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Padova, l'iniziativa "Pelle a pelle con il papà" per i neonati

L'idea è pensata per permettere al genitore di tenere sul petto il figlio appena nato. Otre ad un caldo abbraccio, i benefici di questa pratica sono tantissimi

di EDOARDO MARTINI -
7 giugno 2023
L'iniziativa "Pelle a pelle con il papà" permetterà al genitore di tenere il figlio appena nato sul petto (Ansa)

L'iniziativa "Pelle a pelle con il papà" permetterà al genitore di tenere il figlio appena nato sul petto (Ansa)

Permettere ai bimbi appena nati di vivere il contatto fisico stretto con i propri padri. È quella chiamata "Pelle a pelle con il papà", lanciata dall'Ulss 6 Euganea di Padova. Pensata soprattutto per i genitori che hanno dovuto affrontare il parto con taglio cesareo, l'iniziativa è disponibile all'interno di tutti i reparti di ostetricia e ginecologia dell'azienda sanitaria.
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Il contatto pelle a pelle porta numerosi benefici, soprattutto aiuta ad instaurare un legame profondo tra il neonato e il genitore (Ansa)

Il caldo abbraccio tra papà e figlio

Il contatto skin to skin (pelle a pelle) è stato incoraggiato dalle linee guida internazionali dell'Organizzazione mondiale della sanità. Come rileva l'Ulss 6 Euganea inoltre, porta numerosi benefici, tra cui la regolazione della temperatura corporea, la stabilizzazione dei livelli di glucosio nel sangue, il controllo della frequenza cardiaca, oltre a favorire l'allattamento precoce e, soprattutto, aiuta ad instaurare un rapporto profondo tra il neonato e il genitore.
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Il caldo abbraccio tra il papà e il figlio appena nato (Ansa)

Ma la grande novità è che nell'azienda sanitaria veneta il caldo abbraccio potrà arrivare anche dal papà, un modo per entrambi per entrare in sintonia e imparare a conoscersi sin da subito. L'iniziativa è stata rilanciata via social anche dal governatore Luca Zaia, con molti commenti positivi, ma anche con qualche lamentale. Alcuni utenti si sono infatti lamentati per tempi d'attesa troppo lunghi in ospedale: "Bello, bellissimo... peccato però che nelle nostre ULSS non ci sia posto per ecografie, viste oculistiche, ginecologiche, otorino etc. etc. etc.", critica una persona su Facebook.

La pratica dello skin to skin

Normalmente il primo contatto del nascituro è quello con la mamma subito dopo il parto. Mettere il bimbo o la bimba immediatamente a contatto col corpo della madre, skin to skin appunto, è una pratica che si sta riscoprendo negli ultimi anni e che dà enormi effetti benefici, tanto che sempre più donne ne fanno richiesta espressa all’ospedale.

È molto semplice: subito dopo la nascita, in un parto spontaneo e fisiologico, il neonato viene posto sul petto della madre.

Così facendo la mamma e il bebè traggono reciproci vantaggi: si crea quel legame profondo che gli esperti chiamano bonding e che fa sì che la donna si prenda poi cura del suo piccolo, lo allatti, lo culli e non lo abbandoni. Per essere un momento perfetto sarebbe opportuno anche che il cordone ombelicale venisse tagliato solo quando il battito non viene più percepito.

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Dal contatto pelle a pelle immediatamente dopo il parto mamma e figlio traggono benefici reciproci (Childrens Healt)

Come ci spiega la pediatra Elena Balsamo nel suo libro "Sono qui con te": "Il neonato nasce affamato di contatto. La sua pelle delicatissima ha una fame di carezze, dolci, lievi, leggere. Come brezza di primavera. Il suo corpo tenero, nuovo, appena dischiuso come un bocciolo, ha bisogno di essere toccato, massaggiato, sostenuto, cullato".

E ancora: "Questo è il vero nutrimento per un bambino che si affaccia alla vita, ancora più essenziale del cibo: il digiuno di latte è sopportabile, non quello di contatto. Il lattante scopre di avere un corpo perché la madre lo tocca e ne ripercorre i confini".

Grazie a questo primo contatto nella mamma si genera il rilascio dell’ossitocina, "l'ormone dell’amore" che avvia subito la produzione del colostro, il primo latte, e fa sì che contemporaneamente l’utero si contragga evitando così l’emorragia post partum. Il bimbo durante questo primo contatto cercherà autonomamente il seno della mamma, si avvierà così subito l'allattamento che potrà durare poi quanto mamma e bimbo desiderano (l’Oms raccomanda questa pratica per i primi 2 anni di vita e a l’allattamento esclusivo per i primi 6 mesi.).

Chi è e cosa fa l'Azienda Ulss 6 Euganea

L'Azienda Ulss 6 Euganea nasce il 1° gennaio 2017, come previsto dalla Legge regionale n.19 del 25 ottobre 2016 che riorganizza la sanità nel Veneto. L'ambito dell'azienda si compone di 101 Comuni  di Padova e ha una popolazione di circa 936.000 abitanti.

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La novità introdotta dall'azienda veneta è permettere questa pratica del "pelle a pelle" anche con il papà dei bimbi

L'ente è chiamato a erogare prestazioni in modo appropriato ed equo, secondo criteri di efficacia, innovazione e sostenibilità, ispirandosi a principi di uguaglianza, imparzialità, continuità, assicurando ai cittadini il diritto di scelta e di partecipazione, come descritto nella Carta dei Servizi Aziendale, disponibile anche nella versione in inglese.

La missione della società, è quella di garantire un'attività volta alla produzione, all'acquisizione e all’erogazione dei servizi sanitari e socio-assistenziali ad elevata integrazione sanitaria per mantenere, promuovere e recuperare la salute psico-fisica dei cittadini, in conformità ai livelli essenziali ed uniformi di assistenza previsti dai Piani Sanitari Nazionale e Regionale.