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Mamma e figlio laureati insieme: la sindrome di Down non ferma il sogno

Antonella Maccarrone e Giovanni Trovato hanno discusso lo stesso giorno la tesi in Scienze motorie. "Ho dedicato tutta la mia vita a lui, lottando contro tutto e tutti"

di MARIANNA GRAZI -
6 giugno 2023
Giovanni-Trovato-e-la-madre-Antonella-Maccarrone

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La laurea. Un traguardo importante, un passaggio indimenticabile nella vita di migliaia di studenti ogni anno. Di tutte le età. Pensate quindi all'emozione che può aver provato allora Antonella Maccarrone a condividere questo momento con il suo Giovanni. A Troina, in provincia di Enna, mamma e figlio hanno discusso la tesi lo stesso giorno. Già di per sé potrebbe apparire un evento abbastanza insolito, ma a renderlo straordinario è il fatto che arriva a coronamento di un cammino fatto d'amore, tenacia e resilienza.

La laurea in Scienze Motorie

Giovanni Trovato, 31 anni, ha la sindrome di Down e pochi giorni fa ha discusso la tesi in Scienze Motorie, all'Università eCampus. E così la madre, la sua prima alleata fin dalla nascita, che con lui ha condiviso anche il percorso di studi. "Abbiamo discusso le nostre tesi lo stesso giorno, con due differenti commissioni, entrambi online, in stanze diverse della casa" ha raccontato la donna ai giornali.
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Antonella e Giovanni mano nella mano felici dopo la discussione delle rispettive tesi (ViviEnna)

Per il giovane la realizzazione di un sogno, per lei la soddisfazione di aver contribuito a renderlo possibile. "Lo confesso, il giorno dopo la discussione e del rinfresco organizzato a casa io ero un po' stanca. Ma lui no - aggiunge Maccarrone -. Si è svegliato e mi ha detto: 'Mamma sai che ti dico? Forse ci conviene iniziare a studiare per prendere anche la specialistica'".

La forza di Giovanni

Una forza straordinaria, energie inesauribili, che Trovato ha sempre avuto, fin da piccolo. Quando quel cromosoma in più, dovuto alla Trisomia 21, era semplicemente una caratteristica che lo rendeva unico tra pari, come la sua mamma ha sempre cercato di farlo sentire. Senza il peso della diversità, che spesso esiste solo negli occhi di chi guarda. Diplomato ragioniere, appassionato di musica (suona anche) e soprattutto cintura nera primo dan di karate, il 31enne punta ai campionati nazionali. Ovviamente dei normodotati, con i quali ha sempre gareggiato. E magari, un giorno, diventare istruttore, ed ecco spiegata la scelta del corso di laurea. Che è arrivata in un momento di pausa "forzata" dagli impegni, durante la pandemia.

Il lockdown e l'inizio degli studi

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Giovanni ha deciso di iscriversi all'università durante il lockdown

Nel periodo del lockdown per il Covid 19 infatti, quando anche la famiglia Trovato è stata costretta a stare in casa e Giovanni ha dovuto abbandonare (temporaneamente) gli impegni sportivi, è nata l'idea di iscriversi all'università. "Scalciava, voleva investire la sua energia in qualcosa di concreto - spiega ancora Antonella Maccarrone - e ha pensato che fosse il momento giusto per dedicarsi allo studio". Il sogno di diventare un maestro di karate è stato lo stimolo, e la facoltà di "Scienze Motorie gli sembrava la scelta più naturale". E la madre ha deciso di mettersi a sua volta in gioco: "Gli ho detto ok, lo facciamo insieme, e ci siamo iscritti". Per lei è stata una decisione naturale: anche questa volta voleva essere al fianco del figlio non tanto per paura che non riuscisse a portare in fondo l'impegno, quanto per non lasciarlo solo nel realizzarlo. Antonella infatti è insegnate di sostegno e, senza essere d'intralcio o opprimente, stabiliva la tabella di marcia per la giornata prima di andare al lavoro, in modo che il ragazzo potesse seguirla in autonomia. "Ho dedicato tutta la mia vita a Giovanni - ha detto a Vivienna.it - senza perdere mai la speranza. Ho lottato contro tutto e tutti affinché avesse una vita piena e quando ho capito che desiderava con tutto se stesso questa laurea, non ho potuto fare a meno di iscrivermi con lui, per sostenerlo e aiutarlo lungo il percorso di studi".

La sorpresa: una corona per due

"Non ho detto a nessuno che c’eravamo iscritti all’università. Solo quando abbiamo dato l’ultima materia, a fine percorso, ho raccontato ad amici e parenti cosa avevamo fatto, e posso dire di essere orgogliosa del traguardo raggiunto da mio figlio". L'amore materno è stato il motore dell'impresa, che i due hanno voluto dedicare l'uno l'altra.
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Una corona per due: Antonella e il figlio Giovanni hanno discusso lo stesso giorno la tesi in Scienze motorie

"Alla persona che mi ha permesso di concretizzare il mio sogno, a colei che ha sempre creduto in me, alla mia super mamma, grande donna, grande professionista, ma soprattutto pilastro della mia vita, grazie mamma", ha scritto il 31enne nei ringraziamenti. A cui fanno eco quelli della genitrice: "A Giovanni, figlio speciale ed unica ragione di vita. accanto a te ho saputo sopportare ogni dolore e superare ogni difficoltà, affrontando, con dignità, ogni avversità".