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Home » Lifestyle » Laverne Cox diventa la prima Barbie transgender: “Da bambino volevo giocare con le bambole, mia madre me lo negava”

Laverne Cox diventa la prima Barbie transgender: “Da bambino volevo giocare con le bambole, mia madre me lo negava”

Mattel ha creato una "Tribute Collection" dedicata all'attrice famosa per la serie 'Orange is the New Black'. La 49enne: "Non vedo l’ora che i fan trovino la mia bambola sugli scaffali"

Remy Morandi
26 Maggio 2022
laverne cox barbie transgender

laverne cox barbie transgender

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Dopo la Barbie con l’apparecchio acustico e Ken con la vitiligine, prosegue la strategia dedicata all’inclusione della Mattel. L’attrice statunitense Laverne Cox diventa la prima Barbie transgender della storia, a pochi giorni (domenica 29 maggio) dal suo 50esimo compleanno. L’azienda di giocattoli, seconda al mondo solo dopo Lego, ha deciso di realizzare una “Tribute Collection” all’attrice quattro volte nominata agli Emmy con Orange is the New Black.

L’attrice Laverne Cox, 49 anni, diventa la prima Barbie transgender (Foto Mattel)

Laverne Cox: “Da bambino volevo giocare con le Barbie, mia madre me lo negava”

I ricavati della Barbie transgender saranno devoluti a TransFamilySOS, una organizzazione no-profit che si occupa di “creare una comunità più favorevole all’affermazione di genere e all’accettazione della comunità trans”. La notizia è stata annunciata dalla rivista PageSix, alla quale Laverne Cox ha dichiarato: “È stato un sogno lavorare con Barbie per la creazione della mia bambola. Non vedo l’ora che i fan trovino la mia bambola sugli scaffali e abbiano l’opportunità di aggiungere una Barbie modellata su una persona transgender alla loro collezione. Spero che le persone possano guardare questa Barbie e sognare in grande come ho fatto io nella mia carriera. Lo spazio da dedicare ai sogni è una fonte così potente che ti porta ad ottenere più di quello che pensavi inizialmente fosse possibile. Questa è una bambola che non vedo l’ora di aggiungere alla mia collezione! Tante ragazze trans crescono sognando bambole (e in particolare le Barbie) con cui giocare. Ora ne esiste una fatta apposta per noi”.

Per Laverne Cox e probabilmente anche per altre persone come lei, avere una bambola transgender assume un significato particolare. In una nota l’attrice statunitense ha infatti spiegato le difficoltà riscontrate da bambino nel voler (ma non poter) giocare con le Barbie. “Stavo raccontando – ha spiegato Laverne Cox –  al mio psicoterapeuta tutte le volte che mia madre mi umiliò quando ero piccolo perché volevo giocare con le Barbie ma mi veniva sempre negato. Mi sono sempre vergognata e ho avuto dei traumi per questo motivo”. Il terapeuta le rispose così, ha aggiunto ancora l’attrice: “Non è mai troppo tardi per avere un’infanzia felice. Mi disse anche: ‘Esci e comprati una Barbie e gioca con lei’. E l’ho fatto”.

Lisa McKnight, vicepresidente esecutiva di Mattel e responsabile globale di Barbie, ha dichiarato: “Non potremmo essere più entusiasti di celebrare la pluripremiata attrice, produttrice, scrittrice e pioniera dei diritti LGBTQ+ Laverne Cox con una bambola. Siamo orgogliosi – ha concluso la responsabile di Barbie – di sottolineare l’importanza dell’inclusione e dell’accettazione per ogni età e di riconoscere l’impatto significativo di Laverne sulla cultura con una Barbie Tribute Collection”.

 

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Laverne Cox, nata nel 1972 nell’Alabama, è un’attrice, nonché modella e attivista Lgbt+. La sua fama è principalmente legata alla serie televisiva Orange is the new black, dove interpreta la carcerata Sophia Burset. Grazie a questa interpretazione, Laverne Cox è diventata la prima persona transgender a essere candidata per un premio Emmy nel ruolo di attrice e inoltre, è stata la prima trans* a ricevere nel 2015 una statua di cera al museo Madame Tussauds.

La Laverne Cox Barbie sarà disponibile dal 25 maggio su Amazon, Walmart, Target e Mattel Creations.

