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Home » Lifestyle » Debora, figlia di Iginio Massari, vittima di body shaming: “Ma mangia, che sei tutt’ossa”

Debora, figlia di Iginio Massari, vittima di body shaming: “Ma mangia, che sei tutt’ossa”

L’imprenditrice e pastry chef denuncia su Instagram le critiche ricevute per la sua presunta magrezza e pubblica i post incriminati: “Solo due esempi su non so quanti che arrivano continuamente“

Letizia Cini
15 Giugno 2022
Iginio Massari e la figlia Virginia (foto tratta dal profilo Instagram)

Iginio Massari e la figlia Virginia (foto tratta dal profilo Instagram)

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Debora, figlia di Iginio Massari è l’ennesima vittima di body shaming su Instagram: “Sei tutt’ossa“, le scrivono alcuni leoni da tastiera. Iginio Massari, maestro pasticcere pluripremiato in Italia e all’estero, con l’aiuto dei figli Debora e Nicola, ha creato un impero attorno al suo brand, trasformando una piccola pasticceria di provincia in un laboratorio artistico dei dolci. Ma per lui e la sua famiglia, non mancano le note amare.

Debora Massari in due scatti postati su Instagram: l’imprenditrice denuncia le critiche ricevute per la sua  magrezza

Le “accuse”

Passando dagli impasti a temi infinitamente meno dolci, ecco una nuova ondata di  critiche sulle caratteristiche fisiche di una persona: ancora attacchi, questa volta sono stati rivolti a Debora Massari sul suo profilo Instragram. La sua colpa? Non è la troppa ciccia o la cellulite la lama con la quale sono stati inferti fendenti, ma la (presunta) eccessiva magrezza della donna.

Così, i un’epoca in cui si inneggia alla visione in chiave body positivity e all’accettazione del proprio corpo così com’è, gli odiatori continuano incuranti per la propria strada, fregandosene degli eventuali effetti che le loro critiche potrebbero provocare.

Iginio Massari e la figlia Debora (foto tratta dal profilo Instagram)

Questa sensibilità è cresciuta negli scorsi anni, per contrastare il diffondersi di attacchi d’odio contro il peso, eccessivo o inferiore a presunti schemi prefissati, che veniva e viene additato e giudicato con conseguenze immaginabili. È successo anche alla pastry chef Debora Massari, figlia del pasticcere bresciano Iginio. Da due anni, vale a dire da quando ha attivato il suo profilo Instagram, riceve commenti denigratori nei quali viene accusata di essere troppo magra. Ora Debora Massari ha deciso di denunciare proprio sui social la situazione, pubblicando due dei messaggi ricevuti. E rispondendo a tono

La denuncia social di Debora Massari

Uno dei post di critiche per la sua eccessiva postati su Instagram da Debora Massari
Uno dei post di critiche per la sua eccessiva postati su Instagram dalla pastry chef Debora Massari

“Un argomento su cui le persone sembrano sentire il diritto di esprimersi ancor più che su un corpo in sovrappeso, dimenticando le buone lezioni date dalla Body Positivity. Perché un corpo magro, magari tonico, rappresenta troppo facilmente ‘un privilegio’ per non essere preso di mira da commenti maligni!”, le sue parole.

“Sentirsi additare e fare vari insulti non fa piacere a nessuno – riprende Debora Massari – . Essere magri implica per forza l’avere dei problemi di salute o, addirittura soffrire di disturbi alimentari? Il mio fisico è frutto della genetica e del duro lavoro in palestra. Così viene meno, ancora,la libertà di piacersi senza dover rendere conto ad altri del proprio aspetto e affrontare accuse ben più pesanti, legate ai disturbi alimentari e alla necessità di curarsi. #bodypositivity (nelle foto solo due esempi su non so quanti che arrivano continuamente“, conclude amara la pastry chef.

Chi è Debora Massari

Debora, Iginio e Nicola Massari: una famiglia pasticciera cresciuta intorno al maestro bresciano
Debora, Iginio e Nicola Massari: una famiglia pasticciera cresciuta intorno al maestro bresciano

Debora Massari è nata nel 1975, dopo aver frequentato il Liceo Scientifico ha conseguito la laurea in Scienze e tecnologie alimentari. E’ un’esperta nutrizionista, ma da oltre 20 anni lavora insieme al padre pasticcere e in particolare si occupa della standardizzazione e codifica dei prodotti legati al brand Iginio Massari (da sempre uno dei più apprezzati della nostra pasticceria). Questo ambiente fa ormai completamente parte della sua vita dato che è anche maestra Ampi (Accademia Maestri Pasticceri Italiani).
Insieme con il padre ha anche partecipato ad alcuni show tv. Tra questi non si può non ricordare The Sweetman Celebrities, un programma del 2018 di Sky Uno. In ogni puntata Debora e Iginio Massari erano affiancati da famosi ospiti come Pupo, Omar Pedrini, Diletta Leotta e Mara Maionchi. Ad ogni ospite era chiesto di ricreare il proprio dolce preferito, raccontando anche storie personali e divertenti aneddoti.

