Michele Bertolini, 18enne di Maranello, come tanti giovani ha un sogno da realizzare. Il suo, però, non ha a che fare con un lavoro o un viaggio o con l’incontro con il proprio idolo.
Il giovane modenese vorrebbe solo… una mano. Ma letteralmente. Michele è nato infatti senza l’arto destro e nei giorni scorsi ha deciso di lanciare sulla piattaforma GoFundMe una raccolta fondi per riuscire ad acquistare una protesi di ultima generazione che costa 40mila euro.
Raccolta fondi: “Obiettivo raggiunto!”
Un sogno che sta per concretizzarsi, visto che domenica 1°ottobre sulla stessa piattaforma – dove aveva fissato il target della raccolta a 20.800 euro – il ragazzo ha festeggiato il conseguimento del traguardo.
“Obiettivo raggiunto!!! Grazie di cuore sono felicissimo :)”, ha scritto Bertolini sotto il video in cui lui, i genitori e il tecnico ortopedico che segue il suo caso raccontano il motivo della raccolta fondi.
Grazie anche all’eco che ha avuto la sua storia, raccontata sulla stampa locale, nazionale e sui social, sono piovuti su GoFundMe oltre 28mila euro, frutto di 330 donazioni (al mattino di lunedì 2 ottobre). La più cospicua, circa un terzo del totale (10.000 euro), è stata versata da un donatore anonimo.
Michele però, non si accontenta e guarda oltre. “Visto che mi piacerebbe aiutare tutti gli altri a realizzare i loro sogni – aggiunge – la campagna rimane aperta e contribuirà ad avviare altre raccolte fondi per acquistare protesi bioniche ad altre persone“.
E nel video messaggio ribadisce l’importanza di poter avere finalmente quell’arto mancante: “Questo per me è un inizio, un nuovo inizio“.
Ultimo di quattro fratelli, racconta mamma Maria Sole, “dopo il parto non me lo volevano far vedere”. “A un certo punto esce fuori l’anestesista – prosegue il papà del ragazzo, Luciano – con Michele in braccio, me lo fa vedere e mi fa: ‘Lo volete tenere?’. Io pensavo stesse scherzando, ho replicato: ‘È bellissimo'”.
Il video “Una mano per il sogno di Michele”
“Fin da quando ero piccolo sono sempre stato curioso di come le cose funzionavano in generale”, racconta il 18enne, che si è inizialmente ispirato ai personaggi che popolavano i fumetti di Topolino. “Per quanto fosse difficile non mi sono mai arreso“, afferma.
Vuole diventare ingegnere e lo racconta nel video intitolato Una mano per il sogno di Michele, pubblicato insieme alla raccolta fondi su GoFoundMe. “Non ho mai smesso di provare a fare le cose, ma ho scoperto che per me c’è un grosso limite nel costruire cose fisiche ed è il fatto che mi manca una mano”.
Ha svolto anche uno stage nell’azienda di Lecce trovando “un ambiente di lavoro eccezionale”. È stata la BionIt Labs, dopo varie ricerche che lo hanno portato a prendere contatti anche con il Regno Unito, ad aver realizzato una protesi adatta a lui.
“Appena c’è stata la possibilità – spiegava il giovane alla stampa locale – approfittando di una vacanza in Salento, sono andato a provare la mano artificiale: era perfetta“.
Ora, con le donazioni giunte, il sogno del 18enne sembra essere più vicino a realizzarsi.
Ha appena iniziato l’ultimo anno di scuole superiori, ma ha le idee ben chiare per il futuro: “Voglio iscrivermi alla facoltà di Ingegneria meccanica. La prima cosa che farò una volta laureato sarà progettare una nuova mano per il mio corpo e lavorare per aiutare tutte le persone che sono nella mia situazione“.