Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » John Travolta, la tristezza di ricordare un figlio morto: “Jett, buon compleanno. Mi manchi”

John Travolta, la tristezza di ricordare un figlio morto: “Jett, buon compleanno. Mi manchi”

"Jetty", così lo chiama l'attore, avrebbe compiuto oggi 30 anni. John gli ha dedicato un post su Instagram: "Ti penso ogni giorno". Solo due anni fa morì anche la moglie dell'attore, Kelly Preston, dopo una battaglia di 2 anni contro un cancro al senso

Remy Morandi
14 Aprile 2022
John Travolta e Jett Travolta, il figlio morto

John Travolta e Jett Travolta, il figlio morto

Share on FacebookShare on Twitter

John Travolta ricorda il figlio morto, Jett Travolta, nel giorno in cui avrebbe compiuto 30 anni. “Mio carissimo Jetty, mi manchi più di quanto le parole possano dire. Ti penso ogni giorno. Buon compleanno. Con affetto, tuo padre”. Queste le parole che John Travolta ha dedicato con una foto su Instagram al figlio autistico, scomparso a 16 anni, il 2 gennaio 2009.

John Travolta ricorda con una foto su Instagram il figlio morto Jett che oggi avrebbe compiuto 30 anni: “Mi manchi, ti penso ogni giorno” (Foto tratta dal profilo Instagram di John Travolta)

Una stupenda foto in bianco e nero, dell’attore John Travolta insieme al piccolo Jett. Entrambi sorridono, l’attore abbraccia da dietro il figlio con il cappuccio della felpa in testa. Erano altri tempi per John, e per la famiglia Travolta. Erano momenti felici. John Travolta e la moglie Kelly Preston avevano avuto tre figli: il primogenito Jett, nato nel 1992, Ella Bleu, nata nel 2000 e l’ultimo arrivato, Benjamin, nato nel 2010.

Poi tutto cambiò.

A capodanno del 2009 la famiglia Travolta va in vacanza alle Bahamas. Jett Travolta all’epoca aveva 16 anni. Il ragazzo, autistico, era affetto dalla sindrome di Kawasaki, e fin da piccolissimo soffriva di attacchi epilettici. La famiglia festeggia il capodanno in tranquillità, poi però il 2 gennaio 2009 succede la disgrazia: Jett viene colpito da una crisi epilettica. Il ragazzo collassa e cade battendo la testa sul bordo di una vasca da bagno. Il colpo è fatale e Jett, 16 anni, muore.

John Travolta e la moglie Kelly Preston, morta nel 2020 a 57 anni per un cancro al seno (Ansa)

La famiglia Travolta non parlò mai dell’autismo di Jett. Le condizioni di salute del ragazzo furono rivelate solo dopo la sua morte, nel 2012, dalla madre Kelly Preston. “Non credete alla maggior parte delle cose che hanno scritto. Jett era autistico, soffriva di attacchi epilettici e quando era piccolo soffriva della sindrome di Kawasaki”, disse in un’intervista alla Cbs.

Il motivo per il quale i genitori di Jett non parlarono mai della sua forma di autismo fu anche perché sia John Travolta che la moglie Kelly Preston aderirono a Scientology, un misto tra un’organizzazione e una setta che si occupa di filosofia, scienza, medicina. Per Scientology i disordini neurologici non esistono, come non esiste il fatto che tali disordini possano essere trattati con i farmaci. Per questo motivo – ma la notizia non è mai stata confermata – Jett Travolta non sarebbe stato curato a dovere, in modo adeguato.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da John Travolta (@johntravolta)

Ma le tragedie per John Travolta non terminarono con la morte del figlio. Il 12 luglio 2020 John Travolta annunciò con un post sui social la morte della moglie Kelly Preston a soli 57 anni per un cancro al seno, una battaglia che la donna provò a combattere per oltre due anni. “Con la morte nel cuore – così John Travolta annunciò la morte della moglie – vi informo che la mia bellissima moglie Kelly ha perso la sua battaglia di due anni con il cancro al seno. Ha combattuto una coraggiosa lotta con l’amore e il sostegno di tante persone. La mia famiglia ed io saremo per sempre grati ai suoi dottori e infermieri del MD Anderson Cancer Center, tutti i centri medici che l’hanno aiutata, così come i suoi molti amici e le persone care che sono state al suo fianco. L’amore e la vita di Kelly saranno sempre ricordati. Mi prenderò un po’ di tempo per stare con i miei figli che hanno perso la madre, quindi perdonatemi in anticipo se non ci sentiremo per un po’. Ma sappiate che sentirò il vostro amore nelle settimane e nei mesi a venire. Tutto il mio amore, JT”.

