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Home » Lifestyle » La cantante Jo Squillo testimonial dei nuovi corsi di difesa personale targati City Angels

La cantante Jo Squillo testimonial dei nuovi corsi di difesa personale targati City Angels

L'autodifesa istintiva e psicofisica detta Wilding invade i giardini di Milano. Mario Furlan: "Vi farò risvegliare l'istinto di sopravvivenza"

Barbara Berti
8 Settembre 2022
Un gruppo di partecipanti ai corsi di difesa personale targati City Angels (Facebook)

Un gruppo di partecipanti ai corsi di difesa personale targati City Angels (Facebook)

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L’attivista e cantante Jo Squillo inaugura i nuovi corsi di difesa personale targati City Angels, l’associazione di volontariato nata nel 1994 a Milano per iniziativa di Mario Furlan che è anche colui che tiene le lezioni di “Wilding”, l’autodifesa istintiva e psicofisica.

La cantante e attivista Jo Squillo inaugura i nuovi corsi di difesa personale di City Angels (Instagram)
La cantante e attivista Jo Squillo inaugura i nuovi corsi di difesa personale di City Angels (Instagram)

“Il Wilding è una difesa personale diversa dalle altre perché non si concentra su tecniche da memorizzare, bensì su principi da interiorizzare” spiega Furlan. “Il Wilding è la difesa personale che risveglia il proprio istinto di sopravvivenza. E si basa sulle 2P: psicologia e prevenzione” prosegue il creatore della disciplina che rientra in pieno tra le attività di formazione dei City Angels, gli angeli che si possono riconoscere dal basco blu, simbolo delle forze Onu, portatrici di pace, e dalla giubba rossa, colore dell’emergenza.

Mario Furlan, , fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva e psicofisica (Facebook)
Mario Furlan, , fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva e psicofisica (Facebook)

Il nuovo corso di difesa  personale – è gratuito e aperto a tutti – si svolgerà nei giardini di Milano, in tutti i Municipi, a partire dal 17 settembre. All’appuntamento (ore 15) ai Giardini Montanelli di Milano ci sarà anche  la cantautrice, presentatrice televisiva e attivista per i diritti delle donne Jo Squillo.

“Ringrazio i City Angels per questa iniziativa che pensa alla serenità e al benessere dei milanesi, puntando a coinvolgere soprattutto donne e giovani – dichiara l’assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano Martina Riva -. Quella proposta in queste lezioni non è tanto una reazione fisica, quanto più una risposta mentale e psicologica a situazioni critiche e di pericolo, in cui tutti noi possiamo trovarci nostro malgrado; un metodo che permette di acquisire maggiore autostima e risolutezza”.

Il corso di difesa personale è interattivo, dura circa 90 minuti e “sarà divertente: ci si improvviserà borseggiatori, scippatori e bulli, per calarsi nella mente del delinquente e per osservare le reazioni delle vittime” spiega ancora Furlan che chiede ai partecipanti di indossare gli abiti di tutti i giorni, per rendere il corso il più possibile legato alla vita quotidiana. “Vanno bene anche le scarpe con il tacco, la gonna stretta e la giacca e cravatta, perché dobbiamo saperci difendere vestiti così come siamo in quel momento” spiega Furlan. “Mi aspetto che anche quest’anno partecipino molte donne, persone sopra i 40 anni e ragazzini. Perché il Wilding è più mentale che fisico. Pertanto, è l’ideale per chi, pur non essendo particolarmente forte o agile, vuole comunque imparare un metodo efficace per difendersi” dice ancora il fondatore di City Angels ricordando che il Wilding aiuta inoltre ad acquisire sicurezza, autostima, assertività e consapevolezza. Per partecipare basta scrivere a [email protected] Ciascuna lezione è a numero chiuso (massimo 30 persone).

Gli “angeli” che si spendono per il prossimo

La storia dei City Angels comincia nel 1994, a Milano, quando Mario Furlan docente universitario di Motivazione e crescita personale e fondatore del Wilding, l’autodifesa istintiva, fonda l’associazione. Nella zona più problematica della città, ovvero la Stazione Centrale con lo scopo di assistere gli emarginati e tutelare i cittadini vittime della delinquenza.

Il primo luogo di ritrovo per le riunioni è nella Chiesa del Carmine, a Brera; il primo luogo di impegno sociale è il centro d’accoglienza per senzatetto del sacerdote camilliano Fratel Ettore Boschini, in via Sammartini, accanto alla Stazione. Dopo la diffidenza iniziale – e a volte l’aperta ostilità – da parte delle autorità arriva il riconoscimento delle istituzioni. Si concretizza con l’iscrizione all’albo delle Odv e, nel 1999, con l’attribuzione della massima onorificenza milanese: l’Ambrogino d’Oro, che viene attribuito all’associazione per la seconda volta nel 2008.

Negli anni sono nate nuove sedi degli Angels: nell’ordine a Roma, Torino, Varese, Parma, Brescia. Ad oggi sono 18 in Italia e una in Svizzera, a Lugano. Tutte unite dallo stesso spirito umanitario. In alcune città l’attività principale è l’assistenza ai senzatetto; in altre è invece la prevenzione e il contrasto della criminalità da strada. “Perché il nostro è un volontariato a 360 gradi, che si adatta alle necessità della singola città” tiene a precisare Furlan.

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Instagram

  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
L’attivista e cantante Jo Squillo inaugura i nuovi corsi di difesa personale targati City Angels, l’associazione di volontariato nata nel 1994 a Milano per iniziativa di Mario Furlan che è anche colui che tiene le lezioni di “Wilding”, l’autodifesa istintiva e psicofisica.
La cantante e attivista Jo Squillo inaugura i nuovi corsi di difesa personale di City Angels (Instagram)
La cantante e attivista Jo Squillo inaugura i nuovi corsi di difesa personale di City Angels (Instagram)
“Il Wilding è una difesa personale diversa dalle altre perché non si concentra su tecniche da memorizzare, bensì su principi da interiorizzare” spiega Furlan. “Il Wilding è la difesa personale che risveglia il proprio istinto di sopravvivenza. E si basa sulle 2P: psicologia e prevenzione” prosegue il creatore della disciplina che rientra in pieno tra le attività di formazione dei City Angels, gli angeli che si possono riconoscere dal basco blu, simbolo delle forze Onu, portatrici di pace, e dalla giubba rossa, colore dell’emergenza.
Mario Furlan, , fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva e psicofisica (Facebook)
Mario Furlan, , fondatore dei City Angels e creatore del Wilding, l’autodifesa istintiva e psicofisica (Facebook)
Il nuovo corso di difesa  personale – è gratuito e aperto a tutti – si svolgerà nei giardini di Milano, in tutti i Municipi, a partire dal 17 settembre. All'appuntamento (ore 15) ai Giardini Montanelli di Milano ci sarà anche  la cantautrice, presentatrice televisiva e attivista per i diritti delle donne Jo Squillo. “Ringrazio i City Angels per questa iniziativa che pensa alla serenità e al benessere dei milanesi, puntando a coinvolgere soprattutto donne e giovani – dichiara l'assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano Martina Riva -. Quella proposta in queste lezioni non è tanto una reazione fisica, quanto più una risposta mentale e psicologica a situazioni critiche e di pericolo, in cui tutti noi possiamo trovarci nostro malgrado; un metodo che permette di acquisire maggiore autostima e risolutezza”. Il corso di difesa personale è interattivo, dura circa 90 minuti e “sarà divertente: ci si improvviserà borseggiatori, scippatori e bulli, per calarsi nella mente del delinquente e per osservare le reazioni delle vittime” spiega ancora Furlan che chiede ai partecipanti di indossare gli abiti di tutti i giorni, per rendere il corso il più possibile legato alla vita quotidiana. “Vanno bene anche le scarpe con il tacco, la gonna stretta e la giacca e cravatta, perché dobbiamo saperci difendere vestiti così come siamo in quel momento” spiega Furlan. “Mi aspetto che anche quest’anno partecipino molte donne, persone sopra i 40 anni e ragazzini. Perché il Wilding è più mentale che fisico. Pertanto, è l’ideale per chi, pur non essendo particolarmente forte o agile, vuole comunque imparare un metodo efficace per difendersi” dice ancora il fondatore di City Angels ricordando che il Wilding aiuta inoltre ad acquisire sicurezza, autostima, assertività e consapevolezza. Per partecipare basta scrivere a [email protected] Ciascuna lezione è a numero chiuso (massimo 30 persone).

Gli "angeli" che si spendono per il prossimo

La storia dei City Angels comincia nel 1994, a Milano, quando Mario Furlan docente universitario di Motivazione e crescita personale e fondatore del Wilding, l’autodifesa istintiva, fonda l’associazione. Nella zona più problematica della città, ovvero la Stazione Centrale con lo scopo di assistere gli emarginati e tutelare i cittadini vittime della delinquenza. Il primo luogo di ritrovo per le riunioni è nella Chiesa del Carmine, a Brera; il primo luogo di impegno sociale è il centro d’accoglienza per senzatetto del sacerdote camilliano Fratel Ettore Boschini, in via Sammartini, accanto alla Stazione. Dopo la diffidenza iniziale – e a volte l’aperta ostilità – da parte delle autorità arriva il riconoscimento delle istituzioni. Si concretizza con l’iscrizione all’albo delle Odv e, nel 1999, con l’attribuzione della massima onorificenza milanese: l’Ambrogino d’Oro, che viene attribuito all’associazione per la seconda volta nel 2008. Negli anni sono nate nuove sedi degli Angels: nell’ordine a Roma, Torino, Varese, Parma, Brescia. Ad oggi sono 18 in Italia e una in Svizzera, a Lugano. Tutte unite dallo stesso spirito umanitario. In alcune città l’attività principale è l’assistenza ai senzatetto; in altre è invece la prevenzione e il contrasto della criminalità da strada. “Perché il nostro è un volontariato a 360 gradi, che si adatta alle necessità della singola città” tiene a precisare Furlan.
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