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Home » Lifestyle » Gli italiani sotto le lenzuola, tra romanticismo e giochi creativi. Ma non mancano i tabù

Gli italiani sotto le lenzuola, tra romanticismo e giochi creativi. Ma non mancano i tabù

Mantenere viva la fiamma può essere difficile: "Sex Tape Italia" è l'esperimento tv per le coppie che vogliono riaccendere la passione

Barbara Berti
5 Luglio 2022
Gli italiani sotto le lenzuola sono creativi anche se non mancano alcuni problemi

Gli italiani sotto le lenzuola sono creativi anche se non mancano alcuni problemi

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Gli italiani sono le lenzuola? Romantici, piuttosto attivi, desiderosi di sperimentare ma anche insoddisfatti e condizionati dai tabù. E’ la fotografia che emerge da “Le abitudini sessuali degli italiani“, ricerca Warner Bros. Discovery, realizzata in collaborazione con Bva Doxa (azienda italiana di ricerche di mercato) alla vigilia della prima edizione di “Sex Tape Italia“, l’esperimento televisivo che aiuta le coppie in crisi a ritrovare l’intesa sessuale, in onda dal 6 luglio (ore 23,05) su Real Time (canale 31 del digitale terrestre) e disponibile in streaming su Discovery+.

Dall’indagine condotta su un campione di 1.500 persone, rappresentativo della popolazione italiana connessa a Internet, di età compresa tra i 18 e i 64 anni e selezionato fra chi ha avuto almeno un rapporto sessuale negli ultimi 6 mesi (il 15% degli invitati non ha superato questo criterio di selezione), è emerso che il 68% del campione fa sesso almeno una volta a settimana. Il 31% degli intervistati dichiara di farlo più di una volta alla settimana e la percentuale cresce al 46% tra gli under 25 anni. I più ‘focosi’ sono originari del Sud e quelli che hanno una relazione più recente. La presenza di figli in casa non sembra incidere negativamente sulla frequenza dei rapporti: non si registrano differenze con chi non ha figli conviventi.

Una delle coppie protagoniste del nuovo programma tv "Sex Tape Italia"
Una delle coppie protagoniste del nuovo programma tv “Sex Tape Italia”

Nell’immaginario collettivo il sesso è un mix di due elementi: fisicità (espresso da parole quali “piacere”, “passione”, “divertimento”) e sentimento (“amore”, “complicità”). Questo mix di elementi è inscindibile, sembra infatti che non esista sesso senza amore: l’82% pensa che il sesso migliore sia quello fatto per amore; lo pensa addirittura il 89% delle donne, che confermano il loro animo più romantico.

Dall’indagine emerge anche una forte correlazione tra soddisfazione della propria vita sessuale e soddisfazione della propria vita in generale: il sesso, infatti, rappresenta una componente fondamentale della felicità per il 61% del campione, ma il 52% non è pienamente soddisfatto della propria attività sessuale (quasi 1 su 5 non lo è affatto). Sono soprattutto gli uomini a considerare il sesso un elemento importante nel determinare la propria felicità (69%), ma sono proprio loro a pretendere di più dalla propria sfera sessuale (il 55% degli uomini infatti non è soddisfatto rispetto al 50% delle donne).

Cosa succede sotto le lenzuola

Nel 45% dei casi l’iniziativa a letto viene presa sempre da uno solo dei due partner. E’ solitamente l’uomo a prendere l’iniziativa e ciò viene confermato anche dalle partner (donne). Tra gli under 25 anni e tra coloro che hanno una relazione stabile da meno di cinque anni si riscontra una maggior alternanza tra chi si fa avanti per primo: forse incide la maggior frequenza di rapporti sessuali o una passione ancora viva in entrambi.

A letto le coppie ricorrono alla creatività: il 26% dichiara di fare fantasie su altri partner, il 22% di utilizzare sex toys. Non manca lo smartphone: il 13% scatta foto o video durante il rapporto e il 33% dichiara che vivrebbe questa esperienza con naturalezza/senza imbarazzo. Le coppie senza figli e quelle che hanno una relazione più recente sono le più creative sotto le lenzuola.

