Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Gino Strada, a Bari arrivano quattro murales per ricordare i suoi valori ed Emergency

Gino Strada, a Bari arrivano quattro murales per ricordare i suoi valori ed Emergency

Realizzati da artiste che hanno voluto valorizzare il ruolo attivo delle donne nella società e nei negoziati di pace

Barbara Berti
3 Luglio 2022
Gino Strada

Il murales dedicato a Gino Strada, realizzato da collettivo di giovani artisti di Bari, guidati da Daniela Sersale

Share on FacebookShare on Twitter

Anche Bari celebra Gino Strada con murales realizzati da artiste donne. “Pace, solidarietà e speranza in omaggio a Gino Strada e alla sua Emergency” è, infatti, il messaggio lanciato dall’associazione di volontariato Retake Bari nei quattro murales realizzati i via Duca degli Abruzzi su un muro di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) che è partner dell’iniziativa, sostenuta anche da “Ace” con il progetto itinerante “Scendiamo in strada”.
Quattro opere realizzate da altrettante artiste che hanno voluto valorizzare il ruolo attivo delle donne nella società e nei negoziati di pace. Tre delle quattro artiste appartengono al collettivo di illustratrici de “La Puglia racconta“. Sono Daniela Giarratana, Nadia Gelsomina e Amalia Tucci.

Il murales dedicato a Gino Strada realizzato da Nadia Gelsomina
Il murales dedicato a Gino Strada realizzato da Nadia Gelsomina

Le artiste hanno declinato in maniera diversa il tema, rappresentando il concetto dell’aiuto, del soccorso e della solidarietà di Emergency quasi come una militanza (Giarratana), dipingendo gli orrori dei pappagalli verdi, ordigni descritti da Gino Strada, e l’intervento miracoloso della pace rappresentato da una donna (Gelsomina). Nel murale di Amalia Tucci una gru “restaurata” con l’utilizzo del Kintsugi (tecnica di restauro giapponese), riacquisisce il diritto alla vita e alla libertà.

Il murales dedicato a Gino Strada, realizzato da Daniela Giarratana
Il murales dedicato a Gino Strada, realizzato da Daniela Giarratana

L’ultimo murale è stato realizzato da un collettivo di giovani artisti, guidati da Daniela Sersale presidente dell’associazione “Artesana” di Triggiano, che hanno rappresentato un’opera dell’architetta barese Germana Gench: un progetto grafico che trae ispirazione dalla graffitista afghana Shamsia Hassani, in omaggio al lavoro svolto da Emergency in Afghanistan. Qui Gino Strada tiene tra le mani un vaso con un soffione (icona dell’artista Hassani, simbolo di speranza e libertà).

Il murales dedicato a Gino Strada realizzato da Amalia Tucci
Il murales dedicato a Gino Strada realizzato da Amalia Tucci

Altre opere per Gino Strada

Bari è l’ultima città italiana, in ordine di tempo, a ricordare i valori e l’impegno di Gino Strada con la street art.
A maggio scorso, sempre in Puglia ma ad Andria, l’omaggio alla figura del medico e filantropo è stato realizzato dallo street artist Daniele Geniale con la collaborazione e l’assistenza di Michele Stellacci. L’impulso al ritratto, realizzato su una parete di 12 metri per 10 nel quartiere San Valentino, è arrivato dal Cpia Bat Gino Strada, diretto da Paolo Farina. Strada è presentato nella sua posa speranzosa, con lo sguardo rivolto al futuro. “Dalla parte degli esseri umani, dei deboli, di chi ha bisogno, dal basso verso l’alto appunto” è il messaggio che accompagna l’opera.

Il murales di Sesto San Giovanni realizzato dallo street artist King Raptuz
Il murales di Sesto San Giovanni realizzato dallo street artist King Raptuz

Sempre nel mese maggio, ma nel milanese, arrivava un altro murales per ricordare il fondatore dell’Ong italiana Emergency, scomparso il 13 agosto 2021: Sesto San Giovanni, la città in cui Gino Strada era nato il 21 aprile 1948, ha voluto realizzare un’opera, che colora la cabina elettrica di E-Distribuzione, per mano dallo street artist King Raptuz in collaborazione con l’associazione Smarting Aps. “L’opera raffigura il viso del fondatore di Emergency, mentre altre due facciate della struttura ricordano, invece, il suo impegno come medico e vogliono essere un omaggio a tutti i professionisti dell’ambito sanitario che hanno dovuto affrontare questi anni difficili. Sono contento che E-Distribuzione, che è presente sul territorio italiano con tante opere sulle loro cabine elettriche, abbia scelto di farmi realizzare un progetto contenente una figura emblematica e significativa come quella di Gino Strada” aveva detto in occasione dell’inaugurazione dell’opera King Raptuz.

