Main Partner
Partner
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • 8 marzo
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Luce

Home » Lifestyle » Libreria Lgbtq+ e transfemminista: apre il nuovo punto di incontro ‘queer’ della Capitale

Libreria Lgbtq+ e transfemminista: apre il nuovo punto di incontro ‘queer’ della Capitale

La libreria Antigone apre a Roma sei anni dopo 'la nascita' a Milano. Il nome richiama l’eroina della parentela in crisi, della sessualità incerta, delle famiglie di fatto

Camilla Prato
10 Febbraio 2022
Federica Sposato e Marta  Cotta

Federica Sposato e Marta Cotta

Share on FacebookShare on Twitter

La Libreria Antigone sbarca a Roma: dopo quella nata nel quartiere Porta Venezia Milano sei anni fa, la nuova sede – coloratissima e super inclusiva – ha aperto i battenti in via dei Piceni 1, nel quartiere di San Lorenzo. Non solo una libreria indipendente, “Lgbtq e specializzata in studi di genere e femminismi” come spiega Marta Cotta, che la gestisce insieme a Federica Sposato, ma spazio che vuole diventare un punto di riferimento e un luogo di incontro per le comunità lgbt+, queer e transfemministe della Capitale. “Pensiamo che ci sia bisogno di un luogo di questo tipo in città perché a Roma, ad oggi, non c’è una libreria specializzata su questi temi, che possa diventare il riferimento culturale, ma anche un luogo di relazioni, di questa comunità, che è la comunità di cui facciamo parte”.
La cultura e l’incontro, il confronto, la conoscenza, lo scambio di idee, opinioni, storie, consigli. Una libreria può aprire un mondo di opportunità.

Libreria Antigone
Libreria Antigone a Roma (Dire)

Il nome Antigone, un’eroina dei nostri tempi

Il nome, Antigone, che richiama volontariamente la tragedia di Sofocle, e ha una ragione ben precisa: “È una figura capace di ‘deformare’ non solo le norme della sovranità politica, ma anche quelle del genere sessuale e della famiglia. Usando le parole di Judith Butler, (Antigone) è l’eroina della parentela in crisi, della sessualità incerta, delle famiglie di fatto”. Un’eroina dei giorni nostri insomma, che incarna quella società in continua evoluzione, fluida, che perde e riscrive continuamente i canoni dello stare insieme.

Libreria Antigone
Libreria Antigone a Roma (Dire)

L’offerta libraria e culturale

Seguendo la via tracciata dal suo nome, da quell’eroismo ‘fuori dalla norma’, la libreria vuole affermarsi come luogo dei saperi e delle soggettività che troppo spesso, fuori, non hanno spazio. Fra bandierine arcobaleno e linguaggio inclusivo delle decorazioni, la varietà di scelta di libri e pubblicazioni è estremamente ampia. Dai romanzi alle riviste, dai libri fotografici ai saggi, la libreria offre un panorama esaustivo della produzione culturale su “sessualità, il genere e le relazioni tra i generi, la storia e la produzione teorica dei movimenti femministi e lgbtiaq+ , l’educazione e la lotta alle discriminazioni, le relazioni affettive, sentimentali e sessuali e le produzioni accademiche dei gender and queer studies – si legge sul sito –. A questi si aggiungano gli interessi per quelle zone di intersezione tra genere e sessualità con le produzioni di movimenti e studi riguardanti le disabilità, gli studi postcoloniali e decoloniali, l’antispecismo e il postumanesimo”.

Libreria Antigone
Libreria Antigone a Roma (Dire)

Il quartiere San Lorenzo

Celebre quartiere della vita notturna, della movida e – come la cronaca di questi giorni non tarda a ricordare – della ‘malamovida’, della spensieratezza giovanile come della violenza, delle aggressioni, San Lorenzo diventa lo sfondo dove si colloca la nuova libreria Antigone. Anche questa una scelta non casuale, perché, spiega Federica Sposato “è un quartiere che storicamente ha fatto tanto per la nostra parte politica, e in cui noi abbiamo fatto tante battaglie. Un quartiere che, oggi più che mai, ha bisogno di spazi culturali di questo tipo, sicuri per la nostra comunità e non solo. Anche per andare contro quella retorica della ‘movida’, e dimostrare che San Lorenzo non è solo una fabbrica di divertimento, ma un luogo in cui c’è tanto di interessante da vivere”.

