Da alcune stagioni
Pitti Uomo, che da domani apre la sua edizione numero 103 a Firenze, in Fortezza da Basso e per tutta la città con sfilate ed eventi, racconta lo stile genderfluid, un fenomeno di cultura e di società che permea tutto il fashion sulle passerelle e nelle vetrine. Ed è la libertà di essere quello che si desidera e di vestire di conseguenza il punto cruciale della questione della
fluidità che alcuni stilisti prestigiosi, come
Alessandro Michele ex direttore creativo di
Gucci da novembre scorso, che hanno applicato questa filosofia di vita prima di tutto su se stessi, poi sui modelli e le modelle in passerella, abolendo steccati e ipocrisie inutili, indossando gioielli femminili a iosa, specie quelli più preziosi e antichi come fa per esempio
Gherardo Felloni; direttore creativo del marchio di calzature di lusso
Roger Vivier che sfoggia sempre collier di brillanti, spille e bracciali tra Settecento e Ottocento, molti dei quali acquistati da Pennisi a Milano.
Confusione di ruoli, abbattimento di steccati ? Neanche un po', solo il desiderio di piacersi per sé per come ci sente nei propri panni e la moda offre ormai infinite possibilità e combinazioni.
La forza del vintage
Il
vintage poi ha fatto il resto e non è difficile trovare in strada ragazze con immensi e maschi cappotti spinati e ragazzi con la
Bamboo di Gucci al braccio.
Pierpaolo Piccioli, direttore creativo di
Valentino, è stato il primo a far sfilare anni fa a Parigi solo modelle di colore, rompendo un tabù atavico, come all’ultima alta moda di luglio in Piazza di Spagna a Roma ha mostrato
l’eleganza di modelle agée e ha fatto scendere la Scalinata di Trinità dei Monti a un modello di genere maschile, seppure in transizione, in un abito da gran sera di chiffon e lunghe chiome rosse. Esempi infiniti poi arrivano dai protagonisti dello spettacolo, dai rapper agli attori da red carpet.
Pierpaolo Piccioli e il suo staff sulla scalinata di Trinità dei Monti per Valentino The Beginning
Fluidità e no gender
In questo percorso una parte attuale e di progetto ce l’hanno le scuole di moda e di design, con la fantasia della
Generazione Z che si può finalmente esprimere senza confini, così come accade nella loro mentalità e nel loro cuore. In questi giorni di Pitti Uomo 103 per esempio gli studenti delle sedi di Firenze di Accademia Italiana, che ha la sede principale da sempre in Piazza Pitti, puntano al
no gender con una serie di iniziative fal titolo “
Fluidify”, il workshop di tre giorni in programma a Firenze da martedì 10 gennaio al 12, coi ragazzi del corso in Fashion Design che saranno protagonisti di una full immersion tra teoria e pratica sulla moda inclusiva, sotto la guida di
Fashion Revolution, Fondazione Diversity e Lottozero, orchestrate dalla coordinatrice del dipartimento Cecilia Rinaldi.
Accademia Italiana per Pitti Uomo 103
Non manca l’intervento d
i Kathleen Grevers, con un focus sul movimento
Fashion Revolution e le sue contaminazioni a livello Globale. Prevista anche una visita a Schola Academy, scuola di formazione che incrocia alto artigianato e design contemporaneo, che ospiterà il talk di
Diane Becker, portavoce di Consorzio Vera Pelle Italiana Conceria al Vegetale, materia viva e naturale che proviene da scarti alimentari molto gradita ai più giovani e ai loro ideali no gender. L’intenzione di fluidificare il guardaroba di ognuno di noi ormai trova un terreno fertile in tutto il mondo, per una rivoluzione prima di tutto di società e cultura di genere.
Fashion Revolution
Gli outfit degli studenti di Accademia Itadlana, rigenerati in chiave inclusiva, frutto di un mash-up creativo di capi maschili e femminili, saranno battuti all’asta in occasione dell’evento “
A Fashion Revolution in AuCTION!” giovedì 12 Gennaio, dalle ore 16, alla presenza di
Marina Spadafora, coordinatrice Italia ed illuminata co-fondatrice del movimento, ed Elena Ianeselli, Director of Fashion Design and Sustainability di Lottozero, nella sede fiorentina di Accademia Italiana, in piazza Pitti 15. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza a favore del movimento
Fashion Revolution, movimento globale formato da attivisti che credono in una diversa industria della moda, capace di rispettare i diritti umani e l’ambiente in tutte le fasi del ciclo produttivo. Sarà possibile donare anche tramite PayPal sulla piattaforma
http://www.fashionrevolution.org.
L'immagine di lancio di Pitti Uomo 2023
Gli eventi di Pitti Uomo 103
La moda torna a splendere a Firenze con
Pitti Uomo 2023 che apre martedì 10 gennaio a
Firenze, Fortezza da Basso, coi
789 brand di questa edizione della fiera internazionale dell’abbigliamento maschile (e non solo) per l’
autunno-inverno 2023-2024. La stagione più bella e più ricca per l’abbigliamento di lui, per i parka, i cappotti, i completi sartoriali e le camicie, tutto l’outwear e il neo-grunge che tanto stanno tornando di moda. Con tessuti tecnici d’avanguardia ma soprattutto con lane e cashmere di lusso e heritage, per tipi elegantissimi nell’animo oltre che nell’aspetto. I quattro giorni del
Salone che porteranno a Firenze due sfilate attese e di ricerca come quella di
Martine Rose, inglese di origini giamaicane e astro nascente della moda uomo (ha lavorato per Balenciaga ed è in predicato nell’elenco dei preferiti del Gruppo LVMH). Pitti l’ha chiamata come ’guest designer’ e lei ha risposto con una collezione che farà sfilare en plein air il 12 gennaio sotto la Loggia del Porcellino davanti a 300 ospiti.
Designer Project sarà il belga Jan-Jan Van Essche che rompe il ghiaccio dei defilè di ricerca mercoledì 11 nel Refettorio di Santa Maria Novella. Alla Sala delle Nazioni Chateau Orlando del creativo inglese
Luke Eward Hall presenta un’installazione tra il romantico e l’irriverente, Monica Sarti per Faliero Sarti festeggia le nuove sciarpe con una festa a sorpresa al Museo Marino Marini, Pierre Louise Mascia sceglie il piano nobile di Palazzo Antinori per Philocalie un’antologia che racchiude natura e arte e moda.
Brunello Cucinelli la sera del 10 gennaio invita stampa e buyer alla sua cena a Palazzo Borghese. Attesa per la cena di gala a
Palazzo Gondi offerta il 9 sera, vigilia del Salone, dalla presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana
Antonella Mansi per 300 ospiti speciali.
Il programma
Lo stilista belga Jan-Jan Van Essche
Tutto comincia
già il 9 sera, alle 20, a Palazzo Gondi, dove la presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana,
Antonella Mansi, invita il popolo della moda e le istituzioni a una cena di gala per festeggiare il ritorno in gran spolvero di Pitti Uomo edizione numero 103. Centoottanta gli invitati dall’Italia e dal mondo, con un segnale di vivacità di presenze che farà ben sperare. Al mattino del 10, primo giorno di Pitti Uomo 103, per l’inaugurazione alla presenza del sottosegretario al ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale onorevole
Giorgio Silli in rappresentanza del governo Meloni. Poi per tre giorni una infinità di cocktail, come se bere fosse necessario per dimenticare e sorridere delle difficoltà del mercato, negli stand e in alcune location speciali. Sfilata di
Baldessarini a Palazzo Corsini, cena di gala ma piena di amici e di affetti per
Brunello Cucinelli a Palazzo Borghse sempre la sera del 10 gennaio. Presentazione della collezione uomo e donna de
Il Bisonte nello show room di Palazzo Corsini con vista Arno. L’11 festa al Museo Marino Marini dalle 21 alle 24 per le sciarpe di
Faliero Sarti, invita la direttrice creativa Monica Sarti e si annuncia una serata magica. Da
Pineider in Lungarno Acciaoli Passion & Garming e cocktail per gli appassionati di giochi da tavolo ma anche di tarocchi. Naturalmente occhi puntati in questo tripudio di calici ai due ospiti speciali del salone, la stilista inglese
Martine Rose e lo stilista belga
Jan-Jan Van Essche.