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Home » Lifestyle » Elisabetta Faggiana, esempio di ‘cervello espatriato’ che ha conquistato Londra con il suo turismo

Elisabetta Faggiana, esempio di ‘cervello espatriato’ che ha conquistato Londra con il suo turismo

L'imprenditrice: "Noi donne abbiamo una marcia in più, ma il muro dei pregiudizi non è ancora stato abbattuto"

Elsa Toppi
1 Novembre 2022
Elisabetta Faggiana

Elisabetta Faggiana

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C’è una imprenditrice italiana che ha creato un nuovo modo di concepire il turismo. L’idea è quella di coniugare unicità, qualità e sostenibilità, valorizzando territori e comunità locali. L’ultima sua creazione si chiama Unexpected Italy ed è classificata tra le finaliste di Top ten Innovators di Shell live Wire.

Elisabetta Faggiana è nata ad Arzignano, in provincia di Vicenza, da mamma inglese e papà italiano

L’esempio di ‘cervello espatriato’ che ha conquistato Londra

La storia di Elisabetta Faggiana, questo è il suo nome, racconta di come le donne ce la fanno anche fra difficoltà e diffidenza. E racconta anche un po’ del nostro Paese, farraginoso e complicato.

Il suo successo nasce da lontano, nel vero senso della parola, e percorre migliaia di chilometri attraversando la manica. Elisabetta, infatti, è un esempio di ‘cervello espatriato’ e rientrato in patria. Questa ragazza nasce ad Arzignano, in provincia di Vicenza, da mamma inglese e papà italiano. Con la laurea in tasca, inizia un percorso formativo e professionale molto vario, che si snoda fra Galles, Milano e Dubai. Ma è proprio nella capitale britannica che avviene la svolta. L’ambiente eclettico, dinamico e imprenditoriale della City la stimola a lanciarsi in un business tutto suo. Qui incontra anche quello che diventerà suo marito, Savio Los. Insieme a lui inventa il London Fitness Tour, grazie al quale poter scoprire la Londra più autentica e inaspettata a passo di fitness.

Elisabetta Faggiana
Elisabetta Faggiana

“Il prodotto piaceva molto ma ricevevamo sempre più richieste da parte di turisti  a cui piaceva il modo in cui visitavamo la città ma che erano frenati dall’idea di voler fare fitness – racconta Elisabetta  -. Ho perciò deciso di ampliare il concept e trasformare London Fitness Tour in Unexpected London, esperienze urbane per piccoli gruppi alla scoperta della Londra più vera”.

Diventa responsabile del gruppo Turismo e Ospitalità, il più importante club di direttori d’azienda del Regno Unito e viene selezionata da Talented Italians in the UK tra gli Italiani più talentuosi del Regno Unito. Nel 2019 Unexpected London cresce velocemente ma il Covid cambia i piani di tutti, anche di questa giovane italiana di successo. “Eravamo alla ricerca di nuove guide quando è arrivata la pandemia che ci ha bloccato completamente – racconta Faggiana -. Chiusi in casa ad osservare una città che si svuotava e la natura che riprendeva vita ho iniziato a ragionare sul futuro di quello che stavamo facendo ed il futuro del turismo”.

Decide, così, di provare ad ampliare all’Italia il concept turistico che lei e il marito stavano sviluppando nel Regno Unito. Naturalmente la Brexit gioca la sua parte. Quella Londra vitale, multietnica, colorata, da sempre simbolo di inclusione, sta cambiando. E lei nonostante la doppia cittadinanza non si sente più a suo agio. “Sentivamo una insofferenza di base e non riconoscevamo più l’Inghilterra a cui eravamo abituati” racconta l’imprenditrice.

Certo, tornare a casa è sempre bello ma inevitabilmente ti rimette davanti agli occhi le storture a cui, prima di partire, eri quasi abituato. “Le difficoltà ci sono state, soprattutto nell’affrontare la tanto temuta burocrazia italiana, che per me è diventata ‘ufficio complicazioni affari semplici’ –  dice col sorriso Elisabetta Faggiana -.  Mentre a Londra ho costituito la società in qualche giorno e con qualche centinaio di sterline, qui ci sono voluti parecchi mesi e migliaia di euro”.

