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Maneskin, disabile al concerto: "Pensati in transenna"

Lontano dal palco e con gli spettatori che si alzano in piedi. La ragazza: "E’ umiliante sperimentare che la fruizione di un evento per una persona con disabilità motoria è ancora oggi un’utopia”

di BARBARA BERTI -
20 marzo 2023
Chiara Sommi al concerto dei Maneskin di Torino (Facebook)

Chiara Sommi al concerto dei Maneskin di Torino (Facebook)

Pensati in transenna” è l’ironico messaggio di una fan disabile dei Maneskin che al concerto di Torino ha avuto non poche difficoltà ad assistere allo show. La rock band italiana più famosa del momento sta girando l’Italia con il “Loud Kids Tour” da tutto esaurito – il 20 e 21 marzo Damiano & C. si esibiscono al Mandela Forum Firenze –: uno spettacolo carico di energia e divertimento dove i quattro ragazzi propongono tutti i loro maggiori successi. Insomma, un concerto imperdibile. Peccato, però, che per le persone disabili la magia dei Maneskin sia offuscata da una serie di barriere. Come racconta Chiara Sommi sulla pagina facebook “Sotto il palco anche io”, un forum nato a gennaio 2020 grazie a Simona, una ragazza disabile con disabilità motoria, che ha voluto lanciare la pagina proprio come provocazione, una “rivendicazione della libertà di scelta, della parità tra esseri umani. È un urlo contro le differenze, contro la discriminazione”.
I Maneskin stanno girando l'Italia con il loro “Loud Kids Tour” (Instagram)

I Maneskin stanno girando l'Italia con il loro “Loud Kids Tour” (Instagram)

Già ai concerti del Jova Beach Party l’estate scorsa, le persone con disabilità avevano riscontrato varie problematiche soprattutto per l’acquisto dei biglietti: l’ingresso riservato ai disabili, infatti, era reperibile sono previo acquisto nei rivenditori toscani e non da remoto, via internet, come normalmente accade. Al concerto dei Maneskin di Torino dello scorso 26 febbraio invece, la fan Chiara punta il dito contro il poco spazio riservato ai disabili. “Un’area riservata dotata di soli 4 posti su un totale di 13.000 spettatori” racconta la fan costretta a stare in sedia a rotelle, aggiungendo che “il tutto condito da un incredibile menefreghismo delle persone sedute in tribuna davanti a te che si alzano nonostante tu abbia chiesto più volte di restare seduta perché tu non puoi scegliere come loro di alzarti e vorresti comunque vedere qualcosa in più delle loro nuche”. Il grande amore per la musica di Chiara si scontra con una brutta sensazione: “E’ veramente umiliante sperimentare che la fruizione di un evento per una persona con disabilità motoria è ancora oggi un’utopia”. Per questo Chiara ha deciso di seguire il suo gruppo del cuore e capire se anche agli altri live sono presenti barriere.
Chiara Sommi al concerto dei Maneskin di Torino (Instagram)

Chiara Sommi al concerto dei Maneskin di Torino (Facebook)

“Ho deciso di seguire i Mäneskin in tour e documentare l'esperienza diretta palazzetto per palazzetto, hotel per hotel, ristorante per ristorante. Per dare la possibilità a chi vive la mia stessa situazione di poter scegliere se ne vale la pena o meno, visto che si paga spesso un biglietto senza la reale certezza della collocazione dell'area preposta" fa sapere la ragazza che a Torino, parafrasando l'ormai famosa stola di Chiara Ferragni al Festival di Sanremo 2023 ("pensati libera"), ha postato una foto della sua disavventura con uno striscione con scritto "Pensati in transenna" visto che era lontanissima dal palco.
 
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"Vi voglio far sentire scomodi come voi fate sentire di troppo noi” dice la fan trovando pieno appoggio tra i follower della pagina facebook. E la stessa fondatrice della pagina, tuona: “una battaglia che portiamo avanti senza paura, unite, perché tutto questo deve cambiare. Ci sono luoghi che hanno ampiamente dimostrato che se si desidera un’area sicura posizionata sotto il palco, si può. Quindi si potrebbe dare la scelta anche alle persone disabili. Inoltre stiamo chiedendo di aumentare i posti disponibili. Ci categorizzate e rendete irrisori il numero totale disponibile dei posti: siamo stufi”.