Main Partner

main partnermain partnermain partner

Partner

main partner

Kate Moss, dagli esordi difficili allo scandalo cocaina. La top model si racconta senza filtri

L'icona della moda: "A 15 anni scappai dal set, oggi insegno alle giovani modelle come difendersi. Depp? Non mi ha spinta dalle scale"

di BARBARA BERTI -
27 luglio 2022
mss

mss

Dagli esordi, quando si sentiva "vulnerabile e terrorizzata" passando per la bellezza, la fama e i problemi con la droga fino ad arrivare alla difesa del suo ex. La supermodella Kate Moss, oggi splendida 48enne ancora principale protagonista delle passerelle, oltre che titolare di una sua agenzia di moda, ha concesso una rara intervista al programma radiofonico "Desert Island Discs" della Bbc dove ha raccontato anche gli esordi della sua carriera.
 
Visualizza questo post su Instagram
 

Un post condiviso da Kate Moss Agency (@katemossagency)

La top model è stata notata da un talent scout all'età di 14 anni e poi ingaggiata dall'agenzia di modelle Storm nel 1988. I primi anni non sono stati semplici, tra situazioni di disagio e persone poco raccomandabili, come durante uno shooting per una campagna di intimo nel 1989. "Avevo 15 anni e il fotografo mi disse: 'togliti la maglietta'. Me la tolsi, ero molto timida, piena di insicurezze sul mio corpo. Poi mi disse: 'togliti il reggiseno'. E mi sono sentita dentro che qualcosa non andava, così ho preso le mie cose e sono scappata via" racconta. E aggiunge: "Ora so distinguere da lontano chi va bene e chi no" e si assicura che i modelli della sua agenzia, compresa la figlia Lila Grace, non si trovino in queste situazioni e abbiano sempre un agente con loro sul set. "Le ho detto che non deve fare nulla che non vuol fare" spiega parlando di Lila, "se non vuoi fare questo servizio, se non ti senti a tuo agio, se non vuoi fare la modella, non farlo".
Kate Moss con la figlia Lila Grace (Instagram)

Kate Moss con la figlia Lila Grace (Instagram)

Ricordando la famosa campagna di Calvin Klein (che l'ha resa un'icona indiscussa) posando con Mark Wahlberg nel 1992, la Moss ammette le sue fragilità di ragazzina sentendosi "oggettificata, vulnerabile e terrorizzata". Insicurezza alimentate anche dalla madre che non pensava fosse fotogenica. "Non credevo di avere le doti necessarie. Non avrei mai detto a nessuno voglio fare la modella, perché mi sarebbe sembrato un atteggiamento vanitoso, come dire credo di essere bella che invece non ho mai pensato" racconta ancora la modella che dalla madre Linda si sentì dire "non mi sembri particolarmente fotogenica". Se le immagini della campagna di Calvin Klein sono rimaste leggendarie, l’esperienza fu difficile, tanto che prima del servizio fotografico in topless, la Moss fu costretta a prendere il valium e successivamente soffrì di un esaurimento nervoso.
Il poster della famosa campagna di Calvin Klein dove Kate Moss posa con Mark Wahlberg nel 1992

Il poster della famosa campagna di Calvin Klein dove Kate Moss posa con Mark Wahlberg nel 1992

Durante l'intervista non si è tirata indietro nemmeno davanti alle domande sullo scandalo cocaina che l'ha travolta nel 2005 facendo vacillare il mito (dopo il rehab in Arizona e il mea culpa si è ripresa le scene). "Mi sono sentita male ed ero piuttosto arrabbiata. Tutti quelli che conoscevo si drogavano, ho pensato fosse davvero ipocrita concentrarsi su di me e cercare di portarmi via mia figlia" dice definendosi "capro espiatorio per i problemi di molte persone". Oggi è fan della meditazione e nutre quotidianamente la sua '"ossessione per il giardinaggio" nella sua tenuta di campagna nelle Cotswold. "Non mi piace più essere fuori controllo, mi piace andare a letto presto e meditare prima che qualcuno si alzi. Mi piace avere il controllo" ammette la top model. Sul presunto episodio di violenza domestica subito da Johnny Depp, suo fidanzato dal 1994 al 1998, ed evocato durante il recente processo per diffamazione intentato dal divo di Hollywood contro l'ex moglie Amber Heard, la top di Croydon è intervenuta ribadendo di non essere stata spinta dalle scale dall'attore durante una vacanza in Giamaica, "credo nella verità e credo nella giustizia”.