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Firenze apre le porte alla creatività: nasce il primo Politecnico delle Arti e del Design al mondo

L'iniziativa parte dalla federazione di tre enti cittadini, Isia, conservatorio Cherubini e accademia di Belle Arti. Di Giorgi: "Rivolto ai giovani artisti che vogliono trasformare il mondo con la bellezza"

di DOMENICO GUARINO -
9 gennaio 2023
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Mettersi insieme per crescere ed offrire qualcosa di unico agli studenti di tutto il mondo che vogliono approfondire le discipline della creatività. Dalla musica alle arti figurative al design. Con l’inaugurazione congiunta dell’anno accademico di Isia, conservatorio Cherubini e accademia di Belle Arti (al teatro Niccolini) nasce a Firenze, primo caso in Italia e nel mondo, il Politecnico delle Arti e del Design. Per ora si tratta di una federazione tra gli enti, in attesa di un’unione più organica che presto darà al capoluogo toscano, e al nostro Paese, una nuova istituzione in grado di fornire una preparazione a 360 gradi per chiunque voglia entrare nel magico mondo delle arti. Una struttura unica nel suo genere, che guarda all’interazione ed alla contaminazione come ad una forza motrice in grado di proiettare le giovani generazioni di artisti in una dimensione internazionale, grazie alla possibilità di scambiarsi stimoli, esperienze, tecniche e suggestioni. "Siamo tutti chiamati a proseguire la grande tradizione culturale di Firenze e della Toscana, reinterpretandola con le idee e gli strumenti del futuro" ci dice Rosa Maria Di Giorgi, politica italiana e presidente del Conservatorio Cherubini e dell’ISIA.

La presentazione del Politecnico delle Arti e del Design, a ottobre 2022. Da sx: Giovanni Pucciarmati, Alessia Bettini e Rosa Maria di Giorgi

Il Politecnico delle Arti rappresenta il primo esperimento nel segno della ricomposizione in un ambito, quello delle arti, che le nuove tecnologie e le nuove sensibilità stanno profondamente rivoluzionando, mettendo insieme diverse dimensioni. Anche nel segno di un rapporto con la tradizione e la storia che, in nessun posto come a Firenze, esprimono il massimo della propria forza rivelatrice e feconda. Onorevole Di Giorgi, quali sono i principi a cui si ispira il Politecnico? "Punteremo su gioventù, talento, merito, multidisciplinarietà, collaborazione, visione e speranza. Sono queste le parole chiave del progetto, che porteremo avanti con la fantasia e l'anima dei nostri giovani e dei loro docenti". A chi vi rivolgete? "Ai giovani artisti di oggi e del futuro. Ovvero a coloro che hanno l’ambizione di trasformare il mondo con la bellezza, il gusto, il piacere dell'armonia. In questo modo formeremo anche generazioni di talenti che sapranno proteggere opere d'arte, città, patrimoni artistici, ambiente, paesaggi. E che, cosa quanto mai importante in questo momento storico, con la loro formazione, saranno chiamati ad offrire a tutto il mondo un ideale estetico di speranza universale".

Politecnico delle arti e del design (Facebook/ISIA Firenze)

Perché proprio Firenze? "Perché il mondo intero guarda a Firenze come cuore dell'arte e della creatività. Già ora al Conservatorio e all’Isia studiano ragazzi provenienti da 39 diversi Paesi del mondo. Con il politecnico creeremo un polo di attrazione che calamiterà qui i giovani che avranno il compito di tramandare, reinterpretare e innovare la cultura nel mondo. E questo è un compito che ci riempie di orgoglio, oltre ad essere una grande sfida". Firenze presenta tuttavia condizioni spesso ostili per chi decidesse di venire qui a studiare. A partire dal costo degli affitti"È un tema che abbiamo ben presente, ma che contiamo di risolvere anche grazie ai fondi del PNRR. Su questo abbiamo l’impegno dell’amministrazione comunale. Siamo consapevoli della sfida che abbiamo di fronte, ma siamo anche convinti che a noi istituzioni spetta sostenere questo cammino e investire su questo comparto che è una risorsa nazionale di alto prestigio e che ci caratterizza nel mondo".

L'inaugurazione a Firenze

Il nuovo Politecnico delle arti di Firenze sarà "un bellissimo progetto pilota che mette insieme l'arte, la musica, il design, creando il prodotto perfetto". Lo ha affermato il ministro dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico 2022-2023 del Politecnico, polo formativo che federa il Conservatorio di Musica 'Luigi Cherubini', l'Accademia di Belle Arti e l'Isia di Firenze. "È una bella iniziativa che come Ministero vogliamo continuare a condividere e seguire nel suo sviluppo, perché riteniamo che sia il futuro - ha spiegato Bernini, secondo cui le Afam (Alta formazione artistica, musicale, coreutica . - Sono in assoluto un patrimonio di talenti, una fabbrica di bello e di ben fatto che dobbiamo valorizzare sempre di più», e il nuovo Politecnico offrirà agli studenti «una prospettiva, un maggiore aggancio con il mercato del lavoro, perché creerà una dimensione di collegamento tra arte e tecnologia che è il futuro". Attrarre studenti da tutto il mondo è una prerogativa di Firenze, ma servono luoghi dove i ragazzi possano poi vivere. Per l'incremento dei posti letto nelle residenze universitarie di Firenze "ne abbiamo parlato con la ministra, ci sono dei bandi che partiranno presto: il primo riguarda proprio investitori privati che possono intervenire per la realizzazione di studentati con canoni calmierati, questo è un progetto che noi aspettiamo con ansia". Lo ha detto il sindaco Dario Nardella a margine dell'inaugurazione. "Ci auguriamo che molti privati possano candidarsi - ha affermato Nardella - per realizzare strutture a Firenze, perché abbiamo un fabbisogno di posti letto per studenti molto importante che il Ministero ha calcolato in circa 4.000, mentre ora siamo ben al di sotto dei 2.000"