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Home » Lifestyle » Pregiudizi o Premura? A Napoli l’orologio anti-scippi fa discutere (e arrabbiare)

Pregiudizi o Premura? A Napoli l’orologio anti-scippi fa discutere (e arrabbiare)

È stata lanciata dal presidente Advunite e Aidit Campania Federturismo, Cesare Foà, l'iniziativa 'Orologio di cortesia' per dare maggiore tranquillità ai visitatori. L'idea però non accontenta tutti

Maurizio Costanzo
8 Luglio 2022
scippo

Uno scippo di orologio

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Dopo lo scippo ai danni dell’attore francese Daniel Auteuil di un orologio costoso, è stata rilanciata l’idea “dell’orologio di cortesia” per i turisti, chiamati a lasciare nelle casseforti degli alberghi i loro preziosi, per avere in cambio un orologio in plastica che scoraggerebbe i furti nel momento in cui varcano le porte degli hotel per visitare la città. Ma l’opinione pubblica si è divisa tra favorevoli: “Almeno così non finiremmo sempre in negativo alla ribalta delle cronache locali”, e contrari: “Questa trovata mina la fiducia in noi napoletani: non siamo mica tutti ladri!”.

L’Idea “L’orologio di cortesia” divide l’opinione pubblica

Orologio di cortesia: l’idea per dare tranquillità ai visitatori

Società inclusiva, fiducia nel prossimo, muri da abbattere, pregiudizi da sconfiggere. La strada per un mondo migliore passa per questa strada. Poi però, accade che tanti sforzi collettivi e una miriade di esempi positivi si scontrino con la realtà, cruda e spietata. Ed ecco che questo processo di rinnovamento culturale sembra subire uno stop, anzi, invece di fare passi avanti, si comincia a retrocedere.
Tutto ha avuto inizio pochi giorni fa, durante un pomeriggio afoso di fine giugno, quando l’attore francese Daniel Auteuil aveva appena messo piede a Napoli per uno spettacolo del Campania Teatro Festival, dove lo attendevano. Non aveva neppure fatto in tempo a scendere dal taxi quando, in via Nuova Marina, appena aperto lo sportello, è stato derubato del suo Patek Philippe, un orologio prezioso del valore di ben 39mila euro. Lo spiacevole ‘inconveniente’ è avvenuto mentre stava viaggiando a bordo di un taxi. Il più classico degli scippi: due giovani a bordo di uno scooter si sono avvicinati all’auto in cui viaggiava l’attore, per poi strappargli l’orologio dal polso in una frazione di secondi, approfittando dei finestrini aperti.
Orologio Patek Philippe
Orologio Patek Philippe
L’attore ovviamente ha sporto denuncia, ma la voce del furto oramai si era sparsa in tutta la regione e oltre. E così, a parziale compensazione dell’impressione negativa che deve aver avuto, il Comune di Napoli ha pensato bene di donare alla star francese uno Swatch speciale, modello Napoli. A Daniel Auteuil, che nonostante lo spiacevole inconveniente ha onorato gli impegni ed è salito sul palcoscenico, gli è stato consegnato il giorno dopo al Teatro Mercadante. Appena finito lo spettacolo “Déjeuner en l’air” al quale aveva partecipato, ha ricevuto con sorpresa il dono, accolto a sua volta con un sorriso gentile.
Dopo il primo tempo dello scellerato scippo, e il lodevole secondo tempo del regalo – che per quanto originale era comunque di un valore molto inferiore all’originale sottratto all’attore – questa storia ha avuto anche un terzo tempo, che ha infiammato l’intera città di Napoli. E questo, dopo la proposta partita dal presidente Advunite e Aidit Campania Federturismo, Cesare Foà, che ad alcuni è sembrata azzeccata, mentre ad altri cittadini addirittura offensiva: quella cioè “dell’orologio di cortesia”. Il cui utilizzo, il presidente dell’Associazione italiana distribuzione turistica l’ha proposta all’amministrazione partenopea, appositamente per i turisti in visita alla città.
Daniel Auteuil, attore francese, è stato scippato a Napoli del suo Patek Philippe, un orologio prezioso del valore di ben 39mila euro

