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Home » Lifestyle » Donne e adolescenti a scuola di finanza, rinascita delle periferie e incentivi al rilancio di spazi culturali rigenerati

Donne e adolescenti a scuola di finanza, rinascita delle periferie e incentivi al rilancio di spazi culturali rigenerati

Maria Luisa Parmigiani: Fondazione Unipolis e il gruppo Unipol operano per colmare il gender gap in campo finanziario e assicurativo (oggi solo single, separate e vedove sottoscrivono contratti), per il rilancio di zone della cintura mIlanese e per sostenere progetti culturali. "Impegno costante verso la parità di genere e la sostenibilità"

16 Luglio 2021
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Gli studi Ocse rivelano che appena il 37% degli italiani ha sufficienti conoscenze in campo finanziario. Nonostante ciò e benché gli italiani investano soprattutto nell’abitazione, oltre 4,5 miliardi appartenenti alle famiglie sono impiegati in prodotti finanziari. Un paradosso i cui effetti si aggravano, se si osserva il fortissimo gender gap rilevato nel settore: appena il 25% delle decisioni in campo finanziario sono assunte da donne. E di queste l’85% appartengono alla fascia di single che famiglia non ha o non l’ha ancora e a quella di chi – separate, divorziate, vedove – famiglia non ha più. Altrimenti, di finanza si occupa il maschio di casa.

A rivelare i dati è Maria Luisa Parmigiani, head of sustainability & stakeholder management del Gruppo Unipol e direttrice della Fondazione Unipolis. Parmigiani ha deciso di intervenire per ridurre il divario fra generi che caratterizza il mercato finanziario e  non solo. “In campo assicurativo – osserva – ogni tre contratti per prodotti di protezione come polizze vita e  polizze casa  stipulati dai 15 milioni di clienti del gruppo, due sono sottoscritti da uomini e uno da donne. Non sussiste alcun motivo oggettivo perché si mantengano differenze così marcate. Era necessario intervenire per colmare il divario”.

Maria Luisa Parmigiani, direttrice di Fondazione Unipolis

Finanza: alfabetizzazione al femminile

Fondazione Unipolis ha agito su tre leve. Quella direttamente rivolta a colmare il gender gap consiste in percorsi per adulti, in particolare donne al fine di renderle edotte della realtà della finanza e del mondo assicurativo. “Importante è individuare i canali opportuni perché la partecipazione non sia percepita come obbligatoria, nella quale come si suul dire  ’c’è più fatica che gusto’: la collaborazione del cliente è fondamentale e laddove questa c’è i risultati sono buoni.  A Firenze abbiamo lavorato con la piattaforma dei Genitori single, con seminari di educazione finanziaria per assistere chi si trovasse in condizioni di mancanza di autonomia e di consapevolezza. Il risultato purtroppo è stato di frequenza assai limitata. Spesso le persone fanno fatica a rendersi conto dell’importanza della conoscenza finanziaria se non ne hanno immediatamente necessità”.

L’opera nelle scuole

Oltre al divario fra generi, il problema degli italiani risiede in quel ristretto 37% dichiarato dall’Ocse di persone consapevoli delle basi del mondo finanziario. A prescindere dal genere, dal sesso. Retaggio di una cultura prevalentemente umanistica, che anche in campo economico si è fatta largo su principi filosofici, più che sulla tecnica.
A evidenziare il problema della ridotta educazione nel settore da parte degli italiani  su Luce! è stata Claudia Segre (leggi l’articolo). Sarebbe senz’altro opportuno istruire la popolazione, a prescindere dal genere.

“Credo che l’insegnamento delle materie economiche dovrebbe trovare subito spazio nelle scuole dell’obbligo“, auspica Parmigiani – Intanto noi, oltre ai citati percorsi per adulti operiamo con altre due leve: la prima è sviluppare l’educazione finanziaria e assicurativa nelle scuole secondarie di secondo grado: da una decina di anni coinvolgiamo ogni anno 1400 studenti e studentesse delle terze e quarte classi di Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e dal 2020, con la dad, anche le scuole del sud Italia. La tecnica con cui lavoriamo è la simulazione di un’impresa, per distinguersi dai corsi scolastici in cui il soggetto scelto è l’individuo: in tal modo i giovani imparano a immedesimarsi nei due soggetti dell’economia. In ogni classe si formano gruppi di 4-5 ragazzi, in modo tale che tutti siano costretti a studiare. Il confronto fra i test in ingresso e in uscita dà esiti positivi”.
Inoltre, il gruppo Unipol effettua iniziative di empowerment sulle materie Stem (scientific, technologies, engineering, mathematics) nelle scuole secondarie di primo grado, per stimolare le giovanissime ad affrontare percorsi orientati alle competenze tecnico scientifiche.

