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Home » Lifestyle » Diventa mamma a 58 anni per la prima volta: la speranza di una famiglia in tarda età

Diventa mamma a 58 anni per la prima volta: la speranza di una famiglia in tarda età

La donna, originaria di Ostuni, ha dato alla luce la sua piccola all'ospedale 'Perrino' di Brindisi. Entrambe stanno bene. Negli ultimi anni le mamme 'mature' sono sempre di più

Marianna Grazi
8 Giugno 2022
prima figlia a 58 anni

A Brindisi è nata Ilaria, prima figlia di una mamma di 58 anni

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C’è un’età giusta per diventare mamme? Probabilmente no. E soprattutto a chi spetterebbe stabilirla? Alla ‘natura’ o alla biologia, forse, ma non sempre è la risposta giusta. Sicuramente non lo è per la donna di 58 anni, originaria di Ostuni, che ha dato alla luce la sua prima figlia all’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi. La piccola, che i genitori hanno deciso di chiamare Ilaria, è nata prematura e pesa circa 2,3 chilogrammi, ma sta bene così come la sua mamma, e presto potranno tornane a casa dal neo papà 63enne, pronto ad abbracciarle.

Neonata brindisi
Brindisi. Una donna di 58 anni ha dato alla luce la sua prima figlia avuta grazie all’inseminazione artificiale

“Siamo riusciti a portare avanti questa gravidanza quasi fino al nono mese di gravidanza nel miglior modo possibile – ha confermato il primario del reparto di ostetricia e ginecologia Paolo Amoruso –. La donna e la neonata sono in buone condizioni. Quello delle ultime ore è un evento ancora più unico, se pensiamo che si tratta di una paziente di 58 anni. Ed è andato tutto davvero bene” conclude il dottore, che ha seguito tutto il percorso di gravidanza, dall’inseminazione artificiale alla nascita. Ad accogliere la nuova bambina, oltre all’amore e alla grande emozione della madre, c’era la gioia delle infermiere e del personale di turno, che hanno supportato la donna durante il parto. Che, per altro, non è un caso così raro per la struttura sanitaria pugliese, dove già due anni fa una donna aveva partorito il figlio alla ‘veneranda’ età di 56 anni. “Noi siamo un reparto di secondo livello, per cui abituato ad avere bambini anche più piccoli, questa neonata è assolutamente in accordo con l’epoca gestazionale“, ha assicurato Amoruso.

Figli in tarda età

Naomi Campbell figlia
Naomi Campbell ha dato alla luce la figlia a 51 anni

Cosa c’è di più bello di una nascita, di una nuova vita che viene al mondo? Se essere mamme non è – più che legittimamente – il sogno di tutte, per altre donne quello della gravidanza, invece rimane un desiderio quasi irrealizzabile. Anni di tentativi – e di sofferenze – alle spalle, magari, o di rinunce alla maternità per dare spazio ad altre priorità, come il lavoro e la carriera – e sappiamo bene quanto questi due ambiti siano difficili da conciliare nel nostro Paese. Poi, arrivate ad una certa età, la rassegnazione di aver ormai ‘perso’ il treno (biologico), come si dice, per avere dei figli. Ma non tutte sono disposte ad arrendersi e sono sempre di più coloro che diventano mamme a 50 anni e oltre. Che avvenga in modo naturale o ricorrendo alla fecondazione assistita, poco importa, sebbene appunto la natura stessa renda rischioso per la donna in età più avanzata, portare avanti una gravidanza. In un mondo sempre più frenetico, in cui le aspettative di vita si sono allungate e la vita sociale e lavorativa si è modificata, è sempre più diffuso assistere a ‘mamme over’e felici di esserlo.

E a capitanarle ci sono, spesso, le vip: dalla pop star americana Janet Jackson (sorella del defunto Micheal) che ha avuto il piccolo Eissa a 50 anni a Heather Parisi, già mamma di due figlie avute in giovane età, che ha dato alla luce due gemelli anche lei a 50 anni; e ancora, rimanendo in Italia, Carmen Russo, che ha provato la gioia di diventare madre a 53 anni della piccola Maria, la regina del rock Gianna Nannini, che ha partorito la piccola Penelope all’età di 54 anni, mentre la modella e attrice danese Brigitte Nielsen alla stessa età ha avuto una figlia femmina, Frida, dopo aver messo al mondo in precedenza quattro figli maschi. Ma di esempi ce ne sarebbero tanti. Ne citiamo un ultimo, quello di Naomi Campbell, che a fine dello scorso anno  è diventata mamma, a 51 anni di una splendida bambina. La “Venere nera” lo aveva reso noto su Instagram, postando una foto che ritraeva i piedini della bimba: “Una bellissima piccola benedizione mi ha scelto come sua madre, così onorata di avere questa anima gentile nella mia vita che non ci sono parole per descrivere il legame per tutta la vita che ora condivido con te, angelo mio. Non c’è amore più grande”.

