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Home » Lifestyle » L’obesità è diventata “un’epidemia”, l’Oms lancia l’allarme: causa 1,2 milioni di morti all’anno in Europa

L’obesità è diventata “un’epidemia”, l’Oms lancia l’allarme: causa 1,2 milioni di morti all’anno in Europa

Più di un adulto su due e circa un bambino su tre sono obesi in Europa. L'Organizzazione mondiale della Sanità avverte: nessuno Stato membro, compresa l'Italia, è sulla buona strada per fermare l'aumento di peso tra la popolazione

Remy Morandi
3 Maggio 2022
Oltre il 40% degli americani che pesano abbastanza per rientrare fra i pazienti ’qualificati’ per questi farmaci

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Nel silenzio generale, a oltre due anni di distanza dall’inizio della pandemia da Covid-19 che ha obbligato al lockdown milioni di persone in tutto il mondo, l’obesità è diventata “un’epidemia“. Lo denuncia l’ufficio europeo dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che stima come l’obesità e il sovrappeso causino 200.000 casi di cancro e 1,2 milioni di morti all’anno in Europa. Il nuovo rapporto pubblicato dall’Oms evidenzia come nessuno degli Stati membri, compresa l’Italia (ne avevamo parlato qui), sia sulla buona strada per fermare l’aumento di peso tra la popolazione.

L’Oms lancia l’allarme: l’obesità in Europa è diventata un’epidemia e causa 1,2 milioni di morti all’anno

Un bambino su tre è obeso in Europa

Il rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità parla chiaro: in Europa il 59% degli adulti (più di un adulto su due) e circa il 30% dei bambini (circa un bambino su tre) sono in sovrappeso o convivono con l’obesità. E proprio sovrappeso e obesità sono tra le principali cause di morte e disabilità nella regione, seconda solo agli Stati Uniti d’America. Le stime dell’Oms parlano di 1,2 milioni di morti all’anno, corrispondenti a oltre il 13% della mortalità totale nell’area. “In modo allarmante – si legge nel rapporto – ci sono stati aumenti consistenti della prevalenza di sovrappeso e obesità nella regione europea dell’Oms e nessuno Stato membro è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di fermare l’aumento dell’obesità entro il 2025”. E in questo scenario, la pandemia da Covid-19 ha giocato il ruolo dell’aggravante, afferma l’Ufficio regionale dell’Oms per l’Europa.

Le conseguenze dell’obesità sulla salute

Il rapporto dell’Oms è stato presentato al Congresso europeo sull’obesità, dove tra l’altro è stato anche fatto il punto sulle conseguenze dell’obesità sulla salute. L’obesità, riporta l’Oms, aumenta il rischio di tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, malattie respiratorie croniche. È considerata causa di almeno 13 diversi tipi di cancro e gli esperti ritengono probabile che sia direttamente responsabile di almeno 200mila nuovi casi di cancro all’anno in tutta Europa, spiega l’Oms.

L’obesità aumenta il rischio di tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, malattie respiratorie croniche

La pandemia da Covid-19 ha determinato l’aumento di casi di obesità

A due anni di distanza dall’inizio della pandemia, il Covid-19 ha peggiorato il quadro dell’obesità in Europa. Le persone obese e in sovrappeso “sono state colpite in modo sproporzionato dalle conseguenze della pandemia”, rileva l’Oms Europa. “Ci sono stati cambiamenti sfavorevoli nel consumo di cibo e nei modelli di attività fisica che avranno effetti sulla salute della popolazione negli anni a venire e richiederanno uno sforzo significativo” per invertirli. Il rapporto dell’Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda in particolare una serie di interventi e politiche che gli Stati membri possono prendere in considerazione per prevenire e affrontare l’obesità nella regione.

Non solo dieta e sport: le complesse cause dell’obesità

Hans Kluge, direttore regionale dell’Oms Europa, ha commentato che “l’obesità non conosce confini. In Europa e in Asia centrale nessun singolo Paese raggiungerà l’obiettivo globale Oms di fermare l’aumento dell’obesità. I Paesi della nostra regione sono incredibilmente diversi, ma ognuno è chiamato alla sfida in una certa misura”. Per cambiare e invertire questa tendenza, il direttore Kluge invita gli Stati membri a creare “ambienti più abilitanti“, promuovere “investimenti e innovazione nella salute” e sviluppare “sistemi sanitari forti e resilienti“.

Per gli esperti l’obesità è una malattia complessa. Individuare le cause è molto più complicato della semplice combinazione tra dieta malsana e inattività fisica. I primi anni di vita, sottolineano gli esperti dell’Oms, giocano un ruolo cruciale nella tendenza a sviluppare obesità da grandi. Anche i fattori ambientali che caratterizzano la vita nelle società altamente digitalizzate dell’Europa moderna sono fattori determinanti dell’obesità.