Potrebbe interessarti anche

Una madre con bambino in carcere. Oggi sono 23 in Italia, con 26 bambini
Attualità

Detenute madri: sono 23 con 26 bambini al seguito. Le straniere il doppio delle italiane

24 Marzo 2023
Gianina Marin mette a paragone con un post su Instagram com'è oggi e com'era ai tempi della malattia
Sport

Gianina Marin: “Ero anoressica, ora vado a Miss Universo”

23 Marzo 2023
La sartoria per aiutare le donne vittime di violenza
Lifestyle

Violenza domestica, una sartoria terapeutica per cominciare una nuova vita

24 Marzo 2023

Instagram

  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Anche Bari celebra Gino Strada con murales realizzati da artiste donne. "Pace, solidarietà e speranza in omaggio a Gino Strada e alla sua Emergency" è, infatti, il messaggio lanciato dall'associazione di volontariato Retake Bari nei quattro murales realizzati i via Duca degli Abruzzi su un muro di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) che è partner dell'iniziativa, sostenuta anche da "Ace" con il progetto itinerante "Scendiamo in strada". Quattro opere realizzate da altrettante artiste che hanno voluto valorizzare il ruolo attivo delle donne nella società e nei negoziati di pace. Tre delle quattro artiste appartengono al collettivo di illustratrici de "La Puglia racconta". Sono Daniela Giarratana, Nadia Gelsomina e Amalia Tucci.
Il murales dedicato a Gino Strada realizzato da Nadia Gelsomina
Il murales dedicato a Gino Strada realizzato da Nadia Gelsomina
Le artiste hanno declinato in maniera diversa il tema, rappresentando il concetto dell'aiuto, del soccorso e della solidarietà di Emergency quasi come una militanza (Giarratana), dipingendo gli orrori dei pappagalli verdi, ordigni descritti da Gino Strada, e l'intervento miracoloso della pace rappresentato da una donna (Gelsomina). Nel murale di Amalia Tucci una gru "restaurata" con l'utilizzo del Kintsugi (tecnica di restauro giapponese), riacquisisce il diritto alla vita e alla libertà.
Il murales dedicato a Gino Strada, realizzato da Daniela Giarratana
Il murales dedicato a Gino Strada, realizzato da Daniela Giarratana
L'ultimo murale è stato realizzato da un collettivo di giovani artisti, guidati da Daniela Sersale presidente dell'associazione "Artesana" di Triggiano, che hanno rappresentato un'opera dell'architetta barese Germana Gench: un progetto grafico che trae ispirazione dalla graffitista afghana Shamsia Hassani, in omaggio al lavoro svolto da Emergency in Afghanistan. Qui Gino Strada tiene tra le mani un vaso con un soffione (icona dell'artista Hassani, simbolo di speranza e libertà).
Il murales dedicato a Gino Strada realizzato da Amalia Tucci
Il murales dedicato a Gino Strada realizzato da Amalia Tucci

Altre opere per Gino Strada

Bari è l'ultima città italiana, in ordine di tempo, a ricordare i valori e l'impegno di Gino Strada con la street art. A maggio scorso, sempre in Puglia ma ad Andria, l'omaggio alla figura del medico e filantropo è stato realizzato dallo street artist Daniele Geniale con la collaborazione e l'assistenza di Michele Stellacci. L'impulso al ritratto, realizzato su una parete di 12 metri per 10 nel quartiere San Valentino, è arrivato dal Cpia Bat Gino Strada, diretto da Paolo Farina. Strada è presentato nella sua posa speranzosa, con lo sguardo rivolto al futuro. "Dalla parte degli esseri umani, dei deboli, di chi ha bisogno, dal basso verso l'alto appunto" è il messaggio che accompagna l'opera.
Il murales di Sesto San Giovanni realizzato dallo street artist King Raptuz
Il murales di Sesto San Giovanni realizzato dallo street artist King Raptuz
Sempre nel mese maggio, ma nel milanese, arrivava un altro murales per ricordare il fondatore dell'Ong italiana Emergency, scomparso il 13 agosto 2021: Sesto San Giovanni, la città in cui Gino Strada era nato il 21 aprile 1948, ha voluto realizzare un'opera, che colora la cabina elettrica di E-Distribuzione, per mano dallo street artist King Raptuz in collaborazione con l'associazione Smarting Aps. "L'opera raffigura il viso del fondatore di Emergency, mentre altre due facciate della struttura ricordano, invece, il suo impegno come medico e vogliono essere un omaggio a tutti i professionisti dell’ambito sanitario che hanno dovuto affrontare questi anni difficili. Sono contento che E-Distribuzione, che è presente sul territorio italiano con tante opere sulle loro cabine elettriche, abbia scelto di farmi realizzare un progetto contenente una figura emblematica e significativa come quella di Gino Strada" aveva detto in occasione dell'inaugurazione dell'opera King Raptuz.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto