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Home » Lifestyle » Jova Beach Party: l’odissea di Enrico, un disabile che vorrebbe solo partecipare al concerto

Jova Beach Party: l’odissea di Enrico, un disabile che vorrebbe solo partecipare al concerto

Il 57enne abita a Mantova, ma per partecipare alla data di Viareggio non può acquistare semplicemente il biglietto online ma deve recarsi in una biglietteria fisica in Toscana

Caterina Ceccuti
30 Giugno 2022
Enrico con gli amici

Enrico, l'odissea per partecipare al Jova Beach Party: "Procedure imposte da persone che non conoscono la parola inclusione"

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Il suo desiderio, più che legittimo, è semplicemente quello di partecipare al Jova Beach party di Viareggio, a settembre prossimo, insieme ai suoi amici. Eppure Enrico, classe 1965, padre di due meravigliosi figli adottivi e costretto su una sedia a rotelle dal 1988, non è riuscito a fare quello che tutto il resto della sua comitiva ha fatto con pochi semplici click sul sito di Ticketone: acquistare il suo biglietto. “Per noi disabili cose come questa sarebbero troppo semplici – si sfoga con Luce! –. Forse non tutti sanno che la realtà è che, se una persona nelle mie condizioni desidera partecipare a un qualsiasi evento, solitamente gli viene richiesto di individuare per conto proprio gli organizzatori, cercare sul rispettivo sito le indicazioni sulla modalità di richiesta dei biglietti (che variano da organizzatore ad organizzatore) e in fine allegare alla domanda di partecipazione il certificato di invalidità e un documento d’identità. Mai ci è permesso di usare le piattaforme online ad acquisto diretto come Ticketone”.

jova-beach-party-elenadivincenzo
Jova Beach Party

Oltretutto, come ci spiega Enrico, i posti che ciascun evento destina alle persone con disabilità sono quasi sempre troppo pochi rispetto alla domanda, e spesso le richieste restano disattese, come è successo nel caso del Jova Beach Party di Ravenna, cui Enrico avrebbe voluto partecipare. Purtroppo lui è abituato a tutto questo e, come usa ripete tra sé e sé ogni volta da oltre trent’anni, “bisogna tollerare certe discriminazioni per cause di forza maggiore”. Ma questa volta, dinanzi a un’ingiustizia più grande del solito, non ce l’ha fatta a tenere la bocca chiusa e ha deciso di scrivere a Luce! perché, nel caso del Jova Beach Party di Viareggio “Mi sono sentito ulteriormente discriminato: oltre ai miei limiti fisici mi sono dovuto scontrare con ulteriori ostacoli rappresentati da procedure imposte da persone che non hanno la minima idea di cosa significhi la parola ‘inclusione‘. E quello che più mi ha sorpreso è che questi limiti siano arrivati in abbinamento ad un evento di Jovanotti, che ritengo un paladino dell’inclusione. Mi chiedo se lui sia a conoscenza di tutto questo e cosa ne pensi in tal caso”.

Enrico disabile Jova beach party
Enrico con la moglie Stella e il figlio Bereket

Enrico, ci racconti cosa è successo quando ha identificato sul sito di Ticketone l’organizzatore del Jova Beach Party di Viareggio…

“Si tratta di Relations Group di Firenze. Li ho contattati e mi hanno scritto che per acquistare i biglietti riservati esclusivamente ai portatori handicap -deambulanti e non- occorre rivolgersi esclusivamente ai ‘negozi abilitati in Toscana’, a partire dal 28 giugno. Ora, io non abito in Toscana ma a Mantova, in Lombardia, e non comprendo questa impostazione vessatoria nei confronti dei portatori di handicap extra regione. Anziché agevolare la nostra partecipazione, si preferisce applicare una procedura che non ammette alternative. Non solo non viene accettata la mia richiesta via email e il pagamento mediante bonifico, ma devo addirittura recarmi in Toscana per acquistare il biglietto. Mi sarebbe piaciuto andare a questo evento con mia moglie e i miei amici e ritengo profondamente ingiusto non poterlo fare”.

I suoi amici hanno già acquistato i biglietti?