Venerdì 11 febbraio, alle 18, è prevista l’inaugurazione del nuovo spazio, con alcuni ospiti di eccezione. Alla serata, infatti, parteciperanno Elena Biagini, militante e ricercatrice indipendente, Pietro Turano, attore e portavoce del Gay Center, e l’associazione Libellula, che assiste le persone transessuali e transgender. E poi, pandemia permettendo, una volta che le restrizioni lo permetteranno, la libreria Antigone diventerà uno spazio di incontro e dialogo a tutti gli effetti. “Organizzeremo presentazioni di libri, dibatti, gruppi di lettura, e tutto ciò che nascerà dalla relazione col quartiere e con le persone per tornare finalmente a incontrarci dal vivo e creare dibattito, che forse è ciò di cui abbiamo più bisogno”, conclude Cotta.

Potrebbe interessarti anche

"Coppa sport per tutt3" a Milano
Sport

Coppa sport per tuttз: c’è anche la squadra trans

23 Marzo 2023
39.454 gli spettatori presenti all'Olimpico di Roma (Instagram)
Sport

Roma-Barcellona, la vittoria del calcio femminile italiano

22 Marzo 2023
Una coppia di albatros
Scienze e culture

Cambiamento climatico, aumentano i divorzi tra gli albatros

19 Marzo 2023

Instagram

  • Sono tre, per il momento, gli istituti superiori che si sono candidati ad accogliere Nina Rosa Sorrentino, la studentessa disabile di 19 anni che non può sostenere la maturità al liceo Sabin di Bologna (indirizzo Scienze umane) e che i genitori hanno per questo motivo ritirato da scuola.

La storia è nota: la studentessa ha cominciato il suo percorso di studi nel liceo di via Matteotti seguendo il programma differenziato. Già al terzo anno i genitori avevano chiesto di passare al programma degli obiettivi minimi che si può concludere con l’Esame di Stato, mentre quello differenziato ha solo la "certificazione delle competenze".

Il Consiglio di classe aveva respinto la richiesta della famiglia, anche perché passare agli obiettivi minimi avrebbe implicato esami integrativi. Da qui la decisione della famiglia, avvenuta giusto una settimana fa, di ritirare Nina da scuola – esattamente un giorno prima che i giorni di frequenza potessero essere tali da farle comunque ottenere la "certificazione delle competenze" – in modo tale che possa provare a sostenere la Maturità in un altro istituto del capoluogo emiliano.

Sulla storia di Nina, ieri, è tornata anche la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli, che alla Camera ha risposto, durante il question time, a una domanda sulle iniziative volte a garantire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con sindrome di Down presentata dal capogruppo di FdI, Tommaso Foti.

"C’è ancora un po’ di strada da fare se una ragazza con la sindrome di Down non viene ammessa all’esame di maturità – ha detto la ministra –. Se non si è stati in grado di usare tutte le strategie possibili e l’accomodamento ragionevole, come previsto dalla Convenzione Onu per i diritti delle persone disabili che in Italia è legge; se non si è stati in grado di valorizzare i punti di forza dei ragazzi che non chiedono di essere promossi automaticamente ma di avere un’occasione e un’opportunità."

#lucenews #lucelanazione #ninasorentino #disabilityinclusion #bologna
  • “Ho fatto la storia”. Con queste parole Alex Roca Campillo ha postato sul suo account Twitter il video degli ultimi, emozionanti, metri della maratona di Barcellona.

Ed effettivamente un record Alex l’ha scritto: è la prima persona al mondo con una disabilità al 76 per cento a riuscire a percorrere la distanza di 42 km e 195 metri.
Alex ha concluso la sua gara in 5 ore 50 minuti e 51 secondi, ma il cronometro in questa situazione è passato decisamente in secondo piano. “tutto questo è stato possibile grazie alle mia squadra. Grazie a tutti quelli che dal bordo della strada mi hanno spinto fino al traguardo. Non ho parole”.

#lucenews #alexrocacampillo #maratonadibarcellona #barcellona
  • In Uganda dirsi gay potrà costare l’ergastolo. Il Parlamento dell’Uganda ha appena approvato una legge che propone nuove e severe sanzioni per le relazioni tra persone dello stesso sesso. Al termine di una sessione molto movimentata e caotica, la speaker del Parlamento Annet Anita Among, dopo il voto finale ha detto: “È stata approvata a tempo record”. La legge, che passa ora nelle mani del presidente Yoweri Museveni, che potrà scegliere se porre il veto o firmarla, propone nuove e molto dure sanzioni per le relazioni omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è già illegale.

La versione finale non è ancora stata pubblicata ufficialmente, ma gli elementi discussi in Parlamento includono che una persona condannata per adescamento o traffico di bambini allo scopo di coinvolgerli in attività omosessuali, rischia l’ergastolo; individui o istituzioni che sostengono o finanziano attività o organizzazioni per i diritti Lgbt, oppure pubblicano, trasmettono e distribuiscono materiale mediatico e testuale a favore degli omosessuali, rischiano di essere perseguiti e incarcerati. 

“Questa proposta di legge – ha detto Asuman Basalirwa, membro del Parlamento che l’ha presentata – è stata concepita per proteggere la nostra cultura, i valori legali, religiosi e familiari tradizionali degli ugandesi e gli atti che possono promuovere la promiscuità sessuale in questo Paese”. Il parlamentare ha poi aggiunto: “Mira anche a proteggere i nostri bambini e giovani che sono resi vulnerabili agli abusi sessuali attraverso l’omosessualità e gli atti correlati”.

Secondo la legge amici, familiari e membri della comunità avrebbero il dovere di denunciare alle autorità le persone omosessuali. Nello stesso disegno di legge, tra l’altro, si introduce la pena di morte per chi abusa dei bambini o delle persone vulnerabili. 

#lucenews #lucelanazione #uganda #lgbtrights
  • Un’altra pagina di storia del calcio femminile è stata scritta. Non tanto per il risultato della partita ma per il record di spettatori presenti. All’Olimpico di Roma andava in scena il match di andata dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Barcellona quando si è stabilito un nuovo record: sono state 39.454 infatti le persone che hanno incoraggiato le ragazze fin dal primo minuto superando il precedente di 39.027 stabilito in Juventus-Fiorentina del 24 marzo 2019.

Era l’andata dei quarti di finale che la Roma ha raggiunto alla sua prima partecipazione alla Champions League, ottenuta grazie al secondo posto nell’ultimo campionato. Il Barcellona, campione di Spagna e d’Europa due anni fa, era favorito e in campo lo ha dimostrato, soprattutto nel primo tempo, riuscendo a vincere 1-0. La squadra di casa è stata tenuta a galla dalle parate di Ceasar, migliore in campo, ma ha provato a impensierire la corazzata spagnola nella ripresa dove più a volte ha sfiorato la rete con le conclusioni di Haavi, Giacinti e Giugliano, il primo “numero 10” a giocare all’Olimpico per la Roma dopo il ritiro di Francesco Totti.

✍ Edoardo Martini

#lucenews #lucelanazione #calciofemminile #championsleague
La Libreria Antigone sbarca a Roma: dopo quella nata nel quartiere Porta Venezia Milano sei anni fa, la nuova sede – coloratissima e super inclusiva – ha aperto i battenti in via dei Piceni 1, nel quartiere di San Lorenzo. Non solo una libreria indipendente, "Lgbtq e specializzata in studi di genere e femminismi" come spiega Marta Cotta, che la gestisce insieme a Federica Sposato, ma spazio che vuole diventare un punto di riferimento e un luogo di incontro per le comunità lgbt+, queer e transfemministe della Capitale. "Pensiamo che ci sia bisogno di un luogo di questo tipo in città perché a Roma, ad oggi, non c’è una libreria specializzata su questi temi, che possa diventare il riferimento culturale, ma anche un luogo di relazioni, di questa comunità, che è la comunità di cui facciamo parte". La cultura e l'incontro, il confronto, la conoscenza, lo scambio di idee, opinioni, storie, consigli. Una libreria può aprire un mondo di opportunità.
Libreria Antigone
Libreria Antigone a Roma (Dire)

