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Home » Lifestyle » Fa coming out a 95 anni, Maybelle Blair: “Mi sono nascosta per troppo tempo, voi non fatelo”

Fa coming out a 95 anni, Maybelle Blair: “Mi sono nascosta per troppo tempo, voi non fatelo”

La ex stella del baseball americano al Tribeca Film Festival: "Io pensavo di essere l'unica persona gay al mondo. Sono rimasta in silenzio per 85 anni. Ragazze, non siete sole"

Remy Morandi
18 Giugno 2022
Maybelle Blair fa coming out a 95 anni

Maybelle Blair fa coming out a 95 anni

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Non è mai troppo tardi per aprirsi con il mondo e rivelare ciò che si è veramente. Lo sa bene Maybelle Blair, ex stella del baseball americano, che ha deciso di fare coming out all’età di 95 anni. L’ex giocatrice, una delle icone della All-American Girls Professional Baseball League, lo ha rivelato durante il Tribeca Film Festival: “Mi sono nascosta per troppo tempo – ha dichiarato Maybelle Blair -, voi non fatelo“.

La All-American Girls Professional Baseball League fu fondata negli Stati Uniti nel 1943. Mentre gli uomini erano impegnati in guerra, le donne si rimboccarono le maniche e decisero di fondare una lega tutta al femminile di baseball. La storia di questa lega divenne conosciuta negli anni grazie al film “Ragazze vincenti“, diretto da Penny Marshall nel 1992. Adesso, trent’anni dopo l’uscita di quel film con Madonna e Geena Davis, Amazon ha deciso di produrre una serie tv proprio su quella lega. “A League Of Their Own“, il titolo della serie Amazon.

È stato proprio in occasione della presentazione della serie alla Tribeca Film Festival di New York che Maybelle Blair ha deciso di rivelare la propria identità, volendo dare al mondo un messaggio di libertà e di consapevolezza. L’ex giocatrice di baseball, presente sul palco del Festival come ospite d’onore, ha fatto coming out per la prima volta a 95 anni, dicendosi felice di vedere tante atlete e tanti atleti non nascondere più il proprio orientamento sessuale.

For the majority of her life, sports legend 95-year old @AAGPBL player, Maybelle Blair felt like she had to hide her authentic self. Today she came out publicly for the first time. We couldn’t be happier for her, and continue to push for love and acceptance on and off the field. pic.twitter.com/BEaCisO2RH

— A League of Their Own (@LeagueOnPrime) June 14, 2022

Mentre era sul palco del Tribeca Film Festival, Maybelle Blair ha dichiarato: “Penso che sia una grande opportunità per queste giovani giocatrici di rendersi conto che non sono sole e che non devono nascondersi. Io mi sono nascosta per 75, 85 anni e questa è praticamente la prima volta che faccio coming out”.

L’ex stella del baseball americano ha aggiunto che le piacevano le donne fin dai tempi del liceo, ma che per moltissimo tempo è rimasta in silenzio in quanto pensava di “essere l’unica persona gay al mondo”. Poi però lo sport, il suo baseball, l’ha aiutata a capire di non essere sola.

Le parole della ex stella del baseball americano sono state accolte dal pubblico del Festival con un grande applauso e il video del coming out di Maybelle Blair è stato ricondiviso sull’account Instagram e Twitter della serie tv Amazon “A League Of Their Own”. Nel post a corredo del filmato si legge: “Per la maggior parte della sua vita, la 95enne leggenda dello sport Maybelle Blair, giocatrice della All-American Girls Professional Baseball League, si è sentita come se dovesse nascondere il suo autentico io. Oggi ha fatto coming out pubblicamente per la prima volta. Non potremmo essere più felici per lei e continuare a spingere per amore e accettazione dentro e fuori dal campo”.

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Instagram

  • ✨Tra i pretendenti a un ruolo di protagonista del 73° Sanremo, Ariete è probabilmente quella con l’"X factor" più alto. E non tanto per aver partecipato da ragazzina al talent di Sky o per quel "non so che" capace di differenziare tutto quel che fa, ma perché in due anni è riuscita a diventare la musa “indie“ della Generazione X. 

Arianna Del Giaccio mostra la timidezza della debuttante. E che lei sia una "nuova persona" portata a cadere nei "soliti vecchi errori" lo racconta parlando del debutto davanti al popolo del Festival con Mare di guai, ballata in cui racconta la fine della relazione con la sua ex.

«Gli squali che si aggirano nella vasca di cui parlo sono le mie insicurezze e le mie ansie. Il peso delle aspettative, anche se non provo sensi di inadeguatezza verso quel che faccio. I pescecani basta conoscerli per sapere che non sono tutti pericolosi.»