Potrebbe interessarti anche

Truvada è il farmaco per la PrEP, profilassi pre-esposizione
Scienze e culture

L’Aifa potrebbe rendere gratuita la PrEP: di che si tratta

21 Marzo 2023
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Rimini
Politica

Giorgia Meloni a Rimini: “Mi sento fischiata da quando ho 16 anni”

17 Marzo 2023
Ellie Goulding (Instagram)
Spettacolo

Musica contro l’isolamento. Ellie Goulding: “Il palco il mio posto sicuro”

21 Marzo 2023

Instagram

  • «Era terribile durante il fascismo essere transessuale. Mi picchiavano e mi facevano fare delle cose schifose. Mi imbrattavano con il catrame e mi hanno rasato. Ho preso le botte dai fascisti perché mi ero atteggiato a donna e per loro questo era inconcepibile».

È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l’unica persona trans italiana sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti.

#lucenews #lucysalani #dachau
  • È morta a quasi 99 anni Lucy Salani, attivista nota come l
  • Elaheh Tavakolian, l’iraniana diventata uno dei simboli della lotta nel suo Paese, è arrivata in Italia. Nella puntata del 21 marzo de “Le Iene”, tra i servizi del programma di Italia 1, c’è anche la storia della giovane donna, ferita a un occhio dalla polizia durante le proteste in Iran. Nella puntata andata in onda la scorsa settimana, l’inviata de “Le Iene” aveva incontrato la donna in Turchia, durante la sua fuga disperata dall’Iran, dove ormai era troppo pericoloso vivere. 

“Ho molta paura. Vi prego, qui potrebbero uccidermi” raccontava l’attivista a Roberta Rei. Già in quell’occasione, Elaheh Tavakolian era apparsa con una benda sull’occhio, a causa di una grave ferita causatale da un proiettile sparato dalle forze dell’ordine iraniane durante le manifestazioni a cui ha preso parte dopo la morte di Mahsa Amini.

Elaheh Tavakolian fa parte di quelle centinaia di iraniani che hanno subito gravi ferite agli occhi dopo essere stati colpiti da pallottole, lacrimogeni, proiettili di gomma o altri proiettili usati dalle forze di sicurezza durante le dure repressioni che vanno avanti ormai da oltre sei mesi. La ragazza, che ha conseguito un master in commercio internazionale e ora lavora come contabile, ha usato la sua pagina Instagram per rivelare che le forze di sicurezza della Repubblica islamica stavano deliberatamente prendendo di mira gli occhi dei manifestanti. 

✍ Barbara Berti

#lucenews #lucelanazione #ElahehTavakolian #iran #leiene
  • Ha 19 anni e vorrebbe solo sostenere la Maturità. Eppure alla richiesta della ragazza la scuola dice di no. Nina Rosa Sorrentino è nata con la sindrome di Down, e quel diritto che per tutte le altre studentesse e studenti è inviolabile per lei è invece un’utopia.

Il liceo a indirizzo Scienze Umane di Bologna non le darà la possibilità di diplomarsi con i suoi compagni e compagne, svolgendo le prove che inizieranno il prossimo 21 giugno. La giustificazione – o la scusa ridicola, come quelle denunciate da CoorDown nella giornata mondiale sulla sindrome di Down – dell’istituto per negarle questa possibilità è stata che “per lei sarebbe troppo stressante“.

Così Nina si è ritirata da scuola a meno di tre mesi dalla fine della quinta. Malgrado la sua famiglia, fin dall’inizio del triennio, avesse chiesto agli insegnanti di cambiare il Pei (piano educativo individualizzato) della figlia, passando dal programma differenziato per gli alunni certificati a quello personalizzato per obiettivi minimi o equipollenti, che prevede l’ammissione al vero e proprio esame di Maturità. Ma il liceo Sabin non ha assecondato la loro richiesta.

Francesca e Alessandro Sorrentino avevano trovato una sponda di supporto nel Ceps di Bologna (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21), in CoorDown e nei docenti di Scienze della Formazione dell’Alma Mater, che si sono detti tutti disponibili per realizzare un progetto-pilota per la giovane studentessa e la sua classe. Poi, all’inizio di marzo, la doccia fredda: è arrivato il no definitivo da parte del consiglio di classe, preoccupato che per la ragazza la Maturità fosse un obiettivo troppo impegnativo e stressante, tanto da generare “senso di frustrazione“, come ha scritto la dirigente del liceo nella lettera che sancisce l’epilogo di questa storia tutt’altro che inclusiva.