“Certo, i miei amici normodotati hanno potuto farlo comodamente da remoto con pochi click. A me questa possibilità è stata negata. Senza partecipare al concerto, salterà anche la piacevole possibilità di condividere con loro una due giorni di mare a Viareggio. Oltretutto il gruppo sta aspettando me per decidere se prenotare un albergo piuttosto che un altro. Perché con la mia presenza, pur di stare insieme, sarebbero tutti disposti a spendere di più e scegliere un alloggio abilitato alle persone con disabilità”.

Perché dice questo? Normalmente i prezzi degli alloggi idonei ad ospitare persone con disabilità sono più costosi?

“Normalmente sì. Alloggi a buon mercato abilitati alla presenza dei disabili sono difficili da trovare. Anche perché bisogna stare attenti e verificare bene preventivamente che l’edificio sia realmente accessibile ad una carrozzina elettrica come la mia, che pesa 250kg e che, quindi, non può essere sollevata da un eventuale accompagnatore in caso ci si trovi dinanzi ad un ostacolo anche piccolo, come possono essere per esempio uno o due gradini. Alla fine, nella maggior parte dei casi gli alloggi accessibili ai disabili sono i più costosi. Un quattro stelle risulterà essere più facilmente idoneo rispetto a un due stelle. Ed è per questo che, alla fine, io viaggio poco”.

Vuole lanciare un appello attraverso Luce! perché le cose cambino, almeno per quanto riguarda la partecipazione agli eventi e agli spettacoli da parte delle persone diversamente abili?

“Eccome! Certo, il mio desiderio sarebbe di potermi comprare i biglietti per il Jova Beach Party in santa pace e con semplicità, come fanno le persone normodotate, e di poter partecipare alla due giorni con i miei amici; ma, soprattutto, mi piacerebbe denunciare una situazione che è insostenibile davvero, oltreché profondamente discriminatoria. Non a caso ho scelto un quotidiano come Luce! per farlo. E per onestà devo dire comunque che, benché sia complicato in ogni dove acquistare un biglietto per il settore disabili di uno spettacolo, mai ho incontrato le limitazioni e le difficoltà che sto trovando in Toscana”.

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  • “I nostri animali rischiano una fine orribile.”

La scure del Tar del Lazio ha infranto le speranze della “Sfattoria degli Ultimi”, centoncinquanta tra maiali e cinghiali rischiano di morire. 

L’8 agosto l’Asl 1 ha notificato alla Sfattoria la decisione di abbattimento degli animali perché si trovano nella cosiddetta "zona rossa"(ovvero zona infetta in relazione alla peste suina africana) che comprende tutto il territorio romano. L’associazione ha contestato la decisione, sostenendo che essendo animali Dpa (ovvero non destinato alla produzione di alimenti) e quindi da affezione, non possono essere abbattuti secondo legge. Il Tar però “ha rigettato la richiesta di sospensiva urgente e per questo l’ordinanza di abbattimento può diventare esecutiva”. 

Anche il commissario nominato per l’emergenza, Angelo Ferrari, ha ritenuto non accoglibile la richiesta di non procedere all’abbattimento dei suini in questione perché, secondo quanto riferito dall’Asl, le strutture che ospitano gli animali sono state occupate abusivamente e gli animali non sono tracciati e non ci sono certificazioni di provenienza. Accuse respinte al mittente dalla Sfattoria.

Numerosi gli appelli a sostegno della Sfattoria a cominciare dalla petizione su change.org. Ma anche quelle di altre associazioni come Enpa, Leidaa, Lndc e Oipa che annunciano una dura battaglia legale con l’intenzione di trasformare la richiesta di sospensiva in ricorso ordinario. E gli appelli di supporto misti allo sdegno si sono diffusi anche via social dove centinaia di utenti hanno “urlano" contro la decisione dell’azienda sanitaria. 

#lucenews #lucelanazione #sfattoriadegliultimi #salviamoglianimali #protezioneanimali
  • Buone notizie per i neogenitori. Scattano da oggi, 13 agosto, le nuove regole sui congedi parentali previste dal decreto 105/2022. 🔻

La novità più importante è l’introduzione del congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni al 100% della retribuzione (in precedenza erano solo 5), che sostituisce il congedo obbligatorio del padre e il congedo facoltativo del padre. 