 Intervista a cura di Andrea Spinelli ✍

#lucenews #qn #ariete #sanremo2023
  • Più luce, meno stelle. Un paradosso, se ci pensate. Più illuminiamo le nostre città, più lampioni, fari, led, laser puntiamo sulla terra, meno stelle e porzioni di cielo vediamo. 

Accade perché, quasi senza accorgercene, di anno in anno, cancelliamo dalla nostra vista qualche decina di quei 4.500 puntini luminosi che in condizioni ottimali dovremmo riuscire a vedere la notte, considerato che il cielo risulta popolato da circa 9.000 stelle, di cui ciascuno di noi può osservare solo la metà per volta, ovvero quelle del proprio emisfero. 

In realtà, già oggi, proprio per colpa dell’inquinamento luminoso, ne vediamo solo poche centinaia. E tutto lascia pensare che questa cifra si ridurrà ulteriormente, con un ritmo molto rapido. Al punto tale che, in pochi anni, la costellazione di Orione, potrebbe perdere la sua caratteristica ‘cintura’.

Secondo quanto risulta da uno studio pubblicato su “Science”, basato sulle osservazioni di oltre 50mila citizen scientist, solo tra il 2011 e il 2022, ogni anno il cielo in tutto il Pianeta è diventato in media il 9,6% più luminoso, con una forchetta di valori che non supera il 10% ma non scende mai sotto il 7%. Più di quanto percepito finora dai satelliti preposti a monitorare la quantità di luce nel cielo notturno. Secondo le misurazioni effettuate da questi ultimi infatti, tra 1992 e 2017 il cielo notturno è diventato più luminoso di meno dell’1,6% annuo.

“In un periodo di 18 anni, questo tasso di cambiamento aumenterebbe la luminosità del cielo di oltre un fattore 4”, scrivono i ricercatori del Deutsches GeoForschungs Zentrum di Potsdam, in Germania, e del National Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory di Tucson, negli Stati Uniti. Una località con 250 stelle visibili, quindi, vedrebbe ridursi il numero a 100 stelle visibili. 

Il pericolo più che fondato, a questo punto, è che di questo passo inizieranno a scomparire dalla nostra vista anche le costellazioni più luminose, comprese quelle che tuti sono in grado di individuare con estrema facilità.

L
  • Per la prima volta nella storia del calcio, un arbitro ha estratto il cartellino bianco. No, non si tratta di un errore: se il giallo e il rosso fanno ormai parte di tantissimi anni delle regole del gioco ed evidenziano un comportamento scorretto, quello bianco vuole invece "premiare", in maniera simbolica, un gesto di fair play. Il tutto è avvenuto in Portogallo, durante un match di coppa nazionale tra il Benfica e lo Sporting Lisbona femminile.

Benfica-Sporting Lisbona femminile, quarti di finale della Coppa del Portogallo. I padroni di casa si trovano in vantaggio per 3-0 e vinceranno la sfida con un netto 5-0, ma un episodio interrompe il gioco: un tifoso sugli spalti accusa un malore, tanto che gli staff medici delle due squadre corrono verso le tribune per soccorrerlo. Dopo qualche minuto di paura, non solo per le giocatrici in campo ma anche per gli oltre quindicimila spettatori presenti allo stadio, il supporter viene stabilizzato e il gioco può riprendere. Prima, però, la direttrice di gara Catarina Campos effettua un gesto che è destinato a rimanere nella storia del calcio: estrae il cartellino bianco nei confronti dei medici delle due squadre.

Il cartellino bianco non influenza in alcun modo il match, né il risultato o il referto arbitrale; chissà che, da oggi in poi, gli arbitri non cominceranno ad agire più spesso, per esaltare un certo tipo di condotta eticamente corretta portata avanti anche dai calciatori.

#lucenews #cartellinobianco #calcio #fairplay
  • Son tutte belle le mamme del mondo. Soprattutto… quando un bambino si stringono al cuor… I versi di un vecchio brano ricordano lo scatto che sta facendo il giro del web. Quella di una madre che allatta il proprio piccino sul posto di lavoro. In questo caso la protagonista è una supermodella –  Maggie Maurer – che ha postato uno degli scatti più teneri e glamour di sempre. La super top si è fatta immortalare mentre nutre al seno la figlia Nora-Jones nel backstage dello show couture di Schiaparelli, tenutosi a Parigi.

La top model americana 32enne, che della maison è già musa, tanto da aver ispirato una clutch – non proprio una pochette ma una borsa che si indossa a mano che riproduce il suo volto –  nell’iconico scatto ha ancora il viso coperto dal make-up dorato realizzato dalla truccatrice-star Path McGrath, ed è coperta solo sulle spalle da un asciugamano e un telo protettivo trasparente. 

