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Home » Lifestyle » La forza della vita che non sa attendere. Rebecca nasce in auto, i genitori: “Ce l’abbiamo fatta”

La forza della vita che non sa attendere. Rebecca nasce in auto, i genitori: “Ce l’abbiamo fatta”

Fabrizio Conti e la moglie Sara Giaccherinio erano in strada, sulla Fi-Pi-Li, in direzione ospedale di Empoli. Ma la loro bambina è venuta al mondo nel parcheggio di un supermercato prima che arrivassero i soccorsi

Marianna Grazi
9 Agosto 2022
Sara e Rebecca, nata in auto

Sara Giaccherini con la sua Rebecca, nata in auto

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Non ha voluto sentire ragioni: la piccola Rebecca voleva in tutti i modi venire al mondo subito, ha deciso lei, senza attendere nemmeno che la sua mamma fosse in ospedale o l’arrivo dei soccorsi. È nata in auto, all’uscita di Empoli della Fi-Pi-Li. Come nei migliori film, ma questa volta per davvero. La bimba e la madre, Sara Giaccherini, 31 anni, stanno bene e si abbracciano felici sotto gli occhi ancora increduli ed emozionati di babbo Fabrizio Conti.

Sare Giaccherini, la piccola Rebecca e Fabrizio Conti
Sara Giaccherini stringe a sé la piccola Rebecca, mentre babbo Fabrizio Conti scatta un selfie

Fiocco rosa… in auto

È stato proprio Fabrizio ad assistere la compagna quando, all’improvviso, mentre da Fucecchio (dove la coppia risiede) stavano percorrendo la superstrada verso il San Giuseppe, visto che erano iniziate le doglie e “Si sono rotte le acque, non ce la faremo mai ad arrivare in ospedale”. In effetti, in ospedale, ci sono arrivati dopo, già in tre. Conti imbocca l’uscita mentre Sara è già in travaglio, ferma l’auto all’altezza del Centro Coop di via Sanzio. La chiamata al Pronto Soccorso per un’emergenza arriva in piena notte, intorno alle tre e mezza. “E quando, dalla centrale del 118, arrivano richieste di soccorso di questo tipo, non è mai un bel segnale. Ci si prepara al peggio“, ha raccontato al quotidiano Diego Della Vecchia, quella sera (tra domenica 7 e lunedì 8 agosto) di turno per le Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli. Non si aspettava certo di trovarsi poco dopo tra le braccia 2,740 chilogrammi di dolcezza. Una neonata, Rebecca, bellissima nella sua intraprendenza, coperta di sangue e placenta, potentissima nella sua vita pulsante. La terza figlia di Fabrizio e Sara (dopo Lorenzo, 4 anni, ed Emanuele, 2), è nata così, poche spinte e tanta fretta di vedere la luce, quella dell’auto dei suoi genitori, in questo caso.

Rebecca nata in auto
Quando sono arrivati i soccorsi la piccola Rebecca era già nata