L’iniziativa che spacca in due l’opinione pubblica della cittadinanza

In pratica, ogni cliente che in futuro pernotterebbe a Napoli, potrebbe in questo modo lasciare il proprio orologio costoso e di marca nella cassaforte dell’albergo, e prima di uscire e visitare la città, averne uno di plastica in dotazione alla reception. A dire la verità, quest’idea non è nuova alla città partenopea: era stata avanzata già nel 2006, ma per mancanza di fondi non è stata poi portata avanti. Lo spiacevole episodio capitato al noto attore francese, l’ha portata di nuovo alla ribalta, allorchè è stato lanciato in contemporanea anche un appello per trovare un imprenditore disposto a investirci.
“Agli assessori al Turismo di Comune e Regione ho chiesto di realizzare degli orologi di plastica per i turisti col simbolo della nostra regione – ha detto Foà –. Sarebbe per coloro che soggiornano per più giorni negli alberghi o nei Bed & Breakfast del posto. Funzionerebbe così: i visitatori lasciano i preziosi orologi custoditi in cassaforte e in cambio noi gli forniamo un orologio di cortesia”. L’obiettivo? Dare tranquillità ai visitatori e non far finire la città di Napoli ogni volta, e in negativo, alla ribalta delle cronache locali, per fatti del genere.
Quarto tempo della storia: l’opinione accesa dei napoletani.
Il risultato? La cittadinanza si è letteralmente spaccata in due: tra chi lo ritiene un provvedimento positivo, e chi senza mezzi termini lo ritiene offensivo, e giudica addirittura lesivo dell’immagine stessa dell’intera città. Sostenendo che: “Gli scippi capitano, a Napoli come altrove. Questo orologio toglie la fiducia che ci deve essere verso il prossimo e verso di noi, perché la stragrande maggioranza dei napoletani è gente onesta”. Il quinto e ultimo tempo è ancora tutto da scrivere: l’orologio di cortesia, di cui si parla dal 2016, diventerà mai realtà? Quel che è certo è che, intanto, Daniel Auteuil è ritornato in Francia, con un originale Swatch Napoli al polso. Di plastica.

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Instagram

  • Numerosi attori e musicisti di alto profilo si sono recati in Ucraina da quando è scoppiata la guerra con la Russia nel febbraio 2022. L’ultimo in ordine di tempo è stato l’attore britannico Orlando Bloom, che ieri ha visitato un centro per bambini e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev.

“Non mi sarei mai aspettato che la guerra si sarebbe intensificata in tutto il Paese da quando sono stato lì”, ha detto Bloom su Instagram, “Ma oggi ho avuto la fortuna di ascoltare le risate dei bambini in un centro del programma Spilno sostenuto dall’Unicef, uno spazio sicuro, caldo e accogliente dove i bambini possono giocare, imparare e ricevere supporto psicosociale”.

Bloom è un ambasciatore di buona volontà per l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef). Il centro di Splino, che è uno dei tanti in Ucraina, offre sostegno ai bambini sfollati e alle loro famiglie, con più di mezzo milione di bambini che ne hanno visitato uno nell’ultimo anno.

La star hollywoodiana ha poi incontrato il presidente Zelensky, con cui ha trattato temi tra cui il ritorno dei bambini ucraini deportati in Russia, la creazione di rifugi antiatomici negli istituti scolastici e il supporto tecnico per l’apprendimento a distanza nelle aree in cui è impossibile studiare offline a causa della guerra. L’attore britannico aveva scritto ieri su Instagram, al suo arrivo a Kiev, che i «bambini in Ucraina hanno bisogno di riavere la loro infanzia».

#lucelanazione #lucenews #zelensky #orlandobloom
  • “La vita che stavo conducendo mi rendeva particolarmente infelice e se all’inizio ero entrata in terapia perché volevo accettare il fatto che mi dovessi nascondere, ho avuto poi un’evoluzione e questo percorso è diventato di accettazione di me stessa."

✨Un sorriso contagioso, la spensieratezza dei vent’anni e la bellezza di chi si piace e non può che riflettere quella luce anche al di fuori. La si potrebbe definire una Mulan nostrana Carlotta Bertotti, 23 anni, una ragazza torinese come tante, salvo che ha qualcosa di speciale. E non stiamo parlano del Nevo di Ota che occupa metà del suo volto. Ecco però spiegato un primo punto di contatto con Mulan: l’Oriente, dove è più diffusa (insieme all’Africa) quell’alterazione di natura benigna della pigmentazione della cute intorno alla zona degli occhi (spesso anche la sclera si presenta scura). Quella che appare come una chiazza grigio-bluastra su un lato del volto (rarissimi i casi bilaterali), colpisce prevalentemente persone di sesso femminile e le etnie asiatiche (1 su 200 persone in Giappone), può essere presente alla nascita o apparire durante la pubertà. E come la principessa Disney “fin da piccola ho sempre sentito la pressione di dover salvare tutto, ma forse in realtà dovevo solo salvare me stessa. Però non mi piace stare troppo alle regole, sono ribelle come lei”.

🗣Cosa diresti a una ragazza che ha una macchia come la tua e ti chiede come riuscire a conviverci?�
“Che sono profondamente fiera della persona che vedo riflessa allo specchio tutto i giorni e sono arrivata a questa fierezza dopo che ho scoperto e ho accettato tutti i miei lati, sia positivi che negativi. È molto autoreferenziale, quindi invece se dovessi dare un consiglio è quello che alla fine della fiera il giudizio altrui è momentaneo e tutto passa. L’unica persona che resta e con cui devi convivere tutta la vita sei tu, quindi le vere battaglie sono quelle con te stessa, quelle che vale la pena combattere”.

L’intervista a cura di Marianna Grazi �✍ 𝘓𝘪𝘯𝘬 𝘪𝘯 𝘣𝘪𝘰

#lucenews #lucelanazione #carlottabertotti #nevodiota
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“Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta. Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.

#lucenews #lucelanazione #millepare #alessialanza #podcast
  • Si è laureata in Antropologia, Religioni e Civiltà Orientali indossando un abito tradizionale Crow, tribù della sua famiglia adottiva in Montana. Eppure Raffaella Milandri è italianissima e ha conseguito il titolo nella storica università Alma Mater di Bologna, lo scorso 17 marzo. 

La scrittrice e giornalista nel 2010 è diventata membro adottivo della famiglia di nativi americani Black Eagle. Da quel momento quella che era una semplice passione per i popoli indigeni si è focalizzata sullo studio degli aborigeni Usa e sulla divulgazione della loro cultura.

Un titolo di studio specifico, quello conseguito dalla Milandri, “Che ho ritenuto oltremodo necessario per coronare la mia attività di studiosa e attivista per i diritti dei Nativi Americani e per i Popoli Indigeni. La prima forma pacifica di attivismo è divulgare la cultura nativa”. L’abito indossato durante cerimonia di laurea appartiene alla tribù della sua famiglia adottiva. Usanza che è stata istituzionalizzata solo dal 2017 in Montana, Stato d’origine del suo popolo, quando è stata approvata una legge (la SB 319) che permette ai nativi e loro familiari di laurearsi con il “tribal regalia“. 

In virtù di questa norma, il Segretario della Crow Nation, Levi Black Eagle, a maggio 2022 ha ricordato la possibilità di indossare l’abito tradizionale Crow in queste occasioni e così Milandri ha chiesto alla famiglia d’adozione se anche lei, in quanto membro acquisito della tribù, avrebbe potuto indossarlo in occasione della sua discussione.

La scrittrice, ricordando il momento della laurea a Bologna, racconta che è stata “Una grandissima emozione e un onore poter rappresentare la Crow Nation e la mia famiglia adottiva. Ho dedicato la mia laurea in primis alle vittime dei collegi indiani, istituti scolastici, perlopiù a gestione cattolica, di stampo assimilazionista. Le stesse vittime per le quali Papa Francesco, lo scorso luglio, si è recato in Canada in viaggio penitenziale a chiedere scusa  Ho molto approfondito questo tema controverso e presto sarà pubblicato un mio studio sull’argomento dalla Mauna Kea Edizioni”.

#lucenews #raffaellamilandri #antropologia
Dopo lo scippo ai danni dell’attore francese Daniel Auteuil di un orologio costoso, è stata rilanciata l’idea “dell’orologio di cortesia” per i turisti, chiamati a lasciare nelle casseforti degli alberghi i loro preziosi, per avere in cambio un orologio in plastica che scoraggerebbe i furti nel momento in cui varcano le porte degli hotel per visitare la città. Ma l’opinione pubblica si è divisa tra favorevoli: "Almeno così non finiremmo sempre in negativo alla ribalta delle cronache locali", e contrari: "Questa trovata mina la fiducia in noi napoletani: non siamo mica tutti ladri!".
L'Idea "L'orologio di cortesia" divide l'opinione pubblica

Orologio di cortesia: l'idea per dare tranquillità ai visitatori

Società inclusiva, fiducia nel prossimo, muri da abbattere, pregiudizi da sconfiggere. La strada per un mondo migliore passa per questa strada. Poi però, accade che tanti sforzi collettivi e una miriade di esempi positivi si scontrino con la realtà, cruda e spietata. Ed ecco che questo processo di rinnovamento culturale sembra subire uno stop, anzi, invece di fare passi avanti, si comincia a retrocedere.
Tutto ha avuto inizio pochi giorni fa, durante un pomeriggio afoso di fine giugno, quando l’attore francese Daniel Auteuil aveva appena messo piede a Napoli per uno spettacolo del Campania Teatro Festival, dove lo attendevano. Non aveva neppure fatto in tempo a scendere dal taxi quando, in via Nuova Marina, appena aperto lo sportello, è stato derubato del suo Patek Philippe, un orologio prezioso del valore di ben 39mila euro. Lo spiacevole ‘inconveniente’ è avvenuto mentre stava viaggiando a bordo di un taxi. Il più classico degli scippi: due giovani a bordo di uno scooter si sono avvicinati all’auto in cui viaggiava l’attore, per poi strappargli l’orologio dal polso in una frazione di secondi, approfittando dei finestrini aperti.
Orologio Patek Philippe
Orologio Patek Philippe
L’attore ovviamente ha sporto denuncia, ma la voce del furto oramai si era sparsa in tutta la regione e oltre. E così, a parziale compensazione dell’impressione negativa che deve aver avuto, il Comune di Napoli ha pensato bene di donare alla star francese uno Swatch speciale, modello Napoli. A Daniel Auteuil, che nonostante lo spiacevole inconveniente ha onorato gli impegni ed è salito sul palcoscenico, gli è stato consegnato il giorno dopo al Teatro Mercadante. Appena finito lo spettacolo “Déjeuner en l’air” al quale aveva partecipato, ha ricevuto con sorpresa il dono, accolto a sua volta con un sorriso gentile.
Dopo il primo tempo dello scellerato scippo, e il lodevole secondo tempo del regalo - che per quanto originale era comunque di un valore molto inferiore all’originale sottratto all’attore - questa storia ha avuto anche un terzo tempo, che ha infiammato l’intera città di Napoli. E questo, dopo la proposta partita dal presidente Advunite e Aidit Campania Federturismo, Cesare Foà, che ad alcuni è sembrata azzeccata, mentre ad altri cittadini addirittura offensiva: quella cioè “dell’orologio di cortesia”. Il cui utilizzo, il presidente dell’Associazione italiana distribuzione turistica l’ha proposta all’amministrazione partenopea, appositamente per i turisti in visita alla città.
Daniel Auteuil, attore francese, è stato scippato a Napoli del suo Patek Philippe, un orologio prezioso del valore di ben 39mila euro

L'iniziativa che spacca in due l'opinione pubblica della cittadinanza

In pratica, ogni cliente che in futuro pernotterebbe a Napoli, potrebbe in questo modo lasciare il proprio orologio costoso e di marca nella cassaforte dell’albergo, e prima di uscire e visitare la città, averne uno di plastica in dotazione alla reception. A dire la verità, quest’idea non è nuova alla città partenopea: era stata avanzata già nel 2006, ma per mancanza di fondi non è stata poi portata avanti. Lo spiacevole episodio capitato al noto attore francese, l’ha portata di nuovo alla ribalta, allorchè è stato lanciato in contemporanea anche un appello per trovare un imprenditore disposto a investirci.
“Agli assessori al Turismo di Comune e Regione ho chiesto di realizzare degli orologi di plastica per i turisti col simbolo della nostra regione – ha detto Foà –. Sarebbe per coloro che soggiornano per più giorni negli alberghi o nei Bed & Breakfast del posto. Funzionerebbe così: i visitatori lasciano i preziosi orologi custoditi in cassaforte e in cambio noi gli forniamo un orologio di cortesia”. L’obiettivo? Dare tranquillità ai visitatori e non far finire la città di Napoli ogni volta, e in negativo, alla ribalta delle cronache locali, per fatti del genere.
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Il risultato? La cittadinanza si è letteralmente spaccata in due: tra chi lo ritiene un provvedimento positivo, e chi senza mezzi termini lo ritiene offensivo, e giudica addirittura lesivo dell’immagine stessa dell’intera città. Sostenendo che: “Gli scippi capitano, a Napoli come altrove. Questo orologio toglie la fiducia che ci deve essere verso il prossimo e verso di noi, perché la stragrande maggioranza dei napoletani è gente onesta”. Il quinto e ultimo tempo è ancora tutto da scrivere: l’orologio di cortesia, di cui si parla dal 2016, diventerà mai realtà? Quel che è certo è che, intanto, Daniel Auteuil è ritornato in Francia, con un originale Swatch Napoli al polso. Di plastica.
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