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Puglia, la Lingua dei segni sarà insegnata alle scuole medie. "Progetto unico, sia esempio"

Il progetto pilota è stato presentato dal consigliere regionale Giuseppe Tupputi e prevede anche un servizio di interpretariato negli uffici pubblici

di MARIANNA GRAZI -
6 dicembre 2022
Lingua dei segni a scuola

Lingua dei segni a scuola

Un progetto pilota che punta all'inclusione sociale: in Puglia la Lingua dei segni sarà insegnata in tutte le scuole medie. Perché per far sentire davvero accolti tutti i ragazzi e ragazze sordi non bastano insegnanti di sostegno o programmi ad hoc, ma è fondamentale puntare su un'integrazione scolastica a tutti i livelli, soprattutto che vada al di là del momento dell'apprendimento e miri a renderli davvero parte della classe come tutti gli altri. Nella Regione sono infatti cinquemila le persone affette da disabilità uditive, e puntare alla loro inclusione fin da adolescenti è indispensabile. Aggiunto:

Un progetto pilota regionale che punta all'inclusione sociale e all'integrazione scolastica

L'iniziativa, presentata lo scorso martedì 29 novembre in conferenza stampa, è nata da una proposta del consigliere regionale Giuseppe Tupputi, capogruppo di 'Con Emiliano', in attuazione della legge regionale 51/2021, che all’art.17 riconosce la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST). Due i principali assi d’intervento, entrambi in collaborazione del Consiglio Regionale ENS Puglia. "Questa iniziativa è stata fortemente voluta dall’ENS; ringrazio la Regione Puglia, ed in particolare gli assessori competenti, per aver condiviso un percorso fatto di ascolto e confronto. Solo lavorando insieme possiamo raggiungere grandi risultati", commenta il presidente del CR ENS Puglia Rocco Morese. "Si tratta di progetto davvero innovativo e unico nel panorama italiano che ci auguriamo possa portare a risultati eccellenti per diventare un esempio da replicare su tutta la scena nazionale. Perché la piena inclusione e realizzazione delle persone sorde passa innanzitutto dai banchi di scuola!".

L'altra linea di intervento riguarda i servizi di interpretariato negli uffici pubblici

Il primo intervento è curato dall’assessorato regionale al Welfare e prevede l’attivazione di servizi di interpretariato Lis e List in alcuni luoghi chiave (pubbliche amministrazioni, strutture socio sanitarie, tribunali, ecc.), sia in presenza sia grazie a innovative piattaforme digitali, con l’obiettivo di abbattere le barriere della comunicazione e garantire pienamente i diritti di cittadinanza delle persone sorde. Invece la seconda linea d'azione è quella affidata all'assessorato all’Istruzione, e prevede appunto l’organizzazione di corsi di insegnamento della LIS e della LIST nelle scuole secondarie di primo grado della Puglia. Aggiunto: "Al fine di promuovere una programmazione che sia rispondente agli interessi dei cittadini con disabilità sensoriale e sia coordinata con gli interventi da realizzarsi sotto il profilo strettamente sociale e scolastico formativo il mio assessorato e quello all'Istruzione, in sinergia con l'ENS (Ente Nazionale Sordi), hanno promosso tavoli di lavoro sinergici propedeutici alla stesura di un unico programma di interventi da realizzare sul territorio regionale" ha dichiarato l'assessora regionale al Welfare Rosa Barone. "L'idea - ha aggiunto il collega Sebastiano Leo, all'Istruzione - è quella di sensibilizzare la comunità scolastica regionale all'inclusione e alla pluralità di linguaggi anche attraverso la promozione di corsi di insegnamento della Lis".