Il parto improvvisato e l’arrivo dei soccorsi

“Non sapevo proprio come fare. Ho assistito agli altri due parti di Sara, ma questa notte è stata incredibile – ammette Conti –. Siamo partiti da Fucecchio e già a metà strada, preso dal panico ho chiamato il 118. Trovare una voce amica all’altro capo del telefono è stato fondamentale. Siamo stati guidati in ogni step, ci hanno suggerito di fermarci il prima possibile”, aggiunge. Usciti dalla Fi-Pi-Li, al primo spiazzo disponibile, quello dal Centro Coop di via Sanzio, il padre ha fermato la macchina ed è subito sceso a soccorrere la compagna. Ma la bimba, in poche spinte, era già venuta al mondo: “Ho sentito le sirene in lontananza e mi sono tranquillizzato. La bambina, incredibilmente, era già nata. Chiedevo continuamente cosa dovessi fare. L’ho coperta con quel che avevo e messa sulla pancia di Sara. Piangeva, respirava. Una felicità incontenibile“. La stessa che hanno visto negli occhi della coppia gli operatori della pubblica assistenza giunti sul posto poco dopo. “Sono stati attimi concitati. Quando siamo arrivati sul posto l’uomo ci è venuto incontro contento”, racconta Diego della Vecchia. Fabrizio, emozionato, gradiva infatti: “È nata, è nata. Ce l’abbiamo fatta”. E il suo volto raccontava tutto: l’adrenalina del momento, lo spavento, l’enorme, inesprimibile, gioia provata nel vedere la donna che ama mettere al mondo la sua bambina. “Aveva le lacrime agli occhi – aggiunge il soccorritore – Allora ci siamo avvicinati per sentire come stavano mamma e bambina. La neonata era già attaccata al seno. La donna era tranquilla e per niente impaurita, essendo al terzo figlio. Ci siamo accertati che entrambi fossero in buone condizioni, abbiamo seguito il protocollo in attesa dell’automedica con a bordo medico ed infermiere”. In ospedale, poi, nel reparto di ostetricia l’accoglienza non poteva essere delle migliori. Ora le due donne, vegliate dal babbo, aspettano solo di tornare a casa e abbracciare i due fratellini della piccola Rebecca.

Sara e Rebecca
Sara Giaccherini con la sua piccola Rebecca

La gioia di mamma Sara

Anche mamma Sara Giaccherini, al terzo figlio e prima femmina, è incredula ma felice: “È stato tutto inaspettato. Quando sono partita da casa sapevo che sarebbe stato un travaglio veloce. Ma non certo di mezz’ora“. Ma il merito è anche il suo, che non si è lasciata spaventare dalla situazione ma anzi ha aiutato con coraggio tutte le sue forze la bambina a nascere. “Rebecca sta bene – racconta a La Nazione – ha già mostrato di avere carattere da vendere e di saper fare le cose da sola – ironizza la 31enne –. Il regalo più bello? Lo ha fatto lei alla bis nonna Nelly che proprio ieri ha festeggiato 84 anni”. Intraprendente già dopo pochi giorni di vita, la neonata è però tranquilla e in attesa di conoscere i suoi fratelli Lorenzo ed Emanuele, si gode le coccole dei genitori. “Quando crescerà avremo una bellissima storia da raccontarle – conclude Sara -. Sono sicura che stenterà a crederci”.

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  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
Non ha voluto sentire ragioni: la piccola Rebecca voleva in tutti i modi venire al mondo subito, ha deciso lei, senza attendere nemmeno che la sua mamma fosse in ospedale o l'arrivo dei soccorsi. È nata in auto, all'uscita di Empoli della Fi-Pi-Li. Come nei migliori film, ma questa volta per davvero. La bimba e la madre, Sara Giaccherini, 31 anni, stanno bene e si abbracciano felici sotto gli occhi ancora increduli ed emozionati di babbo Fabrizio Conti.
Sare Giaccherini, la piccola Rebecca e Fabrizio Conti
Sara Giaccherini stringe a sé la piccola Rebecca, mentre babbo Fabrizio Conti scatta un selfie

Fiocco rosa... in auto

È stato proprio Fabrizio ad assistere la compagna quando, all'improvviso, mentre da Fucecchio (dove la coppia risiede) stavano percorrendo la superstrada verso il San Giuseppe, visto che erano iniziate le doglie e "Si sono rotte le acque, non ce la faremo mai ad arrivare in ospedale". In effetti, in ospedale, ci sono arrivati dopo, già in tre. Conti imbocca l'uscita mentre Sara è già in travaglio, ferma l'auto all’altezza del Centro Coop di via Sanzio. La chiamata al Pronto Soccorso per un'emergenza arriva in piena notte, intorno alle tre e mezza. "E quando, dalla centrale del 118, arrivano richieste di soccorso di questo tipo, non è mai un bel segnale. Ci si prepara al peggio", ha raccontato al quotidiano Diego Della Vecchia, quella sera (tra domenica 7 e lunedì 8 agosto) di turno per le Pubbliche Assistenze Riunite di Empoli. Non si aspettava certo di trovarsi poco dopo tra le braccia 2,740 chilogrammi di dolcezza. Una neonata, Rebecca, bellissima nella sua intraprendenza, coperta di sangue e placenta, potentissima nella sua vita pulsante. La terza figlia di Fabrizio e Sara (dopo Lorenzo, 4 anni, ed Emanuele, 2), è nata così, poche spinte e tanta fretta di vedere la luce, quella dell'auto dei suoi genitori, in questo caso.
Rebecca nata in auto
Quando sono arrivati i soccorsi la piccola Rebecca era già nata