Pro e contro

https://luce.lanazione.it/come-partorire-senza-dolore-mamme-in-movimento/
Pro e contro la maternità ‘matura’

Se da un lato, dicevamo, non esiste un momento più giusto o più sbagliato per diventare madri, perché la scelta spetta esclusivamente alla donna (o alla coppia), dall’altro alcune perplessità sorgono spontanee. Ad esempio, come sarà la situazione familiare di Ilaria, appena nata, quando avrà 15 anni e i suoi genitori rispettivamente 73 e 78 anni? Quando chiederà loro di accompagnarla in discoteca e andarla a riprendere alle 4 del mattino magari. Certo, i settantenni di oggi non sono considerabili persone vecchie, ma sicuramente l’anzianità porta con sé alcune limitazioni impossibili da non considerare. Alla rivista Vanity Fair che, su Instagram, pone la domanda ai suoi lettori: “Voi fareste un figlio in età avanzata?” tra chi risponde “Assolutamente no” e chi “Meglio a 58 che a 15” una via di mezzo giusta la propone la showgirl Natasha Stefanenko: “Non è semplice rispondere a questa domanda, perché da una parte è ammirevole dall’altra questa bimba a 20 anni potrebbe già non avere i genitori… Deve avere un’anima molto forte e coraggiosa questa piccola creatura. Mando tutto il mio amore ad Ilaria!”.
I dubbi altrui sono legittimi, chiunque si chiederebbe come farà ad affrontare la sua vita questa bambina quando, nella migliore delle ipotesi, poco più che adolescente si troverà da sola o con i genitori molto anziani da accudire, perché non tutti hanno le possibilità economiche e non solo date dall’essere una mamma matura e per di più una vip.
Ma al dubbio non deve accompagnarsi il giudizio, perché avere un figlio, per quanto sia una attività vecchia quanto l’umanità stessa, è qualcosa di personale, che ogni donna deve vivere liberamente, a modo suo.

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  • Bianca Balti, in lacrime, ha raccontato sui social di essere stata avvertita dalla scuola della figlia di sette anni che era in corso un’operazione di polizia e che i bambini erano stati chiusi in classe. Secondo la ricostruzione della modella che vive a Los Angeles, un uomo armato avrebbe fatto scattare la procedura d’emergenza prevista in questi casi. 

«Ho ricevuto un messaggio dalla scuola... hanno messo tutti i bambini in classe perché c’era dell’attività della polizia e il mio cuore è esploso di paura. Per fortuna non è successo niente perciò sto tornando a casa. Però l’idea che mia figlia di 7 anni, suona l’allarme a scuola e deve di corsa andare in classe e chiudersi a chiave... è assurdo.»

Dopo la preoccupazione, ha postato una nuova storia in cui ha rassicurato tutti, annunciando la buona riuscita dell’operazione.

#lucenews #lucelanazione #biancabalti
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  • A cinque giorni dall’inizio del Festival, si accende il dibattito. Maddalena Morgante, deputata di Fratelli d’Italia, ha dato vita a un duro intervento proprio contro Rosa Chemical e la sua presenza al Festival di Sanremo 2023.

«La rivoluzione fluida era arrivata già da tempo al teatro Ariston, ma trasformare il Festival di Sanremo, un appuntamento che ogni anno tiene incollati allo schermo famiglie e bambini emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre è del tutto inopportuno.»

Secondo la deputata FdI, inoltre: «Ormai da tempo e soprattutto in queste ultime edizioni, il Festival di Sanremo si è trasformato in una vera e propria propaganda a senso unico. Auspichiamo che ci sia un ripensamento» da parte della Rai.

Maddalena Morgante chiede, quindi, l’esclusione di Rosa Chemical dal Festival di Sanremo. Dimenticando forse le passate esibizioni di Achille Lauro, con un finto matrimonio e un battesimo simbolico in scena. E dimenticando anche che Rosa Chemical ha già calcato il palco del Teatro Ariston lo scorso anno nella serata dei duetti. Il suo personaggio, quindi, non è del tutto sconosciuto e non emerge di certo ora. Ora la palla passerebbe ad Amadeus e all’organizzazione Rai. Che difficilmente deciderà di escludere il rapper piemontese.

#lucenews #lucelanazione #sanremo2023 #rosachemical
C'è un'età giusta per diventare mamme? Probabilmente no. E soprattutto a chi spetterebbe stabilirla? Alla 'natura' o alla biologia, forse, ma non sempre è la risposta giusta. Sicuramente non lo è per la donna di 58 anni, originaria di Ostuni, che ha dato alla luce la sua prima figlia all'ospedale 'Perrino' di Brindisi. La piccola, che i genitori hanno deciso di chiamare Ilaria, è nata prematura e pesa circa 2,3 chilogrammi, ma sta bene così come la sua mamma, e presto potranno tornane a casa dal neo papà 63enne, pronto ad abbracciarle.
Neonata brindisi
Brindisi. Una donna di 58 anni ha dato alla luce la sua prima figlia avuta grazie all'inseminazione artificiale
"Siamo riusciti a portare avanti questa gravidanza quasi fino al nono mese di gravidanza nel miglior modo possibile – ha confermato il primario del reparto di ostetricia e ginecologia Paolo Amoruso –. La donna e la neonata sono in buone condizioni. Quello delle ultime ore è un evento ancora più unico, se pensiamo che si tratta di una paziente di 58 anni. Ed è andato tutto davvero bene" conclude il dottore, che ha seguito tutto il percorso di gravidanza, dall'inseminazione artificiale alla nascita. Ad accogliere la nuova bambina, oltre all'amore e alla grande emozione della madre, c'era la gioia delle infermiere e del personale di turno, che hanno supportato la donna durante il parto. Che, per altro, non è un caso così raro per la struttura sanitaria pugliese, dove già due anni fa una donna aveva partorito il figlio alla 'veneranda' età di 56 anni. "Noi siamo un reparto di secondo livello, per cui abituato ad avere bambini anche più piccoli, questa neonata è assolutamente in accordo con l'epoca gestazionale", ha assicurato Amoruso.

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Naomi Campbell figlia
Naomi Campbell ha dato alla luce la figlia a 51 anni
Cosa c'è di più bello di una nascita, di una nuova vita che viene al mondo? Se essere mamme non è – più che legittimamente – il sogno di tutte, per altre donne quello della gravidanza, invece rimane un desiderio quasi irrealizzabile. Anni di tentativi – e di sofferenze – alle spalle, magari, o di rinunce alla maternità per dare spazio ad altre priorità, come il lavoro e la carriera – e sappiamo bene quanto questi due ambiti siano difficili da conciliare nel nostro Paese. Poi, arrivate ad una certa età, la rassegnazione di aver ormai 'perso' il treno (biologico), come si dice, per avere dei figli. Ma non tutte sono disposte ad arrendersi e sono sempre di più coloro che diventano mamme a 50 anni e oltre. Che avvenga in modo naturale o ricorrendo alla fecondazione assistita, poco importa, sebbene appunto la natura stessa renda rischioso per la donna in età più avanzata, portare avanti una gravidanza. In un mondo sempre più frenetico, in cui le aspettative di vita si sono allungate e la vita sociale e lavorativa si è modificata, è sempre più diffuso assistere a 'mamme over'e felici di esserlo. E a capitanarle ci sono, spesso, le vip: dalla pop star americana Janet Jackson (sorella del defunto Micheal) che ha avuto il piccolo Eissa a 50 anni a Heather Parisi, già mamma di due figlie avute in giovane età, che ha dato alla luce due gemelli anche lei a 50 anni; e ancora, rimanendo in Italia, Carmen Russo, che ha provato la gioia di diventare madre a 53 anni della piccola Maria, la regina del rock Gianna Nannini, che ha partorito la piccola Penelope all’età di 54 anni, mentre la modella e attrice danese Brigitte Nielsen alla stessa età ha avuto una figlia femmina, Frida, dopo aver messo al mondo in precedenza quattro figli maschi. Ma di esempi ce ne sarebbero tanti. Ne citiamo un ultimo, quello di Naomi Campbell, che a fine dello scorso anno  è diventata mamma, a 51 anni di una splendida bambina. La “Venere nera” lo aveva reso noto su Instagram, postando una foto che ritraeva i piedini della bimba: “Una bellissima piccola benedizione mi ha scelto come sua madre, così onorata di avere questa anima gentile nella mia vita che non ci sono parole per descrivere il legame per tutta la vita che ora condivido con te, angelo mio. Non c’è amore più grande”.

Pro e contro

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Pro e contro la maternità 'matura'
Se da un lato, dicevamo, non esiste un momento più giusto o più sbagliato per diventare madri, perché la scelta spetta esclusivamente alla donna (o alla coppia), dall'altro alcune perplessità sorgono spontanee. Ad esempio, come sarà la situazione familiare di Ilaria, appena nata, quando avrà 15 anni e i suoi genitori rispettivamente 73 e 78 anni? Quando chiederà loro di accompagnarla in discoteca e andarla a riprendere alle 4 del mattino magari. Certo, i settantenni di oggi non sono considerabili persone vecchie, ma sicuramente l'anzianità porta con sé alcune limitazioni impossibili da non considerare. Alla rivista Vanity Fair che, su Instagram, pone la domanda ai suoi lettori: "Voi fareste un figlio in età avanzata?" tra chi risponde "Assolutamente no" e chi "Meglio a 58 che a 15" una via di mezzo giusta la propone la showgirl Natasha Stefanenko: "Non è semplice rispondere a questa domanda, perché da una parte è ammirevole dall’altra questa bimba a 20 anni potrebbe già non avere i genitori… Deve avere un’anima molto forte e coraggiosa questa piccola creatura. Mando tutto il mio amore ad Ilaria!". I dubbi altrui sono legittimi, chiunque si chiederebbe come farà ad affrontare la sua vita questa bambina quando, nella migliore delle ipotesi, poco più che adolescente si troverà da sola o con i genitori molto anziani da accudire, perché non tutti hanno le possibilità economiche e non solo date dall'essere una mamma matura e per di più una vip. Ma al dubbio non deve accompagnarsi il giudizio, perché avere un figlio, per quanto sia una attività vecchia quanto l'umanità stessa, è qualcosa di personale, che ogni donna deve vivere liberamente, a modo suo.
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