“Siamo gli unici finalisti europei di Shell Live Wire Top Ten Innovators”, tutta la soddisfazione di Elisabetta

Avere sempre più donne ai vertici di aziende e startup: l’obiettivo di Elisabetta

Ma essere imprenditrice significa credere nelle proprie capacità fino in fondo, senza demoralizzarsi o lasciarsi abbattere dagli insuccessi, perché tutto insegna e fa crescere. “Servono doti importanti come essere multitasking, creative, caparbie, empatiche e su questo noi donne abbiamo una marcia in più – spiega -. I pregiudizi ancora ci sono. Nonostante tu sia la fondatrice e l’amministratore unico della società, capita che l’interlocutore si interfaccia con l’uomo della compagine sociale, cercando di metterti in secondo piano in quanto donna. Ma basta poco per rimetterli al loro posto. Per il resto, viviamo in un’epoca in cui le imprenditrici possono ottenere maggiori incentivi. Ora il prossimo step sarà avere sempre più donne ai vertici di aziende e startup”.

Così, dopo tante avversità, finalmente arrivano le soddisfazioni. “Abbiamo cominciato a vincere bandi e ad avere riconoscimenti che ci stanno aiutando ad accelerare il business – racconta con soddisfazione -. Siamo gli unici finalisti europei di ‘Shell Live Wire Top Ten Innovators’, a giorni annunceranno i vincitori, ed inoltre siamo stati selezionati dall’Ambasciata Italiana a Berlino tra i finalisti per un progetto di startup innovative che andremo a presentare il 10 novembre”. Insomma c’è ancora tanto da fare ma le vie delle signore possono essere infinite, anche nel campo dell’imprenditoria.

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#lucenews #lucelanazione #mua #cina #bacistellari ellari
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Il protagonista di questa vicenda è Leonardo Lotto, studente aostano, che la mattina del 23 febbraio è rimasto vittima di un incidente in mare. Il ragazzo era a Melbourne con un gruppo di amici quando dopo un tuffo tra le onde sul bagnasciuga ha picchiato violentemente la testa contro il fondale di sabbia. In quel momento è iniziato l’incubo: prima gli amici lo hanno aiutato a uscire dall’acqua, poi la corsa disperata in ospedale. Dopo l’intervento d’urgenza, è arrivato il duro responso: “Frattura delle vertebre C3 e C5, spina dorsale danneggiata". Leonardo Lotto è paralizzato dalla testa in giù e non potrà più camminare.

"Continuerò a lottare e farò tutto il necessario. A volte cadrò, ma alla fine mi rialzerò, vivendo sempre giorno per giorno, superando i momenti più bui”.

Dopo il ricovero all’Alfred Hospital di Melbourne, in Australia, “le sue condizioni sono stabili, e ora è pronto per iniziare il suo lungo percorso riabilitativo a Milano con tutte le energie e la positività che hanno sempre caratterizzato la sua personalità”. E gli amici, proprio per sostenere le cure, hanno organizzato una raccolta fondi online.

✍ Barbara Berti 

#lucenews #lucelanazione #australia #leonardolotto
  • È quanto emerge da uno studio su 1.700 ragazzi toscani realizzato dal Meyer center for health and happiness, di cui è responsabile Manila Bonciani, insieme all’Università di Firenze, e presentato in occasione della Giornata internazionale della felicità nel corso di un evento organizzato al Meyer health campus di Firenze.

Cosa gli adolescenti pensano della felicità? Come la definiscono? Cosa li rende felici? Queste alcune domande dello studio. Dai risultati emerge che i ragazzi spesso non riescono a dare neanche una definizione della felicità. Tuttavia ne sottolineano la rilevanza e la transitorietà. 

Dalla ricerca emerge così che la manifestazione della felicità si declina in sei dimensioni:
➡ La più rilevante che emerge è quella dell’interesse sociale, data dall’importanza che viene attribuita dai ragazzi alle relazioni interpersonali.
➡ La seconda è l’espressione della soddisfazione verso la propria vita, del fare le cose che piacciono loro.
➡ La terza è vivere emozioni positive, rilevanza che si riscontra anche nelle parole dei ragazzi che esprimono in maniera importante l’idea di essere felici quando sono senza preoccupazioni o pressioni che avvertono frequentemente, come anche quella scolastica.
➡ La quarta è il senso di autorealizzazione insieme a quello di padronanza delle varie situazioni che si trovano ad affrontare.
➡ Infine in misura minore la loro felicità è legata all’ottimismo, cui gli stessi adolescenti non attribuiscono grande rilevanza, sebbene rappresenti la sesta dimensione della felicità identificata.