Il nome Antigone, un'eroina dei nostri tempi

Il nome, Antigone, che richiama volontariamente la tragedia di Sofocle, e ha una ragione ben precisa: "È una figura capace di ‘deformare’ non solo le norme della sovranità politica, ma anche quelle del genere sessuale e della famiglia. Usando le parole di Judith Butler, (Antigone) è l’eroina della parentela in crisi, della sessualità incerta, delle famiglie di fatto”. Un'eroina dei giorni nostri insomma, che incarna quella società in continua evoluzione, fluida, che perde e riscrive continuamente i canoni dello stare insieme.
Libreria Antigone
Libreria Antigone a Roma (Dire)

L'offerta libraria e culturale

Seguendo la via tracciata dal suo nome, da quell'eroismo 'fuori dalla norma', la libreria vuole affermarsi come luogo dei saperi e delle soggettività che troppo spesso, fuori, non hanno spazio. Fra bandierine arcobaleno e linguaggio inclusivo delle decorazioni, la varietà di scelta di libri e pubblicazioni è estremamente ampia. Dai romanzi alle riviste, dai libri fotografici ai saggi, la libreria offre un panorama esaustivo della produzione culturale su "sessualità, il genere e le relazioni tra i generi, la storia e la produzione teorica dei movimenti femministi e lgbtiaq+ , l'educazione e la lotta alle discriminazioni, le relazioni affettive, sentimentali e sessuali e le produzioni accademiche dei gender and queer studies – si legge sul sito –. A questi si aggiungano gli interessi per quelle zone di intersezione tra genere e sessualità con le produzioni di movimenti e studi riguardanti le disabilità, gli studi postcoloniali e decoloniali, l'antispecismo e il postumanesimo".
Libreria Antigone
Libreria Antigone a Roma (Dire)

Il quartiere San Lorenzo

Celebre quartiere della vita notturna, della movida e – come la cronaca di questi giorni non tarda a ricordare – della 'malamovida', della spensieratezza giovanile come della violenza, delle aggressioni, San Lorenzo diventa lo sfondo dove si colloca la nuova libreria Antigone. Anche questa una scelta non casuale, perché, spiega Federica Sposato "è un quartiere che storicamente ha fatto tanto per la nostra parte politica, e in cui noi abbiamo fatto tante battaglie. Un quartiere che, oggi più che mai, ha bisogno di spazi culturali di questo tipo, sicuri per la nostra comunità e non solo. Anche per andare contro quella retorica della 'movida', e dimostrare che San Lorenzo non è solo una fabbrica di divertimento, ma un luogo in cui c'è tanto di interessante da vivere". Venerdì 11 febbraio, alle 18, è prevista l'inaugurazione del nuovo spazio, con alcuni ospiti di eccezione. Alla serata, infatti, parteciperanno Elena Biagini, militante e ricercatrice indipendente, Pietro Turano, attore e portavoce del Gay Center, e l'associazione Libellula, che assiste le persone transessuali e transgender. E poi, pandemia permettendo, una volta che le restrizioni lo permetteranno, la libreria Antigone diventerà uno spazio di incontro e dialogo a tutti gli effetti. "Organizzeremo presentazioni di libri, dibatti, gruppi di lettura, e tutto ciò che nascerà dalla relazione col quartiere e con le persone per tornare finalmente a incontrarci dal vivo e creare dibattito, che forse è ciò di cui abbiamo più bisogno", conclude Cotta.
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Attualità
  • Politica
  • Economia
  • Sport
  • Lifestyle
  • Scienze e culture
  • Spettacolo
  • Cos’è Luce!
  • Redazione
  • Board
  • Contattaci
  • 8 marzo

Robin Srl
Società soggetta a direzione e coordinamento di Monrif
Dati societariISSNPrivacyImpostazioni privacy

Copyright© 2023 - P.Iva 12741650159

CATEGORIE
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Concorsi
ABBONAMENTI
  • Digitale
  • Cartaceo
  • Offerte promozionali
PUBBLICITÀ
  • Speed ADV
  • Network
  • Annunci
  • Aste E Gare
  • Codici Sconto