Tale congedo sarà accessibile dal padre lavoratore dipendente tra i due mesi precedenti e i cinque successivi alla nascita, anche in caso di morte perinatale del bambino. I giorni di congedo possono essere sovrapposti anche a quelli della madre lavoratrice (pari a 5 mesi) e, in caso di parto gemellare, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi.

Oltre a questi 10 giorni obbligatori e completamente pagati, entrambi i genitori con figli di età inferiore ai 12 anni avranno diritto a un ulteriorecongedo facoltativo della durata di tre mesi con un’indennità del 30% dello stipendio. Tale congedo non è trasferibile da un genitore all’altro. I genitori hanno anche diritto, in alternativa tra loro, ad un ulteriore periodo di congedo della durata complessiva di tre mesi, per i quali spetta sempre un’indennità del 30% della retribuzione. 

Al genitore solo, sono riconosciuti 11 mesi continuativi o frazionati, di congedo parentale, di cui 9 mesi (e non più 6 mesi) indennizzabili al 30% della retribuzione.

I limiti massimi restano invariati per entrambi i genitori: 6 mesi per la madre e 6 per il padre (elevabili a 7 mesi nel caso in cui si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a 3 mesi) per ogni figlio. 

Di Nicolò Guelfi ✍

#lucenews #lucelanazione #congedoparentale #maternitàepaternitàaconfronto #genitorifigli
  • Un episodio orribile quello accaduto a Salerno dove due donne lesbiche sono state accoltellate dal padre di una di loro. Le due giovani hanno deciso di denunciare il fatto ai carabinieri e la vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale campano di Europa Verde Francesco Borrelli, che ha parlato di “storia folle e agghiacciante”.

La vicenda è iniziata quando le due ragazze, Francesca e Immacolata, la prima 39enne di Crotone e la seconda 23enne della provincia di Napoli, sono arrivate a Salerno per lavorare; nel capoluogo campano sono state ospitate a casa di una parente di Immacolata, il teatro dell’aggressione. 

“Mio padre ci ha detto ‘Voglio fare 30 anni di carcere: volete morire insieme? È arrivato il momento’ e poi ci ha colpito. Mia madre ha assistito all’aggressione e non ha fermato mio padre, anzi ha provato a bloccarci mentre scappavamo”, ha raccontato la più giovane. 

“Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a scappare. Fino alle 5 del mattino però mio padre ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo chiamato il 112 e i carabinieri sono intervenuti accompagnandoci nel nostro domicilio di Salerno per fare le valigie e tornare poi a Crotone in sicurezza. Lui a oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto”, ha raccontato Immacolata.

Le due ragazze sono quindi tornate in Calabria e si sono anche recate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Crotone per farsi medicare, sul corpo avevano numerose escoriazioni e ferite lievi di arma da taglio. 