Gli adolescenti che risultano più felici si caratterizzano per essere più empatici, esprimere un atteggiamento cooperativo, avere maggiore autoconsapevolezza, saper gestire meglio le emozioni e risolvere le situazioni problematiche, avere una buona immagine di sé. 

Ancora i maschi risultano essere più felici delle femmine a eccezione della dimensione relazionale e sociale della felicità che non si differenzia in maniera significativa tra i due gruppi, e le fasce di età più piccole, fino ai 15 anni, esprimono maggiormente di essere felici rispetto ai ragazzi di 16-17 o maggiorenni.

#felicità #ospedalemeyer #adolescenza

C’è una imprenditrice italiana che ha creato un nuovo modo di concepire il turismo. L’idea è quella di coniugare unicità, qualità e sostenibilità, valorizzando territori e comunità locali. L’ultima sua creazione si chiama Unexpected Italy ed è classificata tra le finaliste di Top ten Innovators di Shell live Wire.

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Elisabetta Faggiana
Elisabetta Faggiana

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Diventa responsabile del gruppo Turismo e Ospitalità, il più importante club di direttori d’azienda del Regno Unito e viene selezionata da Talented Italians in the UK tra gli Italiani più talentuosi del Regno Unito. Nel 2019 Unexpected London cresce velocemente ma il Covid cambia i piani di tutti, anche di questa giovane italiana di successo. “Eravamo alla ricerca di nuove guide quando è arrivata la pandemia che ci ha bloccato completamente – racconta Faggiana -. Chiusi in casa ad osservare una città che si svuotava e la natura che riprendeva vita ho iniziato a ragionare sul futuro di quello che stavamo facendo ed il futuro del turismo”.

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Certo, tornare a casa è sempre bello ma inevitabilmente ti rimette davanti agli occhi le storture a cui, prima di partire, eri quasi abituato. “Le difficoltà ci sono state, soprattutto nell’affrontare la tanto temuta burocrazia italiana, che per me è diventata ‘ufficio complicazioni affari semplici’ –  dice col sorriso Elisabetta Faggiana -.  Mentre a Londra ho costituito la società in qualche giorno e con qualche centinaio di sterline, qui ci sono voluti parecchi mesi e migliaia di euro”.

"Siamo gli unici finalisti europei di Shell Live Wire Top Ten Innovators", tutta la soddisfazione di Elisabetta

Avere sempre più donne ai vertici di aziende e startup: l'obiettivo di Elisabetta

Ma essere imprenditrice significa credere nelle proprie capacità fino in fondo, senza demoralizzarsi o lasciarsi abbattere dagli insuccessi, perché tutto insegna e fa crescere. “Servono doti importanti come essere multitasking, creative, caparbie, empatiche e su questo noi donne abbiamo una marcia in più – spiega -. I pregiudizi ancora ci sono. Nonostante tu sia la fondatrice e l’amministratore unico della società, capita che l’interlocutore si interfaccia con l’uomo della compagine sociale, cercando di metterti in secondo piano in quanto donna. Ma basta poco per rimetterli al loro posto. Per il resto, viviamo in un’epoca in cui le imprenditrici possono ottenere maggiori incentivi. Ora il prossimo step sarà avere sempre più donne ai vertici di aziende e startup”.

Così, dopo tante avversità, finalmente arrivano le soddisfazioni. “Abbiamo cominciato a vincere bandi e ad avere riconoscimenti che ci stanno aiutando ad accelerare il business – racconta con soddisfazione -. Siamo gli unici finalisti europei di 'Shell Live Wire Top Ten Innovators', a giorni annunceranno i vincitori, ed inoltre siamo stati selezionati dall’Ambasciata Italiana a Berlino tra i finalisti per un progetto di startup innovative che andremo a presentare il 10 novembre”. Insomma c’è ancora tanto da fare ma le vie delle signore possono essere infinite, anche nel campo dell’imprenditoria.

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