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Home » Lifestyle » Daniel Radcliffe difende la comunità Lgbtq+ e si schiera contro la ‘transfobica’ Rowling

Daniel Radcliffe difende la comunità Lgbtq+ e si schiera contro la ‘transfobica’ Rowling

L'attore britannico prende posizione contro la scrittrice di "Harry Potter", saga che lo ha reso famoso. "Dopo ho incontrato così tanti ragazzi queer, trans, non binari. Non tutti nel franchise la pensano come lei"

Giovanni Bogani
7 Novembre 2022
Daniel Radcliffe

Daniel Radcliffe

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Daniel Radcliffe non ha paura. E si schiera, con decisione, contro J.K. Rowling e le dichiarazioni dell’autrice dei romanzi di “Harry Potter” a proposito dei trans. L’attore britannico, 33 anni, protagonista della saga del maghetto più famoso di tutti i tempi, ha avuto sempre una posizione netta: “Le donne transgender sono donne. Qualsiasi affermazione contraria cancella l’identità e la dignità delle persone trans”. E non si è mai tirato indietro nel dissentire dalle dichiarazioni della scrittrice che ha creato il personaggio che lo ha reso famoso nel mondo.

jk-rowling
La scrittrice britannica J.K. Rowling al centro della bufera per i suoi tweet e le opinioni anti-trans

Mercoledì scorso, 2 novembre, Radcliffe ha scritto: “Da quando ho interpretato Harry Potter, ho incontrato così tanti ragazzi queer, trans, non binari, o in ogni modo non conformi ai confini di genere, persone per le quali ‘Harry Potter’ è stato un grande fattore di identificazione. E vederli presi in giro e attaccati nei tweet della Rowling mi ha fatto crescere la voglia di far sapere loro che non tutti, nel franchise, la pensano in quel modo”. L’attore 33enne ha lavorato a lungo con il Trevor Project, la più grande linea telefonica al mondo di ascolto e prevenzione dei suicidi per i giovani LGBTQ. “Aver lavorato per anni con loro e non dire niente sull’argomento mi sarebbe sembrato assurdo”, ha precisato in un’intervista all’Hollywood Reporter.

Riassunto puntate precedenti: J. K. Rowling, 57 anni, ex ricercatrice di Amnesty International, ex insegnante di inglese in Portogallo, finita senza lavoro, a contare esclusivamente sugli assegni di disoccupazione, autrice di “Harry Potter e la pietra filosofale”, rifiutato da dodici case editrici prima di essere pubblicato e diventare uno dei più grandi successi editoriali del secolo, lei – probabilmente oggi la scrittrice più ricca e più conosciuta del pianeta, la prima persona al mondo a guadagnare più di un miliardo di dollari scrivendo libri, lei è stata più volte accusata di transfobia. Ha criticato l’eccessiva facilità della “riassegnazione sessuale”, e ha auspicato il ritorno di un “robusto sistema di valutazione che i candidati devono passare”. Insomma, la Rowling ha invocato più severi “esami da trans“. Poi ha continuato a fare uscire tweet transfobici.

In piena emergenza pandemia, ha twittato “Persone con le mestruazioni. Sono certa che c’era una parola per definirle. Aiutatemi…”, sottintendendo che solo le persone con il ciclo mestruale possono definirsi donne. Nel 2018 fu trovato un suo like sotto un tweet che definiva le donne transessuali come “uomini con un vestito”. Più recentemente, l’8 marzo scorso la Rowling ha attaccato una proposta di legge che consentirebbe alle persone trans gender di cambiare genere sui documenti con maggiore facilità. Le donne trans per lei sono “una minaccia al riconoscimento femminile“. In sintesi, la Rowling dipinge i diritti trans come in conflitto con i diritti delle donne. Le sue posizioni non sono piaciute ai protagonisti di “Harry Potter”, e la Rowling è stata esclusa dalla reunion del cast andata in onda lo scorso gennaio sulla HBO.

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  • "È passato un mese dall’incidente, e ogni giorno, penso costantemente a come le cose possano cambiare rapidamente e drasticamente, in un batter d’occhio, e in modi che non avrei mai potuto immaginare.”

Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza
Daniel Radcliffe non ha paura. E si schiera, con decisione, contro J.K. Rowling e le dichiarazioni dell’autrice dei romanzi di "Harry Potter" a proposito dei trans. L’attore britannico, 33 anni, protagonista della saga del maghetto più famoso di tutti i tempi, ha avuto sempre una posizione netta: "Le donne transgender sono donne. Qualsiasi affermazione contraria cancella l’identità e la dignità delle persone trans". E non si è mai tirato indietro nel dissentire dalle dichiarazioni della scrittrice che ha creato il personaggio che lo ha reso famoso nel mondo.
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