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Giornata Mondiale del Riciclo, i consigli per una spesa green

Nel 2023 l'Italia darà nuova vita al 73% degli imballaggi. E Altroconsumo ricorda alcune semplice pratiche per scegliere prodotti amici dell'ambiente

di BARBARA BERTI -
18 marzo 2023
Il 18 marzo ricorre la Giornata Mondiale del Riciclo

Il 18 marzo ricorre la Giornata Mondiale del Riciclo

Il 18 marzo ricorre la Giornata Mondiale del Riciclo o Global Recycling Day. Si tratta di un’importante iniziativa finalizzata a sensibilizzare i cittadini sulle necessarie azioni di cambiamento che devono essere intraprese per assicurare un futuro sostenibile al pianeta. Secondo Global Recycling Foundation, che ha istituito tale giornata nel 2018, il riciclo è “la settima risorsa” dopo le sei preziose risorse primarie della terra cioè acqua, aria, petrolio, gas naturale, carbone e minerali, da cui oggi dipendono tutti i nostri averi”, perché il riciclo fornisce il 40% del fabbisogno mondiale di materie prime. Nella corsa al recupero dei materiali, l'Italia è leader in Europa, avendo già superato i target indicati per il 2025. Ma si può fare di più, guardando alle “nostre città come miniere che producono risorse, opportunità, non scarti”, afferma il presidente di Conai (Consorzio nazionale imballaggi), Luca Ruini, stimando che nel 2023 dovremmo riciclare il 75% di tutti imballaggi. Insomma, gli italiani "sono sempre più bravi nel differenziare correttamente i rifiuti”, assicura Ruini prevedendo che quest'anno dovrebbe vedere avviato a riciclo oltre il 77% degli imballaggi in acciaio, il 67% in alluminio, più dell'85% in carta e cartone, circa il 63% in legno, quasi il 59% in plastica e bioplastica, e l'80% circa degli imballaggi in vetro.
Le buone pratiche per riciclare e rispettare l'ambiente

Le buone pratiche per riciclare e rispettare l'ambiente

E proprio sul tema degli imballaggi – che costituiscono il 36% dei rifiuti solidi urbani – Altroconsumo dà una serie di consigli. Il primo: scegliere prodotti con un solo imballaggio semplice, ben proporzionato e monomateriale. Per esempio, l’imballaggio del riso fatto solo in plastica produce in media 6,5g di rifiuti per un kg di riso; quello più pesante con scatola e sacchetto di plastica invece 74g, oltre 11 volte i rifiuti prodotti anche se riciclabili. Il secondo: scegliere gli imballaggi più leggeri, cioè quelli dove il rapporto tra il peso dell’imballaggio e il suo contenuto producono meno rifiuti. Terzo consiglio: non sopravvalutare claim come “100% riciclabile”: non è corretto vantare la riciclabilità di un imballaggio in carta, plastica o vetro come se fosse una caratteristica speciale del prodotto. Inoltre, il fatto che un prodotto sia riciclabile non significa che sarà automaticamente riciclato. Infatti, in Italia solo la metà dei rifiuti di imballaggio in plastica è avviato al riciclo.
I consigli di Altroconsumo per scegliere imballaggi veramente green

I consigli di Altroconsumo per scegliere imballaggi veramente green

Quarto consiglio: preferire prodotti con imballaggi fatti di materiali riciclati, così si evita la produzione di nuovi imballaggi e si crea un mercato per le materie prime riciclate. Quinto consiglio: sì alla plastica compostabile (che deve riportare l'indicazione EN 13432) che poi si raccoglie nell'umido con gli scarti di cucina domestici. Sesto consiglio: quando si sceglie la bioplastica realizzata da materie prime rinnovabili, (per esempio canna da zucchero o mais) occorre fare attenzione che sia compostabile. Se non è specificato, anche la bioplastica si raccoglie con la plastica. Settimo consiglio: la carta è un materiale considerato sostenibile perché proviene da fonti vegetali rinnovabili. Tuttavia, spesso la carta è utilizzata insieme ad altri materiali e questo rende più complessa la sua riciclabilità. Quindi è bene controllare sempre in etichetta dove va conferito l'imballaggio, anche se è di carta: solo se una confezione è fatta almeno dal 60% di carta (più altri materiali) è riciclabile con la carta.