La vita privata di Debora Massari

Debora Massari (47 anni) in una fot tratta dal suo profilo Instagram
Debora Massari (47 anni) in una foto tratta dal suo profilo Instagram

Della sua vita privata non si sa molto, ma grazie ad alcune foto pubblicate sul suo profilo Instagram scopriamo che è sposata e ha due figli. Difficile, invece, scoprire chi sia suo marito, dove viva o i suoi guadagni: suo fratello, Nicola, che si occupa di ristorazione a Brescia.
Recentemente Debora Massari è stata protagonista della cronaca rosa grazie al racconto delle bellissime vacanze fatte alle Maldive, insieme al marito e ai figli della coppia.
A far discutere e nello stesso tempo incantare il popolo del web è stata la sua forma fisica, che le è costata gli attacchi degli odiatori social. Che si tratti di qualcosa stile… la volpe e l’uva?

 

 

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  • Stando a quanto dicono gli studiosi, i social network sono portatori malati di ansia e depressione. E, diciamocelo, non servivano studi e numeri per capirlo. I più attrezzati di noi a comprendere le dinamiche social e sociali che si nascondono dietro l’algoritmo di Meta già da tempo avevano compreso che “social sì, ma a piccole dosi”.

Eppure la deriva c’è stata e adesso distinguere il virtuale dal reale, l’immagine dallo schermo, il like dall’affetto sembra essere diventata un’operazione assai difficile.

Il senso di inadeguatezza delle persone di ogni età sta dilagando. Pare che il meccanismo sia più o meno questo: l’erba del vicino – di account – è sempre più verde. 

Che poi nella realtà non è così poco importante. A importare è ciò che appare, non ciò che è, tanto da ridurre il dilemma “essere o non essere” a coltissimo equivoco elitario. Cogito ergo sum un po’ poco, verrebbe da dire, se non fosse che la faccenda è seria e grave. 

Lo stress da social è reale e affligge grandi e piccini, senza distinzione di ceto. Una vera e propria sofferenza psicologica che tende a minare le fondamenta dell’intera società. Tra il 2003 e il 2018, i casi di ansia hanno registrato numeri da record, così come quelli di depressione, autolesionismo e problemi di alimentazione. Questo basti per capire che limitarsi a catalogare il problema come questione minore è sbagliato e pericoloso.

Complice il recente lockdown, la corsa verso la psicosocialpatologia ha accelerato il passo. L’unica soluzione a portata di mano, seppur temporanea, è prendersi una pausa dai social e uscire dalla bolla, come Selena Gomez insegna. 

Vivere la vita vera, in Logout, fatta di persone in carne e ossa che di perfetto hanno poco o nulla e che combattono ogni giorno per cercare di assomigliare a ciò che vorrebbero essere. 

E tu quanto tempo passi sui social? 📲

Di Margherita Ambrogetti Damiani ✍

#lucenews #lucelanazione #socialout #viverelavita #nofilter #autoconsapevolezza #stressdasocial #socialdetox
  • Ad appena 3 anni e mezzo, Vincenzo comunica ai genitori il desiderio di indossare vestiti e gonne. Alla richiesta viene inizialmente, quanto inevitabilmente, dato poco peso, come se fosse un gioco… 

Ma 6 anni e mezzo dopo Vincenzo fa un coming out più deciso, chiede di potersi chiamare Emma e di indossare un costume femminile alle lezioni di danza, che condivide con le due sorelle maggiori. Pochi giorni fa, grazie anche alla comprensione e disponibilità della sua insegnante di danza, ha vissuto il suo momento di gloria, esibendosi in un saggio-spettacolo di fine anno costruito su misura, con una coreografia che racconta la sua storia.

La danza, si sa, può essere di grande aiuto per costruire la propria identità, perché è prima di tutto libertà di espressione. 

“Gli anni di pandemia sono stati decisivi per mia figlia. La riflessione è diventata sempre più profonda e, con sofferenza, lo scorso ottobre, è riuscita a parlarci di ciò che davvero le stava a cuore. Le prime sostenitrici sono state proprio le sorelle, più aperte e predisposte mentalmente su questa tematica. Noi genitori ancora pensavano a una latente omosessualità, ma non era così: per nostra figlia la propria identità di genere non coincideva con il sesso assegnatole alla nascita”.

I primi tempi non sono stati facili, per certi aspetti è stato come elaborare un lutto perché Emma volava cancellare tutto il suo passato, buttando via foto e vestiti. La sua è stata una rinascita vera e propria, il suo “no" al nome, al genere maschile, è ormai definitivo. 

A scuola, ha chiesto e ottenuto di potersi chiamare Emma, così come in società. Fondamentale è stato il supporto della famiglia che, a un certo punto, ha capito che non si trattava di un gioco, malgrado la giovanissima età.

“A chi tuttora continua a ripeterci che avremmo dovuto insistere e iscriverla a calcio, dico con fermezza: i figli vanno ascoltati, è giusto che vivano la loro vita, quella più congeniale al loro sentire, perché tutti meritiamo di essere felici”.

Di Roberta Bezzi ✍

#lucenews #lucelanazione #bologna #emma #transgender #transrights
  • “Trova qualcuno a cui piaci come sei e digli di farsi curare”, scrive Andrea Pinna in uno dei suoi tipici post su Instagram. 

Ma se Andrea Pinna, apprezzato per i suoi aforismi taglienti, “né bello né ricco” come dice lui, è diventato uno degli influencer più originali del web, è anche perché ha fatto entrambe le cose: ha accettato se stesso com’era e ha intrapreso un percorso di cura.

Trentacinque anni, origini sarde e milanese di adozione, ha cominciato il suo cammino partendo dal gradino più basso. 

"Lavoravo a Roma nel mondo dei negozi, commesso e poi vetrinista. Mi hanno mandato in Sardegna, la mia terra, a seguire nuovi negozi, ma poco dopo hanno chiuso tutto lasciandomi senza lavoro. E lì si è scatenata la mia prima fortissima depressione. Che ho affrontato con Facebook, scrivendo status più o meno sarcastici per scaricare la rabbia”.

Non una depressione qualsiasi, ma un malessere profondo che a distanza di anni gli verrà diagnosticato come bipolarismo. 

"Non è stato facile. Ho passato periodi che non dormivo mai e altri in cui stavo sempre a letto. Avere un disagio psichico non è una passeggiata e bisogna raccontarlo, imparare ad ascoltarsi”.

Sul suo profilo Instagram @leperledipinna ha deciso di portare avanti due battaglie: quella per i diritti civili dei gay e l’altra per dare voce ai problemi mentali.

“La prima la combatto in prima persona da tanto tempo, la seconda per far capire che se vai dall’ortopedico quanto ti fa male il ginocchio è giusto andare da uno psicoterapeuta o uno psichiatra quando hai un disagio mentale o psicologico”.

E attraverso le dirette Instagram di psicoterapinna "racconto la mia storia, il mio vissuto, chiamando gli esperti a parlare dei vari problemi psicologici che la gente può avere”.

La storia di chi ha trovato il coraggio di affrontare il bipolarismo e ha saputo rendere i social un luogo in cui sentirsi a proprio agio. Qualunque sia il disagio.

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  • "L’autismo è un fenomeno che riguarda sì, in primo luogo gli autistici e le loro famiglie, ma anche la società in generale. Un nato o nata ogni 70/80 rientra nello spettro autistico ormai ed è quindi bene che anche i cosiddetti neuro tipici sappiano di cosa si parla”.

Dopo la standing ovation ricevuta lo scorso 2 aprile al Cinema La Compagnia di Firenze e il fortunato tour avviato nei cinema e nei teatri della Toscana, il documentario “I mille cancelli di Filippo” sarà nuovamente proiettato lunedì 27 giugno alle 21, nella Limonaia di Villa Strozzi a Firenze. Al centro della narrazione il figlio del noto autore Enrico Zoi, il giovane Filippo, colpito da spettro autistico.

Con la delicatezza e la magia tipica di uno scrittore che, prima di tutto, è un babbo amorevole, Enrico – insieme a sua moglie Raffaella Braghieri – apre una volta ancora le porte della sua casa per raccontare al mondo la realtà speciale della sua famiglia.

E il consiglio per i genitori che hanno appena ricevuto una diagnosi di autismo sul proprio bambino sarebbe quello di "non chiudersi, di non chiedersi perché, di guardare al mondo esterno, di aprirsi. Chiudersi non serve a niente, anzi… è un po’ come una partita di calcio: se non scendi in campo la perdi a tavolino, se invece accetti il confronto te la puoi giocare!”.