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  • È la storia di Carson Pickett che non è solo una favola sportiva, ma un esempio di forza volontà e voglia di superare limiti fisici e pregiudizi. ⚽️

Nell’amichevole contro la Colombia, la Nazionale femminile degli Stati Uniti ha dimostrato ancora una volta quanto è all’avanguardia e ha fatto esordire Carson Pickett, giocatrice nata senza una parte del braccio sinistro. 

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Di Edoardo Martini ✍

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  • Il suo desiderio, più che legittimo, è semplicemente quello di partecipare al Jova Beach party di Viareggio, a settembre, insieme ai suoi amici. Eppure Enrico, classe 1965, padre di due meravigliosi figli adottivi e costretto su una sedia a rotelle dal 1988, non è riuscito a fare quello che tutto il resto della sua comitiva ha fatto con pochi semplici click sul sito di Ticketone: acquistare il suo biglietto. 

“Per noi disabili cose come questa sarebbero troppo semplici. Forse non tutti sanno che la realtà è che, se una persona nelle mie condizioni desidera partecipare a un qualsiasi evento, solitamente gli viene richiesto di individuare per conto proprio gli organizzatori, cercare sul rispettivo sito le indicazioni sulla modalità di richiesta dei biglietti (che variano da organizzatore ad organizzatore) e in fine allegare alla domanda di partecipazione il certificato di invalidità e un documento d’identità. Mai ci è permesso di usare le piattaforme online ad acquisto diretto come Ticketone.

Mi sono sentito ulteriormente discriminato: oltre ai miei limiti fisici mi sono dovuto scontrare con ulteriori ostacoli rappresentati da procedure imposte da persone che non hanno la minima idea di cosa significhi la parola ‘inclusione‘. E quello che più mi ha sorpreso è che questi limiti siano arrivati in abbinamento ad un evento di Jovanotti, che ritengo un paladino dell’inclusione. Mi chiedo se lui sia a conoscenza di tutto questo e cosa ne pensi in tal caso”.

Il racconto di Enrico nell’intervista a cura di Caterina Ceccuti ✍

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  • “Per cantare ho affrontato un lungo percorso di logopedia, ma voglio fare della musica un posto più inclusivo. 

Mi chiamo Francesco, in arte Brazzo, sono sordo e nella vita faccio rap”. In una frase, lo specchio di una vita in salita. La fatica di imparare a cantare senza poter ascoltare nulla se non “le vibrazioni delle casse”, gli anni della logopedia e la voglia di mettere in versi la realtà, le battaglie per il riconoscimento della propria comunità e la denuncia sociale.

Brazzo nasce a Taranto in una famiglia di sordi da tre generazioni e si trasferisce a Milano nel 2008.

“Già da bambino desideravo cantare solo che mi sentivo imbarazzato per il fatto che un sordo potesse cantare. Ho iniziato a parlare a cinque anni, all’inizio non parlavo molto bene e ho affrontato un lungo percorso di logopedia. Poi a trent’anni avevo questo desiderio lasciato nel cassetto e ho deciso di lanciarmi”.

Quando rappa – e rappa bene – lo fa anche attraverso la lingua dei segni. Nel 2020 ha partecipato a Italia
Dopo la Barbie con l'apparecchio acustico e Ken con la vitiligine, prosegue la strategia dedicata all'inclusione della Mattel. L'attrice statunitense Laverne Cox diventa la prima Barbie transgender della storia, a pochi giorni (domenica 29 maggio) dal suo 50esimo compleanno. L'azienda di giocattoli, seconda al mondo solo dopo Lego, ha deciso di realizzare una "Tribute Collection" all'attrice quattro volte nominata agli Emmy con Orange is the New Black.
L'attrice Laverne Cox, 49 anni, diventa la prima Barbie transgender (Foto Mattel)

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Un post condiviso da Laverne Cox (@lavernecox)

Laverne Cox, nata nel 1972 nell'Alabama, è un'attrice, nonché modella e attivista Lgbt+. La sua fama è principalmente legata alla serie televisiva Orange is the new black, dove interpreta la carcerata Sophia Burset. Grazie a questa interpretazione, Laverne Cox è diventata la prima persona transgender a essere candidata per un premio Emmy nel ruolo di attrice e inoltre, è stata la prima trans* a ricevere nel 2015 una statua di cera al museo Madame Tussauds. La Laverne Cox Barbie sarà disponibile dal 25 maggio su Amazon, Walmart, Target e Mattel Creations.
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