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Violenza ostetrica: coinvolte oltre il 60% delle neomamme. Il sondaggio di Unimamma.it

Alessandra Bellasio, ostetrica e divulgatrice sanitaria: "È il momento di riflettere sull’importanza di ascoltare le difficoltà delle partorienti senza pregiudizi"

di BARBARA BERTI -
23 febbraio 2023
Alessandra Bellasio, ostetrica, consulente professionale in allattamento certificata IBCLC, insegnante di manovre di disostruzione pediatrica

Alessandra Bellasio, ostetrica, consulente professionale in allattamento certificata IBCLC, insegnante di manovre di disostruzione pediatrica

Donne e l’esperienza del parto: oltre il 60% dichiara di aver subito violenza ostetrica. È quanto emerge da un sondaggio online che Alessandra Bellasio, ostetrica e divulgatrice sanitaria su Unimamma.it, ha rivolto a una community di oltre 170mila follower su Instagram per indagare la soddisfazione delle mamme circa l'esperienza del parto nelle strutture italiane, in un periodo di tempo che si è concentrato tra il 2018 e il 2022. Il questionario, anonimo e privato, ha ottenuto circa 11.541 risposte da tutta Italia, con una prevalenza (per numero) da Lombardia (25%), Veneto (10%), Lazio (8%), Emilia Romagna (8%) e Piemonte (7%), ma una buona partecipazione anche da Umbria, Molise, Basilicata e Valle D'Aosta, considerando la proporzione tra il numero degli abitanti e il numero dei riscontri raccolti.
Donne e l’esperienza del parto: il 60% dichiara di aver subito violenza ostetrica

Donne e l’esperienza del parto: il 60% dichiara di aver subito violenza ostetrica

Cosa esce dal questionario? Una buona soddisfazione circa l'assistenza ricevuta durante il parto che, però, crolla nella fase immediatamente successiva. “Il delicato post partum, quando le donne lamentano scarsa assistenza (70%), poche informazioni su come gestire l'allattamento (75%) e impossibilità ad avere il partner vicino illimitatamente (90%)” spiega la nota di Unimamma.it. “Tragici eventi di cronaca hanno portato alla luce, recentemente, criticità già note agli operatori del settore ma spesso ignorate dal dibattito pubblico: la violenza ostetrica e la scarsa attenzione per il post partum - commenta Bellasio - rappresentano un pericolo per la mamma e per il bambino”. Questi disagi sono connessi alla carenza di personale sanitario, da un lato, e a un tema culturale legato allo stereotipo della mamma perfetta. “Questa indagine offre l'opportunità di entrare in contatto con casi concreti, senza filtri. E cosa ci dice? Che è il momento di riflettere sull'importanza di ascoltare le difficoltà delle partorienti senza pregiudizi e di creare una rete di supporto attorno alle neomamme che vivono un momento biologicamente e psicologicamente complesso” spiega ancora Bellasio. E aggiunge: “Ascolto, supporto e informazione: queste le chiavi di volta per un'esperienza positiva della maternità”.
Oltre il 60% delle donne dichiara di aver subito una forma di violenza durante la degenza

Oltre il 60% delle donne dichiara di aver subito una forma di violenza durante la degenza

I dati emersi circa la violenza ostetrica sono incisivi. Oltre il 60% delle donne dichiara di aver subito una forma di violenza durante la degenza ma al tempo stesso non ha denunciato tale violenza ritenendo il fatto un normale approccio del personale sanitario. Tra queste, la maggior parte delle mamme sostiene anche di avere avuto conseguenze psico-emotive, e il 13% si è dovuta rivolgere a uno specialista per curarne gli effetti. Condivisione di informazioni e pratica dell'allattamento, poi, sono i temi che hanno riscontrato maggiore frustrazione tra le partecipanti all'indagine. Infatti, il giudizio circa il supporto nell'approccio al neonato, nel 75% dei casi, varia da “sufficientemente soddisfacente” a “del tutto insoddisfacente”.