Le coppie italiane ricorrono alla creatività al letto, anche attraverso i sex toys

Scattare foto, però, non è l’unica pratica hot. Tra le attività ancor più fantasiose, un terzo del campione dichiara di aver praticato il sexiting cioè l’invio al proprio partner testi e immagini sessualmente espliciti tramite smartphone, una pratica per ‘riscaldare’ la temperatura in vista dell’incontro. Dalla ricerca, poi, emerge che il 10% ha praticato giochi di ruolo e circa il 5% ha praticato almeno uno tra BDSM (termine che identifica la vasta gamma di pratiche relazionali-erotiche quali il bondage, la dominazione e sottomissione, e il sadismo e masochismo), coppia aperta o scambi di coppia.

Tra queste pratiche c’è però, una sostanziale differenza: sexiting e giochi di ruolo/travestimento vengono condivisi maggiormente all’interno della coppia, mentre BDSM, scambi di coppia o coppia aperta si tende maggiormente a praticarle con partner non stabili. In generale, per tutte le attività sessuali più particolari c’è una maggiore curiosità e apertura alla sperimentazione da parte dei maschi e dai giovanissimi under 25.

Problemi a letto

sessualità

Nonostante la creatività degli italiani, i problemi a letto non mancano. Il 90% degli intervistati ha dichiarato di avere avuto almeno un problema sotto le lenzuola: al 76% degli uomini capita di raggiungere l’orgasmo troppo velocemente, il 45% si è imbattuto in ansia da prestazione o impossibilità di mantenere l’eccitazione per l’intero rapporto. Tra le donne emergono altri tipi di problemi: al 75% è capitato di non raggiungere l’orgasmo ed il 47% ha una percezione inadeguata del proprio corpo. Il calo del desiderio interessa entrambi i sessi: 37% degli uomini e 44% delle donne.

È opinione comune che lo stress elevato (49%) e i problemi di coppia (38%) siano le principali cause del calo del desiderio sessuale, ciò è confermato anche da chi effettivamente ha riscontrato questo problema. Le donne che lo avvertono indicano tra le possibili cause la vita routinaria.

Parlare di sesso è ancora tabù

Parlare di problemi sessuali è ancora un grande tabù, soprattutto per il gentil sesso: il 40% delle donne non parla al proprio partner dei problemi che le sono accaduti durante il rapporto sessuale (contro il 31% degli uomini) e quasi il 60% delle donne che ha avuto almeno un problema sessuale non ricerca informazioni, né aiuto per risolverlo.

Tra coloro che invece hanno deciso di approfondire l’argomento, internet è il principale strumento di ricerca di informazioni, per entrambi i sessi. Pochi, infine, si rivolgono al proprio medico di base oppure a uno specialista: il 22% tra gli uomini e solo il 13% tra le donne, queste ultime sembrano preferire un’amica al medico. Il consulto di amici/amiche per raccontare i problemi avuti durante l’attività sessuale avviene soprattutto tra i giovani.

La psicologa, sessuologa clinica e scrittrice Valeria Randone
La psicologa, sessuologa clinica e scrittrice Valeria Randone

Il programma tv

Dall’indagine, quindi, emerge che mantenere viva la fiamma di una relazione può essere difficile. Alcune coppie, però, sono pronte a tutto pur di ritrovare la passione perduta, persino condividere senza filtri la propria sfera più intima. Come nel caso dei partecipanti al programma tv “Sex Tape Italia” (dal 6 luglio su Real Time): alle dodici coppie protagoniste (tre per ogni episodio) sono state affidate delle telecamere per riprendere per una settimana i momenti più intimi della loro relazione, compresi quelli più piccanti della loro vita sessuale. Dopo sette giorni, le coppie si incontreranno in una villa con la psicologa, sessuologa clinica e scrittrice Valeria Randone per rivedere tutte insieme i sex tape registrati nei giorni precedenti e analizzare con lei i motivi che hanno messo in crisi i loro rapporti. Attraverso il confronto con il gruppo e i consigli pratici della psicoterapeuta, cercheranno di venire a capo dei rispettivi problemi, per salvare la propria relazione.

