Una donna del Michigan, stando al Guinness World Records, si è fatta crescere la barba più lunga del mondo dopo aver abbandonato l’abitudine di radersi tre volte al giorno. Erin Honeycutt, 38 anni, è riuscita a raggiungere la lunghezza record di 30 centimetri.
La donna con la barba più lunga al mondo
A scanso di falsi miti e modi di dire poco gentili, lo strano caso di Erin ha alla base dei motivi scientifici, oltre che personali. La 38enne è infatti affetta dalla sindrome dell’ovaio policistico: questa patologia provoca uno squilibrio ormonale che, tra le altre cose, può portare a una crescita eccessiva di peli.
Nel caso di Honeycutt, quest’ultimo sintomo le ha permesso di ottenere il titolo di donna vivente con la barba più lunga del mondo senza assumere ormoni o integratori.
Costretta a radersi 3 volte al giorno
Erin Honeycutt ha provato qualsiasi cosa: rasoio, ceretta e tutti i prodotti per la rimozione dei peli. Dopo aver compiuto 13 anni, quando la peluria sotto il mento ha iniziato a crescere a dismisura, la giovane ha cercato di tenerla a freno in ogni modo, come si legge nel comunicato stampa del Guinness.
“Probabilmente mi radevo almeno tre volte al giorno“, ha dichiarato all’organizzazione, nota per aver curato un database di oltre 40.000 record mondiali. La ragazza ha mantenuto questo stile di vita per tutta l’adolescenza e l’età adulta.
Ma alla fine ha detto di aver perso parte della vista e di essersi sentita “stanca di continuare“, così ha iniziato a farsi crescere la barba su suggerimento della moglie Jen.
Il record è stato conquistato l’8 febbraio 2023 a Caro, nel Michigan, strappando il primato alla settantacinquenne Vivian Wheeler, si legge sul sito, la cui barba aveva raggiunto i 25,5 centimetri.
I problemi di salute
La sindrome dell’ovaio policistico non è stato l’unico problema di salute della statunitense. Ha anche una protesi perché le è stata amputata la metà inferiore di una gamba, dopo aver sviluppato un’infezione batterica nel corso di un ricovero in ospedale per un infortunio al piede.
L’episodio risale a cinque anni fa: l’arto di Erin era andato in cancrena quindi, in accordo coi medici, decise di farselo amputare. Secondo quanto riferito, la donna avrebbe detto ai suoi dottori che “se ne sarebbe fatta una ragione” e sarebbe andata avanti.
E in effetti, come spiega l’articolo del Guinness, Honeycutt è andata avanti, ma i problemi di salute purtroppo sono rimasti. Da allora ha subito un ictus agli occhi, causato dalla pressione alta, ed è lei stessa a raccontare che questo l’ha privata della visione centrale.
Una visione positiva della vita
“Ma ho una perfetta visione periferica”, ha aggiunto Honeycutt. Che ha dimostrato un animo incredibilmente forte: all’organizzazione ha spiegato di non aver provato sentimenti negativi per i suoi problemi di salute debilitanti, ma di aver “mantenuto una visione positiva della vita” durante queste dure prove.
“I miei medici mi avevano detto che sarei guarita più rapidamente del 3% dei pazienti se avesse continuato a pensare positivo – prosegue –. La cosa che mi ha fatto superare la perdita di una gamba, di gran parte della vista e di tutto il resto, onestamente, è stata la prenotazione di una crociera”, conclude sorridendo.
Ed è stata proprio la perdita della vista, in particolare, a influire sulla sua decisione di smettere di radersi, ha concluso Honeycutt. La 38enne attribuisce la sua resilienza e il suo ottimismo al sostegno incrollabile dei suoi cari e ora cura con orgoglio la sua barba, considerandola un simbolo di forza piuttosto che una fonte di vergogna.