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Home » Lifestyle » Florida, non può dire di essere gay per legge: il ragazzo parla dei suoi capelli ricci “diversi”

Florida, non può dire di essere gay per legge: il ragazzo parla dei suoi capelli ricci “diversi”

Lo studente 18enne della Pine View School di Osprey è stato il primo rappresentante di classe gay, eletto per tutti e 4 gli anni di liceo ed è impegnato sia come studente che come giovane omosessuale nelle manifestazioni contro la legge "Don't say gay"

Marianna Grazi
26 Maggio 2022
Zander Moricz

Lo studente Zander Moricz, 18 anni, al discorso del diploma ha pronunciato un discorso sui suoi capelli ricci che lo renderebbero diverso dagli altri (Herald Tribune)

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Al discorso del diploma non ha potuto raccontare la sua esperienza di studente omosessuale, né spiegare cosa pensa della cosiddetta legge “Don’t Say Gay” dello Stato e di come influenzerà gli alunni come lui. Così il rappresentante di classe di una scuola superiore della Florida ha parlato di qualcos’altro che lo rende un po’ diverso dai suoi compagni di classe: i suoi capelli ricci. Zander Moricz, 18 anni, durante gli anni di studio alla Pine View School di Osprey, si è impegnato in cause di giustizia sociale e ha guidato anche una manifestazione studentesca, a marzo, per protestare contro la controversa misura che vieta gli insegnamenti sull’orientamento sessuale e l’identità di genere nelle scuole primarie e che entrerà in vigore il prossimo luglio. Il 18enne è anche uno dei querelanti in una causa che contesta la legge in tribunale.

Vietato parlare di omosessualità

zander moricz
Zander Moricz, studente della Pine Views in Florida, ha fatto coming out il primo anno di liceo e ha trovato nella scuola e nel personale tutto il sostegno necessario

Moricz ha raccontato alla CNN che, poche settimane prima del diploma, il preside della scuola lo ha incontrato e gli ha detto che in quell’occasione non avrebbe potuto parlare del tema ‘omosessulaità’. “È sempre stato di grande sostegno per me e per la mia identità e questo discorso mi ha ferito molto”, ha raccontato il ragazzo. Zander ha fatto coming out durante il suo primo anno di liceo ed è stato il primo rappresentante di classe apertamente gay della scuola, quindi ha sentito la responsabilità di affrontare la controversia. Secondo lui, spiega, sarebbe proprio quello l’unico spazio garantito che i ragazzi hanno nello Stato: “Quando si prende quell’unico spazio protetto e lo si rende un luogo di sofferenza per un’intera popolazione di studenti, si costringono i ragazzi a scegliere se non dichiararsi in modo sicuro o non dichiararsi affatto”, ha detto.

Il discorso del diploma

Così, quando è arrivato il momento di parlare alla cerimonia del diploma, domenica scorsa, Moricz si è tolto il tocco e ha pronunciato un discorso ironico ma esemplare, facendo riferimento alla sua ‘condizione’ speciale, l’essere gay, attraverso la metafora dei capelli ricci:

florida high school class president zander moricz was told by his school that they would cut his microphone if he said “gay” in his grad speech, so he replaced gay with “having curly hair.” i am in awe pic.twitter.com/OqLbar5bwq

— matt (@mattxiv) May 24, 2022

Indicando la sua testa ha detto: “Odiavo i miei riccioli. Passavo mattine e notti in imbarazzo, cercando disperatamente di sistemare questa parte di me. Ma il dolore quotidiano nel cercare di ‘sistemarmi’ è diventato troppo grande. Così, anche se avere i capelli ricci in Florida è difficile, a causa dell’umidità, ho deciso di essere orgoglioso di ciò che ero e ho iniziato a venire a scuola come l’autentico me stesso“. Moricz ha raccontato poi che i suoi insegnanti sono stati tra le prime persone a cui si è rivolto per ricevere consigli, perché non aveva “altre persone con i capelli ricci” con cui parlare, spiegando che il sostegno ricevuto a scuola lo ha aiutato a crescere. “Ora sono felice. La felicità che ho raggiunto è la posta in gioco. Ci saranno tanti bambini con i capelli ricci che avranno bisogno di una comunità come quella della Pine View e non ce l’avranno”, ha detto Moricz. “Invece, cercheranno di sistemarsi da soli per poter sopravvivere nel clima umido della Florida”.

Nel testo ha ricordato poi ai suoi compagni le occasioni in cui si sono mobilitati contro la violenza nei confronti dei neri e per attirare l’attenzione sulla crisi climatica, oltre a una campagna (infruttuosa) per convincere il rapper Pitbull a esibirsi nella loro palestra. Alla fine ha concluso dichiarando che gli studenti hanno potere e devono usarlo: “Quando sprechi il tuo potere, in realtà lo dai a chi ne ha già abbastanza, e in questo momento chi ha più potere si sta accanendo su chi ne ha meno. Non dovremmo avere a che fare con tutto questo, ma lo stiamo facendo”.

La politica scolastica

studente florida
Zander Moricz protesta contro la nuova legge denominata “Don’T say gay” che proibisce gli insegnamenti su orientamento sessuale e identità di genere

Dopo il discorso, il preside della Pine View School Stephen Covert ha applaudito e abbracciato Zander Moricz sul palco. “Onoriamo e celebriamo l’incredibile ricchezza di pensiero, convinzioni e formazione della nostra scuola e sosteniamo l’unicità di ogni singolo studente nel suo percorso personale e formativo”, ha dichiarato il dirigente in un comunicato. Il personale scolastico esamina tutti i discorsi di diploma prima che vengano pronunciati e anche lui aveva incontrato Moricz prima che presentasse il suo discorso “per ricordargli le aspettative della cerimonia”. “Come negli anni passati, agli studenti relatori è stato ricordato che il diploma è una celebrazione della comunità e sono stati incoraggiati ad adattare i loro discorsi in modo che riflettano esperienze e ricordi che tutti gli studenti possano apprezzare, per rispecchiare al meglio tutte le sfaccettature dei risultati ottenuti dalla classe diplomata”, si legge nel comunicato.
Il 18enne è stato anche il primo studente a essere eletto rappresentante di classe per tutti e quattro gli anni del liceo, quindi ha pensato a questo discorso fin da quando era matricola. Alla fine ci ha messo circa un giorno a scrivere il discorso che è stato approvato dalla scuola. “Sono arrabbiato con il governatore e con i nostri legislatori in Florida“, ha detto infine Moricz alla CNN. “È a loro che è rivolta la mia rabbia, ma mentirei se dicessi che non ritengo tutti un po’ responsabili. Siamo tutti chiamati a combattere cose come questa”.

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Instagram

  • Sono tanti gli esperti e gli attivisti americani che si interrogano se la sentenza della Corte Suprema, che elimina il diritto all’aborto negli Usa, potrà avere impatti anche su altri diritti, compresi quelli alla privacy.

I procuratori possono decidere di indagare su qualsiasi donna che sia stata incinta ma non abbia portato a termine la gravidanza, anche in caso di aborti spontanei.

“La differenza tra ora e l’ultima volta che l’aborto è stato illegale negli Stati Uniti è che viviamo in un’era di sorveglianza digitale senza precedenti”.

A dirlo è la direttrice per la sicurezza informatica della Electronic Frontier Foundation Eva Galperin.

Il caso più eclatante è stato quello di Latice Fisher, la donna del Mississippi che nel 2017 era stata accusata di omicidio di secondo grado dopo aver partorito un bambino nato morto nel terzo trimestre perché, nelle settimane precedenti, aveva cercato online informazioni sulle pillole abortive. Non esisteva nessun’altra prova che Fisher avesse comprato le pillole, ma il caso è comunque durato fino al 2020, quando era stato archiviato.

Le autorità possono decidere di chiedere direttamente alle aziende di fornire i dati in loro possesso relativi a specifici utenti. Non si tratta soltanto di Google, Facebook, Instagram, TikTok o Amazon: a raccogliere dati che possono essere potenzialmente incriminanti sono anche i servizi di telefonia mobile, i provider di servizi Internet e qualsiasi app abbia accesso ai dati sulla posizione. Di solito queste informazioni vengono raccolte a fini pubblicitari, ma possono anche essere acquistate da privati o da forze dell’ordine.

Proprio per questo motivo negli ultimi giorni molte donne americane hanno cancellato le applicazioni per il monitoraggio delle mestruazioni dai loro cellulari, che secondo le stime vengono usate da un terzo delle donne statunitensi, nel timore che i dati raccolti sul proprio ciclo mestruale, o altri dettagli legati alla salute riproduttiva, dalle applicazioni possano essere usati contro di loro in future cause penali negli Stati in cui l’aborto è diventato illegale.

Di Edoardo Martini ✍

#lucenews #lucelanazione #dirittoallaborto #dirittoallaprivacy #usa #roevwade
  • Esplosiva, incantevole, nata dalla fantasia di un fumetto per trasformarsi nell’immagine potente di un poster dai colori acrilici alla Andy Warhol. Psichedelica e attraente, conturbante e sexy. Bella da guastare il sonno a molti. Maschio eppure femmina. 

Eva Robin’s, lei che ha fatto sognare generazioni, è stata e rimane il simbolo incontrastato della transessualità. 

Dicevano che somigliasse in modo sorprendente al personaggio di Diabolik Eva Kant, e lei su quell’immagine ci ha lavorato, quasi divertendosi, rendendola viva e facendone una star in carne e ossa. 

"Io sono attratta sessualmente da un uomo ma la mia affettività è diretta verso le donne. Senza dubbio il maschio che c’è in me pretende la sua parte”.

Attrice di cinema e teatro, showgirl e cantante, Eva continua a calcare le scene recitando in ruoli teatrali di grande spessore e impegno. La sua figura di oggi sembra sfumata, il suo volto un po’ flou, l’esuberanza di un tempo addolcita dal tempo. 

Leggi l
  • Al cinema e in tv serve una rappresentazione più reale dei corpi. Anche di quelli in carne.

A rivendicare il diritto di apparire per come si è, soprattutto nei ruoli che chiedono una determinata fisicità, è Shannon Purser, nota soprattutto per aver interpretato Barb Holland in "Stranger Things" e Ethel Muggs in “Riverdale". La 25enne statunitense ha criticato aspramente il trattamento riservato agli “attori grassi” a Hollywood, in particolare per quanto riguarda il casting.

“Non assumono attori grassi per ruoli iconici grassi perché vogliono grandi nomi. Non ci sono quasi mai star grasse di primo piano perché agli attori grassi non è consentita la possibilità di salire di livello. Non ci viene data la giusta visibilità perché l’industria ci vede come elementi bidimensionali“.

Shannon Purser aveva già affrontato la questione in un’intervista a Vanity Fair durante le riprese di “Sierra Burgess è una sfigata”. 

“Anche le donne plus size meritano di avere un principe e il libero arbitrio. Crescendo, se avessi avuto qualcuno che mi somigliava, mi sarei sentita molto meno sola e più compresa. Spero che questo film sfidi i giovani a ripensare il modo in cui guardano se stessi e l’un l’altro, imparando ad abbracciare l’autenticità”. 

E chissà che questa volta, oltre alle parole, non si arrivi anche ai fatti, per invertire la tendenza discriminante e grassofobica proprio nella culla dei sogni: Hollywood.

Di Marianna Grazi ✍

#lucenews #lucelanazione #shannonpurser #barbstrangerthings #hollywood #bodyshaming #sierraburgessisaloser
  • Sul tema dell
Al discorso del diploma non ha potuto raccontare la sua esperienza di studente omosessuale, né spiegare cosa pensa della cosiddetta legge "Don't Say Gay" dello Stato e di come influenzerà gli alunni come lui. Così il rappresentante di classe di una scuola superiore della Florida ha parlato di qualcos'altro che lo rende un po' diverso dai suoi compagni di classe: i suoi capelli ricci. Zander Moricz, 18 anni, durante gli anni di studio alla Pine View School di Osprey, si è impegnato in cause di giustizia sociale e ha guidato anche una manifestazione studentesca, a marzo, per protestare contro la controversa misura che vieta gli insegnamenti sull'orientamento sessuale e l'identità di genere nelle scuole primarie e che entrerà in vigore il prossimo luglio. Il 18enne è anche uno dei querelanti in una causa che contesta la legge in tribunale.

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zander moricz
Zander Moricz, studente della Pine Views in Florida, ha fatto coming out il primo anno di liceo e ha trovato nella scuola e nel personale tutto il sostegno necessario
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Il discorso del diploma

Così, quando è arrivato il momento di parlare alla cerimonia del diploma, domenica scorsa, Moricz si è tolto il tocco e ha pronunciato un discorso ironico ma esemplare, facendo riferimento alla sua 'condizione' speciale, l'essere gay, attraverso la metafora dei capelli ricci: florida high school class president zander moricz was told by his school that they would cut his microphone if he said “gay” in his grad speech, so he replaced gay with “having curly hair.” i am in awe pic.twitter.com/OqLbar5bwq
— matt (@mattxiv) May 24, 2022
Indicando la sua testa ha detto: "Odiavo i miei riccioli. Passavo mattine e notti in imbarazzo, cercando disperatamente di sistemare questa parte di me. Ma il dolore quotidiano nel cercare di 'sistemarmi' è diventato troppo grande. Così, anche se avere i capelli ricci in Florida è difficile, a causa dell'umidità, ho deciso di essere orgoglioso di ciò che ero e ho iniziato a venire a scuola come l'autentico me stesso". Moricz ha raccontato poi che i suoi insegnanti sono stati tra le prime persone a cui si è rivolto per ricevere consigli, perché non aveva "altre persone con i capelli ricci" con cui parlare, spiegando che il sostegno ricevuto a scuola lo ha aiutato a crescere. "Ora sono felice. La felicità che ho raggiunto è la posta in gioco. Ci saranno tanti bambini con i capelli ricci che avranno bisogno di una comunità come quella della Pine View e non ce l'avranno", ha detto Moricz. "Invece, cercheranno di sistemarsi da soli per poter sopravvivere nel clima umido della Florida". Nel testo ha ricordato poi ai suoi compagni le occasioni in cui si sono mobilitati contro la violenza nei confronti dei neri e per attirare l'attenzione sulla crisi climatica, oltre a una campagna (infruttuosa) per convincere il rapper Pitbull a esibirsi nella loro palestra. Alla fine ha concluso dichiarando che gli studenti hanno potere e devono usarlo: "Quando sprechi il tuo potere, in realtà lo dai a chi ne ha già abbastanza, e in questo momento chi ha più potere si sta accanendo su chi ne ha meno. Non dovremmo avere a che fare con tutto questo, ma lo stiamo facendo".

La politica scolastica

studente florida
Zander Moricz protesta contro la nuova legge denominata "Don'T say gay" che proibisce gli insegnamenti su orientamento sessuale e identità di genere
Dopo il discorso, il preside della Pine View School Stephen Covert ha applaudito e abbracciato Zander Moricz sul palco. "Onoriamo e celebriamo l'incredibile ricchezza di pensiero, convinzioni e formazione della nostra scuola e sosteniamo l'unicità di ogni singolo studente nel suo percorso personale e formativo", ha dichiarato il dirigente in un comunicato. Il personale scolastico esamina tutti i discorsi di diploma prima che vengano pronunciati e anche lui aveva incontrato Moricz prima che presentasse il suo discorso "per ricordargli le aspettative della cerimonia". "Come negli anni passati, agli studenti relatori è stato ricordato che il diploma è una celebrazione della comunità e sono stati incoraggiati ad adattare i loro discorsi in modo che riflettano esperienze e ricordi che tutti gli studenti possano apprezzare, per rispecchiare al meglio tutte le sfaccettature dei risultati ottenuti dalla classe diplomata", si legge nel comunicato. Il 18enne è stato anche il primo studente a essere eletto rappresentante di classe per tutti e quattro gli anni del liceo, quindi ha pensato a questo discorso fin da quando era matricola. Alla fine ci ha messo circa un giorno a scrivere il discorso che è stato approvato dalla scuola. "Sono arrabbiato con il governatore e con i nostri legislatori in Florida", ha detto infine Moricz alla CNN. "È a loro che è rivolta la mia rabbia, ma mentirei se dicessi che non ritengo tutti un po' responsabili. Siamo tutti chiamati a combattere cose come questa".
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