L’immagine è forte, intensa, accentuata dalla vernice dorata che fa apparire mamma Maurer come una divinità dell’Olimpo, una creatura divina ma squisitamente terrena, colta nel gesto di nutrire il proprio piccolo.

Ed è un’immagine importante, perché contribuisce a scardinare lo stigma dell’allattamento al seno in pubblico, sul luogo di lavoro e in questo caso anche sui social, su cui esistono ancora molti tabù. L’intera gravidanza di Maggie Maurer è stata vissuta in chiave di empowerment, e decisamente glamour. Incinta di circa sei mesi, ha sfilato per Nensi Dojaka sfoggiando un capo completamente trasparente della collezione autunno inverno 2022, e con il pancione.

Nell’intimo post su Instagram, Maggie Maurer ha deciso quindi condividere con i propri follower la sua immagine che la ritrae sul luogo di lavoro con il volto dipinta d’oro, una parte del suo look, pocoprima di sfilare per la casa di moda italiana, Schiaparelli. In grembo, ha sua figlia, che sta allattando dietro le quinte della sfilata. Le parole scritte a finco della foto, la modella ha scritto “#BTS #mommy”, evidenziando il lavoro senza fine della maternità, nonostante i suoi successi.

di Letizia Cini ✍🏻

#lucenews #maggiemaurer #materintà #mommy
Non è mai troppo tardi per aprirsi con il mondo e rivelare ciò che si è veramente. Lo sa bene Maybelle Blair, ex stella del baseball americano, che ha deciso di fare coming out all'età di 95 anni. L'ex giocatrice, una delle icone della All-American Girls Professional Baseball League, lo ha rivelato durante il Tribeca Film Festival: "Mi sono nascosta per troppo tempo - ha dichiarato Maybelle Blair -, voi non fatelo". La All-American Girls Professional Baseball League fu fondata negli Stati Uniti nel 1943. Mentre gli uomini erano impegnati in guerra, le donne si rimboccarono le maniche e decisero di fondare una lega tutta al femminile di baseball. La storia di questa lega divenne conosciuta negli anni grazie al film "Ragazze vincenti", diretto da Penny Marshall nel 1992. Adesso, trent'anni dopo l'uscita di quel film con Madonna e Geena Davis, Amazon ha deciso di produrre una serie tv proprio su quella lega. "A League Of Their Own", il titolo della serie Amazon. È stato proprio in occasione della presentazione della serie alla Tribeca Film Festival di New York che Maybelle Blair ha deciso di rivelare la propria identità, volendo dare al mondo un messaggio di libertà e di consapevolezza. L'ex giocatrice di baseball, presente sul palco del Festival come ospite d'onore, ha fatto coming out per la prima volta a 95 anni, dicendosi felice di vedere tante atlete e tanti atleti non nascondere più il proprio orientamento sessuale.

For the majority of her life, sports legend 95-year old @AAGPBL player, Maybelle Blair felt like she had to hide her authentic self. Today she came out publicly for the first time. We couldn't be happier for her, and continue to push for love and acceptance on and off the field. pic.twitter.com/BEaCisO2RH

— A League of Their Own (@LeagueOnPrime) June 14, 2022
Mentre era sul palco del Tribeca Film Festival, Maybelle Blair ha dichiarato: "Penso che sia una grande opportunità per queste giovani giocatrici di rendersi conto che non sono sole e che non devono nascondersi. Io mi sono nascosta per 75, 85 anni e questa è praticamente la prima volta che faccio coming out". L'ex stella del baseball americano ha aggiunto che le piacevano le donne fin dai tempi del liceo, ma che per moltissimo tempo è rimasta in silenzio in quanto pensava di "essere l'unica persona gay al mondo". Poi però lo sport, il suo baseball, l'ha aiutata a capire di non essere sola. Le parole della ex stella del baseball americano sono state accolte dal pubblico del Festival con un grande applauso e il video del coming out di Maybelle Blair è stato ricondiviso sull'account Instagram e Twitter della serie tv Amazon "A League Of Their Own". Nel post a corredo del filmato si legge: "Per la maggior parte della sua vita, la 95enne leggenda dello sport Maybelle Blair, giocatrice della All-American Girls Professional Baseball League, si è sentita come se dovesse nascondere il suo autentico io. Oggi ha fatto coming out pubblicamente per la prima volta. Non potremmo essere più felici per lei e continuare a spingere per amore e accettazione dentro e fuori dal campo".
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