Il parto improvvisato e l'arrivo dei soccorsi

"Non sapevo proprio come fare. Ho assistito agli altri due parti di Sara, ma questa notte è stata incredibile – ammette Conti –. Siamo partiti da Fucecchio e già a metà strada, preso dal panico ho chiamato il 118. Trovare una voce amica all’altro capo del telefono è stato fondamentale. Siamo stati guidati in ogni step, ci hanno suggerito di fermarci il prima possibile", aggiunge. Usciti dalla Fi-Pi-Li, al primo spiazzo disponibile, quello dal Centro Coop di via Sanzio, il padre ha fermato la macchina ed è subito sceso a soccorrere la compagna. Ma la bimba, in poche spinte, era già venuta al mondo: "Ho sentito le sirene in lontananza e mi sono tranquillizzato. La bambina, incredibilmente, era già nata. Chiedevo continuamente cosa dovessi fare. L’ho coperta con quel che avevo e messa sulla pancia di Sara. Piangeva, respirava. Una felicità incontenibile". La stessa che hanno visto negli occhi della coppia gli operatori della pubblica assistenza giunti sul posto poco dopo. "Sono stati attimi concitati. Quando siamo arrivati sul posto l’uomo ci è venuto incontro contento", racconta Diego della Vecchia. Fabrizio, emozionato, gradiva infatti: "È nata, è nata. Ce l’abbiamo fatta". E il suo volto raccontava tutto: l'adrenalina del momento, lo spavento, l'enorme, inesprimibile, gioia provata nel vedere la donna che ama mettere al mondo la sua bambina. "Aveva le lacrime agli occhi – aggiunge il soccorritore – Allora ci siamo avvicinati per sentire come stavano mamma e bambina. La neonata era già attaccata al seno. La donna era tranquilla e per niente impaurita, essendo al terzo figlio. Ci siamo accertati che entrambi fossero in buone condizioni, abbiamo seguito il protocollo in attesa dell’automedica con a bordo medico ed infermiere". In ospedale, poi, nel reparto di ostetricia l'accoglienza non poteva essere delle migliori. Ora le due donne, vegliate dal babbo, aspettano solo di tornare a casa e abbracciare i due fratellini della piccola Rebecca.
Sara e Rebecca
Sara Giaccherini con la sua piccola Rebecca

La gioia di mamma Sara

Anche mamma Sara Giaccherini, al terzo figlio e prima femmina, è incredula ma felice: "È stato tutto inaspettato. Quando sono partita da casa sapevo che sarebbe stato un travaglio veloce. Ma non certo di mezz’ora". Ma il merito è anche il suo, che non si è lasciata spaventare dalla situazione ma anzi ha aiutato con coraggio tutte le sue forze la bambina a nascere. "Rebecca sta bene - racconta a La Nazione - ha già mostrato di avere carattere da vendere e di saper fare le cose da sola – ironizza la 31enne –. Il regalo più bello? Lo ha fatto lei alla bis nonna Nelly che proprio ieri ha festeggiato 84 anni". Intraprendente già dopo pochi giorni di vita, la neonata è però tranquilla e in attesa di conoscere i suoi fratelli Lorenzo ed Emanuele, si gode le coccole dei genitori. "Quando crescerà avremo una bellissima storia da raccontarle - conclude Sara -. Sono sicura che stenterà a crederci".
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