Il report dell’Oms considera tra le cause vari aspetti che in questi anni si sono via via sviluppati. Dal marketing digitale di prodotti alimentari malsani per i bambini alla proliferazione dei giochi sedentari online, sono tanti i fattori che contribuiscono ad alimentare la crescente ondata di obesità e sovrappeso nella regione. Tuttavia, fanno notare gli esperti, le piattaforme digitali possono giocare anche un ruolo positivo nella lotta all’obesità fornendo opportunità per la promozione della salute e del benessere.

According to the new regional #ObesityReport from WHO/Europe, not a single country in Europe is on track to stop the rise in obesity by 2025.

Find out more in the thread 👇 & 👉 https://t.co/gjrfUOu6gK

(1/4)#obesity pic.twitter.com/RtbrJbpuQC

— WHO/Europe (@WHO_Europe) May 3, 2022

Cosa possono fare i Paesi per affrontare l’obesità

L’Oms ricorda che “affrontare l’obesità è fondamentale per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile ed è una priorità ricordata anche nel Programma di lavoro europeo 2020-2025 dell’Oms”. In particolare, l’Organizzazione mondiale della sanità illustra alcune politiche specifiche che si dimostrano “promettenti nel ridurre i livelli di obesità e sovrappeso”. Tra queste ci sono: interventi fiscali come la ‘sugar tax‘ e i sussidi per cibi sani; restrizioni alla commercializzazione di alimenti malsani ai bambini; miglioramento dell’accesso ai servizi di gestione dell’obesità e del sovrappeso nell’assistenza sanitaria di base, nell’ambito della copertura sanitaria universale; sforzi per migliorare la dieta e l’attività fisica lungo tutto il corso della vita, comprese per le donne le fasi pre-concepimento e della gravidanza; e ancora impegno per la promozione dell’allattamento al seno, interventi a scuola e per creare ambienti che migliorino l’accesso ai cibi sani e le opportunità per l’attività fisica.

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🗣 Non è una diminutio?

“Assolutamente no, chef in realtà significa capo, in cucina è colui che comanda, come il capo cuoco, appunto, o il capo partita. Ormai lo chef ha assunto i connotati di un personaggio mitologico, proprio in virtù dei tanti show cooking proposti. Un’arma a doppio taglio”.

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“Sono tantissimi i giovani che sognano di indossare una giacca da cuoco, ma fra quello che si vede fare in Tv e la fatica vera che richiede la cucina, c’è una differenza abissale”.

🗣 Vuol dire che avere l’ambizione non sempre corrisponde all’effettiva voglia di fare?

“Un po’ è così. Le nuove generazioni hanno un’idea precisa della qualità della vita, la fatica e gli orari della cucina non vanno bene per tutti”.

🗣 Dall’alto delle sue tre stelle Michelin, cosa consiglia agli aspiranti chef?

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  • Un assistente di volo speciale ha viaggiato da Londra Heathrow a Los Angeles sorprendendo i passeggeri a bordo.

@lewiscapaldi ha presentato il suo nuovo singolo “Wish You The Best” con uno show ad alta quota, servendo snack e bevande. 

#lucenews #lewiscapaldi #wishyouthebest
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All’Eurocamera è stato infatti approvato un emendamento al testo della Risoluzione sullo Stato di diritto che condanna la circolare perché porterebbe “alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, e invita anche Roma "a revocare immediatamente la decisione”. Un invito che il governo non ha intenzione di seguire, e che è stato criticato dal centrodestra e salutato positivamente dalle opposizioni, unite questa volta sia in Italia che a Bruxelles. 

✍ Ma com’è la legislazione attuale in Italia su questi temi?

L
Nel silenzio generale, a oltre due anni di distanza dall'inizio della pandemia da Covid-19 che ha obbligato al lockdown milioni di persone in tutto il mondo, l'obesità è diventata "un'epidemia". Lo denuncia l'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) che stima come l'obesità e il sovrappeso causino 200.000 casi di cancro e 1,2 milioni di morti all'anno in Europa. Il nuovo rapporto pubblicato dall'Oms evidenzia come nessuno degli Stati membri, compresa l'Italia (ne avevamo parlato qui), sia sulla buona strada per fermare l'aumento di peso tra la popolazione.
L'Oms lancia l'allarme: l'obesità in Europa è diventata un'epidemia e causa 1,2 milioni di morti all'anno

Un bambino su tre è obeso in Europa

Il rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità parla chiaro: in Europa il 59% degli adulti (più di un adulto su due) e circa il 30% dei bambini (circa un bambino su tre) sono in sovrappeso o convivono con l'obesità. E proprio sovrappeso e obesità sono tra le principali cause di morte e disabilità nella regione, seconda solo agli Stati Uniti d'America. Le stime dell'Oms parlano di 1,2 milioni di morti all'anno, corrispondenti a oltre il 13% della mortalità totale nell'area. "In modo allarmante - si legge nel rapporto - ci sono stati aumenti consistenti della prevalenza di sovrappeso e obesità nella regione europea dell'Oms e nessuno Stato membro è sulla buona strada per raggiungere l'obiettivo di fermare l'aumento dell'obesità entro il 2025". E in questo scenario, la pandemia da Covid-19 ha giocato il ruolo dell'aggravante, afferma l'Ufficio regionale dell'Oms per l'Europa.