“Il perché è quello che ci tormenta – aggiungono i genitori –. Anche la neuropsichiatra concordava: Nina poteva e voleva provarci a fare l’esame. Non abbiamo mai chiesto le venisse regalato il diploma, ma che le fosse data la possibilità di provarci”.

#lucenews #lucelanazione #disabilityinclusion #giornatamondialedellasindromedidown
John Travolta ricorda il figlio morto, Jett Travolta, nel giorno in cui avrebbe compiuto 30 anni. "Mio carissimo Jetty, mi manchi più di quanto le parole possano dire. Ti penso ogni giorno. Buon compleanno. Con affetto, tuo padre". Queste le parole che John Travolta ha dedicato con una foto su Instagram al figlio autistico, scomparso a 16 anni, il 2 gennaio 2009.
John Travolta ricorda con una foto su Instagram il figlio morto Jett che oggi avrebbe compiuto 30 anni: "Mi manchi, ti penso ogni giorno" (Foto tratta dal profilo Instagram di John Travolta)
Una stupenda foto in bianco e nero, dell'attore John Travolta insieme al piccolo Jett. Entrambi sorridono, l'attore abbraccia da dietro il figlio con il cappuccio della felpa in testa. Erano altri tempi per John, e per la famiglia Travolta. Erano momenti felici. John Travolta e la moglie Kelly Preston avevano avuto tre figli: il primogenito Jett, nato nel 1992, Ella Bleu, nata nel 2000 e l'ultimo arrivato, Benjamin, nato nel 2010. Poi tutto cambiò. A capodanno del 2009 la famiglia Travolta va in vacanza alle Bahamas. Jett Travolta all'epoca aveva 16 anni. Il ragazzo, autistico, era affetto dalla sindrome di Kawasaki, e fin da piccolissimo soffriva di attacchi epilettici. La famiglia festeggia il capodanno in tranquillità, poi però il 2 gennaio 2009 succede la disgrazia: Jett viene colpito da una crisi epilettica. Il ragazzo collassa e cade battendo la testa sul bordo di una vasca da bagno. Il colpo è fatale e Jett, 16 anni, muore.
John Travolta e la moglie Kelly Preston, morta nel 2020 a 57 anni per un cancro al seno (Ansa)
La famiglia Travolta non parlò mai dell'autismo di Jett. Le condizioni di salute del ragazzo furono rivelate solo dopo la sua morte, nel 2012, dalla madre Kelly Preston. "Non credete alla maggior parte delle cose che hanno scritto. Jett era autistico, soffriva di attacchi epilettici e quando era piccolo soffriva della sindrome di Kawasaki", disse in un'intervista alla Cbs. Il motivo per il quale i genitori di Jett non parlarono mai della sua forma di autismo fu anche perché sia John Travolta che la moglie Kelly Preston aderirono a Scientology, un misto tra un'organizzazione e una setta che si occupa di filosofia, scienza, medicina. Per Scientology i disordini neurologici non esistono, come non esiste il fatto che tali disordini possano essere trattati con i farmaci. Per questo motivo - ma la notizia non è mai stata confermata - Jett Travolta non sarebbe stato curato a dovere, in modo adeguato.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da John Travolta (@johntravolta)

Ma le tragedie per John Travolta non terminarono con la morte del figlio. Il 12 luglio 2020 John Travolta annunciò con un post sui social la morte della moglie Kelly Preston a soli 57 anni per un cancro al seno, una battaglia che la donna provò a combattere per oltre due anni. "Con la morte nel cuore - così John Travolta annunciò la morte della moglie - vi informo che la mia bellissima moglie Kelly ha perso la sua battaglia di due anni con il cancro al seno. Ha combattuto una coraggiosa lotta con l'amore e il sostegno di tante persone. La mia famiglia ed io saremo per sempre grati ai suoi dottori e infermieri del MD Anderson Cancer Center, tutti i centri medici che l'hanno aiutata, così come i suoi molti amici e le persone care che sono state al suo fianco. L'amore e la vita di Kelly saranno sempre ricordati. Mi prenderò un po' di tempo per stare con i miei figli che hanno perso la madre, quindi perdonatemi in anticipo se non ci sentiremo per un po'. Ma sappiate che sentirò il vostro amore nelle settimane e nei mesi a venire. Tutto il mio amore, JT".
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto