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In passerella un défilé di alta moda dove la parola d'ordine è inclusione

In piazza di Spagna a Roma la sfilata di Valentino per l’inverno 2022-2023 con i capi disegnati da Pierpaolo Piccioli

di EVA DESIDERIO -
8 luglio 2022
Finale-Creative-Director-Pierpaolo-Piccioli-Valentino-The-Beginning

Finale-Creative-Director-Pierpaolo-Piccioli-Valentino-The-Beginning

Alaato Jaziper viene dal South Sudan e chissà se da piccola avrà pensato di aprire come prima modella uno dei défilé più importanti del mondo, quello dell’alta moda di Valentino per l’inverno 2022-2023 disegnato dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli, nella grande bellezza di Roma.

La modella Alaato Jaziper - Valentino The Beginning

Scende stasera dopo il tramonto e la sua silhouette slanciata e d’ebano sarà raccolta della magnifica cappa rossa di rose di taffettà firmata Valentino che mette in mostra le sue gambe da gazzella. Con lei su questa scala del mito del fashion, che da oltre venticinque anni nessuna top model ha calcato, anche altre ragazze di colore, ben 45, come Nyagua, Akima, Akon, Awar, Ajah, applaudite da una fantastica Naomi Campbell seduta in prima fila in piazza di Spagna come una regina.
VALENTINO THE BEGINNING

Il modello Timothe sfila con un abito di chiffon lime con volant di organza

Un grande segnale di inclusione questo lanciato ancora una volta dal bravissimo Pierpaolo Piccioli dal 2016 direttore creativo unico di Valentino (ma con esperienza di ben 23 anni al fianco del signor Valentino Garavani), che viene dopo la rivoluzionaria sfilata parigina dell’ottobre 2019 quando mandò in passerella un casting di 48 modelle su 65. Da Roma arriva un messaggio di rifiuto a ogni discriminazione di etnia, di razza, di identità sessuale, di censo, su una passerella di 600 metri di libertà. “Io non faccio distinzioni di colore della pelle - spiega Piccioli, nello studio a Palazzo Mignanelli poco prima del défilé con 102 abiti d’alta moda - e neanche tra uomini e donne. E stasera sfilano modelle e modelli, anche in abiti femminili, perché i giovani oggi hanno questa nuova sensibilità e nuova libertà. Neanche l’età per me è un discrimine, infatti sfilerà Elisabetta Dessy che ho incontrato in un ristorante a Milano e che tanti anni fa era Houston model in atelier da Valentino: dopo 44 anni scende da Trinità dei Monti anche lei”.
VALENTINO THE BEGINNING

La sfilata "VALENTINO THE BEGINNING" lancia un messaggio di rifiuto a ogni discriminazione

Piccioli aborrisce anche la parola curvy: “Ci sono donne con misure diverse, tutto qua. Per secoli le donne hanno dovuto sopportare dei canoni di bellezza, oggi basta, ognuno deve essere libero finalmente di essere così com'è”. In passerella c’è anche Clementine che fa la modella per la pubblicità e mangia di gusto e di successo.

Drusilla Foer a Roma per la sfilata "Valentino the Beginning"

Lo stilista è da sempre convinto che “la moda è politica” e che la creatività può combattere i pensieri reazionari. Perché “attraverso la bellezza si possono dire tante cose, si possono fare battaglie democratiche e sociali”. Così il modello Timothe che va in skate si veste con un abito femminile in moda naturale, non si traveste mai perché oggi gli va così e basta, senza barriere sessiste. E anche questa è una foto della società di oggi. “La modernità è che nell’alta moda degli atelier non ci sono mappe o pregiudizi, né ostacoli al pensiero. Per parlare di umanità attraverso i vestiti, anche se lei che da il modello indossa una pelliccia di organza burgunda o un cappotto di paillettes nere quadrate. Perché reagire con la bellezza si può, come per questo nuovo inizio per la maison Valentino col coraggio e la felice audacia di Pierpaolo Piccioli. Per un brand che negli anni è molto cambiato nel segno della bellezza che da lifestyle si è trasformata in community.