#lucenews #lucelanazione #lgbtqitalia #aggressioneomofoba #salerno
Il suo desiderio, più che legittimo, è semplicemente quello di partecipare al Jova Beach party di Viareggio, a settembre prossimo, insieme ai suoi amici. Eppure Enrico, classe 1965, padre di due meravigliosi figli adottivi e costretto su una sedia a rotelle dal 1988, non è riuscito a fare quello che tutto il resto della sua comitiva ha fatto con pochi semplici click sul sito di Ticketone: acquistare il suo biglietto. “Per noi disabili cose come questa sarebbero troppo semplici – si sfoga con Luce! –. Forse non tutti sanno che la realtà è che, se una persona nelle mie condizioni desidera partecipare a un qualsiasi evento, solitamente gli viene richiesto di individuare per conto proprio gli organizzatori, cercare sul rispettivo sito le indicazioni sulla modalità di richiesta dei biglietti (che variano da organizzatore ad organizzatore) e in fine allegare alla domanda di partecipazione il certificato di invalidità e un documento d'identità. Mai ci è permesso di usare le piattaforme online ad acquisto diretto come Ticketone”.
jova-beach-party-elenadivincenzo
Jova Beach Party
Oltretutto, come ci spiega Enrico, i posti che ciascun evento destina alle persone con disabilità sono quasi sempre troppo pochi rispetto alla domanda, e spesso le richieste restano disattese, come è successo nel caso del Jova Beach Party di Ravenna, cui Enrico avrebbe voluto partecipare. Purtroppo lui è abituato a tutto questo e, come usa ripete tra sé e sé ogni volta da oltre trent'anni, “bisogna tollerare certe discriminazioni per cause di forza maggiore”. Ma questa volta, dinanzi a un'ingiustizia più grande del solito, non ce l'ha fatta a tenere la bocca chiusa e ha deciso di scrivere a Luce! perché, nel caso del Jova Beach Party di Viareggio “Mi sono sentito ulteriormente discriminato: oltre ai miei limiti fisici mi sono dovuto scontrare con ulteriori ostacoli rappresentati da procedure imposte da persone che non hanno la minima idea di cosa significhi la parola 'inclusione'. E quello che più mi ha sorpreso è che questi limiti siano arrivati in abbinamento ad un evento di Jovanotti, che ritengo un paladino dell'inclusione. Mi chiedo se lui sia a conoscenza di tutto questo e cosa ne pensi in tal caso”.
Enrico disabile Jova beach party
Enrico con la moglie Stella e il figlio Bereket
Enrico, ci racconti cosa è successo quando ha identificato sul sito di Ticketone l'organizzatore del Jova Beach Party di Viareggio... “Si tratta di Relations Group di Firenze. Li ho contattati e mi hanno scritto che per acquistare i biglietti riservati esclusivamente ai portatori handicap -deambulanti e non- occorre rivolgersi esclusivamente ai 'negozi abilitati in Toscana', a partire dal 28 giugno. Ora, io non abito in Toscana ma a Mantova, in Lombardia, e non comprendo questa impostazione vessatoria nei confronti dei portatori di handicap extra regione. Anziché agevolare la nostra partecipazione, si preferisce applicare una procedura che non ammette alternative. Non solo non viene accettata la mia richiesta via email e il pagamento mediante bonifico, ma devo addirittura recarmi in Toscana per acquistare il biglietto. Mi sarebbe piaciuto andare a questo evento con mia moglie e i miei amici e ritengo profondamente ingiusto non poterlo fare”. I suoi amici hanno già acquistato i biglietti? “Certo, i miei amici normodotati hanno potuto farlo comodamente da remoto con pochi click. A me questa possibilità è stata negata. Senza partecipare al concerto, salterà anche la piacevole possibilità di condividere con loro una due giorni di mare a Viareggio. Oltretutto il gruppo sta aspettando me per decidere se prenotare un albergo piuttosto che un altro. Perché con la mia presenza, pur di stare insieme, sarebbero tutti disposti a spendere di più e scegliere un alloggio abilitato alle persone con disabilità”. Perché dice questo? Normalmente i prezzi degli alloggi idonei ad ospitare persone con disabilità sono più costosi? “Normalmente sì. Alloggi a buon mercato abilitati alla presenza dei disabili sono difficili da trovare. Anche perché bisogna stare attenti e verificare bene preventivamente che l'edificio sia realmente accessibile ad una carrozzina elettrica come la mia, che pesa 250kg e che, quindi, non può essere sollevata da un eventuale accompagnatore in caso ci si trovi dinanzi ad un ostacolo anche piccolo, come possono essere per esempio uno o due gradini. Alla fine, nella maggior parte dei casi gli alloggi accessibili ai disabili sono i più costosi. Un quattro stelle risulterà essere più facilmente idoneo rispetto a un due stelle. Ed è per questo che, alla fine, io viaggio poco”. Vuole lanciare un appello attraverso Luce! perché le cose cambino, almeno per quanto riguarda la partecipazione agli eventi e agli spettacoli da parte delle persone diversamente abili? “Eccome! Certo, il mio desiderio sarebbe di potermi comprare i biglietti per il Jova Beach Party in santa pace e con semplicità, come fanno le persone normodotate, e di poter partecipare alla due giorni con i miei amici; ma, soprattutto, mi piacerebbe denunciare una situazione che è insostenibile davvero, oltreché profondamente discriminatoria. Non a caso ho scelto un quotidiano come Luce! per farlo. E per onestà devo dire comunque che, benché sia complicato in ogni dove acquistare un biglietto per il settore disabili di uno spettacolo, mai ho incontrato le limitazioni e le difficoltà che sto trovando in Toscana”.
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