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Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
Gli italiani sono le lenzuola? Romantici, piuttosto attivi, desiderosi di sperimentare ma anche insoddisfatti e condizionati dai tabù. E' la fotografia che emerge da "Le abitudini sessuali degli italiani", ricerca Warner Bros. Discovery, realizzata in collaborazione con Bva Doxa (azienda italiana di ricerche di mercato) alla vigilia della prima edizione di "Sex Tape Italia", l'esperimento televisivo che aiuta le coppie in crisi a ritrovare l'intesa sessuale, in onda dal 6 luglio (ore 23,05) su Real Time (canale 31 del digitale terrestre) e disponibile in streaming su Discovery+. Dall’indagine condotta su un campione di 1.500 persone, rappresentativo della popolazione italiana connessa a Internet, di età compresa tra i 18 e i 64 anni e selezionato fra chi ha avuto almeno un rapporto sessuale negli ultimi 6 mesi (il 15% degli invitati non ha superato questo criterio di selezione), è emerso che il 68% del campione fa sesso almeno una volta a settimana. Il 31% degli intervistati dichiara di farlo più di una volta alla settimana e la percentuale cresce al 46% tra gli under 25 anni. I più 'focosi' sono originari del Sud e quelli che hanno una relazione più recente. La presenza di figli in casa non sembra incidere negativamente sulla frequenza dei rapporti: non si registrano differenze con chi non ha figli conviventi.
Una delle coppie protagoniste del nuovo programma tv "Sex Tape Italia"
Una delle coppie protagoniste del nuovo programma tv "Sex Tape Italia"
Nell’immaginario collettivo il sesso è un mix di due elementi: fisicità (espresso da parole quali "piacere", "passione", "divertimento") e sentimento ("amore", "complicità"). Questo mix di elementi è inscindibile, sembra infatti che non esista sesso senza amore: l’82% pensa che il sesso migliore sia quello fatto per amore; lo pensa addirittura il 89% delle donne, che confermano il loro animo più romantico. Dall'indagine emerge anche una forte correlazione tra soddisfazione della propria vita sessuale e soddisfazione della propria vita in generale: il sesso, infatti, rappresenta una componente fondamentale della felicità per il 61% del campione, ma il 52% non è pienamente soddisfatto della propria attività sessuale (quasi 1 su 5 non lo è affatto). Sono soprattutto gli uomini a considerare il sesso un elemento importante nel determinare la propria felicità (69%), ma sono proprio loro a pretendere di più dalla propria sfera sessuale (il 55% degli uomini infatti non è soddisfatto rispetto al 50% delle donne).

Cosa succede sotto le lenzuola

Nel 45% dei casi l’iniziativa a letto viene presa sempre da uno solo dei due partner. E' solitamente l’uomo a prendere l’iniziativa e ciò viene confermato anche dalle partner (donne). Tra gli under 25 anni e tra coloro che hanno una relazione stabile da meno di cinque anni si riscontra una maggior alternanza tra chi si fa avanti per primo: forse incide la maggior frequenza di rapporti sessuali o una passione ancora viva in entrambi. A letto le coppie ricorrono alla creatività: il 26% dichiara di fare fantasie su altri partner, il 22% di utilizzare sex toys. Non manca lo smartphone: il 13% scatta foto o video durante il rapporto e il 33% dichiara che vivrebbe questa esperienza con naturalezza/senza imbarazzo. Le coppie senza figli e quelle che hanno una relazione più recente sono le più creative sotto le lenzuola.
Le coppie italiane ricorrono alla creatività al letto, anche attraverso i sex toys
Scattare foto, però, non è l'unica pratica hot. Tra le attività ancor più fantasiose, un terzo del campione dichiara di aver praticato il sexiting cioè l'invio al proprio partner testi e immagini sessualmente espliciti tramite smartphone, una pratica per 'riscaldare' la temperatura in vista dell'incontro. Dalla ricerca, poi, emerge che il 10% ha praticato giochi di ruolo e circa il 5% ha praticato almeno uno tra BDSM (termine che identifica la vasta gamma di pratiche relazionali-erotiche quali il bondage, la dominazione e sottomissione, e il sadismo e masochismo), coppia aperta o scambi di coppia. Tra queste pratiche c'è però, una sostanziale differenza: sexiting e giochi di ruolo/travestimento vengono condivisi maggiormente all’interno della coppia, mentre BDSM, scambi di coppia o coppia aperta si tende maggiormente a praticarle con partner non stabili. In generale, per tutte le attività sessuali più particolari c’è una maggiore curiosità e apertura alla sperimentazione da parte dei maschi e dai giovanissimi under 25.