Rigenerazione dal basso

Fondazione Unipolis si occupa anche di rigenerazione delle periferie urbane e delle “periferie delle periferie”. Il progetto parte da Milano, dove è avviato un processo di “Ricercazione“, con tre zone al centro di studi per definirne in modo partecipato i modelli di sviluppo. Si tratta di via dei Missaglia, Torre Stephenson, via Senigallia: una a sud, una a nord, una a nord ovest. “Sono in corso azioni di ‘ingaggio civile’ per definire quali saranno le destinazioni d’uso delle aree dal punto di vista della sostenibilità dell’abitare; di salute, qualità del vivere e accessibilità dei servizi sanitari; di socialità e cultura – spiega Parmigiani – Dal 2020 è in corso un piano di raccolta di informazioni finalizzate col tempo a evitare la gentrificazione,  ovvero l’allontanamento di persone di basso ceto, conseguenza dell’arrivo di strati socio-economicamente più elevati della popolazione. Vogliamo che il quartiere torni alle persone che vi abitano, perché risponde ai loro bisogni, non creare un ambiente bello ma inutile destinato a tornare presto ‘brutto’, perché nessuno ne usufruisce”.

Virgilio Sieni ospite di Casermarchelogica a Sansepolcro

Culturability

Il gruppo Unipol promuove processi di riqualificazione che nascano dai territori. A tal fine anche nel 2021 lancia il bando Culturability giunto alla sesta  edizione. Nelle precedenti il bando ha favorito lo sviluppo di centri ed iniziative culturali rigenerati e già attivi,dislocati al 45% al nord, al 24% al centro Italia, al 31% al Sud e nelle isole. Un esempio virtuoso giunge dalla Caserma Archeologica di Sansepolcro (Arezzo), dove – riferisce Parmigiani – “si è riportato alla vita uno spazio pregiato e abbandonato, trasformandolo in museo,che produce quaderni d’arte, promuove la street art, ha contatti e scambi continui con le scuole”.
I fondi del bando Culturability sono erogati in forma di grant fino a 90mila euro; con voucher fino a30mila euro;  e  con accompagnamento supporto da parte di un team di mentor per un valore di 25mila euro.
info: www.unipolis.it

Casermarcheologica di Sansepolcro (Arezzo)

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
  • La salute mentale al centro del podcast di Alessia Lanza. Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Come trovo la mia strada? La popolare influencer, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su TikTok, Alessia Lanza debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast in cui affronta, in dieci puntate, una “para” diversa e cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei.

“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Gli studi Ocse rivelano che appena il 37% degli italiani ha sufficienti conoscenze in campo finanziario. Nonostante ciò e benché gli italiani investano soprattutto nell’abitazione, oltre 4,5 miliardi appartenenti alle famiglie sono impiegati in prodotti finanziari. Un paradosso i cui effetti si aggravano, se si osserva il fortissimo gender gap rilevato nel settore: appena il 25% delle decisioni in campo finanziario sono assunte da donne. E di queste l’85% appartengono alla fascia di single che famiglia non ha o non l'ha ancora e a quella di chi - separate, divorziate, vedove - famiglia non ha più. Altrimenti, di finanza si occupa il maschio di casa. A rivelare i dati è Maria Luisa Parmigiani, head of sustainability & stakeholder management del Gruppo Unipol e direttrice della Fondazione Unipolis. Parmigiani ha deciso di intervenire per ridurre il divario fra generi che caratterizza il mercato finanziario e  non solo. “In campo assicurativo – osserva – ogni tre contratti per prodotti di protezione come polizze vita e  polizze casa  stipulati dai 15 milioni di clienti del gruppo, due sono sottoscritti da uomini e uno da donne. Non sussiste alcun motivo oggettivo perché si mantengano differenze così marcate. Era necessario intervenire per colmare il divario”.
Maria Luisa Parmigiani, direttrice di Fondazione Unipolis

Finanza: alfabetizzazione al femminile

Fondazione Unipolis ha agito su tre leve. Quella direttamente rivolta a colmare il gender gap consiste in percorsi per adulti, in particolare donne al fine di renderle edotte della realtà della finanza e del mondo assicurativo. "Importante è individuare i canali opportuni perché la partecipazione non sia percepita come obbligatoria, nella quale come si suul dire  ’c’è più fatica che gusto’: la collaborazione del cliente è fondamentale e laddove questa c'è i risultati sono buoni.  A Firenze abbiamo lavorato con la piattaforma dei Genitori single, con seminari di educazione finanziaria per assistere chi si trovasse in condizioni di mancanza di autonomia e di consapevolezza. Il risultato purtroppo è stato di frequenza assai limitata. Spesso le persone fanno fatica a rendersi conto dell’importanza della conoscenza finanziaria se non ne hanno immediatamente necessità”.

