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Le parrucche "magiche" per restituire la femminilità perduta: il progetto per le pazienti oncologiche

Paolo Vignali, di Marina di Massa, ha un un salone di coiffeur dove, una volta finito il lavoro quotidiano, apre le porte alle donne che, a causa della chemio, hanno perso i capelli

di MARIA NUDI -
15 settembre 2022
parrucche

parrucche

Le sue parrucche sono "magiche" perché hanno una caratteristica speciale: restituiscono il sorriso, la gioia, la normalità e l'esperienza di sentirsi donna a coloro che affrontano un periodo particolare della loro vita, l'esperienza della chemioterapia, che inevitabilmente può "ferire" la propria immagine e può mortificare la femminilità. I capelli sono uno di quegli aspetti che rendono ogni donna unica e più forte nell'affrontare la propria esistenza, un po' come fossero tante Sansone nella realtà quotidiana. Ebbene Paolo Vignali, massese, un salone di coiffeur dal 1992 ma con la passione per il suo mestiere da quando aveva 14 anni, ha deciso di mettere a disposizione delle donne che affrontano la malattia oncologica la sua professionalità ma soprattutto il suo essere stato un paziente oncologico, che ha superato il tumore e sa cosa significa sottoporsi alla terapia - anche se ogni esperienza è diversa - e vedere il proprio aspetto che cambia. E così, dopo un corso per imparare il mestiere del "parruccaio", ha deciso che le sue parrucche avrebbero restituito la femminilità a donne che l'hanno smarrita. Paolo racconta questa esperienza con estrema semplicità: "Mi sono seduto anche io su quella sedia (quella della chemio, ndr), che ti permette di affrontare la malattia e anche di superarla. E ho capito cosa si prova a non essere più come prima e allora mi sono detto: posso fare qualcosa. E l'ho fatta".
parrucche magiche

Paolo Vignali, nel suo salone a Marina di Massa, realizza parrucche uniche per le pazienti oncologiche

Chi sono le sue clienti ? "Sono donne diverse, di tutte le età. Sono casalinghe che lavorano. Una diversa dall'altra ma allo stesso tempo uguali nell'affrontare la malattia. Sono tutte guerriere. E lo sono ancora di più se la loro femminilità non viene intaccata dalla perdita dei capelli. Quando escono dal mio salone con la parrucca adatta a loro escono con il sorriso, con una identità ritrovata". E lei cosa prova? "Provo la loro stessa gioia, la loro stessa felicità. Con le mie parrucche mi pongo sul loro stesso piano, mi dono a loro come persona che ha vissuto la stessa esperienza". Come affrontano questa esperienza ? "Chi sceglie di indossare la parrucca fa un percorso personale con me: ricevo queste donne a negozio chiuso, con la massima riservatezza e delicatezza. Insieme scegliamo tutto il necessario. E poi, quando i capelli ricrescono, queste donne tornano dal loro parrucchiere di fiducia, perché vuol dire che l'emergenza è passata. Restituire il sorriso alle mie donne guerriere è una esperienza bellissima, è una donazione reciproca".
Paolo Vignali

Anche lo stesso Vignali ha affrontato e superato un tumore. "Restituire il sorriso alle mie donne guerriere è una esperienza bellissima"

Per Paolo Vignali, che prima del Covid ha avuta il privilegio di acconciare i capelli di alcune principesse arabe in vacanza in Versilia, "Le mie clienti sono tutte uguali e tutte speciali, ma restituire il sorriso a chi vive e combatte l'esperienza del tumore ha arricchito il mio percorso umano e professionale". Lo dice con pacatezza, e dal suo tono di voce traspare un mondo di umanità che rende ogni parrucca per le sue guerriere unica, bellissima. Capace di restituire loro il sorriso della femminilità ritrovata. Un'arma in più per guarire, una possibilità ulteriore per riuscirci.