini o donne nel tentativo di riflettere meglio la diversità di genere. Tradizionalmente, molti canti natalizi hanno determinati versi etichettati per cantanti maschi e per cantanti femmine. In “Good King Wenceslas”, gli uomini prendono la parte del re nella seconda strofa, che inizia: “Di qua paggio e stammi vicino/ se lo, racconta/ Quel chi è”. Le donne assumerebbero il ruolo del paggio in cori misti, rispondendo: "Sire, vive a una buona lega da qui / Sotto la montagna”. L’editrice Oxford University Press, dopo aver consultato alcuni cantanti trans, ha deciso di cambiare questa classificazione senza alcun riferimento di genere. Negli spartiti le parti saranno etichettate in base al tipo di voce, come soprano, contralto, tenore o basso, o come voci ‘superiore’ e ‘inferiore’ per indicare chi dovrebbe cantare la sezione del brano.
L’editrice Oxford University Press ha modificato gli spartiti dei canti natalizi

L’editrice Oxford University Press ha modificato gli spartiti dei canti natalizi

Un portavoce dell’Oxford University Press spiega: “Stiamo lavorando attivamente per garantire che le nostre pubblicazioni riflettano al meglio la diversità del mondo in cui viviamo, e quella di genere è una di queste”. E poi: “In passato, la musica corale faceva riferimento agli uomini per indicare le parti adatte a tenori e bassi, e alle donne per quanto riguarda i versi per soprano e contralti. Noi non lo faremo più: ci riferiremo esclusivamente alle parti vocali utilizzate”. Il portavoce prosegue: “Ci siamo impegnati attivamente con la comunità corale per individuare le migliori pratiche al riguardo, anche con i colleghi transgender che fanno parte di questa comunità, e continueremo a farlo per assicurarci di non smettere di imparare e per essere aperti a qualsiasi altro cambiamento sia richiesto”. Un nuovo titolo della serie Carols for Choirs del prossimo anno sarà “molto più diversificato rispetto ai suoi volumi precedenti”. Non è il primo esempio di musica natalizia che cambia per adattarsi alla sensibilità moderna. Nel 2019, il cantante John Legend ha riscritto il testo di “Baby, It's Cold Outside”. Il cambiamento ha seguito le critiche sulla scia del movimento “Me Too”: le parole originali della canzone del 1944 giustificavano e, anzi, dipingevano come intriganti le molestie sessuali, perché raccontavano di un uomo che persuadeva una donna a rimanere con lui di notte e a bere insieme un altro drink, mentre lei, in realtà, avrebbe voluto andarsene a casa.