Problemi a letto

sessualità Nonostante la creatività degli italiani, i problemi a letto non mancano. Il 90% degli intervistati ha dichiarato di avere avuto almeno un problema sotto le lenzuola: al 76% degli uomini capita di raggiungere l’orgasmo troppo velocemente, il 45% si è imbattuto in ansia da prestazione o impossibilità di mantenere l’eccitazione per l’intero rapporto. Tra le donne emergono altri tipi di problemi: al 75% è capitato di non raggiungere l’orgasmo ed il 47% ha una percezione inadeguata del proprio corpo. Il calo del desiderio interessa entrambi i sessi: 37% degli uomini e 44% delle donne. È opinione comune che lo stress elevato (49%) e i problemi di coppia (38%) siano le principali cause del calo del desiderio sessuale, ciò è confermato anche da chi effettivamente ha riscontrato questo problema. Le donne che lo avvertono indicano tra le possibili cause la vita routinaria.

Parlare di sesso è ancora tabù

Parlare di problemi sessuali è ancora un grande tabù, soprattutto per il gentil sesso: il 40% delle donne non parla al proprio partner dei problemi che le sono accaduti durante il rapporto sessuale (contro il 31% degli uomini) e quasi il 60% delle donne che ha avuto almeno un problema sessuale non ricerca informazioni, né aiuto per risolverlo. Tra coloro che invece hanno deciso di approfondire l’argomento, internet è il principale strumento di ricerca di informazioni, per entrambi i sessi. Pochi, infine, si rivolgono al proprio medico di base oppure a uno specialista: il 22% tra gli uomini e solo il 13% tra le donne, queste ultime sembrano preferire un’amica al medico. Il consulto di amici/amiche per raccontare i problemi avuti durante l'attività sessuale avviene soprattutto tra i giovani.
La psicologa, sessuologa clinica e scrittrice Valeria Randone
La psicologa, sessuologa clinica e scrittrice Valeria Randone

Il programma tv

Dall'indagine, quindi, emerge che mantenere viva la fiamma di una relazione può essere difficile. Alcune coppie, però, sono pronte a tutto pur di ritrovare la passione perduta, persino condividere senza filtri la propria sfera più intima. Come nel caso dei partecipanti al programma tv "Sex Tape Italia" (dal 6 luglio su Real Time): alle dodici coppie protagoniste (tre per ogni episodio) sono state affidate delle telecamere per riprendere per una settimana i momenti più intimi della loro relazione, compresi quelli più piccanti della loro vita sessuale. Dopo sette giorni, le coppie si incontreranno in una villa con la psicologa, sessuologa clinica e scrittrice Valeria Randone per rivedere tutte insieme i sex tape registrati nei giorni precedenti e analizzare con lei i motivi che hanno messo in crisi i loro rapporti. Attraverso il confronto con il gruppo e i consigli pratici della psicoterapeuta, cercheranno di venire a capo dei rispettivi problemi, per salvare la propria relazione.
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