Le conseguenze dell'obesità sulla salute

Il rapporto dell'Oms è stato presentato al Congresso europeo sull'obesità, dove tra l'altro è stato anche fatto il punto sulle conseguenze dell'obesità sulla salute. L'obesità, riporta l'Oms, aumenta il rischio di tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, malattie respiratorie croniche. È considerata causa di almeno 13 diversi tipi di cancro e gli esperti ritengono probabile che sia direttamente responsabile di almeno 200mila nuovi casi di cancro all'anno in tutta Europa, spiega l'Oms.
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A due anni di distanza dall'inizio della pandemia, il Covid-19 ha peggiorato il quadro dell'obesità in Europa. Le persone obese e in sovrappeso "sono state colpite in modo sproporzionato dalle conseguenze della pandemia", rileva l'Oms Europa. "Ci sono stati cambiamenti sfavorevoli nel consumo di cibo e nei modelli di attività fisica che avranno effetti sulla salute della popolazione negli anni a venire e richiederanno uno sforzo significativo" per invertirli. Il rapporto dell'Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda in particolare una serie di interventi e politiche che gli Stati membri possono prendere in considerazione per prevenire e affrontare l'obesità nella regione.

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Hans Kluge, direttore regionale dell'Oms Europa, ha commentato che "l'obesità non conosce confini. In Europa e in Asia centrale nessun singolo Paese raggiungerà l'obiettivo globale Oms di fermare l'aumento dell'obesità. I Paesi della nostra regione sono incredibilmente diversi, ma ognuno è chiamato alla sfida in una certa misura". Per cambiare e invertire questa tendenza, il direttore Kluge invita gli Stati membri a creare "ambienti più abilitanti", promuovere "investimenti e innovazione nella salute" e sviluppare "sistemi sanitari forti e resilienti". Per gli esperti l'obesità è una malattia complessa. Individuare le cause è molto più complicato della semplice combinazione tra dieta malsana e inattività fisica. I primi anni di vita, sottolineano gli esperti dell'Oms, giocano un ruolo cruciale nella tendenza a sviluppare obesità da grandi. Anche i fattori ambientali che caratterizzano la vita nelle società altamente digitalizzate dell'Europa moderna sono fattori determinanti dell'obesità. Il report dell'Oms considera tra le cause vari aspetti che in questi anni si sono via via sviluppati. Dal marketing digitale di prodotti alimentari malsani per i bambini alla proliferazione dei giochi sedentari online, sono tanti i fattori che contribuiscono ad alimentare la crescente ondata di obesità e sovrappeso nella regione. Tuttavia, fanno notare gli esperti, le piattaforme digitali possono giocare anche un ruolo positivo nella lotta all'obesità fornendo opportunità per la promozione della salute e del benessere.

According to the new regional #ObesityReport from WHO/Europe, not a single country in Europe is on track to stop the rise in obesity by 2025. Find out more in the thread 👇 & 👉 https://t.co/gjrfUOu6gK (1/4)#obesity pic.twitter.com/RtbrJbpuQC

— WHO/Europe (@WHO_Europe) May 3, 2022

Cosa possono fare i Paesi per affrontare l'obesità

L'Oms ricorda che "affrontare l'obesità è fondamentale per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile ed è una priorità ricordata anche nel Programma di lavoro europeo 2020-2025 dell'Oms". In particolare, l'Organizzazione mondiale della sanità illustra alcune politiche specifiche che si dimostrano "promettenti nel ridurre i livelli di obesità e sovrappeso". Tra queste ci sono: interventi fiscali come la 'sugar tax' e i sussidi per cibi sani; restrizioni alla commercializzazione di alimenti malsani ai bambini; miglioramento dell'accesso ai servizi di gestione dell'obesità e del sovrappeso nell'assistenza sanitaria di base, nell'ambito della copertura sanitaria universale; sforzi per migliorare la dieta e l'attività fisica lungo tutto il corso della vita, comprese per le donne le fasi pre-concepimento e della gravidanza; e ancora impegno per la promozione dell'allattamento al seno, interventi a scuola e per creare ambienti che migliorino l'accesso ai cibi sani e le opportunità per l'attività fisica.
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