L’opera nelle scuole

Oltre al divario fra generi, il problema degli italiani risiede in quel ristretto 37% dichiarato dall’Ocse di persone consapevoli delle basi del mondo finanziario. A prescindere dal genere, dal sesso. Retaggio di una cultura prevalentemente umanistica, che anche in campo economico si è fatta largo su principi filosofici, più che sulla tecnica. A evidenziare il problema della ridotta educazione nel settore da parte degli italiani  su Luce! è stata Claudia Segre (leggi l’articolo). Sarebbe senz’altro opportuno istruire la popolazione, a prescindere dal genere. “Credo che l’insegnamento delle materie economiche dovrebbe trovare subito spazio nelle scuole dell’obbligo“, auspica Parmigiani - Intanto noi, oltre ai citati percorsi per adulti operiamo con altre due leve: la prima è sviluppare l’educazione finanziaria e assicurativa nelle scuole secondarie di secondo grado: da una decina di anni coinvolgiamo ogni anno 1400 studenti e studentesse delle terze e quarte classi di Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e dal 2020, con la dad, anche le scuole del sud Italia. La tecnica con cui lavoriamo è la simulazione di un’impresa, per distinguersi dai corsi scolastici in cui il soggetto scelto è l’individuo: in tal modo i giovani imparano a immedesimarsi nei due soggetti dell’economia. In ogni classe si formano gruppi di 4-5 ragazzi, in modo tale che tutti siano costretti a studiare. Il confronto fra i test in ingresso e in uscita dà esiti positivi”. Inoltre, il gruppo Unipol effettua iniziative di empowerment sulle materie Stem (scientific, technologies, engineering, mathematics) nelle scuole secondarie di primo grado, per stimolare le giovanissime ad affrontare percorsi orientati alle competenze tecnico scientifiche.

Rigenerazione dal basso

Fondazione Unipolis si occupa anche di rigenerazione delle periferie urbane e delle “periferie delle periferie”. Il progetto parte da Milano, dove è avviato un processo di “Ricercazione“, con tre zone al centro di studi per definirne in modo partecipato i modelli di sviluppo. Si tratta di via dei Missaglia, Torre Stephenson, via Senigallia: una a sud, una a nord, una a nord ovest. “Sono in corso azioni di ‘ingaggio civile’ per definire quali saranno le destinazioni d’uso delle aree dal punto di vista della sostenibilità dell’abitare; di salute, qualità del vivere e accessibilità dei servizi sanitari; di socialità e cultura - spiega Parmigiani – Dal 2020 è in corso un piano di raccolta di informazioni finalizzate col tempo a evitare la gentrificazione,  ovvero l'allontanamento di persone di basso ceto, conseguenza dell’arrivo di strati socio-economicamente più elevati della popolazione. Vogliamo che il quartiere torni alle persone che vi abitano, perché risponde ai loro bisogni, non creare un ambiente bello ma inutile destinato a tornare presto ‘brutto’, perché nessuno ne usufruisce”.
Virgilio Sieni ospite di Casermarchelogica a Sansepolcro

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Il gruppo Unipol promuove processi di riqualificazione che nascano dai territori. A tal fine anche nel 2021 lancia il bando Culturability giunto alla sesta  edizione. Nelle precedenti il bando ha favorito lo sviluppo di centri ed iniziative culturali rigenerati e già attivi,dislocati al 45% al nord, al 24% al centro Italia, al 31% al Sud e nelle isole. Un esempio virtuoso giunge dalla Caserma Archeologica di Sansepolcro (Arezzo), dove - riferisce Parmigiani - "si è riportato alla vita uno spazio pregiato e abbandonato, trasformandolo in museo,che produce quaderni d’arte, promuove la street art, ha contatti e scambi continui con le scuole". I fondi del bando Culturability sono erogati in forma di grant fino a 90mila euro; con voucher fino a30mila euro;  e  con accompagnamento supporto da parte di un team di mentor per un valore di 25mila euro. info: www.unipolis.it
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