Di Caterina Ceccuti ✍

#lucenews #lucelanazione #enricozoi #imillecancellidifilippo #firenze #autismo #autismawareness
Debora, figlia di Iginio Massari è l'ennesima vittima di body shaming su Instagram: “Sei tutt’ossa“, le scrivono alcuni leoni da tastiera. Iginio Massari, maestro pasticcere pluripremiato in Italia e all’estero, con l’aiuto dei figli Debora e Nicola, ha creato un impero attorno al suo brand, trasformando una piccola pasticceria di provincia in un laboratorio artistico dei dolci. Ma per lui e la sua famiglia, non mancano le note amare.
Debora Massari in due scatti postati su Instagram: l'imprenditrice denuncia le critiche ricevute per la sua  magrezza

Le "accuse"

Passando dagli impasti a temi infinitamente meno dolci, ecco una nuova ondata di  critiche sulle caratteristiche fisiche di una persona: ancora attacchi, questa volta sono stati rivolti a Debora Massari sul suo profilo Instragram. La sua colpa? Non è la troppa ciccia o la cellulite la lama con la quale sono stati inferti fendenti, ma la (presunta) eccessiva magrezza della donna. Così, i un’epoca in cui si inneggia alla visione in chiave body positivity e all'accettazione del proprio corpo così com’è, gli odiatori continuano incuranti per la propria strada, fregandosene degli eventuali effetti che le loro critiche potrebbero provocare.
Iginio Massari e la figlia Debora (foto tratta dal profilo Instagram)
Questa sensibilità è cresciuta negli scorsi anni, per contrastare il diffondersi di attacchi d’odio contro il peso, eccessivo o inferiore a presunti schemi prefissati, che veniva e viene additato e giudicato con conseguenze immaginabili. È successo anche alla pastry chef Debora Massari, figlia del pasticcere bresciano Iginio. Da due anni, vale a dire da quando ha attivato il suo profilo Instagram, riceve commenti denigratori nei quali viene accusata di essere troppo magra. Ora Debora Massari ha deciso di denunciare proprio sui social la situazione, pubblicando due dei messaggi ricevuti. E rispondendo a tono

La denuncia social di Debora Massari

Uno dei post di critiche per la sua eccessiva postati su Instagram da Debora Massari
Uno dei post di critiche per la sua eccessiva postati su Instagram dalla pastry chef Debora Massari
“Un argomento su cui le persone sembrano sentire il diritto di esprimersi ancor più che su un corpo in sovrappeso, dimenticando le buone lezioni date dalla Body Positivity. Perché un corpo magro, magari tonico, rappresenta troppo facilmente 'un privilegio' per non essere preso di mira da commenti maligni!", le sue parole. “Sentirsi additare e fare vari insulti non fa piacere a nessuno - riprende Debora Massari - . Essere magri implica per forza l’avere dei problemi di salute o, addirittura soffrire di disturbi alimentari? Il mio fisico è frutto della genetica e del duro lavoro in palestra. Così viene meno, ancora,la libertà di piacersi senza dover rendere conto ad altri del proprio aspetto e affrontare accuse ben più pesanti, legate ai disturbi alimentari e alla necessità di curarsi. #bodypositivity (nelle foto solo due esempi su non so quanti che arrivano continuamente“, conclude amara la pastry chef.

Chi è Debora Massari

Debora, Iginio e Nicola Massari: una famiglia pasticciera cresciuta intorno al maestro bresciano
Debora, Iginio e Nicola Massari: una famiglia pasticciera cresciuta intorno al maestro bresciano
Debora Massari è nata nel 1975, dopo aver frequentato il Liceo Scientifico ha conseguito la laurea in Scienze e tecnologie alimentari. E’ un’esperta nutrizionista, ma da oltre 20 anni lavora insieme al padre pasticcere e in particolare si occupa della standardizzazione e codifica dei prodotti legati al brand Iginio Massari (da sempre uno dei più apprezzati della nostra pasticceria). Questo ambiente fa ormai completamente parte della sua vita dato che è anche maestra Ampi (Accademia Maestri Pasticceri Italiani). Insieme con il padre ha anche partecipato ad alcuni show tv. Tra questi non si può non ricordare The Sweetman Celebrities, un programma del 2018 di Sky Uno. In ogni puntata Debora e Iginio Massari erano affiancati da famosi ospiti come Pupo, Omar Pedrini, Diletta Leotta e Mara Maionchi. Ad ogni ospite era chiesto di ricreare il proprio dolce preferito, raccontando anche storie personali e divertenti aneddoti.

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